Il Sole sta andando incontro ad un nuovo Minimo di Maunder, ed il Pianeta verso una lunga fase di Global Cooling?

Prima di leggere questa seconda parte, tratta dagli studi dello scienziato russo Abdussamatov, vi invito a leggervi la prima parte scritta ormai mesi fa in cui veniva spiegato il perchè il sole attraversa delle fasi bisecolari di maggiore o minore attività, definito come “progetto Astrometria”:

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/06/26/sveliamo-qui-i-retroscena-della-previsione-dei-futuri-cicli-solari-dello-scienziato-solare-russo-abdussamatov/

In questa seconda parte invece l’autore mette in risalto quelli che potrebbero essere gli effetti sul clima se andassimo davvero incontro, come lui sostiene, ad una fase di bassissima attività solare paragonabile al Minimo di Maunder. Mi si perdonino eventuali errori di ortografia od imprecisioni di traduzione, come sempre ci ho messo il massimo.

Buona lettura, SIMON

L’evento più rilevante nel corso del XX secolo è stato un livello elevato di attività solare sotto forma di un costante ed irregolare incremento della TSI.

Un analogo incremento del flusso di radiazione solare come quello avvenuto nel XX secolo non è mai stato osservato negli ultim 700 anni. Tuttavia, il suo effetto – l’ormai ben noto riscaldamento globale – non è un fatto anormale, ma un evento assolutamente regolare e naturale per la Terra. Il clima della Terra è sempre cmbiato periodicamente e il nostro pianeta ha già sperimentato diverse fasi di riscaldamento globale, simili a quella che stiamo osservando. Gli episodi di riscaldamento globale sono sempre stati seguiti da episodi di forte raffreddamento con intervalliregolari. Infatti, né un profondo raffreddamento, né un riscaldamento globale possono durare più di quanto consentito dalle corrispondenti variazioni bi-secolari delle dimensioni e della luminosità del sole.

Il riscaldamento globale osservato tra i secoli XI-XIII, avvenuto durante una fase di aumento a lungo termine della STI e delll’attività delle macchie solari, chiamato “Little Climatic Optimum”, che è simile al riscaldamento globale osservato oggi o addirittura anche più intenso, ha causato gravi cambiamenti climatici. Durante quell’ Età sono stati coltivati dei vigneti in Scozia, la Groenlandia si è presa il nome di Terra Verde ed è stata abitata dai Normanni dalla fine del X – agli inizi dell’XI secolo. L’Europa ha goduto di una crescita economica che ha dato origine al Rinascimento, l’Asia centrale ha attraversato il periodo migliore della sua storia.

L’ultima fase di diminuzione della temperatura globale (la fase fredda nota come Piccola Era Glaciale) è stato osservato, non solo in Europa, Nord America e Groenlandia, ma anche in qualsiasi altra parte del mondo durante il minimo di Maunder tra il 1645 e il 1715. Tutti i canali nei Paesi Bassi erano congelati, i ghiacciai si rimpadronirono della Groenlandia e le persone sono state costrette a lasciare i loro insediamenti per diversi secoli. Il fiume Tamigi a Londra e la Senna a Parigi, erano congelati ogni anno. L’umanità ha sempre prosperato durante i periodi caldi e ha sofferto durante quelli freddi. Il clima non è mai stato stabile e non lo sarà mai.

Il Flusso solare che colpisce la Terra ha già iniziato a calare sin dagli anni ’90. Secondo le nostre stime, il solar flux raggiungerà il suo minimo nel 2042 ± 11 anni e, in contrasto con l’attuale opinione comune, questo porterà alla caduta globale della temperatura e ad un raffreddamento del clima simile a quello osservato durante il Minimo di Maunder.

Entro la metà del secolo, la carenza di energia solare ricevuta dalla Terra, seguendo l’analogia del minimo di Maunder, potrà essere di un valore tra lo 0,2% e i 3 W per un metro quadrato di superficie degli strati atmosferici esterni in relazione alla massimo livello medio del 1980. Ma inizialmente, dato il fatto che l’ampiezza di variazione della STI è di circa 0,07% nel corso di un ciclo di 11 anni, la sua influenza sul clima sarà inibita dall’inerzia termica degli oceani. Ma se una diminuzione dell’ ampiezza della TSI durerà per due cicli successivi, il clima eventualmente cambierà di conseguenza, ma con un ritardo di 17 ± 5 anni a causa sempre della inerzia termica degli oceani.

Durante il trascorso ciclo di 23 che è durato circa il 12,5 anni, ogni metro quadrato degli strati esterni dell’atmosfera hanno ricevuto in media 0,19 W in meno di energia solare in relazione alla quantità di energia solare ricevuta nel precedente ciclo di 22. Ogni anno questa carenza costituisce un 6 x 10 6 J per ogni metro quadrato degli strati esterni dell’atmosfera della Terra.

Gli strati esterni dell’emisfero terrestre diretto verso il sole (the Earth disc) con un’area di 127,5 x 10 6 chilometri quadrati hanno visto una carenza di 24 milioni di megajoule di calore nel corso degli ultimi ~ 12,5 anni. Questa è una prova inconfutabile del fatto che il Sole ha smesso di scaldare la Terra come ha fatto in passato e che il nostro pianeta sta vivendo una carenza di energia solare nel corso degli ultimi 12,5 anni, paragonabile alla potenza di 21 milioni di centrali nucleari. Quindi, il nostro pianeta oggi vive in condizioni di “Sole Freddo”.

Di conseguenza, l’umanità non deve aspettarsi una catastrofica fusione del ghiaccio. Noi anzi ci aspettiamo una crescita delle calotte di ghiaccio ai poli. È praticamente già iniziata da ora: l’area di copertura di ghiaccio nell’ Arctico, andando contro tutte le previsioni, è aumentato da settembre 2007 a settembre 2008 di 390 mila chilometri quadrati. (Ed aggiungo io in quanto l’autore non poteva ancora saperlo quando ha scritto questo articolo, l’artico ha poi continuato a recuperare anche quest’anno rispetto il 2008)

Alcuni ricercatori britannici danno la colpa alla Nina per il raffreddamento in corso. Questo fenomeno è dato da una riduzione della temperatura degli strati superficiali della zona centrale e orientale dell’Oceano Pacifico, ciclicamente osservato in prossimità delle coste dell’ Ecuador, Perù e Colombia. L’insieme di processi che accompagnano La Nina e le corrispondenti interazioni tra atmosfera e oceano portano a un calo anomalo della temperatura di superficie dell’oceano in media da 0,5-1 gradi Celsius. Il fenomeno diametralmente opposto si chiama El Nino ed è caratterizzato da un aumento anomalo della temperatura superficiale del mare. Entrambi i fenomeni sono ugualmente difficili da spiegare e prevedere. Ci sono alcuni fisici americani che studiano El Nino e La Nina, che suggeriscono che questi fenomeni possono essere entrambi causati da fluttuazioni a breve termine nell’ambito di un ciclo naturale detto “Super Nino”.

Noi invece riteniamo che sia La Nina che El Nino e il Super Nino sono di origine naturale e sono causati dalle fluttuazioni della radiazione dei cicli di 11 anni e di 2 secoli del sole. La variazione dell’intensità della radiazione solare che raggiunge la superficie del mare a causa della sovrapposizione o dei cicli brevi (11 anni) o dei Grandi Minimi fa sì che vi sia un corrispondente riscaldamento o raffreddamento degli suoi strati superiori marini. C’è infatti una correlazione temporale tra questi fenomeni e le variazioni cicliche dell’attività solare.

La tendenza alla diminuzione della temperatura globale della Terra che è iniziata nel 2006-2008, andrà incontro ad una pausa di decrescita temporanea nel 2010-2012. L’aumento della TSI all’interno di un ciclo breve come il solar cycle 24 è previsto essere compensato dalla diminuzione della TSI durante l’inizio del ciclo del Gran Minima dei “2 secoli”. Infatti solo la diminuzione della TSI all’interno del ciclo 24 accompagnata da una riduzione costante della TSI quando inizierà il vero Grande Minimo nel 2013-2015 porterà ad un stabile raffreddamento del nostro pianeta, che si prevede che raggiungerà il suo minimo nella fase di un profondo raffreddamento entro il 2055-2060 ± 11 (Abdussamatov HI Izv KrAO. 2007. 103. No. 4. p. 292-298). Il raffreddamento potrà essere simile a quello che si è osservato in tutta Europa, Nord America e Groenlandia nel 1645-1715, durante il Minimo di Maunder, quando la temperatura è scesa di 1-1,5°C. Questo periodo di raffreddamento globale durerà per circa 45-65 anni e il riscaldamento arriverà di nuovo dopo che si sarà entrati nell’altra fase bisecolare dei cicli solari. Il periodo di raffreddamento dovrebbe essere regolarmente sostituito di nuovo da un periodo di riscaldamento entro l’inizio del 22° secolo. Una previsione del raffreddamento globale entro la metà del 21 ° secolo e del nuovo ciclo solare di 200 anni a cui farà seguito ancora una fase di riscaldamento globale agli inizi del 22° secolo, è mostrato nella figura sotto:

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I cambiamenti della TSI quindi esercitano un ruolo fondamentale per il clima mondiale. Se la TSI diminuise di 1.0W/m2, la temperatura della Terra scenderebbe di 0.2°C. E se la temperatura diminuisse di 0.2°C, ciò causerebbe un aumento dell’effetto albedo terrestre di 0,003 dovuto all’umento dei ghiacciai artici ed antartici.

Dai nostri calcoli il cambiamento dell’effetto albedo terrestre, esercita un forte influsso sulle variazioni di temperatura del Pianeta. Nel caso in cui l’albedo crescesse di o,o1, la media annua delle temp globali scenderebbe di 0.7°C. L’effetto albedo è dunque il regolatore termico del mondo.

Secondo i nostri calcoli ed anche secondo quelli dei nostri colleghi stranieri, l’influenza del cambiamento della TSI all’interno dei cicli solari bisecolari, da sola conta a giustificare solo per la metà i cambiamenti climatici della Terra. Tuttavia rappresenta l’unica fonte di energia in grado di influenzare poi l’intero meccanismo climatico. Ma l’altra metà è data dagli effetti secondari che un calo costante e prolungato della TSI comporta, quando appunto si entra nella fase dei Grandi Minimi bisecolari. Infatti una diminuzione della TSI comporta anche un calo dei gas ad effetto serra quali la CO2 ed il vapor acqueo a causa del raffreddamento delle superfici marine.

In conclusione, la diminuzione prolungata della TSI fa aumentare l’effetto albedo e fa diminuire i gas ad effetto serra provocando un abbassamento della temperatura globale. Esistono dei dati che dimostrano che la costante decrescita dell’albedo terrestre durante il periodo 1984-2000 a causa dell’aumento della TSI (forti cicli solari nel 20° secolo), hanno contribuito all’incremento delle temperature terrestri.

La STI è entrata in una fase di discesa già dal 1990, ma l’inerzia termica degli oceani ha provocato il riscaldamento globale osservato negli ultimi anni. Questo perchè il noro pianeta ha accumolato un quantitativo di energia notevole e anomalo nel corso degli ultimi 50 anni del 20° secolo. Dai primi anni del 1990, abbiamo iniziato ad disperdere l’energia accumulata. Improvvisamente i climatologi hanno rilevato che nel 2003 gli strati superiori dell’oceano hanno iniziato a raffreddarsi. Il calore accumulato dagli oceani è comunque tutt’ora in una fase di pausa.

Questa è una prova inconfutabile del fatto che i cambiamenti climatici sulla Terra sono direttamente influenzati dalle variazioni dei cicli solari bisecolari e la conferma di tutto ciò è che la Terra ha già raggiunto nel periodo 1998-2005 la fase di massimo riscaldamento globale causato principalmente da un insolitamente elevato e prolungato aumento del flusso di energia solare nel corso del XX secolo quasi tutto.

In questo grafico è quello che ci aspettiamo per i prossimi anni:

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Praticamente oggi stiamo attraversando un periodo di stasi, in cui come le temp non crescono, così non scendono. La stabilizzazione delle temp globali dal 1998 al 2005 e la sua tendenza al ribasso tra il 2006 ed il 2008, sono la prova inconfutabile del fatto che il nostro Sole non ha più scaldato come prima e che il GW di origine antropico è solo un mito legendario. I picchi di riscaldamento avutisi con gli anni 1998 e 2005, non sono altro che la conseguenza del picco di attività solare degli ultimi 50 anni.

Ma entro la metà del secolo in corso, le cose cambieranno, ed una nuova Piccola Era Glaciale del tutto simile a quella che si ebbe durante il minimo di Maunder, arriverà! La temp globale calerà anche senza le limitazioni dei gas ad effetto serra da parte dei paesi industrializzati.Ecco perchè il trattato di Kyoto è inutile.

Comunque il cambiamento climatico verso il raffreddamento sarà diseguale in base alla latitudine. A livello equatoriale gli effetti si sentiranno dopo, mentre gli effetti di raffreddamento saranno più evidenti man mano che si sale di latitudine.

In conclusione, i cambiamenti climatici non sono causati dall’uomo!

Un modo intelligente per controbbattere i cambiamenti climatici è anzi quello di mantenere una crescita economica, che ci permetta di sopravvivere sia durante i periodi di GW sia in quelli di GC.

Fonte originale: http://www.gao.spb.ru/english/astrometr/index1_eng.html

26 pensieri su “Il Sole sta andando incontro ad un nuovo Minimo di Maunder, ed il Pianeta verso una lunga fase di Global Cooling?

  1. devi guardare meteoscienze, è il mio amico Marco Fiorentino Lubelli che nel suo sito si è sempre occupato dell’ITCZ…
    cmq nn credo che sia ancora uscito il dato della prima decade…

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  2. Lo so ma ancora non ci ha aggiornati senti cosa ne pensi tu personalmente in base a quello che ho scritto solo cosi a titolo personale e amichevole.So che non ti sbilanci mai ma almeno qualche senzazione personale ce l”hai vero?Non ti pare anche a te alcuni indici significativi come i ghiacci gli uragani l”itcz abbiano invertito marcia fin troppo in fretta?

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  3. Ma dai Giorgio, nn ho mai negato che alcune cose stanno iniziando ad accadere, ma ho anche sempre detto che devono approfondirsi e continuare questi fenomeni…

    Ad oggi nn abbiamo e nn possiamo avere nessuna certezza, nn te lo dico solo perchè gestisco un blog ma perchè è la pura e semplice verità…

    Step by step, e nn aver fretta…

    in passato si è passati da una sitauzione di caldo a freddo nell’ordine di pochi decenni…

    rileggiti bene l’articolo, ad verlo scritto sn scienziati, io sn un semplice amatore…

    e se lo dicono loro, anche se la maggior parte gli è contro, vale di certo molto di più di quanto possa eventualmente sbilanciarmi io…

    l’h già detto, sono alla fisestra ed aspetto…

    ciao Giorgio, nn aver fretta!

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  4. Di crescita economica però il Russo non becca niente!
    E neanche dell’influenza antropica..Ne deduco che sia un topo da laboratorio E DI INQUINAMENTO NON NE CAPISCE NEMMENO CHE 0
    Ciao

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  5. Era ovvio che il sole non potesse aumentare la sua attività all’infinito. Forse è davvero arrivato il termine di questa fase. Il sole nella storia ha sempre aumentato e diminuito la propria attività e ad un aumento di attività solare è sempre corrisposto un aumento delle temperature e viceversa, è un dato di fatto. Non capisco perchè tanti scienziati vogliono negare la realtà.

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