“Diagnosi numerica” di tutti i cicli solari a partire dal minimo di Dalton!

Premessa

L’articolo seguente non ha certo la pretesa di trarre conclusioni definitive, nè di pronosticare

Si limita a confrontare gli smoothed sunspot number (SSN) calcolati 1 anno prima del minimo, quelli relativi al mese (o ai mesi) del minimo e quelli calcolati 1 anno dopo il minimo, per tutti i cicli dal 1798 ad oggi, cioè dal Minimo di Dalton fino ai giorni nostri. La motivazione di questa scelta risiede nel fatto che l’ultimo SSN disponibile risale a dicembre 2009, esattamente 1 anno dopo il minimo tra i cicli 23 e 24. E’ qualcosa di più che limitarsi a confrontare i soli valori di picco, ma non basta certo a tratteggiare un intero ciclo. E’ come se, per confrontare un certo numero di viaggi, della durata di svariati anni, sovrapponessimo il primo e l’ultimo anno di ciascuno di essi. Ci dice qualcosa, ma non tutto. E’ un po’ più di un gioco con i numeri, ma meno di un’analisi scientificamente completa e rigorosa.

A seguire, è riportata qualche considerazione, cercando di trarre qualche conclusione che possa aiutare a capire che razza di ciclo abbiamo di fronte.

La tabella

Senza ulteriori commenti, la tabella si presenta come segue:

(Per vederla ingrandita cliccare sopra)

Oltre ai dati citati in premessa, in tabella si trovano anche il SSN massimo e la sua data, nella speranza che i ragionamenti sul minimo possano in qualche modo aiutare a capire qualcosa di più sul massimo.

Cominciamo però a commentare i valori di SSN prima, durante e dopo i minimi.

Allo scopo, si è evidenziata l’ultima riga, in grassetto e carattere più grande: rappresenta il minimo appena trascorso, con un’occhio alla previsione (in giallo) sul prossimo massimo, l’ultima sfornata da David Hathaway della NASA. Il SSN è passato da 4,9 un anno prima del minimo (dicembre 2007) da 4,9 a 1,7 (al minimo, dicembre 2008) fino ad 8,3 (dicembre 2009), l’ultimo valore di SSN finora calcolabile.

Analisi

Scorrendo a ritroso la tabella, dalla riga 23-24, appare subito evidente come nessun ciclo, dal 15-16 in poi regga il confronto con la transizione 23-24 e con il nascente ciclo 24: i cicli sono nettamente più intensi, sia in “discesa” (1 anno prima, SSN ben oltre 10), sia come valore minimo (dal doppio fino a 6-7 volte il SSN del dicembre 2008) che in “salita” (1 anno dopo, SSN oltre 10 e in qualche caso oltre 20). Inoltre, con l’eccezione del primo, gli SSN dei rispettivi massimi sono risultati superiori a 100, in qualche caso anche largamente. Si tratta, come noto, dei cicli dell’ormai noto “Grande Massimo” dell’epoca moderna, cioè il periodo, grosso modo compreso tra gli anni ’30 ed i primi anni del XXI secolo, in cui i cicli sono risultati i più intensi da quando si calcola il sunspot number e, stando a recenti ricerche, i più intensi degli ultimi 8000 anni.

Scorrendo ancora più a ritroso la tabella, si incontrano due cicli, le cui righe sono in grassetto, corrispondenti alla porzione finale del cosiddetto “Minimo di Damon”. Essi furono caratterizzati da lunghi minimi (lo si nota già dal fatto che il valore minimo del SSN si è mantenuto immutato per più di un mese) e da massimi non particolarmente intensi. Confrontando i valori dei SSN, si nota come, nella fase di “discesa” ed al momento del minimo, i valori furono paragonabili o addirittura inferiori a quelli della transizione 23-24. Poi, però, in fase di “salita”, gli SSN risultano superiori, nel caso del 13-14 anche piuttosto nettamente. Dunque, con tutte le cautele del caso, sembrerebbe che l’approccio al minimo di tali transizioni di ciclo sia stato “morbido”, come e più di quella 23-24. Poi però sono ripartiti con più “brio” rispetto al nostro.

Dobbiamo per questo pensare che abbiano raggiunto un SSN massimo superiore a quello che raggiungerà il ciclo 24, oppure è una conclusione troppo azzardata?

Risalendo ancora la tabella, si incontrano le transizioni di ciclo comprese tra 6-7 e 12-13. Esse riguardano i due cicli (più buona parte di un terzo ciclo) che seguirono il Minimo di Dalton (1798-1823) ed il cosiddetto “Minimo di Damon” (1850-1913), nella sua parte iniziale e centrale.

Il confronto con la nostra transizione 23-24 consente di osservare come sia il SSN in “discesa”, sia quello del minimo che quello in “salita” risultino più elevati, in qualche caso nettamente, in qualche altro meno nettamente. A tale proposito occorre ricordare che ormai ci troviamo nel mezzo del XIX secolo e non è del tutto fuori luogo ritenere che il sunspot number, e dunque il SSN, possa essere un poco sottostimato rispetto a quello che si sarebbe ricavato disponendo dei mezzi moderni. Infatti, i SN ed SSN precedenti il 1844 sono ritenuti un po’ meno affidabili, per questa ragione, di quelli seguenti.

Rispetto alle altre transizioni di questo periodo, fa eccezione la 6-7, che ha un SSN del minimo inferiore, mentre gli SSN in “discesa” ed in “salita” possono essere ritenuti paragonabili, se non superiori, a quelli della 23-24, in considerazione della sopracitata sottostima.

Si giunge infine alle prime due righe in alto della tabella, cioè al noto “Minimo di Dalton”, caratterizzato da due cicli molto deboli, intervallati da lunghi e profondi minimi. In questo caso, pur considerando le approssimazioni già citate in termini di sottostima dei SSN, si nota che la transizione 5-6 appare più profonda della 23-24 attorno al minimo ed in “salita”, ma non in “discesa”. Mentre invece, la transizione precedente, la 4-5, è paragonabile alla 23-24, anzi i SSN in “discesa” ed in “salita” possono essere considerati senz’altro nettamente superiori a quelli della transizione 23-24 in quanto sottostimati, come già detto.

Conclusioni

Già, che cosa si può concludere?

Si premette che già è difficile stimare ora il massimo del ciclo 24 disponendo di ben altri dati e strumenti che non tre SSN, figuriamoci solo utilizzando questi tre numeri!

Peraltro, David Hathaway lo scrive chiaramente in uno degli articoli pubblicati sul sito della NASA: per stimare con ragionevole attendibilità il valore di un massimo, occorre attendere che il minimo sia trascorso da almeno 2-3 anni; nel nostro caso ciò non avverrà prima dell’inizio del 2011.

Tuttavia, si può subito osservare che,

  • nessuna transizione di ciclo, dal 1798 in poi, risulta avere tutti e tre i SSN inferiori ai corrispondenti della 23-24;
  • solo due transizioni (la 5-6 e la 14-15) hanno almeno due SSN nettamente inferiori a quelli della 23-24 (il SSN in salita della 4-5 si ritiene sia un po’ sottostimato, data la sua “età”, e dunque probabilmente paragonabile o superiore a quello del 23-24);
  • solo il ciclo 6, dopo la transizione 5-6, appare caratterizzato, un anno dopo il minimo, da una ripartenza nettamente più debole di quella del ciclo 24;
  • infine, sebbene ciò abbia ad oggi un valore ancora piuttosto relativo, solo i due cicli del minimo di Dalton hanno un SSN (finale) massimo inferiore a quello (stimato) per il ciclo 24.

Se le conclusioni non vi soddisfano, aggiungetene senz’altro delle altre, insieme alle vostre osservazioni e, naturalmente, le critiche.

Fabio2

49 pensieri su ““Diagnosi numerica” di tutti i cicli solari a partire dal minimo di Dalton!

  1. Fabio2 :

    bora71 :Inverni freddi e macchie solari,possibile una correlazione direttaGli analisti non mettono però in dubbio l’esistenza del riscaldamento globalehttp://it.wrs.yahoo.com/_ylt=A1f4bVgBLkhMYVcBaXtHDwx.;_ylu=X3oDMTExampmY2I3BHNlYwNzcgRwb3MDNQRjb2xvA3VrbAR2dGlkAwRsA1dTMQ–/SIG=14bege048/EXP=1279885185/**http%3A//http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_aprile_15/clima-sole-dipasqua_88765b18-4891-11df-8e85-00144f02aabe.shtml

    Possibile tu sia costantemente fuori tema?
    Ma un commento a tema firmato da te, quand’è che avremo l’onore di leggerlo?

    Pretendi troppo da una intrinseca coscienza subdola che non porta certo ad cosmopolitismo esorciforme.

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  2. luca :Ma quindi questo famoso discorso della possibilità di enormi tempeste solari bel corso del 2013 da dove le ha tirate fuori la nasa (o chi altro ha messo in giro la voce?).C’è qualche correlazione per caso tra il minimo di damon e l’evento di carrington?A esser sincero guardando i tuoi dati non ne capisco bene il nesso…

    Se ti riferisci ai dati in tabella nell’articolo, direi di no, nessun nesso.
    Mi limito a confrontare l’approccio al minimo, il minimo, e la ripartenza dopo il minimo, utilizzando “fotogrammi” distinti.

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  3. Fabio2 :

    Fabio Nintendo :un po’ troppo macchinosa come spiegazione e la tabella di certo non aiuta.

    Come la renderesti più semplice? Mi aiuterebbe molto per la prossima volta.
    Grazie.

    la tabella non l’avrei mai messa, quella è roba che serve a chi scrive l’articolo, al massimo sarebbe passabile a chi ha già una buona abilità nel leggere tabelle e poi quella si vede che è la classica tabella “di base”, cioè quella su cui ci si scrive l’articolo.

    mentre per quanto riguarda l’analisi, bisognerebbe essere più fluidi e dire solo alcune cose, non tutte, altrimenti si va in confusione

      (Quote)  (Reply)

  4. sand-rio :

    Fabio2 :

    bora71 :Inverni freddi e macchie solari,possibile una correlazione direttaGli analisti non mettono però in dubbio l’esistenza del riscaldamento globalehttp://it.wrs.yahoo.com/_ylt=A1f4bVgBLkhMYVcBaXtHDwx.;_ylu=X3oDMTExampmY2I3BHNlYwNzcgRwb3MDNQRjb2xvA3VrbAR2dGlkAwRsA1dTMQ–/SIG=14bege048/EXP=1279885185/**http%3A//http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_aprile_15/clima-sole-dipasqua_88765b18-4891-11df-8e85-00144f02aabe.shtml

    Possibile tu sia costantemente fuori tema?
    Ma un commento a tema firmato da te, quand’è che avremo l’onore di leggerlo?

    Pretendi troppo da una intrinseca coscienza subdola che non porta certo ad cosmopolitismo esorciforme.

    io non sono un esperto.. lascio la parola a chi ne sa di piu'(studiosi e scienziati che rispetto) e leggo TUTTO ..mi informo su TUTTO…
    non ho il paraocchi come qualcuno..
    da quel che mi risulta voi scrivete solo qui..o solo su siti freddofili..
    dove tutti vi danno ragione..
    troppo facile..
    cmq il mio pensiero personale l’ho ripetuto tante volte..mica posso farlo sempre..
    sopratutto qua dove non c’e’ liberta’ di parola..

      (Quote)  (Reply)

  5. bora71 :

    sand-rio :

    Fabio2 :

    bora71 :…………..

    io non sono un esperto.. lascio la parola a chi ne sa di piu’(studiosi e scienziati che rispetto) e leggo TUTTO ..mi informo su TUTTO…non ho il paraocchi come qualcuno..da quel che mi risulta voi scrivete solo qui..o solo su siti freddofili..dove tutti vi danno ragione..troppo facile..cmq il mio pensiero personale l’ho ripetuto tante volte..mica posso farlo sempre..sopratutto qua dove non c’e’ liberta’ di parola..

    Ti informi su tutto, ma non esprimi commenti, non si capisce come la pensi, copi e incolli. Per questo, non so davvero dire se hai paraocchi o meno, fino a quando non esprimerai idee tue.

    Se ti può interessare, per quanto mi riguarda scrivo regolarmente (sul Sole e dintorni) anche su una rivista di astronomia che trovi in edicola e non può essere imputata di “freddofilia”.
    Dunque, prima di parlare degli altri, informati meglio. Sarà mica che tu debba fare lo stesso anche per l’attività solare e la climatologia?

    E poi non fare il piangina, come si dice a Milano, qui c’è liberta di parola, però non libertà di polemica ideologica nè di spamming.
    Basta rispettare qualche regola di buon senso e buongusto e nessuno ti fa tacere.

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  6. Il fatto é che mentre discutiamo dell´articolo postato, arriva il Sig. Bora e mette un commento che nulla ha a che fare con l´articolo. È stata creata una apposita scheda “METEO” dove si possono e si devono postare i commenti meteorologici quando l´articolo é di tutt´altro tenore.
    È solo una questione di buon senso….

      (Quote)  (Reply)

  7. sand-rio :Il fatto é che mentre discutiamo dell´articolo postato, arriva il Sig. Bora e mette un commento che nulla ha a che fare con l´articolo. È stata creata una apposita scheda “METEO” dove si possono e si devono postare i commenti meteorologici quando l´articolo é di tutt´altro tenore.È solo una questione di buon senso….

    Appunto, buon senso, proprio quello che manca a chi sa di uscire fuori tema, nonostante esista un blog tematico, e sistematicamente, senza eccezione, lo fa comunque.
    Peraltro spesso gli articoli postati o i temi sono già ampiamente noti e dibattuti, ma questo è un elemento secondario rispetto al precedente.

    Poi però piange perchè lo si critica e non gli si da la libertà di fare quel che gli pare……mah….

      (Quote)  (Reply)

  8. Fabio Nintendo :

    Fabio2 :

    Fabio Nintendo :un po’ troppo macchinosa come spiegazione e la tabella di certo non aiuta.

    Come la renderesti più semplice? Mi aiuterebbe molto per la prossima volta.Grazie.

    la tabella non l’avrei mai messa, quella è roba che serve a chi scrive l’articolo, al massimo sarebbe passabile a chi ha già una buona abilità nel leggere tabelle e poi quella si vede che è la classica tabella “di base”, cioè quella su cui ci si scrive l’articolo.
    mentre per quanto riguarda l’analisi, bisognerebbe essere più fluidi e dire solo alcune cose, non tutte, altrimenti si va in confusione

    Dici?
    Pensa che ero tentato di replicare le righe della tabella sotto esame per ogni capoverso della parte di analisi, per renderla più chiara…… 🙂
    Ero comunque convinto che la tabella aiutasse a capire meglio, magari manca qualche nota esplicativa……ad esempio un grafichetto (la curva dell’attività solare) che mostri a cosa si riferiscono i tre numeri di SSN.

    Comunque ti ringrazio per le osservazioni, l’ho scritto piuttosto in fretta.
    In effetti l’articolo può essere migliorato quanto a leggibilità, per renderlo più comprensibile a chi non è appassionato del tema e non legge spesso articoli del genere.

      (Quote)  (Reply)

  9. Fabio2 :

    Fabio Nintendo :

    Fabio2 :

    Fabio Nintendo :un po’ troppo macchinosa come spiegazione e la tabella di certo non aiuta.

    Come la renderesti più semplice? Mi aiuterebbe molto per la prossima volta.Grazie.

    la tabella non l’avrei mai messa, quella è roba che serve a chi scrive l’articolo, al massimo sarebbe passabile a chi ha già una buona abilità nel leggere tabelle e poi quella si vede che è la classica tabella “di base”, cioè quella su cui ci si scrive l’articolo.
    mentre per quanto riguarda l’analisi, bisognerebbe essere più fluidi e dire solo alcune cose, non tutte, altrimenti si va in confusione

    Dici?
    Pensa che ero tentato di replicare le righe della tabella sotto esame per ogni capoverso della parte di analisi, per renderla più chiara…… :-)
    Ero comunque convinto che la tabella aiutasse a capire meglio, magari manca qualche nota esplicativa……ad esempio un grafichetto (la curva dell’attività solare) che mostri a cosa si riferiscono i tre numeri di SSN.

    Comunque ti ringrazio per le osservazioni, l’ho scritto piuttosto in fretta.
    In effetti l’articolo può essere migliorato quanto a leggibilità, per renderlo più comprensibile a chi non è appassionato del tema e non legge spesso articoli del genere.

    A me va bene così, continua, ottimo lavoro!

    Simon

      (Quote)  (Reply)

  10. A proposito, avete visto dove momentaneamente si sn andate a formare 2 macchiette chetra l’altro catania stamane ha contato?

    praticamente a livello equatoriale…

    http://sohowww.nascom.nasa.gov//data/REPROCESSING/Completed/2010/mdiigr/20100722/20100722_0142_mdiigr_1024.jpg

    Sn curioso che sandro mi dica la latitudine, ma queste sn macchie da massimo pieno!

    Quanto vorranno ancora far finta di ninete i nostri scienziati?

    Simon

      (Quote)  (Reply)

  11. ice2020 :

    A proposito, avete visto dove momentaneamente si sn andate a formare 2 macchiette chetra l’altro catania stamane ha contato?

    praticamente a livello equatoriale…

    http://sohowww.nascom.nasa.gov//data/REPROCESSING/Completed/2010/mdiigr/20100722/20100722_0142_mdiigr_1024.jpg

    Sn curioso che sandro mi dica la latitudine, ma queste sn macchie da massimo pieno!

    Quanto vorranno ancora far finta di ninete i nostri scienziati?

    Simon

    I due minipore sono a 13° Nord, ed é la prima volta che si formano macchie ad una latitudine cosí vicina all´equatore.
    Le precedenti piú vicine all´equatore avevano latitudini intorno ai 17-18°.
    La grande area 1089 essendo al 3 giro di boa mantiene la latitudine precedente ai 23° Sud.

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  12. sand-rio :

    ice2020 :

    A proposito, avete visto dove momentaneamente si sn andate a formare 2 macchiette chetra l’altro catania stamane ha contato?

    praticamente a livello equatoriale…

    http://sohowww.nascom.nasa.gov//data/REPROCESSING/Completed/2010/mdiigr/20100722/20100722_0142_mdiigr_1024.jpg

    Sn curioso che sandro mi dica la latitudine, ma queste sn macchie da massimo pieno!

    Quanto vorranno ancora far finta di ninete i nostri scienziati?

    Simon

    I due minipore sono a 13° Nord

    Incredibile!

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  13. I discount the current cycle as being as high as the Damon, and defer to the Dalton. I do not count the sunspots, for we have much better data with Greenwich who covered the Damon with measured area.
    The Dalton cycles were Mesa tops, and significantly lower than the Damon cycles.
    We will know soon enough if the 1st Eddy cycle will reach the Dalton Mesa height.
    Today, I project the sun w/70mm F/10 and my best eyepiece 26mm. I resolve 3 dark spots, 1 less dark spot, and several ghostly spots hard to see. L&P still eats.

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  14. Grazie delle risposte ragazzi e si che fosse inferiore agli altri c’erano pochi dubbi però speravo in un minimo più profondo poche spot, solar flux su valori bassini, ecc, ivece mi sembra che se avremo una serie di cicli come il Damon potrebbe gia essere un grande traguardo amche a vedere il grafico dell’articolo comunque boh vedremo 🙂

    E ottimo articolo come sempre 🙂

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