Questo minimo ha il record di 52 giorni spotless consecutivi proprio tra luglio ed agosto dello scorso anno (dati di riferimento NOAA/SWPC).
Con oggi siamo a 30 giorni spotless di fila.
Il record ufficiale appartiene al ciclo 15 con 92 giorni consecutivi.
Per avere più informazioni sui dati solari aggiornati giorno per giorno ricordo la pagina “dati sole in diretta” visibile in alto e corrispondente al seguente link: http://daltonsminima.wordpress.com/dati-sole-in-diretta/
Sia dal Gong:
che dal Behind:
non si vede niente di attivo!
La domanda sorge spontanea: a quanti giorni senza macchie di fila arriveremo questa volta?
Stay tuned, Simon
Io penso che l’allineamento planetario sia importante, ma nn credo sia l’unica cuasa che possa causare tali super minimi…
poi entrano in gioco altre forzanti, intrinseche al sole (campo magnetico solare, dinamo, corrente a getto interna, ect ect)
Anche perchè, l’allineamento planetario nn è che si fermi in una posizione per sempre, tipo Vito ricorda il Maunder, però esso durò 400 anni, nel frattempo i grandi pianeti nn si trovavano più in quella precisa posizione, ma il minimo continuò lo stesso…
è probabile che tutto ciò possa essere la causa iniziale che poi provochi degli squilibri tali a livello del campo magnetico solare da fargli perdere i giusti “ritmi” di attività, portandolo di fatto ad un super minimo…
Simon
ice2020(Quote) (Reply)
Per [email protected]: qui trovi la tua risposta:
http://daltonsminima.wordpress.com/2009/06/29/risonanze-orbitali-la-parola-alleclittica-super-minimum-in-arrivo/
ice2020(Quote) (Reply)
x Vito
Ma se fosse solo dovuto all’allineamento dei pianeti da fine ottobre 2010 il Sole riprenderebbe a produrre macchie? Oppure credi che vi siano altre influenze dovute all’interazione di corpi celesti maggiori, che dopo migliaia di anni riproponendo la stessa orbita, portano la Terra verso un raffreddamento molto più importante che in una peg e non permettono più al Sole di produrre sunspots degne di tale nome e lasciandolo in una relativa quiete, che cmq condizionerebbe e non di poco il clima terrestre verso un’ era glaciale?
Ivan(Quote) (Reply)
Cari amici vorrei segnalarvi la pubblicazione della seconda parte del mio Dossier sul fenomeno dei raggi cosmici solari, grazie ai vostri preziosi consigli che non ho dimenticato di ringraziare:
http://www.nibiru2012.it/nibiru-2012/dossier-la-colomba-annuncia-la-piccola-era-glaciale.html
http://nemsisprojectresearch.blogspot.com/
Attendo un vostro parere
Vito(Quote) (Reply)
X vito: ho cancellato il messaggio doppio e ho lasciato quello formato con il tuo nick 😉
Nintendo(Quote) (Reply)
X Ivan:
Io con molta umiltà, credo che siano l’insieme dei fattori ad influire sull’attività plasmatica del Sole. Alcune cause, sono però molto “esotiche” e richiedono studi approfonditi.
Escluderne una è un peccato, esaltare e isolare solo le proprietà chimiche del Sole però porta a non capire e prevedere le curve di oscillazione solare.
Io credo, che la Nasa, abbia sbagliato le previsioni per eccessiva prudenza.
Ma ripeto è un mio personale parere e spero sempre che sia errato perchè non sono nessuno per poter controbbattere a scienziati di fama mondiale.
Vito(Quote) (Reply)
grazie Simon
[email protected](Quote) (Reply)
XVito
Beh…certamente! Grazie per la risp. e complimenti davvero.
Ciao
Ivan(Quote) (Reply)
Scusate, ma a me non pare che Giove e Saturno sia allineati, infatti il primo sorge quasi contemporaneamente al tramonto di Saturno.
Charly(Quote) (Reply)
Trovato un interessante articolo : misure della sonda Ulysses (orbita polare intorno al sole, da ottobre 1990 a giugno 2009 (appena finita, dopo poco piu’ di tre orbite complete.
http://sci.esa.int/science-e/www/object/index.cfm?fobjectid=43458
tra la prima e la terza orbita si e’ rilevata una diminuzione del 25% nel vento solare ( “the solar wind observed in Ulysses’ third orbit is about 25 percent less powerful than that measured during the spacecraft’s first orbit.” )
Cio’ va a impattare fortemente sulla quantita’ di raggi cosmici che raggiungono la terra.
“Since the heliopause acts as a shield for our solar system, warding off a significant portion of the cosmic rays outside the Galaxy, a reduction in size and strength could mean an increase in the number of Galactic cosmic rays which enter the inner part of the solar system.”
E quindi, piu’ nuvole….
nitopi(Quote) (Reply)