IL “MITO” DELL’EFFETTO SERRA VA IN FRANTUMI (Seconda Parte)

5)      L’atmosfera non è né una coperta, né una serra.

Il punto fondamentale è che il concetto di “effetto-serra” o “effetto-coperta”, nel caso dell’atmosfera terrestre, è fuorviante ed errato, semplicemente perché è totalmente scorretto paragonare degli oggetti passivi ed inerti come la coperta, o il soffitto in plastica o vetro e le chiusure delle serre, ad un luogo enormemente complesso, attivo e dinamico qual è l’atmosfera terrestre.

Sarebbe un po’ come equiparare una lavagna di ardesia ad un PC ultra-moderno, per il fatto che entrambi gli oggetti possono essere usati per scriverci sopra e hanno uno schermo nero!

Tutti i modelli dell’IPCC sono errati perché offrono sempre un’immagine piatta, rozza, semplicistica e bi-dimensionale dell’atmosfera terrestre, come uno spazio statico in cui avvengono solo movimenti in entrata ed in uscita: entrano x radiazioni, ne fuoriescono y.

Ma l’atmosfera terrestre è talmente dinamica e complessa, che noi riusciamo a malapena a prevedere per 4-5 giorni, o al più una settimana, le reazioni meteoclimatiche degli elementi che la compongono!

Ecco quindi che – come vedremo subito – è errato credere che una variazione in aumento dei “gas-serra” determini tout court – se non un aumento delle temperature (e abbiamo visto che non è possibile per le leggi fisiche) – un “rallentamento” crescente dei tempi quotidiani e stagionali di raffreddamento, nel passaggio dal giorno alla notte, e dall’estate all’inverno.

Il concetto fondamentale è che se da un lato i gas atmosferici rallentano i tempi di raffreddamento, nel contempo essi possiedono anche una vigorosa azione rinfrescante, che per intensità supera sempre la prima.

Quindi, se aumentano i gas atmosferici, in particolare la CO2 e l’umidità (H2O), questi gas in primo luogo “schermano” le radiazioni solari in entrata, inoltre un loro aumento si traduce anche in una crescita di nuvolosità, e dunque di pioggia e neve (in inverno e a determinate latitudini), e questa azione è SEMPRE prevalente e più intensa dell’azione  di “rallentamento” dei tempi di raffreddamento delle temperature.

Una prova di ciò l’abbiamo proprio osservando che i luoghi della Terra in cui si raggiungono le temperature più alte che altrove, sono proprio i luoghi aridi e i deserti (Sahara, Penisola arabica, Valle della Morte, ecc.) nei quali non vi è alcuna umidità e non piove quasi mai. Lì vi è anche una grande escursione termica, voi potete passare da +50°C all’ombra nelle ore di massima insolazione, a 0°C o sotto lo zero di notte, proprio perché non esiste alcuna umidità né gas che rallentino il raffreddamento delle temperature, ma d’altra parte non avete neppure nubi che schermino i raggi solari in entrata, impedendo loro di raggiungere la massima intensità.

Per contro, nei luoghi tropicali, equatoriali, o monsonici (Filippine, Vietnam, Brasile, ecc.) caratterizzati da elevate umidità ed ampia vegetazione pluviale, le temperature non scendono mai sotto i 15°C, mediamente, e addirittura voi avete molte località in cui tra giorno e notte avete un’escursione termica minima, e a volte nulla, potete trovare 27° C di giorno e 24°-25°C di notte.

Ma d’altra parte l’elevata umidità atmosferica impedisce anche che si raggiungano temperature massime troppo elevate, come nei deserti citati.

Ecco perché ha poco senso – come capita di leggere spesso – calcolare teoricamente cosa succederebbe se raddoppiasse la CO2 attuale, o se triplicasse o decuplicasse, ecc.

Il prof. Heinz Hug, ad esempio http://www.john-daly.com/artifact.htm  ha calcolato, in laboratorio, che se l’attuale CO2 atmosferica, che è più o meno lo 0.0357% di tutti i gas, raddoppiasse e arrivasse allo  0.0714, le temperature salirebbero solo di 0.017°C.

Il geofisico  Timothy Casey http://greenhouse.geologist-1011.net/ ha calcolato (cfr. al punto 3.1 in fondo) invece che se anche si aumentasse a 10.000 ppm (= parti x milione) la quantità di CO2 presente nell’atmosfera (cioè la si aumentasse di oltre 25 volte!)  la crescita delle temperature sarebbe solo di 0.04°C, cioè nulla.

Ma lo stesso Casey si affretta ad aggiungere che tale crescita delle temperature nell’atmosfera (teorica) verrebbe però compensata da un meccanismo di riequilibrio che vedrebbe diminuire le temperature a bassa quota, mentre salirebbero quelle degli alti strati della Troposfera, a 11 km. di altitudine ed oltre.

Le stesse considerazioni che faceva il noto fisico Miskolczi, analizzando l’azione di riequilibrio termico dell’atmosfera, rispetto ai fenomeni di “riscaldamento” che vi avvengono.

Ora, lasciamo perdere il fatto che – come abbiamo visto – anziché parlare di modestissima crescita delle temperature sarebbe corretto invece parlare di modestissimo rallentamento teorico dei tempi di raffreddamento, poiché i gas atmosferici (più freddi) non possono mai accrescere le temperature dei suoli (più caldi).

Ma il punto è che tutti questi calcoli teorici con la CO2 presa isolatamente e in laboratorio, o con la CO2 + umidità (che peraltro costituisce  il 95% e più dei c.dd. “gas serra”) non tengono conto del fatto che nella realtà l’azione “rallentante-del-raffreddamento” dei gas atmosferici è modesta, ed è soverchiata dalla loro capacità di schermare nel contempo le radiazioni solari, o innescare fenomeni rinfrescanti quali la condensazione dei gas caldi in nubi (espandendosi e salendo di quota), e poi la formazione di piogge o nevi, o di venti impetuosi (raffreddanti) per differenze di pressioni tra i vari strati d’aria.

6)      Inquinamento e temperature

Una delle falsità e manipolazioni peggiori e più irresponsabili operate dai propagandisti dell’IPCC e dai politici e media loro sodali, è quella di avere fatto passare nella testa delle persone concetti totalmente errati e fuorvianti, quali ad esempio: + “gas-serra” = + caldo nell’atmosfera e + caldo in superficie, oppure: + inquinamento atmosferico = + caldo.

Nella realtà chiunque conosca il clima e l’ambiente, oltre che le leggi fisiche, sa che non esiste alcun rapporto tra la crescita dell’inquinamento atmosferico e la crescita delle temperature, anzi semmai è vero il contrario: + inquinamento atmosferico = calo delle temperature terrestri!

Ed ecco perché il c.d. “effetto-serra”, oltre ad essere una bufala pseudoscientifica, non ha nulla a che fare con l’inquinamento dell’atmosfera, che crea semmai un effetto contrario a quello sostenuto dai ciarlatani dell’IPCC.

Lo possiamo dimostrare subito, sulla base dell’osservazione di TUTTI i fenomeni atmosferici e climatici che troviamo in natura.

E’ ben noto che quando si verificano eruzioni vulcaniche di grande portata, come fu quella del Pinatubo negli anni ’90 http://en.wikipedia.org/wiki/Mount_Pinatubo , o come fu nel 1815 quella del vulcano Tambora, in Indonesia http://it.wikipedia.org/wiki/Anno_senza_estate  si assiste a fenomeni di CALO delle temperature, o addirittura all’abolizione delle estati, come avvenne nel 1816 anche in Europa, quando vi fu un’estate freddissima, con nevi a giugno (!), quale diretta conseguenza dell’eruzione del vulcano indonesiano l’anno precedente e di alcuni altri vulcani.

Ciò perché l’enorme quantità di particelle di silicati, solfuri, polveri, ecc. che le grandi eruzioni vulcaniche sprigionano nell’atmosfera, crea una schermatura durevole delle radiazioni solari in entrata, e ciò si ripercuote sulle temperature, che scendono al suolo.

Ma lo stesso avviene – anche se su scala minore – nelle località urbane dove è – o era – più alto l’inquinamento atmosferico, lì si verifica IL CONTRARIO di un ipotetico effetto-serra, perché lì si verificano fenomeni di INVERSIONE TERMICA, quindi avete più caldo in quota, fino ad 1-2 km, e PIU’ FREDDO AL SUOLO!

http://it.wikipedia.org/wiki/Inversione_termica

Ciò accade perché lo smog e le polveri sottili creano cappe o nubi di smog nei bassi strati atmosferici, che determinano un’inversione dei gradienti termici, quindi al suolo avete temperature inferiori rispetto a quelle che trovate ad 1-2 km di quota, dove lo smog cessa, e circola aria più calda.

E’ quanto avviene anche ai Poli e nelle località dove c’è molta neve: il Sole non riesce a riscaldare (anche per la riflessione dei raggi per il fenomeno dell’albedo) la superficie terrestre gelata, dove l’aria solitamente è più fredda che alle altitudini più elevate, e anche lì c’è un’inversione del normale gradiente termico, (che fa sì che di solito salendo in quota le temperature si abbassino, fino ai –55°C dell’alta Troposfera, sopra gli 11 km. di altitudine al Polo e ai 20 km. all’Equatore).

Ma quello che conta è che in realtà “l’effetto-serra” non si è mai visto in natura, neppure là dove c’è il maggiore inquinamento atmosferico, e le città diventavano vere “camere a gas” invivibili.

Perfino lì, perfino a Londra quando vi fu nel 1952 la più pestilenziale nube di smog che uccise in pochi giorni moltissime persone, non accadde che vi fossero al suolo temperature più alte di quelle in quota, come ci vogliono fare credere i fanatici del serrismo.

Si verificò proprio l’opposto! Al suolo era fresco ed umido, e in quota, sopra la coltre di smog, le temperature erano più elevate, un classico caso di  inversione termica, L’OPPOSTO di un ipotetico e fantasioso “effetto-serra” che riscalderebbe il suolo per opera dei gas in alto nell’atmosfera.

Quindi non vi è alcun rapporto tra la lotta all’inquinamento atmosferico – che ovviamente è giusta e sacrosanta per la nostra stessa salute e vita – ed un ipotetico calo delle temperature e lotta al “riscaldamento globale”. Si tratta di fenomeni totalmente diversi, e che non hanno alcun rapporto tra loro, come i media ed i politici ignoranti vogliono farci credere.

Paradossalmente più inquinamento atmosferico (vulcani, smog, ecc.) significa anche temperature più basse al suolo, NON più alte!

Anche perché l’inquinamento atmosferico è determinato non già dai c.dd “gas serra”, che sono gas del tutto naturali e necessari alla vita, come la CO2 (che la natura produce da milioni di anni in quantità 1000 volte superiori a quelle umane ed è fondamentale nel metabolismo delle piante!) o il vapore acqueo delle nubi (che è 100 volte maggiore della CO2 e viene prodotto dall’evaporazione delle acque oceaniche), bensì dalla combustione industriale di sostanze tossiche come i benzeni, i solfuri, i cloruri, i fenoli,  dal pm10 e le polveri sottili, ecc. ecc.

Ancora una volta si può constatare come l’ignoranza scientifica e la manipolazione delle credenze popolari da parte dei media e dei politici che li sostengono, crei poi convinzioni – come il fantomatico “effetto-serra” – che non hanno alcuna base né scientifica, né sperimentale, né riscontro alcuno nei fenomeni naturali osservabili.

7)      L’atmosfera è un “radiatore”, non una coperta!

Vorrei quindi concludere con un’osservazione che mi sembra importante. Un’attenta osservazione dei fenomeni atmosferici, porta semmai a paragonare l’atmosfera ed i suoi complessi effetti ad un “radiatore” piuttosto che ad una serra o una coperta, quindi ci porta a ritenere che l’atmosfera raffreddi la superficie terrestre, e non la riscaldi affatto!

C’è poi un fenomeno/concetto – oltre quelli già esaminati sopra – che lo dimostra ampiamente, ed in modo visivamente chiaro.

E’ il concetto della “ CIRCOLAZIONE GENERALE ATMOSFERICA” che avviene nella Tropopausa, tra la Troposfera e la Stratosfera, sopra gli 11 km. di quota. http://www.meteorologia.it/didattica/avanzato/circolazione%20generale.htm

Perché negli ultimi decenni la circolazione atmosferica generale ha richiamato sempre più l’attenzione dei meteorologi, onde poter formulare previsioni sempre più precise?

Perché lì si sviluppano venti freddissimi di grande intensità,  tra i 200-300 km/h (Jet Stream o Corrente a Getto http://it.wikipedia.org/wiki/Corrente_a_getto ), di origine polare (e a –55°C), che ruotano attorno alla Terra secondo direzioni a volte vorticose e molto complesse (es. moto di Coriolis), e sono all’origine di moltissimi fenomeni atmosferici, tra cui le “supercelle” (nelle quali si sviluppano le grandi perturbazioni), e molti altri fenomeni atmosferici convettivi (es. onde di Rossby, tornado, monsoni, piogge tropicali, ecc.).

Ora, la grande circolazione atmosferica – se ci fate caso – funziona proprio come una sorta di gigantesco “radiatore” che avvolge la superficie terrestre, a somiglianza della ventola che la vostra auto aziona automaticamente per raffreddare il motore, e per evitare che fonda quando è troppo caldo.

Ecco perché ha poco – o nessun – senso pensare alla CO2 e ai presunti “gas-serra”, quando poi dobbiamo ammettere che i fenomeni atmosferici ci portano a vedere l’atmosfera come un “radiatore” attivo, e non come una coperta passiva ed inerte, e dunque ci portano a considerare i fenomeni termodinamici e termoconvettivi, e NON la valutazione “statica” e teorica delle proprietà dei gas.

In altre parole, e per ricorrere ad un esempio concreto: a voi importa se il motore della vostra auto è raffreddato da aria con più o meno CO2, o più o meno azoto e ossigeno?

Ovviamente no, perché quello che prevale e conta è il fatto che il meccanismo convettivo del radiatore faccia sì che lo spostamento dell’aria sia il fattore dominante nel raffreddamento del motore, NON la composizione dei gas che la ventola spinge verso il motore caldo.

Allo stesso modo, i meccanismi termoconvettivi “rinfrescanti” che portano alla formazione di nubi, venti, piogge e nevi nell’atmosfera terrestre, prevalgono sulla composizione e la percentuale dei singoli gas, e sui loro presunti effetti “riscaldanti” o “rallentanti-del-raffreddamento”, nella dinamica del raffreddamento di quel “motore” della Terra che sono i suoli terrestri, o le superfici oceaniche.

Quindi saranno i Cicli Solari, i movimenti astronomici di Sole e Terra, le grandi correnti oceaniche, la Circolazione Generale Atmosferica, e tutti i fenomeni termoconvettivi a loro connessi (venti, piogge, nevi, nuvolosità e perturbazioni) a dettare i ritmi dei cambiamenti climatici, non già un fantomatico ed inesistente “effetto-serra” da variazioni percentuali dei gas atmosferici.

8)      Il “luminare” non è infallibile

Per concludere, se permettete, un piccolo consiglio, che ho sempre applicato a me stesso.

Questi sono argomenti sui quali è facile rimanere confusi, o fuorviati, perché il clima è un argomento complesso, che implica la conoscenza di molti concetti fisici, chimici, termodinamici, matematici, meteorologici, ecc., su cui non si troveranno mai due persone che la pensano proprio allo stesso modo.

Inoltre è facile rimanere perplessi, leggendo – come capita spesso – articoli sul clima nei quali si mostrano calcoli matematici molto complessi (e non comprensibili ai più), con integrali, funzioni implicite, hamiltoniane, laplaciane, ecc., tali da lasciare l’impressione che chi ha scritto quegli articoli sia un “luminare” dal quale possiamo solo imparare.

Ebbene, non è affatto così!

Mi sono reso conto che – non di rado – coloro che possiedono una grande preparazione specifica e tecnica, poi magari sviluppano ragionamenti e conclusioni finali errati perché partono da concetti più semplici, ma viziati da errori in partenza.

In questo articolo, come noterete, mi sono limitato ad illustrare i concetti fondamentali (senza calcoli o spiegazioni troppo complesse) che dimostrano –  e non solo a mio parere, è ovvio – la totale infondatezza scientifica e sperimentale dell’effetto-serra, a cui – fino a 4-5 anni fa – anch’io avevo dato credito, semplicemente perché lo davo per scontato, sentendolo citare ovunque da anni da tantissime persone, e non riflettevo sull’inconsistenza delle sue basi scientifiche.

Ebbene, di recente ho avuto modo di parlare con un docente universitario abbastanza noto (di cui taccio il nome) che invece crede ancora che il concetto di “effetto-serra” sia valido.

Sono rimasto colpito dal fatto che – quando cercavo di illustrargli i concetti e i dati sperimentali che demoliscono tale falsa teoria (1° e 2° principio, serre di Wood, temperature lunari, inversione termica, grande circolazione atmosferica, coperta, thermos, ecc.), gli stessi che ho esposto qui, lui eludeva il discorso, si capiva che gli dava fastidio ragionarci su, si rifugiava in considerazioni marginali (essendo un chimico) e molto teoriche e tecniche sulle proprietà  della CO2, ecc.

Beh, non ci crederete, ma perfino questo docente universitario ha dato prova di una lacuna madornale, e proprio nel campo in cui dovrebbe essere più preparato, la chimica (su cui in generale ne sa molto più di me, lo ammetto).

Ad un certo punto se ne è uscito dicendo che le molecole della CO2 che si era sviluppata nell’atmosfera di Roma, dopo l’incendio del 64 d.C. (attribuito all’imperatore Nerone), dovrebbero ancora essere in circolazione oggi, dopo quasi 2000 anni!

Sono rimasto sbalordito, perché avevo proprio letto poco tempo prima (abbastanza casualmente) un articolo (che allego) che dimostra che TUTTI i sondaggi effettuati utilizzando il carbonio 14 per stabilirne la datazione, portano a ritenere che le molecole di CO2 non possano permanere nell’atmosfera più di 5-15 anni, in media!

Solo i ciarlatani propagandisti dell’IPCC avevano avuto la spudoratezza di scrivere che la CO2 può stazionare nell’atmosfera fino a 200 anni, ma senza mai portare alcuna prova che lo dimostrasse.

http://www.c3headlines.com/2009/09/the-liberal-attack-on-science-acorn-style-the-ipcc-fabrication-of-atmospheric-co2-residency-time.html

Ma neppure l’IPCC era arrivata a dire l’assurdità che ci possa essere ancora in circolazione la CO2 dell’incendio di Roma del 64 d.C.!

Eppure questo docente universitario non conosceva un concetto basilare: credeva che la CO2 potesse “vivere” fino a 2000 anni e oltre, anziché fino a 15, un po’ come se uno zoologo vi dicesse che un cane potrebbe vivere 2000 anni!

Ecco perché sono convinto che su questi argomenti sia importante informarsi, e considerare i concetti più importanti, andando al nocciolo delle questioni, e ragionando con la propria testa.

Ma mai fidarsi “ a scatola chiusa” di presunti “luminari”, potrebbero avere preso dei colossali abbagli.

IlikeCO2

73 pensieri su “IL “MITO” DELL’EFFETTO SERRA VA IN FRANTUMI (Seconda Parte)

  1. I miei complimenti a IlikeCO2: personalmente credo che le conoscenze umane sulle dinamiche di termoregolazione del nostro pianeta siano alquanto approssimative e perciò è praticamente impossibile dire con certezza se il cosiddetto “effetto serra” esista oppure no. Stiamo solo facendo un sacco di ipotesi ma al momento attuale non abbiamo nessuna prova certa, sia in senso positivo che negativo.
    Bruno

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  2. apuano70 :I miei complimenti a IlikeCO2: personalmente credo che le conoscenze umane sulle dinamiche di termoregolazione del nostro pianeta siano alquanto approssimative e perciò è praticamente impossibile dire con certezza se il cosiddetto “effetto serra” esista oppure no. Stiamo solo facendo un sacco di ipotesi ma al momento attuale non abbiamo nessuna prova certa, sia in senso positivo che negativo.Bruno

    Bravo.
    Quello che manca è l’uso del metodo scientifico vecchia maniera, quello cartesiano, che prevedeva osservazioni, formulazione di teorie, modelli rappresentativi (e fino a qui ci siamo, anzi con i computer se ne fanno di tutti i colori) e per finire ESPERIMENTI che confermino il tutto:
    Galileo, se non sbaglio, è andato sulla torre di Pisa a far cadere oggetti dal peso differente per verificare che la gravità non è influenzata dal peso.

    Tutti ora escono con le teorie più disparate, suffragate da una marea di dati cercati ad hoc e da modelli numerici che le confermano. Nessuno che fa un esperimento per vedere se sono vere!!!

    Magari dico un castronata, ma per esempio si potrebbero prendere due serre uguali, una riempita con normalissima aria e l’altra con CO2, se le temperature interne sono diverse, allora forse la teoria ha un fondamento, altrimeti occorrerebbe rivedere qualche cosa.

    Ciao

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  3. Solar flux a 75 …da 91 a 75 in 5 giorni !
    Passato Giove verso il 22 arriva Venere !!
    Sole pulito e che mi dite c’è speranza di macchie per il futuro ?
    Che cosa si vede dal Behind ?

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  4. @IlikeCO2

    Senza andare lontano sulla luna l’atmosfera non c’è, quando c’è il sole la temperatura è circa 100° C, quando il sole non c’è è -100° C.

    L’atmosfera raffredda le zone calde e scalda quelle fredde, quindi ridistribuisce il calore:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Circolazione_atmosferica

    La corrente a getto non c’entra niente, è causata dalle differenze di temperatura tra masse d’aria di origine e con caratteristiche diverse.

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  5. nitopi :

    paolo :

    nitopi :
    @paolo
    La terra NON E’ UN CORPO NERO !!!!
    Neanche il Sole lo e’
    Ciao
    Luca
    P.S.
    Simon, se come prossimo pubblichi il mio… sarebbe abbastanza in tema
    Ciao
    Luca

    vabhhè chiamalo copro grigio.. ma comunque la sua radiazione emessa dipende dalla T..
    quindi la superficie terrestre EMETTE radiazione elettromagnetica.
    Questa radiazione uscirà e si disperde nell’universo.
    Che succede se collide e eccita un livello Vibro-rotazionale di una molecola biatomica con un momento dipolare diverso da zero?
    Avrò un fotone che passerà in uno stato eccitato.
    In un tempo relativamente veloce ricadrà:
    -emettendo una radiazione elettromagnetica
    -emettendo calore
    L’energià non si distrugge si conserva.

    Scusa….
    Casomai ecciti un livello vibrazionale della molecola (se ricordo bene….il rotazionale e’ nelle microonde, il vibrazionale nell lontano IR, il visibile eccita i livelli elettronici…. cosi’ , all’ingrosso) .
    Il livello ricade e riemette un fotone.
    Sicuramente non riemette “calore” (a livello atomico e molecolare il concetto di calore NON HA ALCUN SENSO… ne avevo parlato e ne avevamo discusso in un articolo qualche mese fa…)

    ..
    .
    Per quanto riguarda la frequenza del fotone riemesso (ops. parlando di fotone dovrei dire energia..) potrebbero verificarsi vari fenomeni… tra l’altro la CO2 ha anche livelli che possono “laserare” se sottoposte a corretto pompaggio quindi…. Chissa’.
    Ciao
    Luca

    si chiamano transizioni vibro-rotazionali perchè le molecole vibrando cambiano la lunghezza del punto di equilibrio del legame e quindi il momento angolare provocando una transizione rotazionale.

    Non esiste la diseccitazione termica lol?
    Quindi nei processi NON radiativi l’energia viene distrutta??

    E quindi non esistono processi di Conversione interna e rilassamento vibrazionale?
    Questi processi rilasciano calore (emettere è riferito più ad una radiazione)
    Perchè non ha senso parlare di calore?

    Si con la CO2 ci si fà pure i laser.. ma non ho capito che c’entra..

    Quello che penso è che sicuramente esiste un effetto serra sia perchè è stato dimostrato, sia perchè torna pure a logica.
    (Perchè sulla Luna hai sbalzi di T tra luce-ombra giorno-notte se non per via dell’assenza di atmosfera??)

    Voi pensate che l’assorbimento della radiazione terrestre(IR) da parte di nuvole(acqua) e gli altri gas serra non produca un aumento dell’energia termica??

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  6. veramente un bell’articolo e molto belli anche i commenti complimenti all’autore e a tutti i commentanti 🙂 e io posso solo aggiungere per sbugiardare ancora di più l’effetto serra e il riscaldamento che i ghiacci stanno recuperando in maniera impressionante e sono non solo sopra all’anno scorso ma anche al 2005 il sole è spotless il solar flux è tornato sotto gli 80 e nei prossimi giorni sembra arrivare la prima irruzione fredda della stagione ma che potrebbe diventare gelida nel proseguo vedi gfs

      (Quote)  (Reply)

  7. Matteo

    Bravo.
    Quello che manca è l’uso del metodo scientifico vecchia maniera, quello cartesiano, che prevedeva osservazioni, formulazione di teorie, modelli rappresentativi (e fino a qui ci siamo, anzi con i computer se ne fanno di tutti i colori) e per finire ESPERIMENTI che confermino il tutto
    Galileo, se non sbaglio, è andato sulla torre di Pisa a far cadere oggetti dal peso differente per verificare che la gravità non è influenzata dal peso.

    Tutti ora escono con le teorie più disparate, suffragate da una marea di dati cercati ad hoc e da modelli numerici che le confermano. Nessuno che fa un esperimento per vedere se sono vere!!!

    Magari dico un castronata, ma per esempio si potrebbero prendere due serre uguali, una riempita con normalissima aria e l’altra con CO2, se le temperature interne sono diverse, allora forse la teoria ha un fondamento, altrimneti occorrerebbe rivedere qualche cosa.

    Ciao

    E’ quello che volevo dire … invece di sporcarsi le mani in sporche cose reali con noiose misurazioni e … per fare ricerca ormai si prende un super computer ci si buttano dei dati e si aspetta il verdetto dell’ oracolo.
    Per fare misurazioni a livello globale invece di organizzare una rete di acquisizione dei dati “uman controlled”…si utilizza un satellite che pensa a fare tutto da solo … anche a tirare i numeri del lotto .

    @andrew
    I dati sono anche meglio … 10,04,2010,5892656 il 2009 é sotto il 2005 é sopra di poco
    10,05,2005,6075469
    10,06,2005,6147031

    forse domani con un pò di fortuna ci potrebbe essere il sorpasso a 2005 …

      (Quote)  (Reply)

  8. @paolo
    “E quindi non esistono processi di Conversione interna e rilassamento vibrazionale?
    Questi processi rilasciano calore (emettere è riferito più ad una radiazione)
    Perchè non ha senso parlare di calore?”
    Scusa ho tagliato un po’ perche’ diventavano “I Promessi Sposi” 8)

    Continuo a non capire cosa intendi per “rilasciano calore”…. Se stiamo parlando di atomi e molecole in un gas…. o aumentano la loro energia o riemettono dei fotoni…

    Piuttosto se vai a vedere lo spettro della CO2 da dei picchi di assorbimento nell’IR ma abbastanza fuori da quello che emetterebbe un corpo nero (che nero non è 8) ) a 300K….

    Luca

    P.S. Il laser non centrava nulla… ma e’ uno dei modi con cui si potrebbe cambiare l’energia dei fotoni assorbieti e riemessi… (e a dire il vero, pur avendolo usato in un remoto passato, non mi ricordo neppure a che frquenza operi..)
    Luca
    Ciao
    Luca

      (Quote)  (Reply)

  9. ho un dubbio: ma se sulla luna dove non c’è atmosfera di giorno fanno 100 °C poichè manca l’atmosfera che ridistribuisce il calore(raffrddando la superficie), allora perchè di notte riesce a raffreddarsi cosi tanto solo emettendo IR e non avendo conduzione e convezione…..secondo quanto detto dovrebbe raffreddarsi molto più lentamente la superficie.

      (Quote)  (Reply)

  10. @Fabiodue

    Dimenticavo una cosa importante…

    Non è vero che nel caso di Paesi a clima tropico-equatoriale come Filippine, Brasile, Venezuela, ecc., la grande circolazione atmosferica e i venti abbiano a che fare con la presenza maggiore o minore di “gas-serra”.

    C’è un punto fondamentale che molti fanno finta di dimenticare: il maggior “gas-serra” – come riconosce la stessa IPCC – è l’acqua, il vapore atmosferico (che poi forma le nubi), che rappresenta il 95% ed oltre dei “gas-serra”, la CO2 ed il metano solo “trace gas” cioè gas in % secondarie.

    E allora, quando là avete i monsoni, o i tornado, ecc., o la stagione delle piogge, a causa dei venti e delle perturbazioni, voi avete lo stesso nubi e vapore, e dunque una enorme concentrazione di “gas-serra”, la più alta che esista sulla Terra.
    Quindi Fabiodue la circolazione atmosferica generale non c’entra proprio, perché non “pulisce” affatto l’atmosfera dai “gas-serra”, il vapore acqueo e la CO2 restano uguali, anzi aumentano quando piove molto (stagione delle piogge).

    Eppure le temperature non salgono quasi mai oltre i 32°-33° C, il che vuol dire che rispetto ai deserti – dove si raggiungono temperature di oltre 50° C, e non ci sono “gas-serra”, nei Paesi piovosi ci sono oltre 20°C di differenza in meno, un’enormità!

    Quindi giratela come volete, ma se nei deserti – dove non esistono “gas-serra” – le temperature sono enormemente più alte proprio rispetto alle località che sono strapiene di gas-serra, allora vuol dire una sola cosa: questa teoria ridicola dell’effetto-serra, secondo cui la CO2 e il vapore acqueo provocano la crescita delle temperature è così stupida, da essere smentita palesemente dalla natura stessa, e dalla semplice osservazione dei fatti naturali.

    Poi puoi anche trovarti dei fanatici – che hanno fatto del GW e dell’effetto-serra la loro povera religione – che vengono anche qui a negare l’evidenza e a ripetere come un mantra che l’”effetto-serra” è una legge scientifica.

    Ma non si rendono conto di quanto ciò sia patetico…e allora io li sfido: spiegatemi come mai nei deserti non esistono gas serra, eppure le temperature raggiungono i 58° C del deserto libico del 1922, mentre dove ci sono altissime concentrazioni di “gas serra”, e milioni di persone che ci vivono, voi avete le foreste più rigogliose del pianeta (Amazzonia, Indonesia), una biodiversità favolosa, e soprattutto temperature stabili, e che sono inferiori di oltre 20°C a quelle dei luoghi senza gas serra.

    Ma non ci avevano raccontato che con i “gas-serra” la Terra diventa un deserto?

    Eh, mi sa che ci avevano raccontato un bel po’ di frescate….

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  11. @Matteo

    L’ho fatto anch’io personalmente quell’esperimento che dici tu, mettendo CO2 pura (100% co2, e non lo 0.0385 che c’è nell’atmosfera) in un grosso recipiente di plexiglas trasparente da 80 x 100 x 50 cm. (chiuso ermeticamente) e confrontandolo con l’aria normale contenuta in un uguale recipiente, con le stesse dimensioni, mettendoli al sole contemporaneamente, e in 3 giorni diversi.

    Risultato?

    LE TEMPERATURE ERANO SEMPRE LE STESSE IN ENTRAMBI I CONTENITORI!!

    Contento ora?

    Non è poi vero che la corrente a getto e la grande circolazione atmosferica non c’entri niente, anzi è FONDAMENTALE, perchè si redistribuisce attorno a tutta l’atmosfera, ponendo le basi per TUTTE le perturbazioni atmosferiche che conosciamo (onde di Rossby, uragani, monsoni, ecc.) ed è per questo che qualsiasi meteorologo serio la segue sempre con attenzione.

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  12. Rispondo a Paolo, Apuano 70, ecc.

    Eh no, l’effetto- serra NON esiste, e io ho voluto scrivere un articolo in cui si dimostra che:

    a) il calore nell’atmosfera terrestre si trasmette seguendo la legge fondamentale in fisica, che è il 2° principio della termodinamica, quindi si sposta SEMPRE dai corpi più caldi a quelli più freddi.

    b) la prova di quanto sopra è che nell’atmosfera abbiamo il c.d. GRADIENTE TERMICO, quindi più salite in quota nella troposfera (dove avvengono tutti i fenomeno meteorologici), più le temperature si abbassano , in media di 6.5° C ogni km. con molte oscillazioni.

    c) Quando avvengono fenomeni di INVERSIONE TERMICA, ad esempio quando i suoli sono coperti di neve, oppure ai Poli, oppure c’è subsidenza, oppure quando c’è molto inquinamento atmosferico che scherma i raggi solari in entrata, si inverte il gradiente termico, almeno fino a 2 km. di quota, però anche allora il calore si trasmette seguendo il 2° principio della termodinamica, quindi avete più caldo in quota, e più freddo al suolo.

    d) Nei luoghi in cui hai PIU’ GAS SERRA (vapore acqueo + CO2) come l’Indonesia, il Brasile, Filippine, Venezuela, Vietnam, ecc., ecc. le temperature sono mediamente 20° C più basse dei luoghi in cui non hai “gas-serra” come i deserti.

    In poche parole, il calore in natura passa sempre dai corpi (e dai gas) più caldi a quelli più freddi, quindi non succede mai che i gas atmosferici scaldino i terreni, e chi invece lo nega me lo deve dimostrare.

    Certo, se uno poi nega anche l’evidenza…

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