Riassunto delle puntate precedenti:
Qualche tempo addietro ho pubblicato un articolo in cui mettevo in evidenza un possibile legame lineare tra i vari conteggi del sunspot number e i valori di solar flux mensili. L’idea mi era venuta così, all’improvviso, e avevo fatto qualche osservazione empirica su alcuni dati. Non avrei mai pensato che l’argomento potesse suscitare l’attenzione che effettivamente è venuta fuori, ma evidentemente il tema trattato era di interesse. Perciò ho deciso di andare avanti con l’analisi, operando in maniera più dettagliata e mettendo a confronto diverse idee.
Dunque, partiamo.
Un limite dell’analisi precedente era quello di considerare una base di dati riguardante una scala temporale troppo limitata (meno di due anni), per cui questa volta abbiamo fatto le cose molto più in grande: questo lavoro si basa sulle registrazioni di SN e SF dal 1954 al 2008, prende cioè in considerazione 5 cicli solari interi (dall’inizio del 19 al 23). Ciò comporta necessariamente che non possiamo utilizzare il conteggio NIA come base dati, perché non abbiamo misurazioni del SN per tempi poco recenti. La scelta è stata quella di utilizzare il conteggio SIDC.
La mole di dati che sono stati elaborati è veramente enorme, quindi non verranno riportate di seguito le tabelle dei dati stessi ma solo i grafici di interesse.
Il primo punto su cui soffermarsi è: esiste correlazione lineare tra SN e SF? Nella discussione sul precedente articolo qualcuno (non ricordo chi) lo aveva escluso categoricamente, sostenendo che se c’era un legame tra i due valori esso doveva essere esprimibile mediante una legge matematica più complessa. Bene, di seguito sono riportati i grafici SF/SN dei cicli di cui disponiamo di dati completi (asse x: SN mensili / asse y: SF mensili):
Penso che ci siano pochi commenti possibili a questi 5 grafici: per ciascuno di essi esiste una retta di interpolazione che si adatta veramente molto bene all’andamento dei punti. Quindi possiamo dare per dimostrato che esiste correlazione lineare forte tra SN e SF.
Il secondo punto sul quale volevo focalizzare l’attenzione è questo: è evidente che, nonostante la correlazione lineare sia presente in tutti i cicli, col passare del tempo diminuisce la precisione con cui SF e SN sono legati da una legge matematica. In parole più semplici, si nota che in tempi recenti abbiamo più punti del grafico che si discostano in maniera significativa dalla retta di previsione. E’ un problema importante, perché si potrebbe ragionevolmente supporre l’esatto contrario: con l’aumentare della precisione degli strumenti di misurazione la correlazione tra SN e SF dovrebbe aumentare. E invece no: di seguito è riportato il grafico delle varianze dei set di dati relativi ad ogni ciclo solare, ecco cosa emerge:
Andrea
Si ringraziano per l’elaborazione dei dati:
Fabio Nintendo per il trattamento statistico e l’analisi
Luca Nitopi per l’analisi
Alessandra Lanzoni per la tabulazione
NOTA: chiunque fosse interessato ad avere i dati di SF e SN del SIDC per i cicli 19, 20, 21, 22 e 23 su foglio excel per poterci lavorare, può richiederli al mio indirizzo email: [email protected]
ma il mio articolo vi siete dimenticati di metterlo o non v’è piaciuto???’ fatemi sapere
gerrard8(Quote) (Reply)
Qual è l’angolo di questo rapporto?. Sembra essere la prova della natura elettrica delle macchie solari
Adolfo Giurfa(Quote) (Reply)
@ice2020
Sembra un angolo di 45 gradi (45 gradi per il magnetismo+ 45 gradi per la elettricita=90 gradi la corrente alterna)
http://www.giurfa.com/il_campo_unificato.pdf
Adolfo Giurfa(Quote) (Reply)
@ice2020
Tu hai detto
L’idea mi era venuta così, all’improvviso
Quello e una grande cosa, in Greco antico si puo chiamare:
Apo=Alto, kaleos=chiamata (apocalipsi).
Una grande intuizione, semplice e grandemente significativa.
Adolfo Giurfa(Quote) (Reply)
Ok, però nella parte alta di ciascun grafico, tranne quello del ciclo 19, la dispersione è maggiore.
C’è una ragione, secondo te?
FabioDue(Quote) (Reply)
@FabioDue
tranne quello del ciclo 19, la dispersione è maggiore.
Cambiamenti nelle orbite del Sole intorno al baricentro ha cambiato di regolare a irregolare , secondo Ivanka Charvátová:
http://www.giurfa.com/charvatova.pdf
A causa delle interazioni con i campi di Giove e Saturno.
Adolfo Giurfa(Quote) (Reply)
non ti preoccupare, ti avviserò per e -mail qundo lo pubblico…la èprossim settimana al 100%!
Ciao
ice2020(Quote) (Reply)
@ice2020
grazie….non vedevo l’ora
gerrard8(Quote) (Reply)
Grazie a tutti ragazzi, passo di qua solo ora perché sono stato via senza pc… Invito tutti quanti a seguire questi articoli che escono su NIA e a rifletterci sopra per commentarli, criticarli, e magari farsi venire delle idee da verificare come ho fatto io, perchè è questo che fa crescere un blog di scienze secondo me.
Come ha detto Fabio nintendo questo articolo è sintetico, ma dietro c’è stato un lavoro di studio ed elaborazione enorme. Un grazie enorme, di nuovo, a Fabio e Luca per l’aiuto e a chiunque ha letto questo articolo. E anche alla mia amica Alessandra, che mi ha aiutato a buttare giù su tabella una quantità di dati mostruosa… 🙂
Andrea311(Quote) (Reply)
Sai cosa? A questo proposito pensavo che si potrebbe mandare una lettera al SIDC (ancora… hehe) e chiedergli qualcosa a riguardo. In fondo, cosa gli costerebbe dirci l’evoluzione dei loro metodi di osservazione? Cosa ne pensi?
Andrea311(Quote) (Reply)