SECONDO ME LA TERRA SUDA, MA NON HA LA FEBBRE ALTA

di agrimensore g.

Pur essendo scettico sull’AGWT, non dubito che l’effetto serra esista. Cioè, l’atmosfera, con i suoi gas serra agisce sulla superficie terrestre come una coperta (qualcuno parla di effetto coperta, come ha sottolineato l’articolo di Claudio Costa su NIA): parte delle radiazioni che emette la superficie terrestre le vengono restituite dall’atmosfera. Questo effetto permette alla temperatura del pianeta di rimanere all’incirca a 15C (o 288K). Per riassumere i termini della questione, inserisco di seguito lo schema riportato da Wikipedia

Fig. 1

Fin qui, personalmente, non ho motivi per essere perplesso. Concettualmente le cose funzionano. Però, ATTENZIONE: nella figura tratta da wikipedia i numeri tornano, ma alla parte emessa dalla superficie (quella in marrone chiaro e scuro che piega a sinistra) manca la didascalia. Cosa esce dalla superficie terrestre? Perché solo “350” (tutte le misure sono espresse in W/m^2) sono assorbiti dai gas serra? Cosa sono gli altri “102”, rispetto ai “452” emessi?

Leggeremo sotto le risposte. Ora, ci chiediamo cosa succede se immettiamo gas serra nell’atmosfera, cioè rendiamo più spessa la coperta, o, se volete, mettiamo un’altra coperta (magari molto più sottile) sopra l’attuale.

Bene, consideriamo la nostra esperienza personale. Immaginiamo di farci una bella dormita avvolti da una coperta e di aver raggiunto il nostro equilibrio termico. C’è il termosifone acceso, col termostato a 20 gradi, quindi abbiamo scelto una coperta molto leggera. Stiamo bene e dormiamo. Purtroppo quando siamo ancora nel mondo dei sogni, qualcuna ci mette sopra un’altra coperta, diciamo pure un piumone (tanto per esagerare). Adesso, ci vengono riflesse dalle coperta molte più radiazioni.

Riprendendo il paragone col sistema Terra,  siamo nel caso in cui si rilascia in atmosfera CO2 (la coperta più spessa:) la parte indicata nel disegno di fig.1 come “directly radiated from surface” diminuirebbe mentre la parte “greenhouses gas absorption” aumenterebbe.  Però tutto l’equilibrio si è perso, nel senso che l’atmosfera adesso dovrà irradiare di più e… insomma, bisogna che succeda qualcosa per ritrovare l’equilibrio perduto.

Questo precisazione di effetto serra à effetto coperta, è in genere molto cara ai sostenitori dell’effetto serra. Ad esempio, il prof. Bardi (che ogni tanto legge NIA) ne scrive in questo articolo, già citato dall’articolo di Costa: http://aspoitalia.blogspot.com/2007/12/leffetto-coperta-gi-effetto-serra.html, ove si spiegano alcuni dei fondamentali principi fisici che regolano il clima.

Bene, riprendiamo con la nostra esperienza virtuale.

Quando ci sveglieremo la mattina, il nostro corpo si sarà scaldato? Cioè, se prendiamo il termometro, scopriremo di avere la febbre? Beh, io immagino che anziché i soliti 36C, forse avremo 36.5C, magari, 36.8C, ma non penso scopriremo di avere la febbre. Più probabilmente, scopriremo di aver sudato durante la notte. Già, perché, com’è noto, il nostro corpo usa uno stratagemma per riportarsi all’equilibrio: suda, cosicché il calore in eccesso viene ceduto come calore latente, senza alzare la propria temperatura. L’alternativa, quella di emettere più radiazioni, comporta, per la legge di Boltzmann, la necessità di aumentare la temperatura (con danni fisiologici, a cominciare dal cervello).

E la Terra che farà? Una volta resa più spessa la coperta, quindi aumentando le radiazioni in ingresso, come reagirà? Per riprendere l’analogia sopra descritta, come ritroverà il suo equilibrio? Mi sembra ci siano due possibilità, che possono anche coesistere.

1) Emetterà più radiazioni e quindi innalzerà la temperatura (legge di Boltzmann) oppure

2) Utilizzerà lo stratagemma del calore latente (+ vapore acqueo) per cederlo all’atmosfera (+ pioggia)

Nel secondo modo, la superficie riesce a trasferire il calore in eccesso  senza alzare la temperatura. Il prof.Miskolczi, come riportato nell’articolo di NIA (http://daltonsminima.wordpress.com/2010/06/11/ex-scienziato-della-nasa-dimostra-che-non-esiste-l%C2%B4effetto%C2%A0serra/), ha dato la sua risposta: la Terra, così come ogni pianeta dotato di atmosfera semitrasparente (la coperta) e riserve di gas serra, cioè gli oceani, (i liquidi attraverso i quali si suda) non si scalda, piuttosto diminuisce la quantità di vapor acqueo in atmosfera per reagire all’incremento di CO2 e tornare in equilibrio.

Rimane ancora un altro punto da verificare. Premesso che è plausibile una maggiore evaporazione, chi ci dice che il vapore acqueo, non rimanga in questo stato contribuendo ad aumentare i gas serra (lo spessore della coperta)? Chi ci dice che si formino le nubi e piova? In fondo, il cuore dell’AGWT è proprio questo: prevede un feed-back positivo( +CO2 –> +effetto serra  –> +caldo –>  +vapor acqueo –> +effetto serra –> +caldo –> +…) dovuto al vapor acqueo.

Beh, io non credo molto ai feed-back positivi se un sistema ha dimostrato la propria stabilità (mi sembrano più probabili quelli negativi), e poi sono affascinato dalla teoria di Svensmark che dice che la formazione delle nubi è favorita dalla quantità di raggi cosmici in ingresso in atmosfera. Poichè tale ingresso è a sua volta modulato dall’attività solare, la nostra stella diventa decisiva per regolare il clima terrestre.

Tuttavia, queste sono solo delle mie opinioni, ci sono scienziati che hanno affrontato e stanno affrontando la questione da vari punti di vista. Quello che vorrei mettere in evidenze è che, per quanto mi riguarda, il dibattito sull’AGWT dovrebbe innanzi tutto approfondire questi temi, prima di poter dire che essa sia una teoria consolidata.

Quasi dimenticavo… dobbiamo scoprire che fine ha fatto la didascalia mancante della figura 1. Fortuna che Internet è grande, così ho trovato una figura più completa:

fig.2: schema di Kihel, Trenberth, 1997

Questa figura è piuttosto famosa (molti lettori già la conosceranno) e la trovata anche sotto wikipedia, oltre ad averne parlato in un precedente post di NIA.

Se facciamo il confronto con la fig.1, troviamo la natura dei “452” uscenti dalla superficie: “350” sono le radiazioni emesse dalla superficie, “24” il calore termale e “78” il calore latente. Ora le due possibilità che ha il pianeta per ritrovare l’equilibrio sono un po’ più chiare:

1) aumentare le radiazioni emesse, cioè i “390” di cui fanno parte i 350 (avere la febbre);

2) aumentare l’evaporazione, cioè i “78” (sudare), e con essi la parte riflessa dalle nubi.

Un’idea di come stanno andando le cose, ce la può dare l’articolo di Science

How Much More Rain Will Global Warming Bring” (Frank J. Wentz,* Lucrezia Ricciardulli, Kyle Hilburn, Carl Mears) del 12/7/07, che potete leggere qui:

http://www.remss.com/papers/wentz_science_2007_paper+som.pdf

e che comincia così:

Climate models and satellite observations both indicate that the total amount of water in the atmosphere will increase at a rate of 7% per kelvin of surface warming. However, the climate models predict that global precipitation will increase at a much slower rate of 1 to 3% per kelvin. A recent analysis of satellite observations does not support this prediction of a muted response of precipitation to global warming. Rather, the observations suggest that precipitation and total atmospheric water have increased at about the same rate over the past two decades.

In sostanza,  i modelli hanno sottostimato le precipitazioni atmosferiche. Ecco perchè penso che la Terra sudi, ma non abbia la febbre alta.

Prima di concludere, ritengo opportuno precisare che:

a) il rif. al prof. Bardi è dovuto al fatto che è esperto di scienza del clima e ogni tanto legge gli articoli di NIA (cfr. http:/ugobardi.blogspot.com/2010/11/astrofili-e-climofobi-un-altro-autogoal.html), quindi, se ne ha voglia e tempo, può commentare chiarendo qualche aspetto, ed eventualmente, sottolineando gli errori;

b) non entro nel merito della discussione se sia giusto e in che misura ridurre le emissioni di CO2 o su come ridurre i rischi, nè tanto meno voglio suggerire che non esistono rischi; più in generale, non ho risposte, ho solo interrogativi;

c) l’articolo riporta le mie congetture personali, rispetto a quanto mi è capitato di leggere sul tema; tra l’altro ho privilegiato la leggibilità al rigore scientifico; quindi in alcun modo questo articolo intende essere un riassunto sullo stato dell’arte del dibattito AGW;

d) non metto in dubbio l’attuale aumento delle temperature globali (GW), pongo solo delle questioni su come possa evolvere in futuro.

58 pensieri su “SECONDO ME LA TERRA SUDA, MA NON HA LA FEBBRE ALTA

  1. @ gerrard8.
    Le tue risposte alle mie domande rafforzano il mio scetticismo. La percentuale di CO2 nell’atmosfera è talmente piccola che la sua influenza sulla conduttività termica dell’atmosfera mi sembra trascurabile (sia se ne modificasse le caratteristiche nel senso di un maggior potere isolante che nel senso opposto). Considerando che l’atmosfera è un miscuglio di gas la trasmissione termica per conduzione è molto meno importante della trasmissione termica per convezione (i fluidi, infatti, trasmettono il calore prevalentemente per convezione). Quindi l’effetto della CO2 sugli scambi termici per conduzione risulta praticamente inesistente (soprattutto se consideriamo quella parte dovuta alla maggiore concentrazione di CO2 prodotta dall’uomo e/o dalla natura).
    E’ pacifico che l’aumento di concentrazione di CO2 in atmosfera produce effetti trascurabili sulla trasmissione di calore per effetto della convezione come tu stesso hai detto e come ci conferma anche Claudio Costa, per cui possiamo concordare sul fatto che la CO2 non è assolutamente in grado di alterare gli scambi termici per convezione e per conduzione.
    Resta lo scambio termico di tipo radiativo. Tu sostieni che se la CO2 riflette sia la radiazione infrarossa in entrata che quella in uscita. Io sono d’accordo con te. Il problema, però, è che l’energia proveniente dal sole è di tipo misto (IR, UV, x e via cantando) per cui la CO2 può essere trasparente a certe lunghezze d’onda (quelle in entrata) e opaca per altre lunghezze d’onda (quelle in uscita). Se fosse così l’effetto serra di origine antropica sarebbe una realtà. Da quello che mi risulta, però, nessuno è riuscito a provare,fino ad oggi,che le cose vadano in questo modo. In altre parole nessuno è in grado di dimostrare, al di la di ogni ragionevole dubbio, che la CO2 assorbe solo ed esclusivamente la radiazione IR in uscita dalla Terra e la rinvia verso la superficie terrestre. Da oltre un anno sono alla ricerca di qualche prova in tal senso ma non mi sembra che ne esistano. L’unica cosa che sono riuscito a capire è che i modelli (sempre quelli!) simulano il comportamento del sistema e “dimostrano” che la CO2 esercita un forcing radiativo e, quindi, “riscalda” la Terra. Per me non è sufficiente, quindi, resto scettico (fino a prova contraria, ovviamente). Come tutti noi che bazzichiamo i cosiddetti siti “negazionisti”, del resto.
    Sugli altri siti è difficile discutere con persone che chiudono il discorso in modo molto sbrigativo dicendoti che la minestra è quella: se la vuoi te la mangi altrimenti ti arrangi.
    Fatto realmente accaduto al sottoscritto. Ciao, Donato.

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  2. Donato :@ gerrard8.
    Il problema, però, è che l’energia proveniente dal sole è di tipo misto (IR, UV, x e via cantando) per cui la CO2 può essere trasparente a certe lunghezze d’onda (quelle in entrata) e opaca per altre lunghezze d’onda (quelle in uscita). Se fosse così l’effetto serra di origine antropica sarebbe una realtà.
    La CO2 assorbe e riemette IR, che gli frega da dove viene, se dal sole o dalla terra? tutte le altre lunghezze d’onda non ci interessano perchè ci stanno comunque e arrivano ugualmente qui ( giusto l’ozono ha effetto sugli UV). e poi sull’effetto siamo d’accordo, a prescindere dagli effetti che può avere la CO2 essi saranno secondo me sempre minimi e incalcolabili ( nel raffreddamento secondo me, ma magari anche nel riscaldamento)

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  3. @costa
    Beh, innanzi tutto, io non credo di poterti dire nulla di più di quanto già sai (anche se non sempre la penso esattamente come te), dato che hai approfondito la questione da vari punti vista, oltre tutto confrontandoti più volte con i sostenitori AGWT.
    Ciò premesso, è vero che Spencer critica Miskolczi, ma salva del discorso il fatto che la Terra abbia la capacità di controreazionare ad aumenti di forcing radiativo.
    Per me l’effetto serra (coperta), non è altro che (banalizzo) un aumento di quello spessore che lascia passare le radiazioni del sole e riflette in parte quelle terrestri. In questo non ci vedo nulla di particolarmente strano, da un punto di vista qualitativo (fermo restanto eventuali verifiche quantifitave).
    Quello che invece mi premeva esporre nell’articolo, in un’ottica sistemistica, è che a fronte di un forcing radiativo, a mio parere non abbiamo ancora un buon livello di confidenza su come reagirà il sistema Terra. Ha ragione Spencer quando prevede controreazioni negative? Hanno ragione i modelli? Per me un punto centrale rimane proprio la modalità di formazioni delle nubi: è qui che i modelli sono più carenti, è qui che si potrebbero trovare i maggiori feed-back negativi.

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  4. @Donato
    Il punto (c) che esponi nel tuo commento è spiegato in qualche blog che sostiene l’AGWT (c’è un post di Reitano su Climalteranti, forse non chiarissimo dal punto di vista didattico tanto che avevo suggerito qualche spiegazione in più, però entra nel dettaglio).

    @Iannelli
    Ho scritto che Bardi è un esperto di scienza del clima perchè ho letto dei post in cui (mi sembra) dicesse la insegnava e tiene un blog che tratta spesso del clima. Mi pareva, e mi pare, lecito supporre fosse un esperto.

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  5. @Gerrard8, Mande
    Premessa. Per me il cuore dell’AGWT è il seguente: il sole emette radiazioni in varie lunghezze d’onda. La Terra riemette radiazioni solo LWR. Poichè la CO2 assorbe LWR, aumentando CO2 aumenta “molto” l’assorbimento delle radiazioni provenienti dalla superficie, aumenta “poco” l’assorbimento delle radiazioni provenienti dal sole (non so se è anche l’approfondimento che cercava Costa).
    Su questo meccanismo non trovo nula da obiettare. Voi sì?Se sì, cos’è che non va? Non è vero che la CO2 assorbe LWR? Non c’entra nulla la serra in tutto ciò. In effetti, lo possiamo vedere come un “rallentamento del raffredamento”, in questo sono assolutamente d’accordo, nel senso che la riemissione delle IR da parte dela superficie porta ad un minor raffredamento in quanto alcune IR ritornano indietro.
    E’ vero che in tutto ciò va tenuta presente tutta l’atmosfera, la convezione, ecc., ma il tema di fondo è che la CO2 assorbe LWR ed è lascia passare le altre IR. Cosa può succedere se aumenta la CO2? Permane lo stesso equilibrio, secondo voi?
    A me pare ragionevole che, se la premessa fosse vera (come penso), ne scaturisca un forcing radiativo, che l’AGWT e i modelli GCM traducono in certo aumento di temparatura. E’ su questa seconda parte che sono scettico.
    Adesso, il fatto che io abbia ripreso l'”effetto coperta”, non è perchè voglia sostenerlo particolarmente: è solo per riprendere un esempio portato avanti dai sostenitori dell’AGWT così da mostrare perchè sono scettico sulle conseguenze, in particolare sulle previsioni dei GCM (perciò ho citato un articolo dove si dimostra ove non si sono verificate).

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  6. @ Agrimensore

    Tutto quello descritto nel link ha poco a cfare con l’agw perchè sarebbe speigabile con il noto meccanismo assorbimento e poi trasmissione per convezione.

    il mistero sulla saturazioen del CO2 in bassa troposfera e cu cosa ssorba il CO2 in alta troposfera rimane e rimarrà

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  7. @Claudio Costa

    la molecola della CO2 è molto più pesante delle altre.

    il peso molecolare della CO2 è 48, quello dell’azoto N2 è 28, quello dell’ossigeno O2 è 32

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  8. @agrimensore g
    c’è un modo semplice per spiegare quello che dici, e ho capito cosa ti rende dubbioso, vediamo se riesco a spiegartelo.
    PUNTO1L’assorbimento dell’IR funziona cosi: una molecola riceve IR sotto forma di fotoni ad una certa energia. quando riceve un fotone la molecola di CO2 eccita un suo elettrone e lo fa salire ad un livello più alto scaldandosi. E si scalda sempre di più assorbendo tutti i fotoni che può finchè non ha più elettroni da eccitare, a quel punto emette tanti fotoni quanti ne ha assorbiti in direzioni casuali e rimette gli elettroni al loro posto, e la T ritorna com’era. Quindi si dice che la CO2 H2O metano ecc siano opachi all’IR perchè hanno più elettroni da eccitare e si scaldano molto più di azoto e ossigeno ( che ne hanno pochi) ma anche queste due molecole hanno lo stesso identico processo comunque.
    Punto 2 aumentare CO2 ovviamente non cambia la quantità di IR che la Terra emette, semmai potrebbe aumentare la residenza dell’IR in atmosfera e quindi un raffreddamento rallentato. Ma l’IR non può essere assorbita in quantità maggiori di quanto è emessa, quindi le molecole di CO2 faranno lo stesso identico processo del punto 1 ma più veloce perchè ricevono più IR
    CONSIDERAZIONE l’IR è una causa e non una conseguenza della T, è come un termometro naturale Inoltre per far capire quanto valgono nell’effettivo riscaldamento pensiamo a questo: l’asfalto a parità di condizioni è sempre più caldo di un prato ad es. Ma secondo la mia teoria dovrebbe emettere tanto quanto assorbe e avere la stessa temperatura del prato. Invece L’asfalto emette ancora di più IR del prato ma è comunque più caldo, questo perchè ha una capacità termica maggiore e perchè assorbe più UV X gamma ecc. L’IR se l’è inventata un genio per giustificare la conservazione dell’energia

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  9. @agrimensoreg

    Il sito che hai citato:
    http://wattsupwiththat.com/2010/11/27/people-living-in-glass-planets/#more-28382

    espone un fenomeno chiaro ma secondo me troppo semplicistico, nel senso che un semplice effetto di filtraggio selettivo non è in grado di quantificare il forcing radiativo della CO2.

    Inoltre anche il pulvisco atmosferico assorbe e reirradia LWIR come la CO2, ma è provato che raffredda il clima.

    Dove sta l’inghippo?

    Ciao e grazie per la pazienza e l’interesse!

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  10. @costa
    Il punto è che l’atmosfera (specie CO2, vapor acqueo ecc.) è trasperante alle Short-Wave ed è opaca alle Long-Wave. Dal sole arrivano Short-wave (e quindi passano), la Terra emette long-wave (e quindi non passano tutte). Da qui lo squilibrio se aumenta la CO2 (per quelle emesse dal sole rimane tutto come prima, per quelle emesse dall Terra c’è un ostacolo in più). Che c’entra la convezione in questo specifico meccanismo (per il resto ovviamente c’entra)? Il problema della saturazione CO2 rende le cose ancora più complicate (so che sei uno che vuole andare fino in fondo ai problemi, però dovremo rifare il post con tutti i grafici di Reitano, che io prendo per buoni, non mi sento di dibattere su questioni del genere), ma concettualmente il problema di fondo è che l’atmosfera è semi trasparente.

    @gerrard8
    Il mio punto di vista, se vuoi semplicistico, è proprio quello riportato nel link. Anzi, è un articolo che condivido assolutamente per la sua semplicità e chiarezza (ed è il sito forse più famoso come critica verso l’AGWT).
    Prendiamo il tuo esempo dell’asfalto nero: assorbe più radiazioni del prato (il prato ne riflette di più). A questo punto ci accorgiamo che è più caldo. Come ci accorgiamo che è più caldo? Per convezione, conduzione (se ci appogiamo la mano sopra), ma se fosse isolato, secondo te non ce ne accorgeremmo? Io dico di sì, perchè, per la legge di Boltzmann emetterebbe più IR.

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  11. @fano
    Ti do la mia risposta sulla seconda domanda (la prima non credo di aver capito bene): perchè il pulviscolo riflette (è come se aumentasse l’albedo).

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  12. Ecco appunto: il pulviscolo riflette come la CO2 le LWIR.
    Percui: perchè uno raffredda mentre l’altro riscalda?

    Cioè: anche la CO2 contribuisce all’albedo sulle LWIR non credi?

    Ciao

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  13. @agrimensore g
    è esattamente quello che ho detto l’asfalto emette più IR perchè più caldo. vedo che non riesco a rendere chiaro il concetto rispondendo qui, mi servirebbe scrivere un articolo intero ma chissà come si fa. Il fatto è che se io riscaldassi il prato e l’asfalto solo con l’IR e non con lo spettro visibile, per 5 minuti e per 5 minuti li lasciassi raffreddare, otterrei le stesse T medie, perchè l’IR emesso è uguale a quello assorbito, altrimenti arriveremo a T infinita o T = 0K Ciò che non funziona nella teoria dell’effetto serra è che si da troppa importanza al”IR mentre sappiamo che se la Terra trattiene più IR, ne deve emettere di più. Quello che ci tiene caldi sono km e km di gas che hanno una capacità termica e che quindi riguarda conduzione e non irraggiamento. facciamo un esperimento, riduciamo l’atmosfera a metà di quella attuale ma solo di CO2 e vediamo se fa più caldo o più freddo, io dico più freddo, e qualcuno ha gia fatto l’esperimento http://www.spinonthat.com/CO2_files/The_Diurnal_Bulge_and_the_Fallacies_of_the_Greenhouse_Effect.html ….alla fine dell’articolo. Come si fa a scrivere un articolo su questo sito( NIA)?

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  14. Sono d’accordo con l’ultima precisazione di gerrard8, con la precisazione che se fosse un corpo nero assorbirebbe anche le short-wave. Quindi in effetti assorbe più radiazioni solari che non arrivano al suolo. Il problema è che la “cenere” non è semitrasparente, l’atmosfera sì.

    Sono anche d’accordo che la conduzione è un fenomeno che “ci riscalda”, cionondimeno la Terra emette IR. Quanta parte di energia venga emessa come calore per conduzione e quanta parte venga emessa come IR, è un discorso quantitativo, che non cambia l’aspetto qualitativo. Anzi, oserei dire che le due cose sono collegate, cioè: se aumenta l’IR (per raggiungere l’equilibrio) deve aumentare la temperatura della Terra (legge di -Boltzmann), di conseguenza aumenta anche il calore emesso per conduzione.

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  15. Ciao AgrimensoreG & Gerrard8,
    volevo aggiungere due elementi:
    1_ la CO2 assorbe anche le short-wave:
    http://www2.de.unifi.it/Macchine/Martelli/CORSI-MARTELLI/ENERGIE-RINNOVABILI/Dispense/1-Radiazione%20solare%201.3.pdf
    pagina 5.
    2_ Le long-wave sono ampiamente assorbite dall’H20, infatti i sensori IR vanno nel casino con la nebbia/umidità:
    http://www.cis.rit.edu/~cnspci/references/mitchell2003.pdf
    http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.165.5684&rep=rep1&type=pdf

    Prendendo per buono al 70% quello che è scritto in queste citazioni, secondo me la questione è complicata e riassumere il fenomeno dell’aumento della back-radiation a causa della CO2 non è banalizzabile tramite la citazione:
    http://wattsupwiththat.com/2010/11/27/people-living-in-glass-planets/#more-28382

    In conclusione: la back-radiation è aumentata con la CO2, ok, ma poco davvero. Purtroppo non ho trovato ancora un serrista che mi faccia ricredere.

    Ciao a tutti e grazie !!! 🙂

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  16. Ciao Fano.
    Molto interesanti quelle dispense che hai postato. Ma perchè dici che la CO2 assorbe la short-wave? Dal grafico di pag.10 si vede che assorbe le long-wave. Sono d’accordo con te che queste sono assorbite anche dall’H2O, in effetti il vapor acqueo è il maggior gas “serra” (o “coperta” o comunque lo si voglia chiamare). Però anche la CO2 “aiuta”. Tu pensi sia poco il suo contributo, se intendo bene lo ritieni pressochè irrilevante.
    Personalmente non me la sento di passare da un discorso qualitativo ad uno quantitativo in un campo del genere, specie se vogliamo approfondire fenomeno per fenomeno, si rischia di andare a parlare di meccanica quantistica. Io prendo per buono il risultato della scienza ufficiale, fermo restando che ciascuno, se ne ha la forza, la voglia e la capacità, può provare a rifarsi i conti.
    A me interesa più il seguito del discorso, cioè come tradurre il forcing radiativo in aumento delle temperature. In pratica, il discorso sulla cosiddetta sensitività climatica. Qui avrei parecchie cose da dire, partendo però da concetti di Teoria dei Sistemi.

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  17. Lunghezza d’onda delle short-wave IR: 1-3 um. Fonte wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Infrared
    Nel grafico presente nel primo link citato si vede abbastanza bene la banda di assorbimento della CO2. E’ un grafico citato altre volte anche su questo sito.
    E’ presente anche qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Fisica_classica.

    A livello qualitativo vieterei l’afsalto, i tetti rossi (da oggi tutti i tetti di colore bianco!!), la deforestazione, i veleni in genere e tutto quello che è nero e che fa assorbire alla crosta terrestre troppa energia.

    Non vorrei accanirmi con la CO2 per poi scoprire che qualcuno si era sbagliato. 🙂
    D’altronde ci sono minacce alla nostra vita/salute ben più grandi (IMHO).

    Questo articolo inoltre conferma quanto detto sugli IR, ma afferma l’esistenza dell’effetto serra (senza giugere ad una conclusione: che casino):
    http://www.iuav.it/Didattica1/pagine-web/facolt–di/Giancarlo-3/Fisica-tec/12_1_TCA_2004_nuovo.pdf

    Con la teoria dei sitemi me la cavo, prova a postare qualcosa!

    CIAO E GRAZIE!

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