Terremoti, Eruzioni Vulcaniche e Minimo Solare: coincidenza, causalità o casualità ?

Volevo allontanarmi un attimo dai temi del blog per proporre un argomento che spesso viene frainteso talora in buona, talora in cattiva fede.

Quando e come e’ possibile dire se due eventi (che potrebbero essere due terremoti, un minimo solare ed una serie di terremoti, un terremoto ed una eruzione vulcanica) hanno una qualche parentela ?

Gli esempi che ho fatto non sono casuali (ovviamente) e mi piacerebbe analizzarli insieme (giusto per dare anche spunti alla discussione). Cominciamo dall’ultimo.

Terremoti ed eruzioni vulcaniche si verificano nelle stesse aree della terra.

Se qualcuno se ne stupisce e’ solo perchè non ha studiato a scuola la teoria della tettonica a zolle (mia figlia l’ha imparata in terza media, a grandi linee ovviamente) . Il rapporto e’ quindi di causalità: sono entrambe manifestazioni dello stesso fenomeno che produce la deriva dei continenti e che mantiene vivo il campo magnetico terrestre . Chiaramente non si riesce a calcolare e a prevedere uno o l’altro evento ma, diciamo, e’ perche’ non si conoscono in modo preciso le”condizioni al contorno” che vincolano il fenomeno.

Un minimo solare ed una serie di terremoti e’ un caso decisamente differente. Potrebbe essere l’osservazione di un gruppo di persone più sveglie , come potrebbe essere un grande abbaglio. Non avendo una plausibile teoria su cui basarsi si cerca di eseguire uno studio statistico. Ma attenzione: per fare una cosa seria (all’inizio fu fatta per validare la teoria della tettonica a zolle…) servono milioni di dati e misure. Serve una elaborazione corretta dei dati e, soprattutto, imparziale. Serve quindi che gli stessi dati vengano elaborati da fonti diverse e i dati prodotti da differenti metodi di misurazione vengano elaborati dallo stesso modello statistico . E che alla fine diano gli stessi risultati. Prima dell’esecuzione dello “studio” possiamo parlare di COINCIDENZA. Se lo studio dà esito positivo possiamo cominciare a supporre una causalità , ma senza un adeguato supporto teorico non si potra’ ancora avere la certezza, si tratterà di una “legge empirica”.

Se invece dallo studio dei dati non emerge significativa correlazione si dovra’ parlare di casualità. E qui arriviamo all’ultimo punto.

Due terremoti che avvengono in tempi vicini ma in luoghi abbastanza distanti . A prima vista potrebbe sembrare che ci sia una forte correlazione tra gli eventi e che ci sia un comune “motore” . Ma in questo caso ci viene in aiuto la statistica pura. Eventi come terremoti, esplosioni di novae e supernovae, ma anche piu’ prosaicamente deragliamenti di treni, incidenti aerei etc. vengono classificati in statistica come “eventi rari” (eventi la cui probabilità di accadere è molto bassa rispetto alla normalità). Tramite calcoli puramente teorici si trova che la probabilità di tali eventi e’ distribuita secondo la cosiddetta “curva di Poisson”. Procedendo nei conti e’ possibile calcolare (sempre in modo puramente teorico) la probabilità che un evento raro capiti dopo un certo tempo da un altro. E si trova una cosa apparentemente “mistica” ma interessantissima. GLI EVENTI RARI ARRIVANO A SCIAMI . Ho detto “mistica” perche’ il risultato si applica a un qualsiasi evento raro (dall’incidente aereo al terremoto) a prescindere dalle cause scatenanti. All’osservatore sembrerà che ci sia una “volontà superiore” o , quantomeno una correlazione tra gli eventi. E invece no.

Se ci pensiamo bene , se non arrivassero a sciami sarebbero equispaziati…Ma allora non sarebbero piu’ eventi casuali, oltre che rari…

Sarebbero perfettamente prevedibili …

Per i curiosi , la legge esatta e’

Pk (t) = e^(-?) *(?T)^(k)/k!

che indica la probabilità che in un tempo T si verifichino k eventi (indipendenti e completamente casuali) la cui frequenza media nell’unità di tempo è ? mentre ?T è il numero medio di eventi nel tempo T).

Altri approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_di_Poisson

By LUCA NITOPI

Intanto eruzione in Islanda: L’attenzione rimane comunque alta: stando ad esperti, non è escluso che l’attività vulcanica prosegua già nell’immediato visto anche come in passato le eruzioni presso il ghiacciaio di Eyjafjallajokull precedessero di poco un più intenso risveglio del vicino vulcano Katla. «Sappiamo che un’eruzione ad Eyjafjallajokull può innescare l’attività del vulcano Katla»”

Fonte: http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_21/eruzione%20vulcano-islanda_2eb529f4-34d4-11df-b226-00144f02aabe.shtml

Per saperne di più sul vulcano Katla: http://en.wikipedia.org/wiki/Katla

66 pensieri su “Terremoti, Eruzioni Vulcaniche e Minimo Solare: coincidenza, causalità o casualità ?

  1. Luca complimenti per l”articolo.Mi limito solo a ricordare che il 26 dicembre 2004 proprio in coincidenza dell”inizio del minimo abbiamo avuto il piu grande terremoto mai registrato dai sismografi.Quello dell”oceano indiano al largo di Sumatra. 8,9 della scala richter pari a 30 mila bombe atomiche di hyroscima.Non sono molto afferrato nel tema pero la coincidenza tra un aumento di questi eventi e il minimo solare e” molto evidente.Ciao Giorgio

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  2. ancora OT…scusate..

    Dati dati satellitari Global Warming ancora in aumento nel mese di Febbraio

    Continua il grande caldo di quest’Inverno a livello troposferico: i dati satellitari hanno registrato uno scarto dalla norma di +0,62° nello scorso mese di Febbraio 2010, secondo per caldo solo al 1998. Caldo record al Polo Nord.
    http://www.meteogiornale.it/attachme…/17586_1_1.gif

    Continuano le contraddizioni (in verità solo apparenti), tra un mese di Febbraio molto freddo alle medie latitudini dell’Emisfero Settentrionale, e le temperature satellitari che invece lo indicano caldissimo, su livelli che risultano inferiori solamente a quelli registrati nel 1998, durante il Nino più forte dello scorso secolo.

    Proprio al Nino deve essere attribuito questo riscaldamento, con aria calda che viene “pompata” in atmosfera dalla gran massa d’acqua calda presente sul Pacifico Equatoriale.
    Zone privilegiate per questa immissione di aria calda sono state quest’anno le alte latitudini dell’Emisfero Settentrionale, interessate da notevoli anomalie positive: il Polo Nord avrebbe misurato, in Febbraio, stando al sensore satellitare, un’anomalia termica di +2,32°C, uno scarto termico che non ha precedenti in passato.

    Questo ha fatto sì che le medie e basse latitudini godessero invece di correnti fresche settentrionali (se l’aria calda risale verso il Polo, aria fredda come conseguenza verrà spinta verso sud), tanto che, come esempio, gli Stati Uniti hanno visto una vistosa anomalia termica negativa di 1,55°C, anch’essa senza precedenti negli ultimi trent’anni.

    Il Polo Sud ha invece registrato lo scorso mese un riscaldamento molto più moderato, e pari a +0,61°C.

    Marco Rossi
    MTG

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  3. Siamo in periodo di nino caro bora, ed i dati satellitari ne risentono maggiormente…senza poi contare che io inizio a nn fidarmi più i niente (ma questi sono solo pensieri miei e nn voglio fuorviare nessuno)

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  4. Meno male!
    Sono andato ieri in Valle Pesio a comprare la carne (C’e’ un paesino dove la trovo ad un prezzo circa la metà rispetto a Genova e di qualità praticamente doppia 8) ) ed il macellaio, facendo due chiacchiere, mi ha confidato (traduc dal piemontese, omettendo i “diofa”)… “che inverno… peggio dell’anno scorso… L’altranno ha dato due o tre botte intense, ma quest’anno e’ stata una nevicata ogni due o tre giorni… E’ dall’altro ieri che non gela piu’ la notte ….”
    E in effetti il paesaggio attorno era abbastanza glaciale 8)

    Pero’ lo sappiamo … Il meteo non e’ il clima 8) Ma un meteo che persevera 😉

    Ciao
    Luca

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  5. Carissimo Bora 71 se ci sono anche 2 gradi in piu al polo nord d”inverno non fa proprio nessuna differenza,tanto i ghiacci da meno 22 a meno 20 non soffrono per niente.L”importante e” che ce ne siano 2 in meno durante l”estate e che magari ve ne siano 2 in piu alle medie latitudini, un po come il 2003.

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  6. Bravo Stefano!
    Provate ad andare alla lista dei terremoti del xx secolo, ordinateli per magnitudine e guardate quelli spora la 8 (eventi rari) ….

    si vede benissimo l’effetto degli sciami statistici…

    Gruppetto attorno all’inizio secolo (1906 – 1907)
    gruppetto inizio anni venti (1920-1923)
    Gruppetto inizio anni trenta
    Gruppetto fine anni trenta
    Gruppetto della II guerra mondiale
    Ultimo botto negli anni ’50.

    Poi tranquillo, e nel xx1 secolo …. ecco il nuovo gruppetto 8) che ci lascia perplessi

    Ciao
    Luca

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  7. @ NITOPI

    Rilancio con la seguente ipotesi:

    Sappiamo che l’asse terrestre può spostarsi in presenza di foti terremoti.
    E se fosse invece che l’asse si sposta autonomamente per un sussulto magnetico del CM terrestre e che questo poi può provocare un terremoto in un rapporto di causa effetto dove la causa è lo spostamento del CM?

    E se alcune linee di campo, invece che passare tutte per i poli geografici, in particolari condizioni passassero per le faglie o le caldere vulcaniche?

    E se una di queste condizioni fosse un CM solare forte, cioè in configurazione omega proprio del solar min, in grado di intercettare deviare (dall’andamento nord-sud geografico) ed attrarre una di queste linee di campo terrestri così provocando nell’ordine un sussulto nell’asse terrestre ed un terremoto?

    Scusa la petulanza ma oggi il motto è: FANTASIA AL POTERE

    Ciao
    Marcello

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  8. Guarda caso i cicli solari che hanno segnato la maggiore attività sono proprio quelli a partire dal dopoguerra (1950 in poi)…..
    Bruno

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  9. ..Io aggiungerei anche questo: l’asse terrestre potrebbe anche spostarsi per effetto di variazioni dovute ai campi magnetici dei suoi coinquilini del Sistema Solare, non solo per variazione del proprio CM….

    Fantasiose divagazioni, però affascinanti. 🙂

    Bruno

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  10. Ciao Luca,
    il tuo ragionamento e’ corretto, ma e’ valido se e solamente se gli eventi sono statisticamente indipendenti. Se gli eventi non lo fossero bisogna ricorrere ai cosidetti modelli di tipo contagioso. I piu’ famosi sono quelli di Neyman-A e di Cornaglia-Spini. Con questi modelli gli eventi arriverebbero a sciami proprio perche’ un primo evento ne scatena una sequenza (eventi correlati). Quindi per capire che tipo di modello usare bisognerebbe prima capire se questi sono correlati oppure no… Ma la vedo un po’ difficile capirlo…
    Ciao

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  11. Figurati!!

    Sarà che il CM mi e’ sempre piaciuto poco (…)…
    Prova a fare due conti sulle forze in gioco (tieni presente però che , anche se l’interno della terra à di ferro, a quelle temperature non ha più comportamente ferromagnetico ma si comporta come un qualuque (scarso) conduttore metallico….)

    Ciao
    Luca

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  12. ah beh Giorgio..siamo messi bene se pensi che un’anomalia termica di +2,32°C, uno scarto termico che non ha precedenti in passato…significa avere -20 gradi invece di -22 ahahah

    ma perche’ non correggete questi grossolani errori degli utenti..e state tutti zitti???

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  13. Simon io non ne posso piu di Bora. Ogni volta che scrivo qualcosa non perde occasione per dire la sua a volte anche fuori tema.Se tu guardi tutti i commenti degli ultimi giorni, scrive spesso dopo di me solo per interrompere le conversazioni.Adesso basta.sono stanco Simon.

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  14. Siamo un pò tutti stanchi Giorgio…è fatto così, si diverte a fare il bastian contrario…e pensa che ultimamente è anche migliorato…bisogna sopportarlo!

    😉

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