Archivio mensile:Giugno 2009

Il ciclo 23 e' morto? Forse si ma il 25 si fa avanti!!!

Non è la prima volta che mi capita di vedere questo genere di mini-spots, come potete vedere la polarità è invertita rispetto al ciclo 24 e l’alta latitudine nell’emisfero Nord del Sole può essere il segno che un nuovo ciclo si sta già facendo avanti!

11Stiamo a vedere come evolve questa mini-spot, io credo che non potrà crescere più di così, ma già come si presenta ora ci fa capire molte cose sullo stato del GMF solare!!!!

ALESSANDRO

Intanto anche oggi flux a 66.8!

Anche oggi alle ore 20, il flusso solare tocca 66.8, la media di giugno tangibilmente sotto a quella di maggio.

Altri parametri solari sotto i tacchi, dopo il temporaneo rialzo del vento solare e dell’Ak-index a causa del buco coronale.

Per il resto da annotare che il Noaa cambia conteggio nella giornata di ieri e dopo aver messo 11, mette 0!

La cosa strana (ma ormai non mi stupisco più di niente) è che la macchia era ben visibile dopo la mezzanotte, anche se per poche ore, e dato che avevano sempre contato, dovevano farlo anche ieri…infatti in un primo momento l’avevano fatto…

Poi deve essere successo qualcosa, della serie: cavolo, solar flux sempre più basso, SSN provvisorio di giugno a 6.6…il sidc che sta contanto meno di noi…meglio darsi una calmata..

Quanto volete scommettere che in questi ultimi giorni di giugno non vi saranno più conteggi strani?

Almeno che le eventuali macchie non siano evidenti, non conteranno più!

Simon

Sveliamo qui i retroscena della previsione dei futuri cicli solari dello scienziato solare russo Abdussamatov

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Tempo fa qui su Nia pubblicai un intervista allo scienziato russo Abdussamatov, in molti chiesero maggiori delucidazioni in merito. Ed ecco qui allora la teoria di Abdussamatov tradotta dal sottoscritto… buona lettura.

Precise misurazioni delle variazioni temporali della forma e del diametro del Sole, non distorte dalla instabilità del clima della Terra può essere effettuata solo grazie una navicella spaziale. Questo progetto, definito Astrometria, studia il cambiamento del diametro solare e delle conseguenti variazioni della TSI nel corso di cicli solari di 11 e 200 anni, e, di conseguenza, anche le variazioni del clima terrestre nel presente, passato e futuro. Se tale progetto è attuato nel tempo, saremo in grado quindi di fare affidabili previsioni del clima terrestre globale almeno 8 anni prima. Sarà possibile in questo modo correggere eventuali decisioni politiche-economiche prese a causa dei cambiamenti climatici.

Sulla base delle analisi passate di attività delle macchie solari, J. Eddy (JA Eddy Science. 1976. 192, 1189), ha evidenziato una significativa correlazione tra i periodi cimatici e le variazioni delle Sunspots durante tutto il millennio passato e i corrispondenti notevoli cambiamenti climatici sulla Terra. Conducendo una ricerca simile, Eugene Borisenkov (Climate variations during the last millennium. Leningrad. 1988. p. 275) ha trovato che, durante tutti i 18 profondi minimi solari simili al minimo di Maunder avvenuti con scadenza di 200 anni negli ultimi 7 millenni, ci furono periodi di raffredamento globale. Mentre i cicli di 200 anni di attività massima di macchie solari coincisero con delle fasi di riscaldamento globale. Questi cambiamenti del clima globale, potevano essere associati solo alle variazioni di attività solare, perchè un tempo non esistevano le influenze umane. Questa è la prova che durante i 200 anni di attività solare massima, la TSI era elevata e durante i periodi di attività minima la TSI era di molto inferiore. Infatti la TSI è strettamente correlata alle variazioni delle macchie solari.

Nel complesso, il ciclo solare è un elemento chiave per la nostra comprensione delle diverse variazioni cicliche del clima e conseguentemente della società.

Attualmente abbiamo una ininterrotta serie di osservazione della TSI dal 1978 (linea in grassetto sulla figura), misurata direttamente mediante speciali strumenti nello spazio. L’ampiezza della variazione della TSI in ogni ciclo di 11 anni durante il massimo solare nwll’ambito di un ciclo di 200 anni, è pari a circa 1,0 W / m 2 o 0,07% ed è andata gradualmente diminuendo dall’inizio del 1990.

1La TSI origina fisicamente a causa di complessi processi che avvengono nella profondità del Sole e sono causati dalle variazioni delle sue proprietà interne.IL Progressivo cambiamento della temperatura dello strato superficiale che raggiunge al massimo un valore di 0,001° al giorno porta ad una variazione della pressione all’interno della strato superficiale e , di conseguenza, rompe l’equilibrio idrostatico definito dalla somma della pressione interna e della gravitazione. Il sole può tornare in equilibrio ermodinamico solo mutando la sua dimensione proporzionalmente al valore che garantisce l’equilibrio della pressione interna e di gravitazione, che a sua volta porta al cambiamento di temperatura della superficie solare. I cambiamenti della TSI sono quindi il risultato di variazioni del raggio solare durante cicli di 11 – e 200-anni.

Di conseguenza, la quantità di energia solare fornita alla Terra è direttamente legata al valore del raggio solare, in altre parole alla superficie radiante della nostra stella. Variazioni cicliche della STI si verificano a causa delle oscillazioni del raggio solare con ampiezza fino a 250 km entro un “Piccolo” ciclo di 11-anni e fino a 750 km entro un Grande ciclo di 200.

1Come si può vedere dai grafici sopra, le variazioni cicliche di cicli di 11 e 200 anni del raggio solare, della TSI e delle sunspots sono correlate sia in fase che in ampiezza. La regolarità di cui sopra consente, sulla base degli attuali dati della serie di attività delle Sunspot, di dedurre il corso della STI durante i secoli e millenni passati e di poter prevedere così i futuri cambiamenti climatici del clima.

Riassumendo, l’analisi dei processi fisici che si verificano nel profondo del sole dimostra che i cambiamenti di temperatura del sole sono causati da cambiamenti di pressione all’interno di esso, che portano ad uno squilibrio del sistema. Le oscilazioni della fusione termonucleare all’iterno del nucleo solare sono le maggiori cause di questa instabilità. Il sole può ritornare ad un equilibrio termodinamico solo modificando opportunamente la sua dimensione fino al valore che garantisce il ripristino dell’equilibrio tra la gravitazione e la pressione interna. Gli aumenti di temperatura del Sole quasi periodici nel lungo termine e di conseguenza anche della pressione del nucleo, causano aumenti delle sue dimensioni e in modo proporzionale alle variazioni del raggio, cambia anche la TSI. Variazioni minime a temperatura e raggio portano allo sviluppo di cicli deboli (una piccola ampiezza di attività solare e variazioni STI), mentre notevoli variazioni di temperatura e di raggio, provocano cicli forti.

La variazione della TSI nel corso di unciclo di 200 anni, definisce l’ulteriore corso della STI e dell’attività di macchie solari non solo per il prossimo ciclo, ma anche per diversi cicli successivi ( anche se con minore precisione). Così, il più probabile valore di SSN per il massimo del ciclo 24 ciclo sarà di 65 ± 15. Mentre i successivi cicli 25 e 26 che cadono sulla fase di discesa del ciclo di 2 secoli, avranno i corrispondenti livelli massimi di SSN pari a 45 e 20 ± 30 ± 20, rispettivamente. Infine, il profondo minimo del ciclo di 200 anni del Sole è molto probabile che inizi col ciclo 27, circa nel 2042 ± 11 anni. Tale minimo potrebbe durare per circa 45-65 anni (Abdussamatov HI KPhCB. 2005. 21, 471; KPhCB. 2007. 23, 141). Così, nei prossimi cicli 24-26 si avrà la tendenza di un ulteriore diminuzione di ampiezza della TSI.

Fonte articolo e grafici: http://www.gao.spb.ru/english/astrometr/index1_eng.html

SIMON

Dati Noaa: come sarebbero stati nel 1913

1Il grafico postato sopra rappresenta l’andazzo delle macchie solari negli ultimi 3 mesi.

Ora voglio provare a resettare i dati ufficiali Noaa come se magicamente invece che nel 2009 fossimo stati ad inizio ‘900.

1Ovviamente non vi è alcun pretesa scientifica in tutto questo, ma solo un tentativo, se volete anche abbastanza approssimativo, di mostrare come sarebbero state le cose 100 anni fa.

In cuor mio, credo che la situazione non sarebbe molto diversa da quella prospettata nel grafico modificato, anzi credo che se ci sono imprecisioni, siano più in eccesso che in difetto…

Se continuassi questo gioco, verrebbe fuori che da gennaio fino a fine marzo, ovvero gli altri 3 mesi mancanti dell’anno, solo la macchia di gennaio avrebbe preso un numero nel 1913.

Ne verrebbero fuori alcune interessanti questioni:

1) E’ molto probabile che il 2009 avrebbe messo in saccoccia il record di giorni spotless di fia

2) Il 2009 continuando con questa scarsa attività batterebbe il 1913 in quanto giorni spotless totali nel corso di un anno solare

3)Non oso immaginare cosa accadrebbe nella comunità scientifica e non solo se i conteggi fossero stati fatti con criteri paralelli a quelli passati, è molto probabile che qualcuno, anzi più di qualcuno alzerebbe le antenne, con ovvie riperussioni sulla politica economica (ma non solo) globale!

Insomma cari amici, abbiamo scherzato, abbiamo cercato di fare un piccolo esperimento di cosa sarebbe stato se non fossimo stati nel 2009,,, in molti dicono che la cosa più importante è l’effetto del sole sul clima, che non sarà di certo veicolato da questi conteggi moderni, e su questo sono in assoluto accordo…ma nessuno potrà mai negare che la statistica solare, un lavoro centenario di uomini di scienza del passato, sia stata ormai completamente corrotta da metodi di conteggio a dir poco imbarazzanti, specie nell’ultimo mese, rendendo praticamente inutile il lavoro certosino dei nostri predecessori.

Ci sono molti che stanno notanto queste incongruenze e che cercano di capirne i motivi che vi stanno dietro.

Noi nel nostro piccolo cercheremo di continare a monitorare la situazione, denunciando tutti i fatti che accadono ed accadranno con lo stesso zelo che ci ha sempre contraddistinto. Se qualcuno passa di qua anche per un solo attimo, sa che dietro al nostro lavoro c’è la convinzione di denunciare cose vere e tangibili, per quanto ci sia possibile, non trascurando il fatto che anche noi, in quanto uomini, possiamo cadere in facile errore.

Simon

UPDATE: Intanto ieri il Noaa rettifica l’11 e mette 0…in teoria avrebbero dovuto contare, dato che la macchia era presente dopo la mezzanotte anche se per poco tempo.

Altra prova che hanno la coscienza sporca, troppa differenza tra SSN e solar flux

Intanto la regione 1023 oggi è già in fase di forte decadenza, ed il solar flux resta a 67.5!

1Come potete osservare dal sat di Big Bear, le macchie stasera appaiono notevolmente ridotte rispetto a ieri, già da domani intempi “normali” si dovrebbe tornare spotless, ma già sappiamo che non sarà possibile.

Intanto oggi alle ora 17 il solar flux fa registrare un valore di 67.5, ciò vuol dire che le 2 regioni non sono state in grado di dare particolari scossoni all’attività magnetica della nostra stella.

Siamo in un periodo in cui le macchie non latitano più come prima, ma in cui però il sole continua la sua lunga fase di minimo, grazie a tutti gli altri suoi indici che ancora non si sono decisi ad aumentare.

Lo vedremo meglio il 30 giugno, ma intanto vi anticipo che vi è una grande, anzi grandissima, discrepanza tra il flusso solare ed il suo rapporto con l’SSN rispetto al mese di maggio scorso,ad indicare come è anche ben scritto da Angelo nel suo articolo, un forte cambiamento nel conteggio delle sunspots, cambiamento iniziato dal 1996 circa grazie all’uso del sat Soho, ma ultimamente esacerbato dai conteggi Noaa assolutamente falsificati a causa di ragioni più grandi di noi.

Il vento solare stamane è un pò risalito grazie al buco coronale transequatoriale che latitava da un mese, domani dovrebbe essere già in calo. Gli altri indici solari sono sempre a valori molto bassi.

Simon

Uptate: alle ore 20, solar flux a 66.8!!!