CONOSCENZA BASE DEL SOLE 9b) ROTAZIONE E ATTIVITÀ: REGIONI ATTIVE ED ERUZIONI.

La fotosfera, la cromosfera e la corona sono gli strati costituenti l´atmosfera del Sole. Lí é possibile incontrare strutture molto diverse il cui carattere variabile o effimero é la base del concetto di attivitá.

fotosfera, cromosfera e corona. La fotosfera, strato turbolento della superfície del Sole, si presenta tanto brillante che é l´unica parte normalmente visibile. Ci sono diverse caratteristiche ad essa associate, le principali le macchie solari e le eruzioni. Subito dopo la fotosfera abbiamo la cromosfera, una vasta regione di varie migliaia di chilometri di spessore e oltre questa, separata da una stretta zona di transizione abbiamo la corona, la parte esterna dell´atmosfera solare.

Le macchie solari sono apparentemente le strutture meno attive. Sembrano scure perché sono “fredde” ossia possiedono circa di 1700 K meno che le regioni vicine; la temperatura della regione centrale di una macchia, l´ombra, puó scendere fino ai 3.000 K. La granulazione sembra sparire, segno che la convenzione é, per lo meno superficialmente, meno forte, diminuendo cosí almeno una fonte di calore. Misure del campo magnetico solare indicano che questo é sicuramente sufficientemente intenso per sopprimere o comprimere la convenzione sottostante. sopra la macchia solare, piú questo campo modella la macchia: la pressione magnetica andrá rapidamente a dominare la pressione gassosa. È questo che mostra la penombra della macchia: i filamenti, scuri o brillanti, materializzano le linee di forza; partendo dal centro della macchia, salgono nella cromosfera e ritornano a chiudersi nuovamente sopra la fotosfera vicina. Questo fenomeno non si verifica nel caso dei PORI, piccole macchie sprovviste della penombra.

Macchia solare con penombra e pori. Nella figura si possono osservare una macchia con penombra (filamenti) e sotto i pori sprovvisti della penombra.

Una mappa magnetica di una regione attiva rivela che i campi forti non si limitano alle macchie, ma rivela anche lí sono concentrate delle zone brillanti, le FACOLE. La brillantezza elevata delle facole si spiega per avere una temperatura piú alta. La ragione per cui nello stesso campo magnetico intenso possono prodursi regioni brillanti calde, le facole, e nello stesso momento regioni scure e fredde, le macchie, forse si puó spiegare attraverso le differenti strutture del campo magnetico di convenzione.

Le diverse strutture adottate dal campo magnetico potrebbero essere alla base dell´apparizione delle differenti manifestazioni della attivitá solare: zone brillanti (flares e facole) (a) nella mappa (c) e zone scure le macchie (b) nella mappa (d).

Il dominio della pressione gassosa da parte della pressione magnetica, man mano che ci solleviamo nell´atmosfera, fa che la materia, una volta ionizzata sotto l´effetto delle alte temperature, si trovi limitata dal campo magnetico, adottando le piú diverse fantasie geometriche. Questa delimitazione risulta dall´imprigionamento delle particelle elettricamente caricate (protoni, elettroni e ioni) che vanno in spirale attorno le linee di forza. Cosí osserviamo archi di tutte le dimensioni (da 100 a 10 000 km) e di tutte le temperature.

In un arco le particelle caricate si dispongono a forma di elica attorno le linee di forza del campo magnetico (sopra). La densitá della materia é abbastanza grande per fare questi percorsi estremamente lenti. Un filamento é supportato dalla tensione del campo magnetico orizzontale (sotto). Inoltre questo ultimo si isola dall´ambiente caldo.

In questa maniera, la materia finisce di essere isolata passando ad essere supportata dal campo magnetico. è spiegata in questa maniera l´esistenza dei filamenti che sembrano scuri nel disco, perché la luce solare é assorbita lí e, al contrario, brillanti fuori dal limbo, una volta che la luce qui emessa é piú intensa del fondo cosmico. La temperatura di questi filamenti, al quale si dá nome di PROTUBERANZE o prominenze, é di circa 8.000 K., sufficientemente piú bassa del mezzo avvolgente, la corona che raggiunge 1 milione di K. : il campo magnetico appena autorizza un effetto di cambiamento di calore lungo delle sue linee di forza, isolando cosí la materia della fornace coronale.

Protuberânza solare
Prominenza eruttiva. Questa grande eruzione solare proietta materia (plasma) ad una altezza di centinaia di migliaia di chilometri sopra la fotosfera. Il gas ionizzato si trova ad alte temperature ma inferiore a quello del mezzo che lo avvolge.

Comunque, sotto diverse influenze come riscaldamento o riorganizzazione magnetica, la protuberanza puó essere “attivata” lasciando di essere in equilibrio. La materia “fredda” puó salire con una velocitá superiore a 100 Km al secondo, fino ad una altezza di un raggio solare e scomparire: in altri casi dopo la scomparsa brusca, il filamento torna e guadagna forma potendo sopravvivere a varie rotazioni solari.

Eiezione di massa coronale. In questa sequenza temporale di immagini, é visibile una enorme eiezione con una velocitá di circa 1000 Km/s. Nella misura che questa formazione aumenta di volume, una cavitá scura comincia a formarsi nella quale é possibile vedere una prominenza. Il disco nero nella parte superiore destra di ogni immagine é il disco coronografo usato per questo tipo di immagini. (Fonte:Solar Maximum Mission)

Insomma, una regione attiva assomiglia alla maggior parte dei fenomeni che stanno alla origine della attivitá solare: macchie, facole, protuberanze. Si tratta prima di tutto, di zone di linee del campo magnetico chiuse e complesse. Quando accade una riorganizzazione magnetica, fenomeni dinamici spettacolari (eiezioni di materia) e anche violenti (eruzioni) appaiono.
Le eruzioni, raramente visibili in luce bianca (le migliori osservazioni sono fatte nella banda H-alfa idrogeno) sono fenomeni violenti il cui effetto si puó far sentire sulla Terra. L´eruzione si caratterizza Per un aumento molto forte della brillantezza, coprendo enormi regioni che possono arrivare a 5.000.000 di metri quadrati.

Esiste una gamma molto grande di manifestazioni eruttive, tanto dal punto di vista della importanza del gas emessivo, come della geometria, della durata, della natura dello spettro, etc..Peró qualcosa in comune lo hanno: in meno di un minuto le intensitá dei raggi solari aumentano dieci volte o piú, essendo necessari vari decine di minuti o anche ore affinché l´emissione luminosa torni al suo livello normale.

Protuberanza in H-alfa (colori falsi) In questa protuberanza, la materia é frammentata in piccoli filamenti orientati verticalmente. Deve essersi formata probabilmente a partire dalla materia coronale vicina, nella sequenza di di una eiezione di massa, lasciando attorno una cavitá. (Fonte: Big Bear Solar Observatory)

Le strutture piú spettacolari sono i grandi getti di gas, che presentano una base a forma di bolla arrotondata, che dopo si restringono in una estesa punta in direzione a 3 o 4 raggi solari, per poi allungarsi sotto forma di una coda radiale fino ad una decina di raggi solari. Nella coda, la materia coronale si allontana dal Sole con una velocitá di espansione supersonica. Altra proiezioni di massa, piú modeste, posseggono appena la base a forma di bolla, che culmina a due o 3 raggi solari. Queste eiezioni gassose, (dette anche FLARES, le prime e PROMINENZE le seconde, possiedono tempi distinti di vita: alcuni mesi nel caso delle prominenze e alcune settimane nel caso dei Flares) succedono quando una quantitá significativa di plasma denso piú freddo o gas ionizzato scappa dai campi magnetici solari deboli, normalmente chiusi e confinati, ed é espulso verso lo spazio interplanetario o eliosfera.
Eruzioni di questo genere possono produrre grandi problemi nelle zone piú vicine alla Terra, colpendo le comunicazioni, i sistemi di navigazione e addirittura il sistema di distribuzione elettrico.

SAND-RIO

33 pensieri su “CONOSCENZA BASE DEL SOLE 9b) ROTAZIONE E ATTIVITÀ: REGIONI ATTIVE ED ERUZIONI.

  1. La NASA lancerá nel 2018 un satellite che entrerá dentro il Sole. Il satellite Solar Probe Plus ha la grandezza di una utilitaria e nel suo tuffo dentro il Sole dovrá studiare il mistero dell´alta temperatura della corona e cosa spinge il vento solare e in piú trasmetterá delle immagini 3D e misurerá i campi magnetici da vicinissimo.
    Il satellite per poter entrare dentro la stella prima di essere disintegrata avrá la protezione di uno scudo in carbonio capace di resistere a temperature superiori ai 1.400°C.e rsistere ai fortissimi campi magnetici.
    http://www.apolo11.com/spacenews.php?posic=dat_20100909-084711.inc

      (Quote)  (Reply)

  2. @ Paolo72 / @ Danyastoria

    Essendo la macchia solare per definizione una regione della superficie del Sole dalla forte attività magnetica….

    Ale
    http://daltonsminima.wordpress.com/2010/07/07/il-sole%C2%A0ora%E2%80%A6/

    ………abbiamo già detto come questi pianeti giganti non abbiano alcuna influenza di tipo gravitazionale sul Sole da cui nessun effetto “mareale” visto che il Sole rappresenta oltre il 99% di tutta la massa del Sistema Solare, altro aspetto invece è quello elettromagnetico, infatti Giove ha un GMF planetario 14 volte più forte di quello solare, Saturno “solo” 7 volte più potente del Sole e Urano simile al Sole stesso.

    Adesso invece la teoria di confine…se non oltre…Bendandi

    http://www.informarmy.com/2009/09/raffaele-bendandi.html

    Dopo quanto ho detto, il fenomeno della periodicità un decennale delle diverse manifestazioni solari, altro non è che la conseguenza di un battimento, risultante dalle differenti rivoluzioni dei tre pianeti Venere, Terra e Giove, le cui masse circolando attorno al Sole vengono appunto ad ogni undici anni a trovarsi rispetto detto corpo celeste, perfettamente allineate sommando così i loro sforzi attrattivi.

    Quindi se 1+1 fa 2…..
    Attenzione…attenzione…..
    bip..bip….
    allarme alto per macchie in posizione “earth-facing” per giorni prossimi o passato il 20 Settembre…..bip…bip…
    😆

    P.S.
    Mi sembra di aver sentito parlare in questi giorni di “probabile massimo” per l’emisfero nord
    e di macchie a livello equatoriale…
    guarda caso in queste settimane nelle quali troviamo ben 4 pianeti (da una parte) molto vicini a tirar….di cui 2 Giove e Saturno con dei bei motori elettromagnetici !
    Noi siamo in linea e tra il Sole e i due giganti gassosi !

      (Quote)  (Reply)

  3. darkman79 :

    sand-rio :Giorno 5 é caduto un meteorite in colombia, (vedere ariticolo e filmato annesso) adesso questi due altri che giá sono passati vicini vicino. Non é che siamo bombardati? O é solo un caso fortuito?http://www.apolo11.com/cometa_73p.php?posic=dat_20100906-114459.inc

    Questi due tra l’altro li hanno scoperti solo domenica a pochi giorno dal loro passaggio vicino alla terra, insomma siamo in buone mani per fortuna erano solo dei piccoli sassi.
    ritrovato su una spiaggia in turchia e me ne dimentico qualcuno che ora non ricordo.

    Beh, sì, senza scherzi, ma siamo in buone mani… se l’oggetto fosse stato più grande sarebbe stato scoperto con grande anticipo.
    Gli oggetti molto piccoli vengono scoperti quando sono molto vicini e quindi sono dotati sia di maggiore luminosità, che soprattutto di un veloce moto proprio apparente.
    Per il resto, la Terra da sempre è colpita da schegge meteoriche che quasi sempre si bruciano nell’atmosfera.
    Ricordo che centinai di telescopi monitorano il cielo h24, alla ricerca degli oggetti potenzialmente pericolosi.

      (Quote)  (Reply)

  4. danyastoria :

    quindi se ho capito bene dal 20 settembre in poi dovremmo aspettarci una miriade di macchie giusto?

    Non è detto !
    Bendandi parla di Giove,Venere e la Terra come motori (nel loro moto intorno al Sole) nella creazione delle macchie solari….ma gli effetti dovuti a Saturno e Urano ????
    Grosso punto interrogativo !
    Cmq ti consiglio di effettuare una breve ricerca negli archivi di NIA in maniera tale da ampliare le conoscenze in merito agli aspetti elettromagnetici e gravitazionali !
    Digita nel motore di ricerca le seguenti parole :

    Centro di massa
    Landscheidt
    Livingston and Penn
    Timo Niroma

      (Quote)  (Reply)

  5. @FabioDue
    Certo… probabilisticamente….
    L’unico che e’ caduto sulla terraferma e’, appunto quello siberiano….

    E poi siccome la terra non ha questo gran campo gravitazionale ed e’ piccolina… risulta difficle “cicciolarla” ……

    Ciao
    Luca

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.