Archivi giornalieri: 2 Marzo 2010

Il Noaa è sempre più scandaloso!

Nella giornata di ieri il NOAA mette un SSN di 47 segnalando 4 regioni con macchie, ma in realtà come avevamo già capito fin da ieri, le regioni erano 3 e non 4!

Allora io e Ale ci siamo chiesti quale potrebbe essere stata la quarta regione conteggiata dal Noaa, ed abbiamo formulato 2 ipotesi:

1) Che stessero conteggiando la vecchia plage della 1045 che però non aveva e non ha nemmeno oggi macchie al suo interno

2) Che stessero scambiando un pixel bruciato come una macchia

Ecco qui il riassunto grafico di ieri al Soho Continum:

Ma in realtà con grandissimo stupore oggi ci siamo accorti che nessuna delle 2 ipotesi formulate ieri erano giuste, infatti dal consueto grafico che registra e numera ogni giorno le nuove AR ci siamo accorti che il Noaa ieri è andato ben oltre la gravità delle 2 ipotesi segnalate sopra!

State infatti a guardare qui:

Per vedere ingrandito, cliccare qui:

http://sidc.oma.be/images/combimap800.png (ora hanno cambiato e la 1050 è scomparsa misteriosamente dal grafico, ma io l’immagine l’avevo salvata prima e se vi sforzate a guardare per bene appena sotto al 49 in verde troverete scritto 1050 in rosso)

Come potete vedere, il Noaa riconteggia la vecchia AR 1050 che nel frattempo è già da giorni che ha girato la parte visibile del sole!

Infatti tale AR è apparsa il giorno 22 febbraio ed ha avuto macchie fino al 26 per poi spegnersi tra l’altro!

Nella stessa posizione del grafico di cui sopra, la 1050 si trovava infatti circa il giorno 24 febbraio come potete ben vedere da questo Continum di repertorio:

Quella in basso a destra è la vecchia 1050!

Io non ce la faccio più ad aggungere altro, è chiaro l’intento, marzo deve superare i 31 SSN di febbraio!

Simon

I ghiacciai si sciolgono, ma non é colpa dell' AGW.

Un articolo su Science Daily [http://www.sciencedaily.com/releases/2009/04/090430144535.htm]) afferma: “Nel complesso, i ghiacciai di tutto il mondo sono in calo dal 1860.

Lo scioglimento dei ghiacciai

In effetti il ritiro dei ghiacciai é una costante dal 1830 circa ed anzi appare con una tendenza piú lenta adesso rispetto al periodo dal 1830 al 2000.

Il ghiacciaio del Rodano nel 1850
Il ghiacciaio del Rodano nel 1900

Lo scopo di concentrare sui ghiacciai il dibattito sul clima è discutibile. Le temperature globali sono ovviamente i migliori indicatori della salute dei ghiacciai. I ghiacciai hanno una vita complicata. Ma se i ghiacciai sono in realtà utilizzati per determinare il riscaldamento globale, non c’è nulla nella velocità di calo dei ghiacciai che indica che oggi dovrebbe essere più caldo rispetto al 1940.

Una serie temporale annuale durante 94 anni di 4 ghiacciai alpini è utilizzato per studiare l’effetto del global dimming e della radiazione solare sul bilancio di massa del ghiacciaio. Neve e ghiaccio si scioglievano di piú 1940 rispetto agli ultimi anni, a dispetto delle temperature dell’aria significativamente più elevata nel decennio in corso. Le radiazioni ad onde corte durante il periodo estivo a livello mondiale erano nel 1940 un 8% al di sopra della media a lungo termine e significativamente più elevati rispetto a oggi, favorendo una rapida perdita di massa del ghiacciaio. Il dimming (oscuramento) della radiazione solare dal 1950 fino al 1980 è in linea con i tassi di riduzione con cui si fondono e ghiacciai in questo periodo.

A riprova che i ghiacciai durante i millenni hanno subito alti e bassi, indipendentemente dalla asserita influenza della CO2 umana vediamo il diagramma delle temperature rilevate nei ghiacciai della Groenlandia, gli unici che conservano al loro interno i ricordi dei millenni passati.

L´ultima parte del diagramma con la parte rossa é il riscaldamento attuale!! Ma nei millenni passati e nei secoli scorsi il caldo fu ancora maggiore… furono i dinosauri che emettevano molta CO2?

A riprova delle temperature amene nei secoli passati lo scioglimento del ghiacciaio Schnidejoch ha riservato delle sorprese per i climatologi e archeologi svizzeri.

Lo scioglimento dei ghiacci ha portato alla luce, pezzi di tronco di alberi, pezzi di frecce, faretre di cuoio, archi, monete del periodo romano, pezzi di stoffa, pezzi di legno, calzature del periodo medievale, ecc.

Il tutto é stato sottoposto alle analisi al carbonio e i manufatti e tronchi di albero sono di varie epoche.

Il ghiaccio ha conservato il cuoio per migliaia di anni

I tronchi di albero datati a circa 8.000 a.C. dimostra che dopo il dryas recente, (11.000 a.C. circa) le Alpi avevano foreste dove adesso ci sono i ghiacciai. Tale conformazione si mantenne con alti e bassi per migliaia di anni. Il cuoio di una faretra mostra che essa fu sepolta nel ghiaccio tutto questo tempo e le analisi al carbonio hanno mostrato una etá di circa 3000 a.c la stessa quasi dell´uomo di Oetzi. Ció dimostra che in quel periodo pastori, cacciatori andavano normalmente sulle cime alpine.

Le monete romane trovate nel ruscello delle acque sciolte del ghiacciao dimostra che i romani utilizzavano regolarmente questa via per attraverasare le Alpi per andare nei territori del Nord Europa. È interessante notare come il declino dell´Impero romano sia associato ad un periodo freddo del clima.

Le parti di calzature medievali trovate dimostrano infine che il periodo caldo medievale fu piú caldo dell´attuale e che contadini e allevatori frequentavano le alte Alpi per le loro attivitá lavorative.

Ecco come si immagina fosse il paesaggio alpino nel periodo dell´impero romano

Con questo speriamo che quelli che ancora parlano della riduzione dei ghiacciai alpini come prova inconfutabile del riscaldamento attuale causato dalle attivitá umane, rispondano alla domanda: CHI HA RISCALDATO LE ALPI (E TUTTI GLI ALTRI GHIACCIAI DEL MONDO) NEI PASSATI MILLENNI?

Sand-Rio