Il controllo solare del clima: a causa del ciclo solare 24 la temperatura scenderà di 1.4°C!

Se il clima non è una cosa casuale, allora siamo in grado di prevedere il clima, se abbiamo capito che cosa lo spinge. L’energia che impedisce che la Terra assomogli a Plutone arriva dal Sole, e il livello e il tipo di energia cambia. Quindi il Sole è un buon posto per cominciare, se vogliamo essere in grado di prevedere il clima. Per mettere il sole nel contesto del clima, diamo un’occhiata a ciò che ha fatto di recente. Questa è una figura da ” Century to millenial-scale temperature variations for the last two thousand years indicated from glacial geologic records of southern Alaska” G.C. Wiles, D.J. Barclay, P.E. Calkin and T.V. Lowell 2007:

La linea rossa è il tasso di produzione di C14 invertito. La produzione di C14 è inversamente correlato all’attività solare, quindi vediamo piú produzione di C14 durante i minimi solari. La linea nera è la percentuale di nuclei di detriti di ghiaccio trasportati nei fondali dell’Atlantico del Nord, tracciati inversamente. Piú alta è la linea nera, e più caldo é stato il Nord Atlantico. Le strisce grigie verticali sono i minimi solari. Come dicono gli autori, “l´analisi dei precedenti record glaciali ha mostrato un ritmo di circa 200 anni di attività glaciale in Alaska e il suo possibile collegamento al ciclo solare di De Vries di 208 anni (Wiles et al., 2004). Allo stesso modo, l´analisi ad alta risoluzione dei sedimenti del lago nel sud-ovest dell’Alaska suggerisce che cicli in scala secolari nel clima dell’Olocene sono state modulate dall’attività solare (Hu et al., 2003). Sembra che l’unico periodo nel corso degli ultimi duemila anni, che ha perso un ciclo di raffreddamento di De Vries è stato il periodo caldo medievale “.

La stessa periodicità nel corso degli ultimi 1.000 anni è evidente anche in questo grafico con l’avanzata / ritiro del grande ghiacciaio dell’Aletsch in Svizzera (figura allargata qui):

image

Il controllo solare sul clima è dimostrato anche in questo grafico di BE10 nel Dye 3 dalle carote di ghiaccio della Groenlandia centrale (di seguito allargata qui)::

image

Il moderno ritiro dei ghiacciai nel mondo, che é iniziato nel 1860, è correlato con una diminuzione del BE10, indicando un ruolo più attivo del Sole, che sta spingendo i raggi cosmici galattici fuori dal pianeti interni del sistema solare.

I grafici di cui sopra mostrano una correlazione di massima tra attività solare e clima, ma siamo in grado di ottenere dei dettagli più fini, come mostrato in questo grafico da un documento del 1996 di Butler e Johnson (di seguito allargata qui)::

image

Applicando la teoria di Butler e Johnson alla teoria di Friis-Christensen e a un record di temperatura di 300 anni con la teoria di Lassen, con i dati di Armagh in Irlanda del Nord si nota che non c’è molta dispersione e si adattano attorno la loro linea, in modo che possa essere usato come uno strumento piuttosto accurato di predizione. La transizione del ciclo solare 22/23 è accaduta l’anno della pubblicazione della ricerca, quindi ho aggiunto le lunghezze dei cicli solari 22 e 23 alla figura di aggiornamento. Il risultato è una previsione che la temperatura media annua del ciclo solare 24 sarà 1.4c più fresca che quella del ciclo solare 23. Si tratta di due volte l’aumento di temperatura assunto nel 20 ° secolo di 0,7 C, ma nella direzione opposta.

Sand-Rio

Articolo di David Archibald

Fonte: http://www.icecap.us/

81 pensieri su “Il controllo solare del clima: a causa del ciclo solare 24 la temperatura scenderà di 1.4°C!

  1. Scusate se esco OT. inalmente il Sole ha prodotto qualche macchietta. Sempre ridicola nelle dimensioni. Ma quello che è importante è che le poche macchie si stanno spostando verso l’equatore indice che il ciclo 24 sta avanzando e non come ha detto qualcuno che non è mai partito veramente.

      (Quote)  (Reply)

  2. Riguardo alla corrente del golfo non so se avete letto del professor Wadhams fisico degli oceani,che recandosi sotto la calotta artica con un sommergibile della marina britannica,ha contato solo due camini contro i 12 misurati 30 anni fa…si tratterebbe di una scoperta sensazionale in quanto tali camini(ovvero colonne d’acqua fredda e densa che riscendono dalla superficie alla profondità di 3 km)sono alla base del meccanismo della corrente del golfo….

      (Quote)  (Reply)

  3. Credo che il messaggio di André non vada interpretato nel senso: “tanto meglio se con una nuova PEG un po’ di parassiti umani schiattassero come zecche”, il riferimento era sarcastico, il senso del suo messaggio sin dalla prima riga è di verso opposto:
    Dice “Ma perché vi augurate una PEG?” – chiaramente si chiede.
    Argomenta: “Sarebbe bello vedere il limite delle nevi scendere a 2600m”, ma poi conclude “pensa che tra quei morti potremmo esserci io te o peggio ancora le nostre mogli o i nostri figli…
    Una Piccola Età Glaciale sarebbe senz’altro un fatto scientifico e climatologico davvero interessante da studiare con i mezzi attuali, ma non dimentichiamoci MAI dell’aspetto umano…”.

    CVD

      (Quote)  (Reply)

  4. Dal punto di vista alimentare saremmo in grado di reggere “botta” molto meglio. Il problema più drammatico sarà l’approvvigionamento delle risorse.
    Blocchi strumentali da parte degli stati “canaglia” nel rifornimento di petrolio o gas sarebbero deleteri.
    Non dimentichiamo da quali belle personcine acquistiamo il nostro gas, tanto per non fare nomi uno comanda da decenni un Paese a Sud-Ovest e fino a 10-15 anni fa era sulla lista dei terroristi nemici pubblici numeri uno, e l’altro a capo della polizia segreta militare di un grande paese a Nord Est…

      (Quote)  (Reply)

  5. io ho notato che ci sono anomalie anche in tutto quel tratto di mare che va dalla costa degli stati uniti all’europa dove prima ci pasava la corrente e ora non ci arriva più perchè si arrsta davanti alle coste nordamericane invece di dirigersi verso l’europa.

      (Quote)  (Reply)

  6. gran bell’articolo!!! Comunque notavo che l’articolo risale ancora a maggio 2005, quindi quasi 5 anni fa!!! Non è che per caso, dopo così tanti anni, anche quei 2 camini siano scomparsi??? Dalle immagini la CDG sembra proprio non arrivare nemmeno all’inghilterra, figuriamoci se arriva in groenlandia…

      (Quote)  (Reply)

  7. Le risorse naturali come Petrolio, Gas Naturale, Uranio ecc…, non devi neanche considerarle. Sono alla fine del loro ciclo naturale di produzione a basso costo. Il petrolio e’ gia’ piu’ costoso estrarlo che usarlo… anche se non ce ne rendiamo conto… in quanto i grandi giacimenti sono “alla frutta”…, quelli medi sono ormai prossimi all’esaurimento e quelli piccoli costa troppo sfruttarli. In poche parole… il petrolio e’ finito… ne avremo ancora per qualche anno con l’attuale abbondanza… ma presto inizieranno i guai. Cantarel… in grande giacimenti che ha reso il Messico un paese industrializzato e “ricco”, e’ ormai poco piu’ di un pozzo qualunque… la produzione e’ scesa di diverse decine di punti percentuali… e scende ancora. Non se ne sente molto parlare perche’ e’ scomodo… nel senso che se la gente si rendesse conto che abbiamo gia’ superato il picco petrolifero…. con 2 dei 3 grandi giacimenti ormai quasi esauiti… ed il 3°…. il piu’ grande di tutti… quello dell’Arabia Saudita che da circa 4 anni produce un petrolio totalmente differente da quello estratto in precedenza dagli “stessi” pozzi… beh… sarebbe un disastro.
    Tutto questo vociferare e tutti questi allarmismi sul clima, sulla co2 ecc… ecc… servono a mascherare un picco del petrolio conosciuto da almeno 50 anni e che, ovviamente, spaventa tutti i politici del mondo. Come sopravvivera’ la nostra societa’, con i suoi quasi 7 miliardi di persone, se non ci saranno energia, trasporti, medicine, cibo, acqua potabile, riscaldamento ecc… ecc… ecc…?
    Non puo’!
    Questo e’ il problema!

    Per cui e’ meglio far credere a tutti che dobbiamo ridurre i consumi altrimenti la CO2 che produciamo trasformera’ il pianeta in un forno a microonde!

    Per l’uranio… il picco di produzione c’e’ stato gia’ da tempo… quello usato nelle centrali nucleari proviene quasi interamente dalla dismissione degli ordigni bellici…

      (Quote)  (Reply)

  8. Sul sito della NASA c’era una bella pagina sul mondo diventato “+ verde” negli ultimi anni di osservazione (credo dai primi anni 80 ad oggi); in effetti l’incremento di “attività” della vegetazione viene stimato (se ricordo bene) dell’ordine del 5-10%).
    tra le cause citano le minori nuvole nelle zone equatoriali (che ne direbbe Svensmark?), l’aumento delle temperature nelle zone boreali e l’aumento della piovosità nelle zone aride attorno al Sahara, nel medio oriente ed in oceania.

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.