Archivio mensile:Settembre 2009

The Layman's count: un metodo alternativo di contare le macchie!

Faccio una piccola introduzione iniziale: io ho semplicemente tradotto questo pezzo che parla di un nuovo metodo inventato da questi 2 ragazzi per contare le macchie solari. Dico questo perchè non mi è perfettamente chiaro nel passaggio dall’inglese all’Italiano il pezzo in cui tecnicamente descrivono il loro metodo. Quindi sono ben accetti commenti e chiarimenti da parte vostra. Invece spiegazioni per mettere in pratica anche noi il Layman’s count si trovano in fondo alla pagina originale, la cui fonte si trova in basso.

The Layman’s count ( che tradotto significa il metodo di conta dei profani): Di Geoff Sharp

Recentemene ci sono state molte diatribe circa le piccole macchie (sunspecks) che sono state considerate come vere macchie solari. Un minuscolo granello può ottenere un SN giornaliero di 11, distorcendo così gravemente i dati di conta del passato. Più volte ho visto conteggiare alcuni giorni con macchie solari in cui però il Sole era completamente spotless.
Alcuni dicono che è colpa della nuova tecnologia, come i satelliti tipo SOHO, e ciò renderebbe molto più facile contare questi minuscoli puntini che non sarebbero mai stati visti 100 anni fa.
Vi è anche chi tira in ballo le interferenze politiche degli stessi centri deputati ai forecast dei cicli solari, che quasi tutti avevano previsto un ciclo 24 molto forte.
Infine ci sono le compagnie di assicurazione che hanno bisogno di una previsione del ciclo solare in modo da poter strutturare la loro analisi dei rischi per i premi che coprono i satelliti e le reti elettriche, ecc.
Il dato scientifico quindi sta diventando inquinato,e abbiamo bisogno di un nuovo SISTEMA per registrare le macchie solari, che ci dia anche una misura più realistica delll’attività solare di oggi rispetto quella degli ultimi Grandi Minimi.

Robert Bateman un amatore solare molto motivato ed io stesso abbiamo iniziato già da tempo un thread nel sito www.solarcycle24.com e ben presto abbiamo messo a punto un piano per trovare una sistema affidabile per il conteggio delle macchie solari. Vorremmo utilizzare le immagini del SOHO Continum 1024 x 1024 e misurare i pixel coinvolti nelle macchie solari. Inizialmente si doveva determinare che cosa realmente fosse una macchia in termini di dimensioni e densità, per cercare così di rappresentare un conteggio più simile possibile a quello che Wolf avrebbe potuto fare 200 anni fa. Dopo un pò di discussioni e consigli da parte Robert, che si diletta anche in astronomia con la propria attrezzatura, siamo arrivati a un primo e nuovo metodo di conteggio.

Tutti i pixels in un’immagine digitale hanno una lettura RGB, che si divide in 3 separati canali, il Rosso (R), il Blu (B) ed il Verde (G), che può essere facilmente misurato e contato utilizzando un programma di grafica free chiamato GIMP.

Per essere contata, una macchia deve avere almeno 23 pixels che hanno una lettura nel Canale Verde (Green-G) da 0 a 70 per almeno 24 ore.

SOHO Continuum zoomed to 1600x

Così la norma è stata impostata, che ora ci ha permesso di ripercorrere le registrazioni e togliere le specks ingiustamente conteggiate e rimettere i giorni spotless. Il nuovo metodo di conteggio delle macchie solari “Layman’s Count” viene confrontato con i dati SIDC che è considerato il centro internazionale e conservatore col passato. Fondamentalmente usiamo lo stesso sunspot number del Sidc (RI), ma sostituiamo con zero i giorni che la macchia non ottiene il grado.

Ecco alcune differenze in giorni spotless tra questo metodo ed il Sidc:

Giorni spotless 2009 aggiornanti ad agosto 2009:

Sidc: 195

Layman’s count: 228

Praticamente con questo metodo, il 2009 raggiungerebbe e supererebbe il famoso 1913 con 311 giorni spotless totali!

Ed ecco alcuni grafici:

12SIMON

Fonte: http://www.landscheidt.info/?q=node/50

Domani non perdetevi l'articolo sul nuovo metodo di conteggio ideato da 2 amatori solari!

Ideato da 2 ragazzi qualunque, come noi, anche molto competenti in materia, questo metodo cerca di riequilibrare i conteggi moderni con quelli passati…

L’articolo che ho tradotto dal loro sito ovviamente in inglese, ha dei passaggi tecnici chiave che nn sn riuscito a cogliere completamente, limitandomi alla sua rigida (e spero esatta) traduzione.

Quindi domani su Nia ci sarà molto da discutere anche per cercar di capir meglio le caratteristiche techiche di questo nuovo standar di conteggio delle macchie, che vi anticipo subito nn prevede il conteggio di tutte le specks che sia noaa che sidc abitualmente continuano a contare, con le ovvie conseguenze del caso, e cioè molti più giorni spotless calcolati!

NUMEROSI DOMANI SU NIA!!!!!!

PS. FABIO SE LEGGI QUESTO MESSAGGIO, APPENA DOMATTINA TI COLLEGHI SU NIA E VEDI CHE NN L’HO ANCORA PUBBLICATO, FALLO TE.

SIMON

Resiste ancora una macchietta della regione 1027…

Tale però da aver fatto prendere un bel 13 di wolf da parte del Noaa (ormai lo sappiamo che col noaa bisogna sempre aggiungere qualcosa a quello che in realtà c’è)…

La domanda è, ce la faremo ad essere spotless domani?

Allora bisogna sperare che la macchia scompaia prima di mezzanotte (ore 2 utc) per il Noaa, e prima di domattina per Catania e Sidc.

Vedremo!

Finalmente ha aggiornato il Gong, l’unico che non ci lascia mai a piedi visto che i Soho ed anche Gli Stereo sono un pò come la famosa barzelletta sui carabinieri: “Appuntato, funzionano le frecce?

“ora si, ora no, ora si, ora no…”

Va beh, il SN per il Noaa sale con oggi a 5.4 e per il sidc se venisse confermato il 7 di oggi salirebbe a 3.5.

Cmq tutti i dati sono sempre al solito posto, sempre aggiornati: http://daltonsminima.wordpress.com/dati-sole-in-diretta/

Simon

Sfatate le previsioni, Catastrofisti al tappeto

Qualche giorno fa abbiamo parlato del minimo stagionale dei ghiacci artici, che quest’anno oltre ad essere arrivato in anticipo è risultato meno anomalo di quello del 2007 e del 2008, mentre siamo stati molto vicini al 2005, anno durante il quale il minimo è stato toccato successivamente come data ( ora infatti l’artico ha già un estensione superiore al 2005 ).

Qualcuno, giustamente, ci ha fatto notare che non era una notizia sui cui valeva la pena compiacersi tanto, visto che risultava nonostante tutto il 3° minimo stagionale per minore estensione, però quello che fa veramente sorridere è il fatto che nessuno si aspettasse una prestazione del genere per l’artico, che qualcuno dava già per morto nel 2007.

Questo il grafico che mostra l’andamento del 2009 e degli ultimi anni:

nel grafico si vede bene quello che prima è stato accennato.

Ora voi direte dov’è la cosa positiva, oltre al fatto che per fortuna non si sono replicate le disastrose situazione degli ultimi 2 anni?

La cosa positiva è, come già detto, che nessuno se lo aspettava, neanche gli studiosi dell’artico.

Lasciando stare quindi tutte le catastrofiche previsioni che si leggono sui giornali che sono ovviamente fatte solo per ricevere visibilità e solo per fare sensazionalismo, andiamo quindi a vedere un grafico molto interessante, pubblicato di recente su Watts Up With That, celebre blog di Anthony Watts.

Ed eccolo qui:

il grafico come si può vedere è stato postato il 7 settembre, i dati non erano ancora quelli del vero minimo stagionale, che si è concluso circa a 5’250’000kmq.

Come si può vedere neanche la previsione più positiva ci si è avvicinata, e la cosa che veramente lascia di stucco è il fatto che queste previsioni si basano sui dati di Luglio, quindi a stagione già inoltrata, e se la previsione più vicina può sempre scusarsi con un ci ho quasi preso quelli che invece avevano previsto un minimo stagionale inferiore al 2008 e addirittura al 2007 non ha proprio scusanti.

Fa pensare questa cosa, neanche i maggiori esperti sono riusciti a prevedere un fenomeno che invece nei media viene dato come già assodato, cioè, l’artico è destinato a sciogliersi sempre di più.

Probabilmente questa se la gioca alla pari con quella che la CO2 provoca più uragani.

Come avevo già scritto nell’articolo sul Global Cooling, nessuno possiede la verità, ed essa non sta ne da un parte ne dall’altra, ma sempre ( meglio dire anche quasi ) nel mezzo.

Aggiungo però: forse nessuno crede di avere la verità, ma tutti pensano di esserci molto vicini, anche noi nel nostro piccolo e nella nostra presunzione pensiamo questo, e quando dico noi, mi riferisco a tutti, parlando in generale.

Aspettatevi in ogni caso un “Ve l’avevo detto”

FABIO

Ciao Ciao 1026

la regione che tanto ci preoccupava e che faceva dire a Svalgraad che il solar flux sarebbe arrivato a 80 se nè andata.

Catania oggi conta solo 14, quindi un’unica regiona, la 1027.

le immagini SOHO purtroppo sono fuori servizio.

http://web.ct.astro.it/sun/draw.jpg

FABIO

UPDATE:Il noaa mette 17!

Quindi nn conta più la 1026, ma riesce a vedere 7 macchie in questa situazione qui:

non aagiorna il soho come sapete, ma cmq giusto per farci un idea, 7 macchie da questa immagie dove le vedete????