Quando il mondo andava incontro ad una nuova Era Glaciale


Non parleremo di chissà quali tempi antichi, e non ci sarà nessuna ricostruzione storica delle glaciazioni, in questo articolo vogliamo solo parlare del periodo nel quale gli scienziati di tutto il pianeta prevedevano una nuova imminente Era Glaciale in arrivo, gli anni 70.

In quel periodo, forse molti non lo sanno, il mondo era in subbuglio per i possibili cambiamenti climatici che avrebbero stravolto la terra e i politici erano impegnati a cercare delle soluzioni, il “clima” non era molto diverso da quello odierno, tutte le notizie erano portate all’esasperazione ed al catastrofismo, tutti incolpavano le attività umane di questi imminenti cambiamenti, ma diversamente da quanto accade oggi lo si faceva per il motivo esattamente opposto, ovvero l’abbassamento delle temperature.

Come detto prima la colpa anche in questo caso fu attribuita all’uomo che con il suo inquinamento atmosferico impediva alla radiazione solare di entrare normalmente nell’atmosfera e di “scaldare” la superficie del pianeta.

Questo era il grafico delle temperature rilevate negli Stati Uniti, il trend era chiaro.

mentre questa immagine ci mostra come effettivamente quel periodo vide un vistoso Global Cooling:

ovviamente noi sappiamo come è andata a finire loro invece, fatemelo dire, non ne avevano una idea, e molto probabilmente neanche adesso sanno veramente se quello che dicono ha un fondamento scientifico o no.

Ovviamente è inutile ripeterlo, ma lo dico lo stesso, non credete ai catastrofismi e alle estremizzazioni che ogni giorno ci vengono proposte, la verità sappiamo sta sempre in mezzo, la natura fa quello che vuole, l’inquinamento umano non porta ne ad una Era Glaciale ne alla fusione totale dei Poli.

Ora vi proponiamo questo articolo pubblicato il 28 Aprile 1975 e tradotto dal nostro nuovo collaboratore, l’utente SAND-RIO.

Adesso fatevi qualche risata, ma pensate anche alla gente che leggeva questi articoli in quel periodo, e riflettete sulla situazione odierna:

IL RAFFREDDAMENTO DEL MONDO

Vi sono segni inquietanti che i modelli climatici della terra hanno iniziato a cambiare drammaticamente, e che questi cambiamenti potrebbero preannunciare un drastico calo nella produzione di cibo con gravi implicazioni politiche per quasi tutti i paesi del mondo. Il crollo della produzione di cibo potrebbe iniziare molto presto, probabilmente tra 10 anni. Le regioni destinate a subire il suo impatto sono i grandi paesi produttori di grano Canada e Unione Sovietica nel nord, insieme ad un certo numero di aree tropicali marginalmente autosufficienti – parti dell’India, Pakistan, Bangladesh, Indocina e Indonesia – dove la stagione della crescita delle coltivazioni dipende dalle piogge monsoniche.
Le prove a sostegno di queste previsioni stanno cominciando ad accumularsi cosí massicciamente che i meteorologi fanno fatica per riuscire a tenerne il passo.

In Inghilterra, i coltivatori hanno visto la loro stagione di coltivazione ridursi di circa due settimane a partire dal 1950, con una perdita globale in produzione di grano fino a 100.000 tonnellate annue. Nello stesso periodo, le temperature medie intorno all’equatore sono salite di una frazione di 1° grado – una frazione che in alcune aree può significare siccità e desolazione. Lo scorso aprile, nella più devastante ondata di tornado mai registrata, 148 trombe d’aria hanno ucciso più di 300 persone e causato danni per mezzo miliardo di dollari in 13 stati degli Stati Uniti.


Per gli scienziati, questi incidenti apparentemente scollegati rappresentano il primo segnale di cambiamenti fondamentali nel clima del pianeta. Il fatto principale è che dopo tre quarti di secolo di condizioni straordinariamente miti, il clima della Terra sembra si stia raffreddando. I meteorologi non sono d´accordo sulle cause e sull’estensione della tendenza al raffreddamento, nonché sulle sue conseguenze specifiche sule condizioni meteo locali, ma sono pressochè unanimi nel prevedere che questa tendenza ridurrà la produttività agricola nel resto del secolo. Se il cambiamento climatico è così profondo come alcuni dei pessimisti temono, le conseguenti carestie potrebbero essere catastrofiche. “Un importante cambiamento climatico porterebbe a modifiche e adeguamenti economici e sociali su scala mondiale”, avverte un recente rapporto della National Academy of Sciences, “perchè i modelli globali di produzione alimentare e della popolazione così come si è evoluto è implicitamente dipendente dal clima di questo secolo”.
Una ricerca completata l’anno scorso dal dott. Murray Mitchell del National Oceanic and Atmosferic Administration rivela un calo di mezzo grado nella temperatura media della terra nell’emisfero nord tra il 1945 e il 1968. Secondo George Kukla della Columbia University, le foto satellitari indicano un improvviso e forte incremento nella copertura della neve nell’emisfero nord durante l’inverno 1971-72. E uno studio, pubblicato il mese scorso da due scienziati del NOAA, rileva come la quantità di luce solare che raggiunge la superficie degli USA è diminuita dell’1.3% tra il 1964 e il 1972.
Per il profano, i cambiamenti relativamente piccoli di temperatura ed esposizione al sole, possono essere molto fuorvianti. Reid Bryson dell’Università del Wiscounsin fa notare che la temperatura media della terra durante le grandi ere glaciali era solo di circa 7 gradi più bassa di quella delle sue epoche più calde, e che l’attuale calo ha portato il pianeta a circa un sesto del percorso verso temperature da era glaciale. Altri considerano il raffreddamento come un ritorno alle condizioni della “piccola era glaciale”, condizione che causò inverni rigidi nella maggior parte dell´Europa e del Nord America tra il 1600 e il 1900 – anni in cui il Tamigi ghiacciava così profondamente che i londinesi arrostivano la carne sul ghiaccio e le slitte correvano sul fiume Hudson fino a quasi a sud di New York.


Ciò che scatena le ere glaciali minori o maggiori rimane un mistero: “La nostra conoscenza dei meccanismi del cambiamento climatico è altrettanto frammentaria come lo sono i dati a nostra disposizione” ammette il National Academy of Sciences. “Non solo le questioni scientifiche fondamentali restano in gran parte senza risposta, ma in molti casi non ne sappiamo abbastanza per porre domande chiave.


I meteorologi pensano di poter prevedere i risultati a breve termine di un ritorno alla normalità del secolo scorso. Cominciano con l´osservare un leggero calo nella temperatura globale che produce un gran numero di centri di pressione nell’ atmosfera. Questi spezzano il flusso dei venti occidentali sulle aree temperate. L’aria stagnante così prodotta provoca un aumento negli eccessi del clima locale come siccità, inondazioni, periodi di secco, monsoni in ritardo, lunghe gelate e persino innalzamenti locali della temperatura – tutti aventi dirette conseguenze nella produzione di cibo.


“Il sistema mondiale di produzione di cibo”, avverte il dott. James D. McQuigg del Centro per la Valutazione Climatica e Ambientale del NOAA, “è molto più sensibile alla variabile meteo di quanto non lo fosse solo cinque annni fa.” Inoltre, la crescita della popolazione mondiale e la creazione di nuovi confini nazionali rende impossibile per le opolazioni affamate di migrare dai loro campi devastati, come fecero nel passato.
I climatologi sono pessimisti sul fatto che i leader politici possano prendere qualche provvedimento per compensare il cambiamento climatico, o anche solo per diminuirne gli effetti. Loro ammettono che alcune delle soluzioni proposte più spettacolari, come sciogliere la calotta artica coprendola di fuliggine nera o la deviazione di fiumi artici, potrebbero creare problemi molto più grandi di quelli che risolverebbero. Ma gli scienziati vedono pochi segni che rivelano che i leader dei governi di ogni nazione siano disposti a prendere alcune semplici misure come creare riserve di cibo o introdurre la variabile dell’incertezza climatica nelle loro previsioni economiche sulle future scorte di cibo. Più lungo é il ritardo dei pianificatori, più difficile sarà per loro tener testa ai cambiamenti climatici, una volta che i risultati diventeranno una dura realtà.

Peter Gwynne

Newsweek, 28 Aprile 1975

Questo il link dove consultare la pagina originale dell’articolo ( in Inglese ): http://globalwarmingisunfactual.files.wordpress.com/2009/03/globalcooling.jpg

FABIO

86 pensieri su “Quando il mondo andava incontro ad una nuova Era Glaciale

  1. La bufala signor Cmoretto, è ritenere la CO2 di origine antropica la causa del riscaldamento globale, che le ricordo ha già rallentato nonostante la stessa Co2 sia salita.. dia il tempo al tempo signor Comoretto, nn so quanti abbia lei, ma nn dovremmo aspettare 2 secoli prima che la grande bufala dell’AGW venga snascherata inesorabilmente…

    Dove sono finiti gli orsi polari che annegano e le isole che sprofondano?

    i ghiacci polari completamente sciolti, dove?

    il GW è un dato di fatto, ma se stessimo davvero entrando in super minimo solare come ormai in molti credono, diamo tempo al sistema climatico terrestre di riequilibrarsi, poi ne riparliamo tra 15-20 anni…

    distini saluti

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  2. Ciao
    Mi spieghi una cosa?
    E’ il grafico dell’accumulo cel C14 giusto? . Quindi, minore attivita’ solare, minor campo magnetico, piu’ raggi cosmici, maggior formazione di C14.
    Chiaramente e’ ben sovrapponibile con i periodi di bassa temperatura del passato.
    E’ bello vedere l’impennata dell’era moderna (anche se non vorrei che .. piu’ CO2 nell’aria, piu’ formazione di C14…. e falso la misura… )

    e comunque fin qui mi torna.

    Pero’ cosa significano i quadratini con la sibillina dicitura “Disturbo Urano-Nettuno” ???? tra l’altro mi si distribuiscono un po’ a caso, non ti pare???? (un po’ nei minimi, un po’ nei massimi, un po’ nelle fasi di variazione….)

    Ciao

    Luca
    Luca

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  3. ne ho già sentito parlare, e da come ho capito si tratterebbe di norale amministrazione…

    ma ormai nn c’è più niente di cui stupirsi…ieri sul forum mtg parlavamo della direzioe della goccia artica che ci sta interessando da oggi, ed uno è intervenuto dicendo: è normale che i fronti da nord nn riescono più ad rrivare in romagna, è copa del GW!

    insomma , lasciamogli parlare, intanto le temp sn erme, nn sn più salite, finora il 2009 (anno nino like) si colloca tra il 2007 (nino strong) ed il 2009 (nina)…

    niente di nuovo, solo che a qualcuno sta iniziando a tirar il sedere che la CO2 aumenta ma le temp nn crescono pi…

    tutto qui…

    oh sole mio, sta’ infronte a me…oh sole mio, stai…

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  4. Sn gli allineamenti di urano e nettuno tali da portar disturbo al campo magnetico solare…

    prova a guardare il minimo di Maunder: ce ne sn stati 3 di quei precisi allineamenti, di cui uno all’inizio che di fatto lo hanno fatto iniziare e poi altri 2…insomma ne è venuto fuori un gran bel super minimo!

    al momento un allinemaneto ancor più forte di quello che fece iniziare il maunder e atteso per il prossimo anno…

    in teoria, dovremmo rimanere bloccati senza macchie per lungo tempo ancora…

    poi deve intervenire Ale che per impegni è un pò che latita (anche se mi ha promesso un super articolo a breve), per dirci le novità sullo stato attuale del campomagnetico solare e dell’ventuale polar flip…

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  5. Visto che si è parlato di catastrofismo andando un po’ fuori tema, mi permetto di fare qualche considerazione aggiuntiva rispetto a qulle di Sand-Rio che in parte condivido.
    Che il catastrofismo sia stato indotto in modo massivo da mezzi di comunicazione è fuori discussione. E’ però anche vero che ha trovato un ottimo terreno entro il quale diffondersi. Se no, non si spiegherebbe come mai la gente paghi per vedere film con contenuto catastrofista di cui il successo è innegabile.
    Presupponendo che si tratti di un fenomeno relativamente nuovo si potrebbe ritenere che scaturica dall’inconscio collettivo.
    Come mai la visione collettiva “media” del mondo è improntata al pessimismo?
    Credo che se qualcuno incontrasse oggi quel vecchio che faceva la pubblicità di certi supermercati recitando “l’ottimismo è il profumo della vita”, gli spaccherebbe volentieri la faccia.
    Credo che l’uomo sotto sotto abbia raggiunto una sorta di consapevolezza anche se inconscia (scusate l’alogia) del fatto che si sia valicato un limite e di conseguenza se ne debba pagare il prezzo.
    Ovviamente qualcuno sarebbe subito pronto a dire che si tratta di una traccia di uno schema religioso non ancora debellato completamente.
    Ma non credo sia proprio così: penso invece che il mondo in cui viviamo abbia assunto delle caratteristiche antiumane per cui per farselo piacere, per integrarsi bisogna adattarsi. E’ la cosa più assurda mai sentita: l’uomo (in base all’evoluzionismo) dovrebbe essere la creatura meglio adattata di tutte in quanto la più evoluta. E’ ridicolo che l’uomo debba adattarsi all’ambiente che l’ha plasmato. Sarebbe come se un feto non sopportasse l’utero materno…
    L’unica spiegazione è che ci sia qualcosa di intrinsecamente negativo e ostile connaturato alla società moderna. Qualcosa di mostruoso. Il catastrofismo è il lamento dell’umo disadattato. Ma l’uomo disadattato è probabilmente l’uomo normale. Chi è perfettamente adattato (cosa che ritengo poco verosimile) deve aver fatto un notevole sforzo.

    Ciao, Ruggero.

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  6. X Gianni Comoretto, asserire che negli anni 70 non c’è mai stato nessun raffreddamento è come dire che negli ultimi 20 anni non c’è stato nessun riscaldamento.
    dammi le prove che negli anni 60-70 ci stavamo scaldando e ti darò ragione.

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  7. Sul tema dell’approccio culturale ai cambiamenti climatici c’è un ottimo studio di uno studioso tedesco, von Storch, che ho già postato tempo addietro su “il meteo”, che illustra numerosi e ripetuti casi di psicosi collettiva a fronte di variazioni climatiche + o – intense, attribuite di volta in volta alle streghe, all’uso dei parafulmini e via discorrendo, sino alle comissioni governative di inchiesta nell’Italia o Germania di fine ‘800 (delle vere e proprie mIni-IPCC ante litteram) ed alle ipotesi di “guerra climatica” durante la guerra fredda.
    La cosa ricorrente (quasi patologica) è la propensione culturale ad attribuire alla razza umana la colpa di tali variazioni o, quel che è peggio, ad UNA PARTE della razza umana (le streghe, gli inquinatori, le multinazionali, avversari politici di colore opposto al proprio, potenze straniere e simili).
    E qui ci sarebbe da preoccuparsi, visto che le leggende metropolitane, la complottite in stile scie chimiche, le dicerie e simili spesso innescano delle vere e proprie cacce all’untore.
    Aggiungiamo poi la concezione disneyana della natura che ormai accumuna le popolazioni urbanizzate (che non hanno + la benchè minima idea di cosa sia la vita “naturale”) e il gioco è fatto…

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  8. Il relativismo ci insegna che ci sono molte verità (che vuol dire che non ce n’è nessuna). Ritengo accettabile ogni spiegazione logica. Logica è la spiegazione del mio concittadino Picapere.
    Ma la logica è solo uno strumento (non molto potente), la cui funzione più importante dovrebbe essere quella di attribuire un significato alla vita e a ciò che ad essa è pertinente.
    Sono convinto che un’affermazione intrinsecamente vera (chiamiamola pure dogma) sia dotata di “una vita propria” e sia destinata prima o poi ad affermarsi spazzando via penosi tentativi di travisare la Verità.
    Chi capisce quello che intendo dire (penso) possa essere “aggredito” da un frammento di Verità che lavorerà dentro di lui che lo voglia o no. E ciò finirà per cambiarlo. E’ come un virus che “stranamente” produce conclusioni tutt’altro che caotiche e che spesso coincidono assolutamente.
    In base a questo, credo che stiamo assistendo al crepuscolo definitivo degli dei falsi e bugiardi del nuovo paganesimo.

    Ciao, senza malizia, Ruggero.

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  9. Condivido il pensiero di Picapere e Nintendo, anzi diró qualcosa in piú.
    Il problema é che il riscaldamento globale é un tema estremamente confuso e mistura tutto:
    ” L´inquinamento e il clima: il clima diventa un alibi, uno spaventapasseri. La sua evoluzione futura é presentata come un postulato. Chi pone dei dubbi sopra il GW annunciato diventa uno favorevole all´inquinamento, un pazzo pagato dall´industria petrolifera. Naturalmente quelli che “guadagnano” finanziamenti miliardari con il confezionamento mediatico dell´allarmismo climatico sono al di sopra di tutto!.

    I bioni sentimenti e gli interessi confessati o incoffessabili: Il pianeta é in pericolo! È necessario salvarlo! Ma nello stesso tempo si discute il “diritto di inquinare” con i famosi diritti di emissioni negoziabili tra paesi inquinatori e paesi in via di sviluppo o sottosviluppati. In pratica l´uomo é responsabile di tutti i mali, ma per la difesa dell´interesse privato si chiudono occhi, orecchie e bocca.

    Supposizioni e realtá: Le teorie dei modelli e i meccanismi reali: L´ipotetico clima futuro deriva da gratuite previsioni che sono piú antiscientifiche quanto piú a lungo si proiettano nel tempo. Le osservazioni attuali sono piene di una catastrofe annunciata!. Si selezionano le informazioni e si nasconde se il ‘freddo” é attribuito a variabilitá naturale sconosciuta mentre il “CALDO”… questo non puó che confermare le previsioni dei modelli ed é solo colpa dell´uomo…
    La ricerca dello scoop giornalistico e l´informazione debitamente confrontata é tutto molto confuso e non si sa dove finisce uno e inizia l´altro., il tutto aumentato dalla confusione dei politici, mass media, scienziati, dichiarazioni premature e congiunturali la maggior parte delle volte senza nessun fondamento scientifico provato.
    Il dibattito si inserisce nel mito piú antico che é quello del conoscimento o “saggezza” popolare e che facilita il successo del messaggio. Ognuno ha il suo sapere sopra la materia e siamo sempre piú vicino al pensamento magico o di derivazione divina!
    Tutta questa confusione deriva da quello che l´uomo ha sempre sognato ” la macchina per produrre e cambiare il clima”!

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  10. X Gianni Comoretto

    Se così fosse, i ghiacci della Groenlandia sarebbero in pieno scioglimento, come allora.
    Come mai le cose non stanno esattamente così?

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  11. veramente stupendo, leggendo sembrava che fossero i miei pensieri.
    grazie Sand ( è più carino così 😀 ), abbiamo fatto un ottimo acquisto per NIA e per tutti.

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  12. Allora i ghiacci non erano in pieno scioglimento. Erano verdi alcune zone costiere, come del resto oggi. Se ci si riferisce alle colonie di Eric il Rosso,
    questa è una foto della zona oggi. Che ospita attività di pastorizia dagli anni ’30. Per un ragionamento un tantino più documentato, andate a leggervi qualche serio libro di storia.

    Riguardo all’argomento di questo post. Non ho affermato da nessuna parte che in quegli anni la temperatura aumentasse. C’è stato un leggero calo di temperatura, che non tornava ai climatologi dell’epoca in quanto si aspettavano di vedere, già all’epoca, l’effetto di un riscaldamento da CO2. Questo è quello che si pensava allora, non che stesse arrivando un’era glaciale. Citare un singolo articolo, che riporta in modo sensazionalistico ed esagerato l’opinione di un singolo ricercatore, e’ falsare la realtà. Indipendentemente dalla validità o meno delle tesi dell’IPCC. Un po’ come citare gli articoli sulle catastrofi solari “previste” dalla NASA per il 2012, quando nel 2014 non sarà successo nulla, per sostenere che la NASA spara cavolate.

    Come è falsare la realtà affermare che la Groenlandia allora si stesse liberando dai ghiacci. La calotta groenlandese ha un milione di anni, ed è sempre stata lì, durante l’optimum climatico.

    Si può contestare in modo serio, anche se non è semplice, le tesi dell’IPCC. Farlo con bufale è semplicemente cialtroneria. Visto il buon livello di altre parti di questo blog, è una grossa delusione.

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  13. Solo una piccola informazione, se me la puoi dare. Alcuni anni fa l´IPCC prevedeva entro il 2100 l´innalzamento degli oceani dovuto al GW di 10 mt. fino a previsioni estreme di 20 metri!
    In pratica 1o 2 metri ogni decade o se vuoi 10 / 20 cm all´anno.
    Siamo alla fine del 2009 ed é passato quasi un decennio del 21 secolo ed io questo innalzamento di quasi un metro non l´ho visto, ma forse mi sbaglio! Peró se non mi sbaglio per restare dentro le previsioni dei guru del GW con un innalzamento dei mari di “soli” 10 mt fino al 2100 nei prossimi 90 anni il mare dovrebbe innalzarsi da adesso in poi 1 ,32 cm all´anno circa 20 volte in piú del tasso di crescita del 20° secolo.
    Anche solo un aumento MINIMO di 3 metri di qui al 2100 occorrerebbe adesso una crescita annuo degli oceani 0,4 cm l´anno circa 5 / 6 volte l´aumento dell´ultimo secolo!!
    Mi sembra che qualcuno dovrebbe svegliarsi dal suo sogno delle cittá invase dai mari, isole scomparse, pianure allagate con i pesci a sguazzare a Milano!

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  14. Simon oggi tutti ti cercano.Voglio fare un”osservazione nell”anno mille E” stato dimostrato che in scandinavia si coltivava il grano e in groenlandia vivevano persone.I popoli della penisola scandinava iniziarono a migrare verso sud per scarsita di cibo e diminuzione delle temperature nel 13″ secolo e allora non poteva esitere il gw.Altra mia osservazione e” questa : 2009 ho visto pochissime rondini e questo per me e un segnale: qualcosa sta cambiando ma non so che cosa.L”unico anno che ho visto pochissime rondini in 40 della mia vita.Non chiedo una risposta pero io sono molto perplesso perche questo e un animale migratore che cerca il caldo.Un segno di cambiamento?forse non so:Bisogna saper osservare.Att.ne.Giugno 2010 : un allineamento planetario che di sicuro ha effetti sul centro di massa solare e secondo me anche sull”attivita solare che pare si stia ingessando.C”e pero un”incognita:passato questo possiamo rischiare L”esatto contrario e cioe una grossa esplosione magnetico solare sai come uno che sta trattenendo il fiato e poi lo soffia tutto in una volta.Speriamo di no sono supposizioni io spero in un minimo di almeno 20 anni.Almeno da vecchio pensionato potro godermi la neve a Modena. Ciao Simon

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  15. SI chiama fallacia del cambiamento di argomento, che fa parte delle fallacie raggruppate nel mondo anglosassone come “red herring”. Il che squalifica ulteriormente la discussione.

    No faccio parte dell’IPCC, non ho intenzione di difenderne le tesi a priori e la cosa senza riferimenti e così decontestualizzata mi puzza abbastanza di bufala, anche visto la profondità delle critiche mossemi. Ma se anche fosse vera, dovrei vedere e studiare l’argomento per capire se ha senso o se è una cavolata. Non potete chiedermi di esprimermi a riguardo perché non sono (al momento) competente per farlo.

    Io ho sollevato una critica a questo post specifico, mostrando, con uno studio di cui fornisco i riferimenti, che la tesi è semplicemente e fattualmente falsa. Come del resto quella dei ghiacciai della Groenlandia (che mi ha richiesto un mese di lavoro, nel tempo libero, per documentarmi). Quindi gradirei si parlasse di questo. O si accetta la critica, il che può essere fatto senza cambiare opinione sul GW, o si controbatte sulle argomentazioni portate.

    P.S.: Riguardo alle scie chimiche, sono uno degli autori della FAQ del CICAP, e ho ricevuto diverse minacce dagli attivisti. So di che si tratta, e so distinguere una paranoia da un argomento scientifico.

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  16. Ma all’epoca vichinga, pare, ospitasse anche alcune forme di agricoltura, sebbene la popolazione vivesse essenzialmente di pesca e di pastorizia.
    Questo fa pensare che il clima fosse perlomeno mite (o rigido) come oggi, se non più clemente.
    Mi riferisco ad un racconto sulla colonizzazione vichinga trovato qui:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_Groenlandia.

    Quanto alla questione delle temperature negli anni 70, a quali fonti ti riferisci? Potresti postare qualche link a supporto delletue affermazioni circa il fatto che l’opinione prevalente allora era quella di un complessivo riscaldamento ?

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  17. Le critiche sono tutte ben accette e anzi sacrosante, purchè documentate. Nessuno sostiene tesi preconcette e tutti (o quasi) sono disponibili a cambiare idea, purchè gli argomenti diversi siano documentati. Ho cercato di documentare il fatto che forse il clima in Groenlandia, nell’epoca di cui parliamo, era un poco più clemente di quello odierno.

    Più in generale, questo è un sito amatoriale, ma mi pare che tutti i partecipanti facciano un serio sforzo per renderlo scientificamente rigoroso.
    Di solito ci si riesce, senza polemizzare con nessuno.

    Grazie

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  18. l’articolo del 75, non dice che nel 75 c’era l’era glaciale, riporta solo quello che i media trasmettevano, cioè il catastrofismo assoluto verso il freddo.
    nessuno dice che c’era anche chi non la pensava così.
    per fortuna direi, e per fortuna che anche oggi c’è chi non la pensa come tutti i catastrofismi ( stavolta verso il caldo ) che si vedono nei media.

    io proprio non capisco chi per smentire che in quel periodo si pensava ad un imminente raffreddamento intenso dice che c’era anche chi pensava all’opposto, è come se io domani andassi in giro a dire che non è vero che adesso si pensa ad un riscaldamento intenso perchè c’è chi dice il contrario.

    state solo facendo il gioco dei catastrofisti, ed è proprio grazie a questo che in 20 anni si è passati a dire le stesse identiche cose per un fenomeno esattamente opposto.

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