Archivi giornalieri: 24 Marzo 2010

Le prove dell'esistenza del Minimo di Maunder

Ancora oggi qualche fisico solare e qualche climatologo pone dei dubbi sulla esistenza o meno del minimo di Maunder e sulle ripercussioni che questo ha avuto sul clima terrestre. Facciamo quindi un poco di storia e poi vediamo quali sono le prove scientifiche dell´esistenza di questi minimo.

Nel 1893 l´astronomo inglese Edward William Maunder costruí la storia dei cicli solari prima del 1700 basandosi sui disegni degli astronomi dell´epoca, un lavoro facile perché i disegni dei vari astronomi sparsi nelle corti di tutta europa erano molti e convergenti tra loro per dimensione di macchie, latitudine e date. Peró si sorprese quando a partire dal 1643 i disegni di macchie solari diminuirono enormemente e che tra il 1660 e il 1670 si arrivó all´estremo che nessun osservatore in Europa aveva visto una sia pur piccola macchia. Maunder arrivó alla conclusione che quel periodo di 70 anni circa, dal 1645 al 1717 si formarono poche macchie solari. Gli scienziati dell´epoca di Maunder non credettero alla sua teoria che andava contro le leggi (di allora) della fisica solare e affermarono che la mancanza si doveva scomparsa dei disegni o alla loro distruzione sminuendo anche quanto scritto da Gian Domenico Cassini che nel 1671 scrisse di aver rivisto dopo 20 anni una macchia sul Sole. Cassini che aveva visto le divisioni degli anelli di Saturno e calcolato il parallasse di Marte non penso che potesse dire stupidaggini. Durante il minimo di Maunder l´apparizione di una macchia doveva essere un avvenimento tanto che anche John Flamsteed astronomo reale inglese scrisse che aveva visto una macchia dopo ben 7 anni di osservazioni continue.

Nel 1970 l´astronomo solare John Eddy rivide lo studio di Maunder ampliandolo con nuovi dati, principalmente quelle degli astronomi cinesi che osservavano il sole dal v° secolo avanti Cristo, e con nuovi studi, e scrisse un articolo intitolato “La scomparsa delle macchie solari” che fece molto scalpore. Fu proprio Jonh Eddy che chiamó quel periodo come MINIMO DI MAUNDER. Lo studio di Jonh Eddy si basa su vari punti fondamentali e di grande importanza:

1) La mancanza di osservazioni negli antichi archivi.

In quella epoca l´astronomia muoveva i primi passi ed ogni avvenimento, avvistamento o sviluppo tecnologico era comunicato a tutti. Tutti gli astronomi si conoscevano tra loro e conoscevano gli studi di ognuno, e quando appariva una macchia sul Sole tutti ne davano la notizia affinché tutti potessero fare le loro osservazioni. A quel tempo ancora si discuteva se le macchie erano sulla superficie del Sole o erano solo l´ombra di pianeti o satelliti… Quindi la mancanza di annotazioni di tutti gli astronomi di tutta Europa in quel periodo non si puó dire che si deve alla perdita dei disegni o distruzione contemporaneamente in tutta Europa degli archivi dello stesso periodo.

2) Precisione delle osservazioni.

Si sa che oggi anche con un piccolo telescopio con poca apertura si possono osservare le macchie solari. I disegni di J. Hervelius del 1643 sono i piú accurati grazie forse alle lenti fatte da artigiani bravissimi per il suo telescopio, fatto é che i suoi disegni mostrano le sunspot con ombra e penombra e additittura i pore. Ma normalmente vista la qualitá degli strumenti dell´epoca, gli osservatori potevano vedere circa la metá rispetto ad una visione moderna, dando quindi come fattore di correzione un K=2. Se quindi i disegni dell´epoca mostrano macchie che nel periodo di massimo prenderebbero un numero di Wolf di 10 col fattore di correzione possiamo dire che avremmo un massimo solare di 20 unitá Wolf per il periodo di Maunder.

3) Aspetto della corona solare durante le eclissi solari

Sappiamo che durante un massimo solare la corona che appare con le eclissi è grande con numerosi raggi, mentre nella fase di minimo la corona appare limitata sia in grandezza che nell´aspetto.

John Eddy guardando i disegni fatti in quel periodo dagli astronomi durante le eclissi solari, giunse alla conclusione che i disegni mostravano senza dubbio una corona solare da grande minimo! Anche perché i disegni anteriori al Maunder fatte dagli stessi astronomi mostravano la corona solare ben sviluppata e grande. Inoltre consideriamo che gli astronomi dell´epoca non avevano nessun interesse a disegnare diversamente la corona solare durante le eclissi dato che per tutti loro quello era solo un effetto ottico e non un fenomeno astronomico.

4) Il clima nel periodo

Qui non mi dilungo anche perché giá su questo blog ci sono ottimi articoli in proposito.(Gli inverni nella PEG)

5) Quantitá di aurore boreali

La formazione di aurore polari é relazionata alla attivitá solare, come tutti sappiamo. Quando John Eddy consultó gli archivi di quel periodo si accorse che si erano verificate pochissime aurore. Notiamo che le aurore polari non necessitano di apparecchiature essendo visibili ad occhio nudo e che data la loro speccolaritá furono sempre inserite nella cronaca degli archivi. Addirittura durante 37 anni, Eddy constató che non vi furono aurore boreali, anzi Eddy registró che negli anni prima del Maunder vi furono ben 1550 aurore e che queste dopo la loro interruzione per il minimo ripresero dopo il 1716.

6) Analisi al Carbonio 14.

La prova definitiva dell´esistenza del minimo di Maunder, John Eddy la trovó negli archivi che la natura lascia sui tronchi degli alberi. Sinteticamente sappiamo che gli anelli degli alberi sono piú grossi quando vi é maggiore attivitá solare. Il carbonio 14 che si trova negli anelli degli alberi é il prodotto dei raggi cosmici nella parte superiore dell´atmosfera e che i raggi cosmici variano al variare del ciclo solare. Quando il ciclo é al massimo i raggi cosmici diminuiscono e diminuisce il carbonio 14 e quando il ciclo é al minimo i raggi cosmici aumentano e aumenta il carbonio 14. Eddy vide (e dopo di lui anche gli altri scienziati) che la quantitá di carbonio 14 negli anelli degli alberi durante il minimo di Maunder era eccezionalmente alta provando definitivamente che durante quel periodo l´attivitá solare fu bassissima.

In un prossimo articolo vedremo quale sarebbe il numero di Wolf e i massimi che si ebbero nei cicli durante il minimo di Maunder in base alle analisi dei disegni degli astronomi dell´epoca, ricordando che questo minimo di Maunder pur se profondo e prolungato non significa mancanza assoluta di macchie o mancanza dei cicli solari.

SANDRIO

Gli errori emergenti del rapporto IPCC per il 2007 non sono accidentali, ma fondamentali

Con le notizie che sono arrivate ultimamente da Bali, e cioé che c`é un’indagine internazionale condotta sul gruppo intergovernativo dell’ONU sui cambiamenti climatici e il suo presidente Rajendra Pachauri un paio di settimane fa sarebbero stati fatti enormi titoli in prima pagina. Ma mentre l´Europa l´Asia e il Nord America sono ancora spazzate da tempeste di neve, in un inverno piú freddo da decenni, c’è stata una sorta di tregua nella tempesta del riscaldamento globale, dopo tre mesi, quando sull’IPCC e sul dottor Pachauri si sono abbattute tempeste di neve quasi quotidiane con nuovi scandali e nuove rivelazioni. E una ragione per questa tregua è che il vero messaggio di tutti gli scandali è andato perduto.

La difesa principale offerta dai serristi sulle rivelazioni dell´ultima relazione del 2007 dell’IPCC è che sono stati solo un paio di errori marginali dispersi in un mare di 3000 pagine di documenti. Le 3000 pagine che sicuramente qualcuno, anche su NIA conosce a memoria e di cui legge un versetto ogni sera prima di addormentarsi. OK, sarebbe stato sbagliato prevedere che i ghiacciai himalayani potevano sciogliersi entro il 2035, che il riscaldamento globale stava per distruggere il 40 per cento della foresta amazzonica e tagliare i raccolti africani del 50 per cento, che il livello del mare sarebbe aumentato pericolosamente da invadere il 65% dell´Olanda, cosí come gli uragani devastanti, la siccità ed altri “eventi meteorologici estremi” sarebbero stati sempre peggiori. Questi sono stati, dicono loro, una manciata di errori isolati in un rapporto di massa, il loro possente edificio di ortodossia del riscaldamento globale rimane illeso. La scienza “è risolta”, il “consenso”, è intatto.

Ma questo non coglie affatto il punto.Mettendo insieme tutti gli errori si può vedere che spunta la questione centrale dell’intera farsa del riscaldamento globale.

Tutti questi allarmi hanno avuto particolare rilievo nel rapporto IPCC del 2007 e ognuno di loro ha dimostrato di essere basata non su prove concrete ma su notizie allarmistiche, derivate non da corretti scienziati ma da attivisti ambientali. I ghiacciai non stanno scomparendo ma sono naturalmente in calo da oltre 150 anni nel loro ciclo naturale di avanzata e regressione, il danno alla foresta amazzonica non è dovuto al cambiamento del clima, i raccolti africani hanno maggiori probabilità di aumentare che diminuire, il livello del mare non sta aumentato ma anzi sta rallentando, l’attività degli uragani è inferiore a quello di 60 anni fa, le siccità sono state più frequenti in passato, non vi è stato alcun aumento di alluvioni o ondate di calore.

Inoltre, è emerso. come hanno ammesso molti scienziati dell´IPCC, che in quasi tutti i casi, la decisione di includere queste notizie allarmistiche non é stato per una prova scientifica ma solo perché quella era la storia voluta da quelli che stavano in alto nella gerarchia dell´IPCC. Occorreva terrorizzare i politici che hanno le chiavi del denaro.

In aggiunta, ora possiamo leggere in un dettaglio sconvolgente, la verità degli sforzi compiuti per garantire in ogni caso lo scandaloso inserimento della ideologia del famigerato grafico “bastone da hockey” nella stessa relazione del 2007 per dimostrare che alla fine del 20 ° secolo, le temperature erano stati catapultati a livelli senza precedenti. Ciò è stato ritenuto necessario perché dopo che il grafico è stato al centro del rapporto IPCC del 2001 recentemente era stato sputtanato dimostrando come fosse una illusione statistica.
In altre parole, per certi aspetti fondamentali del rapporto IPCC per il 2007 non era altro che propaganda imprudente, progettato per creare il panico nei politici mondiali per avere un accordo a Copenaghen e che tutti noi dovremmo pagare il più grande progetto di legge singolo mai presentato alla razza umana, per un importo di decine di centinaia di miliardi di Euro. .E come sappiamo, di fronte alla prospettiva di questo abisso finanziario ed economico, la conferenza di Copenhagen é terminata nel caos, con praticamente nessun accordo.

La cosa impressionante è stata la velocità e la portata del disfacimento del consenso intorno all´IPCC, assistita, naturalmente, poco prima di Copenaghen, dal “Climategate” con le email e i codici informatici trapelati dall´ East Anglia’s Climatic Research Unit. Il loro significato ha illuminato il mondo sulle attività di un piccolo gruppo di scienziati britannici e statunitensi nel cuore del IPCC, e come tra di loro hanno discusso il modo di manipolare i dati per mostrare il riscaldamento mondiale più veloce cercando delle prove a giustificazione, lottando contro le legittime richieste per i dati da esperti esterni per nascondere la loro manipolazione e cospirando per mettere a tacere i loro critici escludendo il loro lavoro da riviste scientifiche e dalla stessa relazione dell’IPCC del 2007.
Il Dr Phil Jones del CRU ha svolto un ruolo centrale nella paura del riscaldamento globale per 20 anni.
Le implicazioni di tutto questo per la paura di riscaldamento, come è stato presentato a noi nel corso degli ultimi due decenni, è innegabile. La reputazione del IPCC è a brandelli. E questo per non voler io dire nulla della reputazione personale di colui che è stato la mente della relazione del 2007, il suo presidente, il dottor Rajendra Pachauri.

Pachauri ha guadagnato milioni di sterline per il suo istituto di ricerca Teri, e ulteriori dettagli stanno ancora emergendo per come ha sfruttato la sua posizione in un impero di affari mondiale, tra cui 17 contratti vantaggiosi dalla sola Unione europea. Ma non dobbiamo aspettarci che la la verità venga a galla in maniera troppo improvvisa, data questa massa di interessi che la invischiano come una melma mafiosa. Troppe persone hanno troppa posta in gioco per consentire di abbandonare la fede del riscaldamento globale causato dall´uomo, questa fede li ha sostenuti tanto tempo e ha fatto sí che oggi tanti di loro siano ricchi, anzi ricchissimi.

Dal 1988, quando la più grande paura che il mondo ha visto, ha preso il via, centinaia di miliardi di euro sono stati riversati nei progetti di ricerca accademica non per provare la tesi del riscaldamneto a causa della CO2, ma per prendere questo come un dato di fatto appunto come una FEDE, e di utilizzare i modelli di computer per far sembrare che il suo impatto spaventoso fosse possibile. Il mercato globale del “carbon trading” già vale 126 miliardi dollari l’anno, potrebbero essere presto milioni di miliardi e quindi vale la pena cercare di aumentare tale terrore globale fino a che il tempo non li smaschererá. I governi chiedono e chiederanno sempre di piú centinaia di miliardi da essere buttati nei sistemi di energia detti alternativi ma che guarda caso fino adesso a partire dalla stessa America riguarda SOLO LA COSTRUZIONE DI NUOVE CENTRALI NUCLEARI e ció sará fatto aumentando le tasse e le bollette energetiche lasciando le briciole alla ricerca avanzata su altre fonti di energia alternative.

Con tutto questo potente esercito di politici ingenui, di funzionari, di commercianti di carbonio, di mafiosi, di intrallazzatori, i finanziamenti per la ricerca accademica sulle energie alternative e rinnovabili sono alla ‘fame” sono ridotti quasi a zero, elemosina per loro, miliardi per i fedeli del AGW. Hanno messo in essere il vero mostro di Frankenstein. Per loro conta solo il fantomatico riscaldamento globale e i soldi che ci guadagnano con questa favola. Ma il Sole sta facendo loro un brutto scherzo, se continua questa fase e se le previsioni degli scienziati autonomi, rispetto alla industria del GW, si confermeranno, hanno a disposizione pochissimi anni prima che il pianeta inizi la sua fase di raffreddamento e pochissimi anni prima di essere vergognosamente smascherati e sputtanati per quello che sono: amici di merende!

SAND-RIO