Archivio mensile:Novembre 2008

Vi sembra sia tutto normale quello che sta accadendo?

Ripropongo un post scritto ancora dall’ottimo Fiorentino Marco Lubelli che ringrazio nell’MTG forum. Buona lettura, Simon.

“Ripropongo questo tread, alla fine della prima dura fase di maltempo, per chiedersi se sia normale questo primo, e ripeto primo, grande evento invernale. Ricordo che se possiamo definire normale un fenomeno anche violento e storico che si verifichi all’interno di un ben definito trend climatico all’insegna di anomalie dello stesso segno dell’evento storico, se il fenomeno violento si inquadra in un trend climatico di segno opposto, allora l’evento appare più anomalo che mai. E’ il caso di questi giorni: a parte tutte le polemiche sui dati veri o falsi del NOAA, possiamo affermare che il GW se pure in calo ha subito in Ottobre una impennata, se ciò fosse vero l’anomalia di questo Novembre apparirebbe ancora più interessante. Inoltre le caratteristiche di questa anomalia climatica sono indiscutibilmente globali, essendo in atto in questi giorni un pò in tutto il mondo eventi violenti (pensiamo all’ Asia che verrà interessata nei prossimi giorni da una intensissima ondata di gelo o al Brasile interessato in questi giorni da pesanti alluvioni, o le anomalie termiche negative sempre più diffuse nell’emisfero sud). Il nostro stesso meridione vive in questi giorni eventi climatici alluvionali come non se ne vedevano da svariati anni. Ricordo che ogni cambiamento climatico che ha interessato il nostro pianeta è sempre iniziato all’insegna di eventi climatici eccezionali, in quanto la macchina termodinamica climatica per passare da una situazione di equilibrio a un’altra lo deve fare sempre attraverso passaggi violenti. Siamo dunque all’inizio di una nuova era? Possiamo intuire in questi eventi un cambiamento di registro? Andiamoci piano, e non dimentichiamo mai la configurazione climatica del Gennaio 1956 anno successivo al minimo solare 14, il secondo più lungo del secolo, ricordiamo il VP disturbato e allungato in tre potenti lobi: uno americano responsabile del blocco altopressorio in atlantico, uno europeo responsabile del gelo storico e l’altro asiatico, vi ricorda qualcosa? Ne riparliamo fra qualche giorno quando usciranno i dati del NOAA sulle anomalie globali novembrine, unico parametro per capire se si vada veramente verso un cambio di tendenza o sia solo un’abbaglio…”

Facciamo il punto…questo minimo non smette più di stupire…

Ormai è mesi che seguo con grande passione l’evoluzione di questo minimo solare, e devo dirvi che mi lascia sempre più di stucco… Ogni volta infatti che il sole dà segnali di ripartenza, a dire il vero comunque mai finora così decisi, ritorna poi in una catalessi totale. Con oggi siamo al 12° giorno spotless di fila, e cosa ancor più importante, con un solar flux che aggiustato, quindi tenendo conto la maggiore vicinananza al sole, è uguale o addirittura minore ai livelli della scorsa estate! Ciò significa che il campo magnetico della nostra Stella è ancora a livelli minimi, e che tutte le attività solari che da esso dipendono, tra cui macchie, flares e solar wind, ne risentono in modo direttamente proporzionale. Alcune teorie sul nastro trasportatore solare, di cui abbiamo già parlato all’interno del blog, si stanno rivelando esatte, resta da vedere se il rallentamento già in atto di tale nastro, darà i suoi effetti già a partire dal ciclo venturo, che ad oggi, non ha ancora la minima intenzione di ripartire! Ricordo in tal senso ai più che affinchè ci siano effetti evidenti di una bassa attività solare sul clima terrestre, non serve solo un grande minimo, ma occorre soprattutto un “piccolo” massimo.

Stay tuned, Simon.

Si inverte la tendenza dei ghiacciai Norvegesi, ma anche quella di altre regioni dell'intero pianeta

Una regione glaciale in Norvegia (Fonte: NRK)
Pubblicato da il DailyTech
By: Mike Asher
La nazione Scandinava inverte la tendenza per la crescita dei ghiacciai, stessi risultati in Alaska e altrove.
Dopo anni di declino, i ghiacciai in Norvegia sono di nuovo in crescita come riportato dalla Direzione Norvegese per le risorse idriche e l’energia (NVE). L’effettiva portata della crescita, che sembra aver iniziato nel corso degli ultimi due anni, non è ancora stato quantificata, afferma l’ingegnere capo dell’NVE Hallgeir Elvehøy. Dal 2000 c’era stato invece un rapido declino dei ghiacciai. Gli sviluppi sono stati originariamente riferiti dal norvegese Broadcasting Corporation (NRK).
Il DailyTech ha già riferito in merito alla crescita dei ghiacciai in Alaska, un inversione di tendenza degli ultimi 250 anni in cui vi era stata una perdita. Anche alcuni ghiacciai in Canada, California, e in Nuova Zelanda sono in crescita, come il risultato di temperature più fredde e maggiori nevicate.

Ed Josberger, un glaciologo che lavora per l’US Geological Survey, dice che la crescita è un pò anomala, ma che non è comunque inattesa.

Nonostante la recente crescita, la maggior parte dei ghiacciai nel Paese sono ancora più piccoli di quello che sono stati nel 1982. Tuttavia, Elvehøy dice che i ghiacciai sono stati ancora più piccoli durante il ‘Periodo Caldo Medievale’ durante l’Era Vikinga intorno all’anno 1350.

Fonte: www.wattsupwiththat.com