Archivi giornalieri: 17 Agosto 2010

NON SI PUO’ ANDARE AVANTI COSI’!!!

Clicca qui per vedere l’immagine ingrandita:

http://www.ct.astro.it/sun/draw.jpg

L’osservatorio solare di Catania è un centro ultra-moderno che ormai da anni collabora col Sidc per la formulazione dell’International Sunspot Number (RI).

Più volte il centro Catanese è stato oggetto delle cronache di NIA ma anche di tanti altri siti sparsi nel mondo che come noi si occupano da vicino di questo minimo solare. Al momento Catania rappresenta di certo uno degli osservatori mondiali più all’avanguardia, capace di segnalare regioni e macchie che tutti o la stragrande maggioranza degli altri osservatori mondiali non riescono a scorgere.

La prima volta che l’ormai celebre osservatorio catanese è salito agli onori della cronaca, è stato nel corso del mese di agosto 2008, quando tutti i principali centri adibiti all’osservazione delle macchie solari avevano sentenziato un mese completamente spotless, tutti appunto tranne il centro siciliano che riuscì a scorgere una timida regione con all’interno un flebile pore.

Da allora, le cose sono andate solo peggiorando!

Numerosi osservatori dilettanti che quotidianamente scrutano i cieli alla ricerca delle macchie fantasma segnalate da Catania, rimangono delusi, le macchie catanesi restano e resteranno visibili solo ai potenti telescopi siculi e ai loro bravissimi tecnici.

Come più volte ribadito qui su NIA, nutro enorme rispetto per coloro che lavorano nel centro di Catania, sono gli unici che da quando seguo questo ciclo solare, sono sempre rimasti coerenti con se stessi, ed anche quando cambia il nome del tecnico osservatore, il risultato è il medesimo! Ovviamente stimo e rispetto il loro lavoro, pur non condividendolo, e dato che in Italia c’è ancora libertà di espressione, trovo giusto rimarcarlo, onde evitare malintesi.

Quindi come più volte affermato, ritengo che chi stia sbagliando in tutta questa storia, sono i signori del Sidc, proprio coloro che dovrebbero garantirci la continuità col passato (quante volte avrò ripetuto questa frase!), non possono più permettersi di avere tra le loro fila osservatori che usano metodiche e strumenti di conteggio non compatibili con quelli di un tempo, perchè altrimenti lo si dica prima che è giusto contare le macchie solari con i telescopi più potenti che abbiamo a disposizione oggi per andare incontro ai progressi ma che al contempo della continuità col passato, non ce ne frega più nulla!

Perchè cari signori del Sidc, come si dice dalle mie parti, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca!

Se ammettono questo, io smetterò di rompergli le scatole con questi articoli e mi metterò l’anima in pace!

Ma purtroppo questi signori non lo diranno mai, e sapete perchè?

Perchè evidentemente a loro va bene così!

A loro va bene che 300 e passa anni di conteggi e minuziose ricostruzioni delle macchie solari, vengano tutto ad un tratto buttati nel bidone!

Non ho altre spiegazioni, perchè nonostante le numerose segnalazioni e critiche che hanno ricevuto soprattutto in questi ultimi anni, le cose non sono cambiate di una virgola, ma anzi con l’avanzare del ciclo 24, sono addirittura andate peggiorando!

Perchè io da questa immagine, un SN di 62 non lo vedo:

http://sohowww.nascom.nasa.gov//data/REPROCESSING/Completed/2010/mdiigr/20100816/20100816_1143_mdiigr_1024.jpg

A parte il fatto che nell’area cerchiata con il punto interrogativo a fianco non vi sono macchie, mentre Catania ne mostra una miriade, le altre rispettivamente contengono,come vi accorgerete cliccando sul link sopra, un pore la regione nel sud emisfero, 3 quella nel nord che sta per girare il lato visibile e 4 macchiette quella sempre nel nord emisfero, l’unica contabile anche col nia’s count!

E che SN ci mette il Sidc oggi?

38! (per la cronaca il Noaa mette 39, ed i valori del sidc sono di norma sempre 1/3 più bassi di quelli americani)

http://sidc.oma.be/html/SWAPP/dailyreport/2010/meu228

Voi capite che così, non si può proprio più andare avanti!

Il numero giusto che avrebbero dato durante il minimo di dalton sarebbe stato 9…come abbiamo messo noi col Nia’s count:

http://daltonsminima.altervista.org/?page_id=8780

E tutto ciò è ampiamente confermato dall’immenso e lodevole lavoro che sta facendo da mesi il nostro Pablito, il quale ogni giorno guarda il cielo con un telescopio di uguale potenza a quelli che si usavano 100 anni fa, e le uniche macchie che riesce a vedere sono le stesse che contiamo noi tramite il sistema di Luca Nitopi che ha permesso il Nia’s count!

A tal proposito, lo stesso Pablito sta preparando un pezzo che spiega le differenze tecniche tra gli osservatori moderni Catania style e quelli di una volta…da non pedere, soon su NIA!

In conclusione quindi, come avevamo già immaginato, più si andrà avanti verso il massimo del ciclo 24, e più queste disparità tra conteggi moderni e passati tenderanno ad aumentare. Fintanto che il Sidc avrà tra le sue file certi osservatori moderni, ogni raffronto coi minimi importanti non avrà più senso di esistere. E’ probabile che assisteremo ad un minimo di portata eccezionale senza quasi accorgercene, se non da questo ciclo, dal prossimo.

Ho fondato NIA proprio per portare avanti questa lotta, e credo di aver fatto appassionare e sensibilizzare tanta gente. Ma mi accorgo che coloro che dovevano essere sensibilizzati per primi, e cioè gli enti preposti di Sidc e Noaa, continuano a far le orecchie da mercante!

Questa non è più scienza, ed io me ne tiro fuori!

W NIA, W il NIA’s COUNT!

Simon