Archivi giornalieri: 11 Giugno 2009

Aggiornamento di Timo Niroma: "non sarei sorpreso di vedere il ciclo 24 abortire, portandoci direttamente verso un nuovo minimo di Maunder"

La bassa attività solare continuerà, i corti cicli solari del 20° secolo hanno creato un ebito che ora deve essere pagato. Questo significa che ci saranno cicli con attività molto bassa e se il passato è un buon predittore, anche tempi molto freddi per la Terra. L’ultima decente macchia solare appartenente al ciclo 23 è comparsa a luglio 2008. Da agosto a settembre 2008 il sole è stato come ibernato. In ottobre e novembre il ciclo 24 ha mostrato le sue prime macchie decenti. Ma a dicembre il sole si è ibernato nuovamente. C’è stato un piccolo aumento nel solar flux da gennaio ad aprile 2009, ma nello stesso tempo ancora attività del vecchio ciclo. Questo potrebbe essere a causa dell’effetto di Livingston-Penn che prevede un abbassamento dell’attività magnetica solare ormai dal 1990 e che potrebbe addirittura cancellare il nuovo ciclo.

Questo prolungato Minimo solare ed il ritardo del ciclo 24 significa che il nuovo ciclo sarà molto basso, nel rane di 30-50 SSN, che è allo stesso livello del minimo di Dalton od addirittura sotto. La mia teoria basata sul ciclo di Giove implica con molta probabilità che il minimo tra il ciclo 23 e 24 possa essere ad ottobre 2008 o luglio 2009 e il massimo nel 2014-2015. Il punto è che un ciclo che supera i 12 anni ha sempre preceduto un grande minimo (1798 minimo di Dalton, 1856 minimo di Damon). Non è chiaro esattamente quanto lunghi siano stati i cicli che precedettero il minimo di Maunder, ma sembra che ci sia stato un minimo nel 1620. Ciò indica che prima del Maunder ci furono 2 cicli che durarono 25 anni, quindi almeno uno dei 2 molto lungo. Questo ha portato un raffreddamento per decenni, anche se oggi non possiamo essere certi che vi sarà una nuova PEG.

Un basso Dalton è oggi probabile, ma nessuno può essere sicuro di questo, anche se ci sono molte indcazioni che testimoniano un campo magnetico solare molto debole. Se a questo aggiungiamo il fatto che tutti i minimi importanti sono stati preceduti da cicli molto lunghi, io non sarei sorpreso di vedere il ciclo 24 vacillare, terminando proprio vicino al suo massimo intorno al 2014-2015, portandoci direttamente ad un minimo di tipo Maunder!

Un piccolo inciso: l’aumento della CO2 in atmosfera dallo 0.03% allo 0.04% non ha avuto alcun significato in questo gioco dove è il vapor acqueo a far la parte del giocatore principale. Io sono solo uno studioso di statistica e questo è uno studio statistico, ma a tutti quelli che per anni mi hanno chiesto che cosa pensavo riguardo i collegamenti fisici io ho risposto: il campo magnetico terrestre è molto sensibile alle variazioni di quello solare; questo dovrebbe avere molti più effetti sulla Terra piuttosto che i gas ad effetto serra rodotti dall’uomo. Inoltre trovo la teoria di Svensmark sui raggi cosmici come molto promettente, più raggi cosmici durante i minimi solari portano ad un aumento della copertura nuvolosa nella bassa atmosfera, provocando un raffreddamento della Terra. E sono importanti anche i raggi UV e la TSI, una loro diminuzione associata ad una diminuzione della forza del campo magnetico solare, creani i presupposti giusti affinchè un minimo tipo Maunder possa accadere anora.

Fonte originale: http://personal.inet.fi/tiede/tilmari/sunspots.html

Tradotto da Simon

Lasciatemi dire solo una cosa: io stimo Timo Niroma, non a caso non è la prima volta che ne parlo qui sul blog.

A volte però ho come l’impressione che si butti un pò troppo nelle sue previsioni. Affermare oggi come oggi e non è la prima volta che glielo sento dire, che potremmo essere in procinto di un Maunder, mi lascia un pò perplesso. Mi sembra un pò esagerato. Resta comunque il fatto che lo studioso finlandese è stato uno dei primi ed in tempi non sospetti, ad affermare sulla base di studi statistici che questo sarebbe stato un signor minimo, e come stiamo vedendo ci ha preso benissimo.

Ora crede che potremmo addirittura essere in procinto di un qualcosa di ancora più importante; che dire, noi siamo qui…e ci tengo a precisare che anche se ne parliamo tanto, nè io nè nessuno dei miei collaboratori siamo convinti che ciò possa accadere veramente, anche se ci piace ritenere che allo stato attuale delle cose, tutte le strade sono percorribili…

Simon