Marzo chiude sotto a febbraio!

Dati Noaa (definitivi):

Gennaio 2010: 21.4

Febbraio 2010 : 31.0

Marzo 2010 : 24.7

Dati Sidc (definitivi):

Gennaio 2010: 13.1

Febbraio 2010: 18.6

Marzo 2010: 15.4

Fonte: http://daltonsminima.wordpress.com/dati-sole-in-diretta/

Sia per il Noaa che per il Sidc il mese appena concluso chiude al di sotto del mese precedente e molto più vicino al mese di gennaio, quindi una bella marcia indietro! Come già spiegato altrove, un mese in controtendenza non significa ancora molto, ma di certo merita di essere messo in evidenza, soprattutto dopo la partenza del ciclo 24 da settembre 2009 in poi, in cui si sono succeduti 6 mesi di fila dove il SN aumentava di mese in mese, e in cui i giorni spotless si sono bruscamente interrrotti.

Proprio per questi 2 motivi quindi, il fatto che marzo ha fatto registrare una forte diminuzione rispetto a febbraio e con valori addirittura più vicini a quelli di gennaio, rimescola nuovamente le carte su questa ripartenza del ciclo 24 ed anche sul suo immediato futuro.

Futuro del ciclo 24 ancora molto oscuro, anche se sia Noaa che Nasa non si smuovono più ormai da mesi dalle loro ultime previsioni con massimo del ciclo di 80-90 SSN nel 2013. Come più volte ho scritto qui su NIA, non credo che il massimo lo avremo così in là, continuo a pensare che non si andrà oltre la fine del 2010-inizio 2011 e lo deduco dal fatto che mentre il sole non dava macchie, in realtà il ciclo stava comunque proseguendo, e la prova è che da quando il sole si è un pò svegliato ci siamo trovati con AR attive (alcune delle quali che hanno fatto addirittura quasi 3 giri si stella) via via a latitudini più vicine ad un pre-max piuttosto che da uscita di un minimo

Poi ci sarà anche la questione degli allineamenti planetari che potrebbero addirittura far abortire il ciclo 24 come accadde col Maunder oppure creare le condizioni per un Minimo minore come il Dalton.

Occorre infine segnalare anche la media mensile del solar flux che ha chiuso a 82.58 contro gli 82.60 di febbraio, praticamente sovrapponibili seppur con la divergenza nel SN, e ciò sta indicare forse anche un’altra cosa e cioè che il ciclo sta proseguendo la sua salita ma il campo magnetico solare non ce la fa ancora, dando così ragione alla teoria di L&P!

Insomma di carne al fuoco ce n’è, e se partendo da semplici dati freddi, sono riuscito anche a farvi comprendere quante cose ci possono essere dietro di essi, e quanti ragionamenti si possono fare, ancora una volta il mio compito di articolista di NIA avrà dato i suoi buoni frutti!

Simon

76 pensieri su “Marzo chiude sotto a febbraio!

  1. Bene, ottima sintesi Simon.
    Ora vediamo che cosa ci riservano i mesi che si separano dalla fine dell’anno.
    A fine dicembre ci guarderemo indietro e vedremo, osservando i grafici del solar flux e del SSN, se c’è una gobba evidente (segno di massimo già avvenuto) oppure solo una rampa, più o meno decisa.

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  2. Un altro elemento da rimarcare è, lo abbiamo detto più volte, il numero ridottissimo di giorni spotless dall’inizio dell’anno: appena 6 su 90 giorni complessivi.
    Se continuassimo così, nel 2010 non arriveremmo nemmeno a 30 giorni spotless complessivi, a fronte degli oltre 250 del 2009. Però magari ora il Sole si prende una relativa pausa di qualche mese, e poi riprende a “macinare”

    Conoscete dei precedenti di ripartenze così brusche, dopo un lungo minimo, sia pure finora rilevate su pochi (3) mesi ?

    E, soprattutto, secondo voi è davvero una ripartenza brusca, oppure il periodo di riferimento (ottobre 209-marzo 2010) è troppo breve per poterlo dire ?

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  3. Non dimentichiamoci che nel mese appena concluso il NOAA ha tirato fuori il meglio di se…sapete tutti a cosa mi riferisco,con conteggi appena appena più veritiieri forse saremmo ancor più vicini a gennaio!!!sarà cruciale ora il mese di aprile….se concludesse anch’esso sotto febbraio(e a mio modo di vedere andrà proprio così)le quotazioni di un max già avvenuto salirebbero in modo vertiginoso!!!!staremo a vedere…..

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  4. Sì, anche se credo che occorra attendere almeno fino alla fine dell’anno per tirare delle conclusioni solide. Altrimenti potrebbe trattarsi solo di una pausa nel percorso di crescita verso il massimo.

    Insomma, al momento è ancora davvero tutto possibile, sebbene siano molto interessanti gli indizi che, man mano, Ale ci ha fatto notare come “anomali”: in fondo non dimentichiamo che le previsioni a lungo termine circa l’attività solare sono ancora largamente inattendibili. Dunque, aspettiamo e osserviamo il nostro Sole. Poi facciamo delle considerazioni.

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  5. In fondo, se ci pensate, anche Maggio 2009, con il solar flux a 71.91, aveva fatto pensare ad un inizio di ripresa. Poi però Giugno, Luglio e soprattutto Agosto terminarono con valori inferiori a Maggio. Ma da Settembre il Sole ripartì, a Novembre il solar flux superò (72,05) i valori di Maggio e a fine anno fu chiaro che la nostra stella, in un modo o nell’altro, si stava riprendendo.

    Dunque non è detto che due mesi consecutivi siano sufficienti a dire qualcosa, occorre più tempo.

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  6. E, per concludere, vorrei fare una considerazione banale ma doverosa.
    Vedo che i SN del SIDC sono quasi la metà di quelli del NOAA.
    Ora, mi risulta che il SIDC sia il punto di riferimento più ufficiale, quindi…
    E, in ogni caso, secondo voi è normale che nel 2010, con l’omogeneità di sviluppo raggiunta dai mezzi di studio e ricerca nel mondo esista una tale discrepanza?????
    é evidente l’arbitrio. E dove c’è arbitrio o c’è ERRORE (ed è grave!) o c’è MALAFEDE (ed è GRAVISSIMO!)
    Non aggiungo altro.

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  7. il dato del solar flux è statisticamente molto rilevante.
    una volta superati gli 80 durante la risalita non dovrebbero esserci pause o regressioni nella salita.
    per quanto riguarda l’SN, bisognerà aspettare di avere degli SN più grandi e pause più lunghe prima di dire che anche da quel lato li siamo in una situazione importante.

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  8. Perchè dici che, superati gli 80 di solar flux, non dovrebbero esserci pause o regressioni ? Ti riferisci a dati storici di cicli passati ? Sarebbe un elemento molto interessante…..

    Capisco che il solar flux è una misura di ciò che il Sole emette, mentre il SN ha una notevole (l’abbiamo visto) componente soggettiva umana, ma non potrebbe regredire temporaneamente, magari persino sotto gli 80, per poi crescere di nuovo ?

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  9. dai dati storici del solar flux aggiustato ( che partono dal 1948 ) si notano nelle risalite delle pause anche nel solar flux ( spesso di un singolo mese ) però una volta che il valore passa gli 80 ha una crescita continua fino a 90-95, dove può capitare sia che la salita continui o che ci sia una piccola pausa, magari con il solar flux che torna sotto i 90.
    ma dato che abbiamo superato gli 80 solo a Febbraio vedere già adesso una pausa è molto notevole.
    considera che in media per passare da 80 a 100 negli ultimi 60 anni ci sono voluti solo 6 mesi, vedremo quanto ci metteremo noi.

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  10. Ok, grazie.
    Purtroppo però, dal 1948 ad oggi abbiamo avuto essenzialmente cicli con massimi piuttosto intensi e minimi non molto profondi e abbastanza brevi.
    Dunque una pausa di un mese ci dice solo che siamo in presenza di un ciclo diverso dai 5-6 precedenti, ma nulla più, corretto? Idem dicasi per quanto riguarda il tempo necessario al solar flux per passare da 80 a 100, se il ciclo attuale impiegasse più di 6 mesi, o magari meno di 6 mesi.

    Diverso sarebbe se la pausa fosse di più mesi e magari ripetuta successivamente, attorno a valori di solar flux più elevati, tale da invertire temporaneamente il trend di crescita del solar flux.

    Boh, vedremo, per ora sono solo ipotesi……

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  11. Sarebbe stato interessante disporre dei dati (magari ricostruiti) relativi al solar flux nel corso dei grandi minimi ottocenteschi, incluso il minimo del 1913.
    Immagino non sia possibile, vero? C’è solo il sunspot number, con tutti i limiti che conosciamo……

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  12. Pardon, mi sono espresso male: se la pausa fosse ripetuta, questo rimarcherebbe la differenza con i cicli passati, ma non aiuterebbe a capire che razza di ciclo ci attende.

    E’ inutile, ‘sto ciclo 24 occorre guardarselo tutto, fino in fondo, poi ne sapremo molto di più 🙂

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  13. Vediamo.
    In base a quanto dice Nintendo (vedi commenti successivi) i cicli che si sono succeduti dal 1948 ad oggi hanno impiegato circa 6 mesi per passare da 80 a 100, per quanto riguarda il solar flux. Se si arrivasse a 100 a fine anno, ciò indicherebbe un ciclo un po più lento degli altri.

    Però aspettiamo, chissà che non ci siano in serbo delle sorprese……

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  14. Grazie Sand.
    Purtroppo non è abbastanza dettagliato da farci capire come si siano comportati i cicli ottocenteschi e quelli prima e dopo il minimo del 1913.

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  15. Possiamo fare tutte le ipotesi che vogliamo, ed è legittimo per carità e pure molto costruttivo, ma questo ciclo 24 va seguito giorno per giorno…

    io posso solo ricordarvi che nn esiste solo il maunder, ma anche un minimum Dalton like…

    Simon

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  16. Condivido: prima vengono le osservazioni, poi le ipotesi, il più possibile ancorate alla realtà di ciò che si è osservato nel recente passato.

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  17. Analizzando il solar flux nel passaggio ciclo 22-23 abbiamo i seguenti numeri:
    Novembre 93 primo mese sotto i 100;
    Maggio 96 mese del sf più basso;
    Durata periodo 31 mesi;
    Gennaio 98 ultimo mese sotto i 100;
    Durata periodo 18 mesi (05/96-01/98).
    Analizzando invece il sf nel passaggio ciclo 23-24 abbiamo i seguenti numeri:
    Febbraio 05 primo mese sotto i 100;
    Dicembre 08 mese del sf più basso;
    Durata periodo 46 mesi.
    Morale i 46 mm del trapasso 23-24 rappresentano un 50% in più rispetto al trapasso 22-23 (31 mesi).
    A rigore il primo mese sopra 100 del sc24 dovrebbe essere: 18 mesi + 50% da dicembre 08= 27 mesi = giugno 2011

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