Il Niño dell´inverno 2009/2010 é stato molto diverso di quello del 1997/1998. Uno sguardo a come potrebbe essere l´inverno 2010/2011

Scritto da Joseph D´Aleo (21/10/2010)

L’inverno scorso, con un forte  Niño negli Stati Uniti é stato uno degli inverni più freddi  e in luoghi come il sud-est e parte della Siberia, il più freddo mai registrato. È stato abbastanza caldo in Canada e nell´Artico (rispetto al normale) indicazione di un blocco di  alta pressione.

Il super Niño del 1997/98 è stato molto diverso in molti luoghi. Fu freddo nella zona nordoccidentale della Russia ma molto più caldo in molti altri settori dove l’anno scorso faceva molto freddo.

Perché la grande differenza?

Il Niño del 2009 / 2010 è stato il più potente dal 1997/98, ma chiaramente non forte come quel super evento. Cioé è stato più come gli ultimi Niños dell’ultimo periodo freddo della DOP (Pacific decennale oscillazione) dal 1947 al 1977. I Niños sono stati più forti nella fase calda della DOP dal 1978 al 1998. L´indice ENSO di Wolter (MEI) mostra i grandi picchi rossi del periodo caldo di El Niño e il picco moderato del 2002/02 e del 2009/2010, nella fase fredda della DOP.

Un’altra chiave molto diversa fu l´irradianza solare. Il Niño 2009/10 si è verificato durante l’ultima parte del lunghissimo minimo solare  tra cicli di 23 e 24. L´inverno 1997/98 è stato più un rimbalzo dopo un minimo solare molto più breve e meno profondo.

Drew Shindell, un ricercatore della NASA che ha lavorato con James Hansen, ha dimostrato  in una ricerca su scienze (2001) come bassi periodi solari con una ridotta radiazione ultravioletta  portano ad un minore riscaldamento della chimica dell’ozono ad alta quota alle medie e basse latitudini. Apparentemente, questo consente un raffreddamento e una espansione del vortice polare Antartico e un maggior  blocco alle alte latitudini (Oscillazione del Nord Atlantico e Oscillazione Artica (NAO/AO) negativa).

Qui Shindell mostra la differenza tra le temperature minime durante il Minimo di Maunder del 1680 e quelle di un periodo più attivo del sole nel 1780. Può essere visto chiaramente un NAO e un AO negativo e un inverno freddo nei continenti durante il minimo solare.

Scrivendo  in Environmental Research Letters (2010), Mike Lockwood et al., ha verificato che l’attività solare sembra abbia una forte correlazione diretta con il clima della terra e che influenza il blocco della Oscillazione  Nord Atlantica (NAO) come ha dimostrato Shindell.

L’inverno scorso ci fu un record negativo invernale di AO/NAO superando quello dell´ inverno 1976/77, alla fine dell’ultimo periodo più calmo dell´attivitá solare.

Labitzke (2001), Dunkerton (22004) e Baldwin e altri hanno mostrato una tendenza a un riscaldamento della stratosfera durante gli inverni con bassa attivitá del Sole dell’Oscillazione Quasi Biennale (QBO) come nel 2009 / 2010, 1976/77, 1956/66. Per saperne di più sulle sole qui e qui.

Un altro fattore nell´anomala Oscillazione Artica furono le precedenti eruzioni dei vulcani ad alte latitudini in Alaska (Redoubt) e Russia (Sarychev). Oman et al. (2003) ha trovato che i vulcani ad alte latitudini hanno svolto un rafforzamento dei blocchi invernali alle alte latitudini.

Una correlazione di AO (colori invertiti per mostrare il freddo (blu) e il caldo (rosso) per un valore negativo mostrano molto bene il modello dell’inverno scorso).

A proposito, se facciamo ciò che egli ha fatto Shindell e sottraiamo le temperature durante il Niño dell´ultimo minimo solare a quella del Niño del 1997/98, vedremo nel modello 2009/10 e una correlazione perfetta.

Lo scorso inverno fu estremamente anomalo, perché il Niño è venuto durante un anno di vulcani ad alte latitudini e con un sole molto tranquillo, che ha portato a un blocco record nelle alte latitudini. Se veramente siamo in un’epoca di una fase solare molto tranquilla, i Niños futuri saranno più come quello del 2009/10 che quello del 1997/98. Saranno molto meno frequenti e soprattutto più deboli di quelli che ci furono durante la fase calda del  Pacifico.

L’estate scorsa, il Niño é finito dando vita a una Niña forte e l´attivitá solare sta  lentamente rialzandosi. Gli effetti dei vulcani Redoubt e Sarychev sono quasi scomparsi ma quest’anno altri vulcani potrebbero avere qualche effetto (il blocco rimane sopra al normale a latitudini elevate). Il PDF qui. Che cosa significa tutto ciò per il prossimo inverno? Una visione iniziale era qui.

Aggiornamento per l’inverno 2010/11 visione degli Stati Uniti

Il modello di inversione visto nel 2007/08 e 2008/09; una miscela combinata di tutti  gli inverni con condizioni simili – La Niña, DOP freddo, AMO caldo, minimo solare,  la QBO  in direzione verso ovest ci faranno vedere queste anomalie di temperatura  da dicembre fino a febbraio.

Sembra che l’aria molto fredda si svilupperà a causa di un grande blocco delle alte pressioni  nella Aleutiane, provocando un inverno molto freddo (più o meno come il 200708 e il 2008/09) in Alaska, Canada, Nord e ovest degli Stati Uniti. Quest´anno il Sud-Est sarà più caldo dopo un inverno freddo con il Niño dello scorso anno. Tuttavia ci potrebbe essere una rottura con freddo gelido  fino alla florida e non un semplice freddo.

Le tempeste seguiranno un percorso al largo della frontiera dell´aria fredda  entrando nella costa occidentale o arrivando fino alle coste del Canada. Molte tempeste si muoveranno verso la valle del San Lorenzo, portando la neve ai grandi laghi e nel nord della stato di New York e New England e pioggia. che comincerá  come neve o ghiaccio,  più verso sud. Alcune  tempeste entreranno in zone di alte pressioni e saranno costrette a svilupparsi al  di fuori dalle coste del New England. Ció significa, probabilmente, neve e ghiaccio più verso sud.

Un ‘Ciclone’ a ottobre visto dallo spazio.

Altre tempeste seguiranno  la rotta della Corrente del Golfo verso gli Appalachi  con tempeste secondarie fuori del New England.  Mentre piú a sud si svilupparanno queste tempeste, avremo  piú neve cadrá a  sud di Boston. Gli Stati del medio Atlantico dove l’anno scorso si sono verificate nevicate record,  vedranno molto meno neve ma potranno  vedere alcune gelate. Le zone sciistiche di Nord se la passeranno molto bene, al contrario deille aree piú a sud.

Si possono vedere le precipitazioni  guardando il percorso della tempeste nella figura in basso;

Il grado e la posizione dei blocchi di alta pressione in Atlantico determinerà quanto freddo e neve ci sarà in Europa e in Asia. Il Sudamerica sembra che avrá  una fresca estate con seccitá in  Argentina. Nessuna anomalia significativa ci sará in altre parti del pianeta.

SAND-RIO



33 pensieri su “Il Niño dell´inverno 2009/2010 é stato molto diverso di quello del 1997/1998. Uno sguardo a come potrebbe essere l´inverno 2010/2011

  1. c’è una cosa che non mi piace affatto ultimamente, gli utenti ci sono, le visite aumentano però i commenti calano e questo articolo che è qui da almeno 4 ore ha ricevuto un solo commento.
    gli utenti ci sono, contribuite a migliorare il blog.
    a noi delle sole visite poco importa, se ci sono tanti commenti il blog è attivo e serve a qualcosa, altrimenti facciamo giornalismo, ma allora io mi chiamo fuori

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  2. Quanto può influire su questo quadro l’inquinamento massiccio da petrolio avvenuto quest’anno nel Golfo del Messico? Dati concordanti non ve ne sono. Immagino che non sia irrilevante.

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  3. @sorvegliante
    Del petrolio fuoriuscito nel Golfo del Messico non si parla piú perché sembra scomparso. Probabilmente dicono alcuni scienziati é precipitato nel fondo marino dove resterá per decenni fino a che il mare stesso non riuscirá a pulire i fondali. Il timore che il petrolio potesse avere qualche influenza sulla corrente del Golfo e poi sulla corrente nord atlantica si é rivelata sbagliata. Non vi sono tracce di un aumento rilevante della presenza di petrolio nella 2 correnti.
    Per adesso la C.d.G. e la Nord atlantica godono di ottima salute, e l´unica cosa rilevante é la riduzione di temperatura della C.dG. perché cosí come si ha una fase Niña nel Pacifico, contrariamente a quanto previsto dai climatologi anche la parte equatoriale dell´Oceano atlantico ha subito un certo raffreddamento cosa che ha evitato che le terribili tempeste “previste” arrivassero sulle coste americane e che invece si sono mantenute al largo delle coste scaricando la loro forza nello stesso Oceano. A dimostrazione ancora una volta che i modelli computerizzati servono ben poco quando le conoscenze sono ancora limitate.

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  4. @Fabio Nintendo
    non vorrei essere polemico nei confronti di nessuno pero’ un piccolissimo consiglio se mi permettete lo darei.Bisognerebbe dal mio punto di vista puramente personale usare un linguaggio meno tecnico(per gli abitudinari)e piu accessibile a tutti.Mi spiego meglio facendo un esempio:io non so quante persone conoscono il QBO o majorwaming,stratwarming ecc.Invece di usare questi temini sarebbe meglio scrivere:la direzione delle correnti nella media stratosfera ecc ecc in modo che chi e’interessato abbia un approccio meno traumatico e possa fare domande o commentare.Poi capisco che risulta molti piu semplice usare indici che stare li a scrivere dei mezzi romanzi.Ricordiamoci che dietro a ogni indice esiste una realta sottostante che a se fosse rimarcata aiuterebbe pure gli operatori abitudinari ad avere un contatto piu familiare con il blog.In fin dei conti questo blog e’ stato creato per avere il piu alto numero di visite e per far comprendere al piu alto numero di persone il sole come funziona e quali impatti in termini climatici possano avere le variazioni dell’attivita solare.

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  5. L’acqua impetroliata evapora meno?
    Butto là:
    Sia a causa del mancato contatto con l’aria, sia a causa della massiccia schermatura UV dell’olio.

    che ne pensate?

    ciao!

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  6. in questi giorni abbiamo avuto problemi di aggiornamento del blog, Simon mi ha detto al telefono di essere dovuto partire all’improvviso per un congresso con il padre.
    dovrebbe tornare Lunedì.
    quindi chiedo a tutti i collaboratori del blog di tenerlo vivo.

    X Sand: cerca se riesci a trovare, delle informazioni sul SOHO, è da 10 giorni che non aggiorna e voglio vederci chiaro, potrebbe anche essere che lo sopprimono.

    X tutti gli Altri: Domani postiamo un’altro articolo, poi la sera se qualcuno è presente potrebbe aprire un piccolo Nowcasting solare da tenere fino a Lunedì Mattina quando torna Simon.

    le altre pagine le aggiorno io.

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  7. @Fabio Nintendo
    Il SOHO sta trasferendosi e ancora per altri giorni non aggiornerá.
    Moving to Another Building (update)

    On November 29, the SOHO team, our data center and computer servers will be moving to another building. We plan to restore operations within 48 hours of our move. During that time, none of the services provided by our servers and this site will be available. However, while no data updates will be propagated to our European mirror site, that site will be accessible. Thank you for your understanding.

    Sarebbe bene (secondo me) se si utilizzasse SDO anche per l´aggiornamento dei dati del SN.

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  8. @Fabio Nintendo
    Io in questo fine settimana molto probabilmente non ho grossi impegni “monitorerò”….
    Tenere vivo il blog…?
    Nessun problema nella mia sezione ho già qualche piccola idea su cosa postare…
    😉

    Adesso mi metto al lavoro…và..

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  9. @Fabio Nintendo
    Carissimo Fabio
    Sono uno di quelli che non commentano quasi mai,ma visitano giornalmente il forum , anche più volte al giorno , ti assicuro che chi come mè,non molto dotto in materia,il solo poter attingere ad informazioni che solitamente non si ottengono mai è giovamento .
    Pertanto secondo me ed è solo una mia opinione anche se il forum viene solo visitato e non commentato ha la sua importanza.
    Ti chiedo pertanto di non portarti fuori ma rimanere a dare a chi come mè il tuo prezioso contributo .
    Ti ringrazio un forte abbraccio e stretta di mano
    Gallo Luigi

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  10. Non ricordo se è già passato questo articolo che trovo interessante: http://www.agu.org/pubs/crossref/2010/2010GL044486.shtml
    in parole povere il clima può seguire due modelli: uno tipo altalena con passaggi abbastanza graduali da glaciazione -100.000 anni- a riscaldamento -10.000- anni, l’altro molto più caotico con cambi di temperatura anche di 10 gradi in 5-10 anni (altro che 1 grado al secolo!). Inoltre dagli studi fatti, in passato vi era molta più CO2 di ora 🙂

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  11. Adolfo Giurfa :

    @Michele
    Credo che si dovrebbe includere la luna nel vostro speculazioni elettromagnetico / climatiche perché ha una emissione di campo negativo, che varia tra il perigeo e apogeo:
    In proporzione al loro eccentricità,-3,78 Nm a 0,03 eccentricità e -6,17Nm a 0,08 di eccentricità
    Secondo:
    http://www.giurfa.com/el_campo_unificado.pdf

    Certo Adolfo !
    Leggi :

    http://daltonsminima.wordpress.com/2010/04/21/raffaele-bendandi-1893-1979-visita-alla-casa-e-allosservatorio-sismico-bendandiano/

    Poligono di forze planetarie con luna !
    Un genio italiano dimenticato !
    Raffaele Bendandi.
    Vediamo se con google il nostro adolfo riceve il messaggio !

    Adolfo Giurfa :

    Ogni anno un inverno più freddo. Guardate minime temperature non i massime.

    Adolfo come è il clima nei Sillustani adesso freddo o caldo ?
    😉

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  12. effettivamente negli anni tra la seconda metà del ‘600 e la prima metà del ‘700 la NAO dalle ricostruzioni DOVREBBE esser stata negativa

    il problema è che secondo altre ricostruzioni invece, in tale periodo sarebbe prevalsa una NAO+ (che attenzione, non vuol dire assolutamente clima più caldo, almeno per tutta l’europa non strettamente atlantica)

    tipo quella che potete vedere con questo link, sostituendo l’anno (la stagione impostata è già l’inverno)

    http://picasso.ngdc.noaa.gov/cgi-bin/paleo/lutercont.pl?mapyear=1830&season=1&datafile=/mnt/data/paleo/html/data/swiss/slp/slp1830.1&xsiz=300&ysiz=250&dmin=990&dmax=1030

    io se devo essere sincero, penso che siamo ancora molto lontani dal definire con una certa precisione com’era il clima di quel periodo…sappiamo che era più freddo, almeno in eurasia, ma non sappiamo quali erano le configurazioni prevalenti
    per me è tutta una questione di carenza di dati (o spesso di mancanza di voglia nell’andarli a cercare in archivi sperduti magari), sappiamo troppo poco di ciò che accadeva in alcune zone per definire almeno a grandi linee la situazione barica in europa durante quegli anni

    Fabio Nintendo :
    c’è una cosa che non mi piace affatto ultimamente, gli utenti ci sono, le visite aumentano però i commenti calano e questo articolo che è qui da almeno 4 ore ha ricevuto un solo commento.
    gli utenti ci sono, contribuite a migliorare il blog.
    a noi delle sole visite poco importa, se ci sono tanti commenti il blog è attivo e serve a qualcosa, altrimenti facciamo giornalismo, ma allora io mi chiamo fuori

    questa cosa l’ho notata anch’io

    non so perchè, ma col cambiamento della piattaforma che ospita il blog mi sa che sono diminuiti i commenti (per lo meno da quello che ho visto, mi sono potuto iscrivere solo da qualche giorno)

    eppure di articoli interessanti, come questo (a proposito, complimenti a sand-rio!) ce ne sono…

      (Quote)  (Reply)

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