Archivi giornalieri: 5 Maggio 2010

Primi 5 giorni di maggio: CONTEGGI SCANDALOSI!

Se da una parte la Nasa col suo maggiore studioso solare David Hathaway corregge nuovamente al ribasso le previsioni del massimo del ciclo 24:

Dall’altra il Noaa/SWPC nonchè lo stesso Sidc (schiavo di centri super moderni quali Catania e Locarno) questi primi 5 giorni di maggio hanno letteralmente contato anche il pulviscolo sui loro telescopi!

Daltronde si veniva da un mese molto scomodo, che aveva fermato la lancetta della già debole ripresa del ciclo 24, per cui non si poteva assolutamente correre il rischio che qualcuno potesse pensare che il sole, in realtà, sta ancora dormendo!

Meno male che esiste anche il conteggio Layman inventato ormai più di un anno fa dall’amico Geoff che rimette le cose a posto!

Ma giornali, televisioni e la maggiorparte della gente comune che si interessa al sole e che non legge NIA, ha davanti a sè i conteggi pompati dei 2 enti ufficiali, e così la farsa sul ciclo 24 continua senza sosta!

Solo un piccolo esempio:

Questo era il sole ieri quando il Noaa ha dato un SN di 70:

Queste invece le immagini del sole sempre con un SN di circa di 70 nel 1998:

Dato che un immagine vale più di mille parole, io non aggiungo altro…

Simon

Nuove scoperte sulla Corrente Circumpolare Antartica

Abbiamo giá parlato della importanza sul clima globale della Corrente Crcumpolare Antartica (CCA) in questi articoli:

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/10/22/la-corrente-circumpolare-antartica/

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/10/28/la-corrente-cincumpolare-antartica-e-la-sua-inflenza-sul-clima-della-terra/

E proprio nel secondo ci eravamo lasciati dicendo che le ricerche sulla CCA contunuano e che si stanno facendo sempre nuove scoperte che danno una nuova luca ai cambiamenti climatici ciclici e naturali.

È proprio di questi giorni una importante scoperta che aiuterá i ricercatori a monitorare gli impatti globali della CCA.

Scienziati australiani e giapponesi hanno scoperto una profonda e densa corrente che si muove nel profondo degli oceani antartici.
È una corrente che muove un volume di acqua di 12 milini di metri cubi al secondo, come 40 Rio delle Amazzoni e che si muove ad una velocitá di 20 Cm. al secondo, ed é la piú rapida corrente profonda mai scoperta, la sua profondità è tra i 3000 e i 4500 Mt.
La ricerca é durata 2 anni con l´utilizzo di boe ancorate a vari livelli nelle profonditá oceaniche. Nello studio pubblicato su “Nature Geoscience”, questa corrente, di cui si sospettava l´esistena ma che non era mai stata misurata e studiata, é stata definita cruciale per capire la circolazione marina di tutti gli oceani.
L´acqua di questa corrente é densa, fredda, salata (malgrado la vicinanza con i ghiacci antartici) e con ossigeno abbondante.
Lo studio ha mostrato che questa corrente dall´antartico si dirige verso l´altopiano sommerso di Kerguelen e poi verso l´Oceano Indiano dove poi si ramifica.
Le correnti profonde prossime all´altopiano di Kerguelen sono parte integrale di un sistema globale di correnti oceaniche che determinano quanto calore o freddo gli oceani possono assorbire.
Le misurazioni continueranno con altri e nuovi strumenti che permetteranno, per la prima volta, di determinare quanta acqua é caricata dalla corrente verso il Nord.
Una questione fondamentale sará vedere se questa corrente, che solleva dal fondo marino antartico milioni di tonnellate di plancton distribuendolo in tutti gli oceani, avrá dei cambiamenti ciclici dirigendosi di volta in volta verso il Pacifico, seguendo la corrente di Humboldt cambiando le caratteristiche dei cicli ENSO, o verso l´Atlantico seguendo le coste occidentali africane fino all´equatore, cambiando le specifiche di questi oceani o se segue solo il corso verso l´Oceano Indiano.
Da tutto ció possiamo renderci conto che i nostri amici modellisti climatici con il cervello pieno di CO2 hanno ancora tanta strada da percorrere prima di cominciare a capire che il clima non é immutabile, come loro pretenderebbero che sia, ma segue dei cicli naturali multidecadali che ancora hanno bisogno di tantissimi studi.

SAND-RIO