Gli Inverni Nella PEG – parte 4

C’eravamo lasciati nuovamente con la siccità della Val Tellina, continuiamo la ricostruzione con due inverni, il 1651/52 e il 1652/53 dove il mar baltico rimase gelato anche durante la stagione primaverile costringendo molti porti a restare chiusi ad oltranza, torniamo però nella parte centrale del continente, in Inghilterra si segnalano il 1654/55, inverno molto rigido e il 1657/58 con una copertura nevosa da record, 3 mesi con la neve al suolo nella parte sud del paese.

Molto freddo fu anche il 1662/63 dove sul Tamigi viene sperimentato per la prima volta il pattinaggio su ghiaccio, il fiume doveva essere quindi gelato parecchio in profondità, nel 1667/68 poi gelò di nuovo, come anche la quasi totalità dei fiumi europei, la Senna a Parigi per ben 35 giorni.

Passiamo adesso all’inverno 1683/84, uno dei più gelidi per le isole britanniche, il ghiaccio invase il terreno a tal punto che esso arrivò fino ad un metro nel sotto-suolo mentre a Londra il Tamigi restò gelato per quasi 3 mesi e il ghiaccio permise di organizzarvici sopra la più grande “Fiera dei Ghiacci” di sempre, sopra al fiume si organizzarono manifestazioni sportive, vennero costruiti negozi e chioschi, addirittura venne istituita una via, chiamata “Freezland Street”.

In Inghilterra infine viene segnalata per quasi tutta la stagione la presenza di ghiaccio lungo le coste, ma l’inverno fu estremamente rigido anche nel resto del continente, i fiumi e i laghi gelarono, in Italia la laguna veneta gelò nuovamente e il ghiaccio si formò anche lungo le coste del nord-Adriatico, la neve in Pianura Padana restò fino al periodo pasquale.

Disposizione Barica nel Gennaio 1684
Disposizione Barica nel Gennaio 1684

Molto rigido fu anche l’inverno successivo, anche se in Inghilterra non fu minimamente paragonabile.

Passiamo all’ultimo scroscio di 600 con inverni molto rigidi, partiamo con il 1688/89 che fu nuovamente rigido nel Regno Unito, il Tamigi gelò e sopra venne organizzata di nuovo la Fiera, continuiamo poi con il 1693/94, inverno molto precoce che portò la neve a Parigi per fine Ottobre e il gelo dei ghiacci in svizzera per quasi tutto il trimestre, infine il 1694/95 con i laghi svizzeri di nuovo gelati come anche il Tamigi.

Il Settecento si porta con se l’invenzione del termometro e quindi iniziano le prime osservazioni, d’ora in avanti cercherò di mettere più dati possibili.

Passiamo subito al 1708/09, che viene catalogato come il secondo inverno più freddo del millennio per l’Europa, purtroppo gli osservatori non sono molti, gli unici disponibili in rete gratuitamente mostrano come a Berlino esso sia il più freddo della serie ( dal 1701 ) mentre a De Bilt in Olanda esso sia superato da altri anni e lo stesso mese di Gennaio ( per Berlino il più freddo della serie ) non sia il più freddo ( -4.8°C la media, contro per esempio -6.7°C del Feb-56 )

Passiamo però ai fatti, il freddo gelido arrivò nel continente per fine Dicembre, nel periodo natalizio, ma l’Inghilterra non venne colpita direttamente, per esempio non venne effettuata nessuna fiera sul Tamigi, probabilmente perché non ghiacciato abbastanza, mentre più a sud gelarono la totalità dei fiumi e dei laghi ( anche il Tago, nella penisola Iberica, e fino alla foce ), addirittura vennero chiusi molti porti, tra cui Marsiglia, Genova e Livorno.

Nel continente morirono tutte le piantagioni e la gran parte degli animali da allevamento come raccontano la gran parte dei resoconti dell’epoca.

Berlino sfiorò i -30 di minima, mentre a Parigi la temperatura toccò i -23°C.

In Italia il freddo fu intensissimo soprattutto a Gennaio, a Venezia la temperatura raggiunse i -17.5°C, valore mai più raggiunto ( per esempio la 2° temperatura più fredda mai registrata è di -13.6°C del Gennaio 63 ) la laguna infatti restò ghiacciata per l’intero mese, a Firenze caddero 70cm di neve in 2 giorni, mentre dalle cronache del tempo si sa che il Po gelò per circa 70cm in profondità, che a Parma il giorno 8 c’erano 90cm di neve al suolo e che il lago di Garda gelò completamente ( non si sono più avute notizie in merito ad un altro evento del genere ).

Per concludere aggiungo che gira voce di una misurazione ( di dubbia veridicità ) fatta nel faentino, dove la temperatura minima toccò i -36°C, anche se fosse un dato errato, non sono da escludere valori inferiori a -30°C ( nel Gen-85 per esempio si toccarono i -28°C in Emilia ).

Disposizione Barica nel Gennaio 1709
Disposizione Barica nel Gennaio 1709

Fine parte 4

FABIO

22 pensieri su “Gli Inverni Nella PEG – parte 4

  1. Complimenti per gli articoli sulla Peg, davvero completi!

    Ice e voi tutti amici, vi facco una domanda da un milione di dollari sperando in una risposta positiva! Premetto che sto usando il fantastico Celestia come simulatore planetario, ma vi chiedo se ne esiste uno in cui e possibile inserire variabili, come ad esempio un nuovo pianeta o una stella assieme o al posto di quelli noti e simulare quindi l’andamento meccanico secondi le leggi della gravitazione?

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  2. Bella messe di dati.
    Ho provato personalmente un -40 a Chicago (nel lontano ’97, se ricordo bene) e posso assicurare che la “sopravvivenza” all’esterno in abiti invernali “standard” e’ decisamente ridotta 8) . Il “-40” e’ durato una nottata (spiavo il termometro lampeggiante °C – °F e alla fine e’ arrivato al “punto di eguaglianza” 🙂 ) . Mi chiedo come siano sopravvissuti i poveretti del ‘600-‘700 con riscaldamento a camino o stufa a legna … ( forse molti NON sono sopravvissuti…)

    Per Vito… Mi ricordo che in un lontano passato avevo scritto un programma in basic (GWbasic per DOS) che faceva interagire fino a 9 corpi e funzionicchiava…
    Se vuoi cerco e ti recupero il codice… Mi ricordo che lo avevo fatto girare sotto WIN ’98 convertendolo in Qbasic…
    Bisognerebbe estenderlo ai corpi che ti interesano ma si tratta solo di aumentare gli indici di qualche matrice….
    Era gia’ “grafico” 8)

    Ciao
    Luca

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  3. X nitopi!
    Magari ci potessi riuscire ad integrarlo! Mi servirebbe il sistema solare a ½ corpi, cioe i nove pianeti più i quattro dwarf planet, integrato con un altro sistema stellare i cui parametri devo ancora stabilire ma la simulazione non andrebbein scapaoltre i 2 anni luce.
    Ho una teoria che se meccanicamente reggesse si potrebbe passare poi alla ricerca vera e propria.
    Ovviamente se potresti aiutarmi nello sviluppo si potrebbe stringere una interessante collaborazione e in caso ti lascio i miei contatti!!!

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  4. L’ITCZ nella prima decade di agosto è regredito ancora, sempre sotto media in tutta la sua estensione (longitudine)

    Presto un articolo chiarificatore

    Simon

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  5. Chissà magari a qualcuno rode dentro per il fattoche il sole sia prorpio assente, fermo, che non produce niente… con sentenze senza fondamenti nel dire che c’era e ci sarebbe stata una ripresa,,, su su sarà per un’altra volta, per un’altra sentenza dai…

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  6. x vito, ci sono quasi… l’ho rifatto in LV e da risultati plausibili con tre corpi… ora te lo compilo, ti faccio l’installer e te lo faccio scaricare de un sito …

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  7. Intanto è arrivato l’aggirnamento riguardante l’AMO: da + 0,176 di giugno si è passati ad un +0,283 a luglio.
    L’aumento stagionale era preventivabile, bisogna vedere come si comporterà durante tardo autunno e inverno.

    http://www.cdc.noaa.gov/data/correlation/amon.us.data

    Piuttosto, non è un pochino in ritardo l’uscita di questi dati? Oramai siamo a metà agosto!
    Bruno.

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  8. X nitopi!
    Eccellente, sei davvero un grande! Lo visiono con cura e poi magari ti chiedere eventualmente considerazioni suggerimenti eventuali modifiche.
    Se dovessimo riuscire nell’impresa di capire quantomeno come giostrare la meccanica di alcuni corpi ipotetici, dovremmo riuscire a trovare anche qualcosa di ipoteticamente verosimile per un modello di sviluppo.
    Sto cercando di capire, in buona sostanza, come e perche’ sedna, e i transplutoniani hanno la loro orbita così inclinata e se e plausibile, soprattutto per quest’ultimo, la sua integrazione con un sistema binario, che ho forse individuato con celestia lungo una porzione di spazio vicino alla costellazione dello Scultore. Bisogna vedere se in quella zona siano mai state rilevate emissioni elettromagnetiche, raggi cosmici, nane brune nell’infearosso. Intanto sto cercando di calibrare un piccolo software appena scaricato, si chiama Newton 1.0.
    Mi scuso se occupo spazio alle discussioni sul clima, spero che le mie ricerche siano gradite e risultino di pubblico interesse, altrimenti non esiterò a lasciare il contatto privato!

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  9. Ora si rive de Fabio..ogni tanto fa così…

    se esci e rientri in wordpreess poi si rivede…

    ora scappo!

    A stasera

    Simon

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  10. X Vito.
    Ti volevo far osservare che stanno realizzando, in Brasile, in tutta fretta un telescopio che dovrá osservare eventuali asteroidi e comete “pericolosi” per la terra che provengano dalla parte sud del pianeta.
    Il telescopio e il progetto sono chiamati “IMPCATON” mentre stanno anche lavorando per terminare l´opera di fine costruzione del telescopio al polo sud.

    http://www.inovacaotecnologica.com.br/noticias/noticia.php?artigo=brasil-tera-monitoramento-asteroides-rota-colisao-terra

    Al polo Sud oltre al telescopio ottico adesso stanno istallando anche un telescopio a raggi infrarossi.

    http://www.universia.es/html_trad/portada/actualidad/noticia_actualidad_trad/params/anyo/2009/mes/Abril/noticia/jjefh.html

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  11. Preso dal sito 3bmeteo

    Negli ultimi giorni l’Artico ha evidenziato un marcato raffreddamento dovuto ad una distribuzione barica particolarmente favorevole: venti meridionali circoscritti all’area del Mar Siberiano Orientale, correnti molto fredde in movimento dalla calotta groenlandese verso il Polo Nord geografico e una profonda depressione tra la Nuova Zemlja e il Mar di Laptev. Attualmente le isoterme ad 850hp oscillano tra gli 0 e i -8°C, con valori positivi (+4/+8°C) soltanto sul Siberiano Orientale. Una situazione che dovrebbe manifestarsi soltanto dopo il 15/20 agosto. Secondo gli ultimi dati del COI danese la temperatura media oltre l’85°N è circa 1°C al di sotto della media, non solo da circa 4 giorni la soglia termica è scesa al di sotto del punto di ricongelamento (-0.87°C). In parole povere vi sono zone dove si sta assistendo ala formazione di ghiaccio nuovo. Per far capire l’intensità del raffreddamento che sta interessando il polo basti pensare che dal 1° agosto al 10 il guadagno sul 2007 è passato da 450.000kmq a 950.000kmq, mentre il deficit con la media di riferimento si è ridotto di 400.000 chilometri quadrati. Secondo le ultimissime osservazioni del’IJIS l’11 agosto l’estensione del pack ha superato quella del 2005, del 2007 e del 2008, raggiungendo i livelli del 2006. A partire dal 15 agosto il raffreddamento potrebbe subire un’ulteriore accelerazione.

    Decisamente una notizia su cui riflettere unita anche alle non estate che stanno affrontando negli Stati uniti orientali e Gran Bretagna.
    Forse questo minimo sta già iniziando a farsi sentire

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  12. X Apuano: in effetti questi dati sono un po’ in ritardo, cmq era ovvio che l’AMO salisse.
    fai te che fino a ieri non c’erano ancora i grafici selle T satellitari, entro domani verrà postato l’articolo.

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  13. Come diceva Simon, il raffreddamento comincia da Nord (o da Sud, nell’altro emisfero 8) ) , e mi sembra una considerazione sensata…
    Un’altra piccola considerazione: nell’atro post si faceva notare che le anomalie terniche degli oceani quest’anno sono molto simili a quelle dell’estate terribile…
    Pero’ quest’anno l’estet terribile e’ arrivata solo fino al centro Italia (qui a Genova e’ – direi- caldo nella norma…), mentre quell’anno era stato caldo fino in Germania….

    Per Vito… Non so cosa tu abbia in mente, ma occhio che il programma non risolve i problemi inversi….. simula solo l’interazione multicorpo secondo le leggi di Newton… Comunque se becchi il Nobel, poi dividiamo 8) 🙂 🙂 🙂
    Ciao
    Luca

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  14. X Sand-Rio. Ti ringrazio molto per i link. So che stanno approfondendo molto la ricerca dei corpi vicini alla Terra e l’a analisi ad infrarossi alla ricerca soprattutto di nane brune in zone relativamente vicine al nostro Sistema Solare. Vedremo…

    X Luca. Le variabili da mettere in ballo in un tipo di ricerca del genere sostanzialmente credo che possano eseguirle solo i super processori con software creati ad hoc con algoritmi spaventosi. Nel nostro infinitesimo piccolo possiamo pero almeno creare un abbozzo di modello, poi chissà che qulacuno possa prenderlo seriamente in considerazione!

    Molti sono scettici sull’ipotesi Peg e continuano a ribadire che il Sistema Solare si sta scaldando sempre piu’. Secondo voi, e’ ancora la scia del global warming, oppure e causato dall’aumento di raggi cosmici o da qualcos’altro?

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