Due anni dopo il minimo: che accade al nostro Sole?

Sono ormai trascorsi due anni (dicembre 2008) dal minimo solare che ha ufficialmente segnato la fine del ciclo 23 e l’inizio del ciclo 24.

Nella prima metà del 2009 abbiamo assistito ad una ripartenza lenta del Sole. Poi si è verificato un temporaneo stop estivo, culminato in un mese di agosto interamente “spotless”.

Un’accelerazione nell’autunno dello stesso anno, protrattasi fino a febbraio 2010, ci ha fatto pensare che il ciclo stesse progredendo in modo tutto sommato paragonabile a quelli immediatamente precedenti: le macchie si sono intensificate, in numero e dimensione, i giorni “spotless” mensili si sono diradati e, in qualche caso, addirittura azzerati.

Invece, da febbraio 2010, il Sole si è preso nuovamente una pausa: gli indici di attività (sunspot number, solar flux) sono diminuiti, le macchie si sono nuovamente diradate, sono comparsi di nuovo alcuni giorni spotless.

Insomma, la progressione del ciclo ha segnato il passo.

Dalla scorsa estate ad oggi, dopo una ripresa nel mese di luglio che sembrava promettere ancora una volta un “colpo di reni” dell’attività solare, non si sono registrati ulteriori progressi. Infatti, tuttora febbraio 2010 è il mese del massimo di questo ciclo. Si tratta di un massimo relativo? Oppure, addirittura, di un massimo assoluto?

Per sintetizzare e provare a chiarire quanto esposto sopra, di seguito si riporta un grafico di confronto relativo al solar flux (radiazione alla lunghezza d’onda di 10,7cm), noto per essere un buon indice dell’attività solare: in rosso viene riportato l’andamento del solar flux medio mensile, normalizzato rispetto alla distanza media Sole-Terra, dal minimo ad oggi (fonte NOAA). Le altre linee riportate (in violetto, blu, giallo, verde, marrone) rappresentano il solar flux medio mensile misurato nei primi due anni dei cicli compresi tra il 19 ed il 23 (1954-1956, 1964-1966, 1976-1978, 1986-1988, 1996-1998). Le misure di tale importante parametro sono disponibili a partire dal 1947, pertanto le ripartenze dei cicli anteriori al 19 non sono presenti nel grafico.

Dall’esame del grafico si nota che

  • per i primi 12 mesi circa dal minimo, il ciclo 24 presenta un comportamento abbastanza simile a quello dei cicli precedenti, sebbene appaia complessivamente un poco più debole;
  • verso il 12°-15° mese accade qualcosa, una sorta di “rottura” che lo differenzia dai cicli precedenti: il 19, 20, 21, 22, 23 accelerano la loro progressione, mentre il nostro ciclo 24 accenna a “partire” ma subito si “pianta”, regredisce, sembra riprendersi e poi si stabilizza attorno ai valori già raggiunti, comunque sotto il massimo di febbraio 2010, anche se di poco.

 

Che cosa significa? Che cosa dobbiamo attenderci per i prossimi mesi? E’ solo una pausa, che sarà poi seguita da una nuova fiammata verso l’alto, oppure assisteremo ad un andamento del tutto anomalo e sorprendente?

Di certo possiamo dire che tale anomalia è sempre più riconosciuta persino dalle pur prudenti previsioni NASA, a cura di David Hathaway: la stima del massimo previsto per il ciclo 24 è stata ulteriormente ridotta, da circa 64 a 59. Resta invece stabile la data prevista per il massimo, tuttora collocata a metà 2013. Per ulteriori dettagli in proposito, si veda il link http://solarscience.msfc.nasa.gov/predict.shtml.

 

Tale ulteriore riduzione, se la previsione sarà confermata, colloca attualmente il ciclo 24 al terzo posto tra i cicli più deboli degli ultimi 250 anni (cioè dal momento in cui i cicli sono sufficientemente ben identificati da distinguerli tramite un progressivo, giunto ora al numero 24). In particolare, al momento solo i due cicli 5 e 6 del Minimo di Dalton risultano più deboli, in quanto i sunspot number massimi sono risultati di poco inferiori a 50.

Non dimentichiamoci però di due importanti considerazioni:

  • il sunspot number risulta tanto più sottostimato quando più si procede a ritroso nel tempo, specie a partire dalla fine del XIX secolo; dunque è possibile che i sunspot number del Minimo di Dalton (1798-1823) siano affetti da una approssimazione per difetto non trascurabile, tale da rendere la previsione del ciclo 24 ormai paragonabile all’andamento dei cicli 5 e 6;
  • lo stesso David Hathaway, nel sito di cui si riporta sopra il link, precisa come le previsioni dell’andamento di un ciclo solare risultano abbastanza affidabili a partire da 3 anni dopo il minimo; pertanto, nel nostro caso, occorre attendere la fine del 2011; è quindi ragionevole attendersi ancora qualche ritocco (al ribasso?) prima che la previsione si stabilizzi.

 

In conclusione, questo ciclo, mese dopo mese, anno dopo anno, assomiglia sempre di più ad un ciclo estremamente debole, almeno paragonabile a quelli del Minimo di Dalton. Tuttavia, in base a quanto affermato da Hathaway, si ritiene che per una piena valutazione della natura di questo ciclo occorra attendere ancora un anno circa, per verificare

  • se il ciclo acceleri nella sua progressione, confermi l’attuale trend complessivo di crescita lenta, o addirittura mostri un evidente declino;
  • se, pertanto, eventualmente il suo comportamento induca la NASA e Hathaway a ridurre ulteriormente le stime e soprattutto di quanto.

 

Infine, prossimamente sarà pubblicato un articolo contenente un’analisi più puntuale, basata sul sunspot number, dove si cercherà anche di evidenziare le differenze rispetto ai conteggi alternativi a quello ufficiale del SIDC.

A voi la parola!

FabioDue

42 pensieri su “Due anni dopo il minimo: che accade al nostro Sole?

  1. Due sole osservazioni .
    Prima
    Se guardo i gradici di Hataway… dico che e’ ancora troppo ottimista….
    La curva, rispetto ai dati gia’ misurati (che tra l’altro sappiamo anche loro molto ottimistici), e’ troppo alta (guardate dove passava il ciclo precedente…) . Cosi’ come e’ , per me, si va a sfiorare i 50 (con la media).
    Seconda
    Se guardo il SF… No, direi che a questo punto si e’ piantato.
    Ne Dalton, ne Damon… Diciamo non D, ma M…….

    Ciaooo
    Luca

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  2. Fare previsioni sul futuro del ciclo è quasi impossibile a questo punto, è troppo anomalo secondo me. Di certo c’è solo che questo stop prolungato al SF è veramente notevole.

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  3. @nitopi

    Condivido, anche a me la curva di previsione di Hathaway pare ancora un po troppo alta rispetto al SN disponibile finora.

    Quanto al solar flux, mi chiedo quale sia il significato fisico della “rottura” tra il mese 12 ed il 15 dopo il minimo, quando i cicli 19-23 partono ed il 24 si “pianta”.
    Forse un fisico solare saprebbe dire qualcosa. O anche un forumista di NIA esperto di fisica solare.

    Verrebbe anche a me di dire che, guardando il solar flux, il ciclo 24 si è “piantato”. Ma poichè non disponiamo di modelli attendibili di previsione di un ciclo solare, non possiamo ancora escludere che il ciclo possa tornare a progredire in modo significativo, nè che possa declinare in modo definitivo.

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  4. Occhio, il SF ad 80 è quello misurato.
    Quello aggiustato, cioè normalizzato secondo la distanza Sole-Terra è un poco più basso (77-78) in quanto in questo periodo la Terra è leggermente più vicina al Sole (ha appena superato il cosiddetto “perielio”, cioè la minima distanza dal Sole) rispetto alla distanza media.

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  5. Ottimo Fabio!
    Michele, in un suo intervento, dice che a volte un immagine “parla” molto più che tante parole e credo che questo si possa tranquillamente affermare anche nel caso del grafico del Solar Flux che hai inserito nell’articolo!
    Concordo con chi scrive che Hathaway si muove con molta prudenza nell’adeguare la sua previsione e concordo pure con chi prevede, a sua volta, un massimo ancora inferiore a quanto finora pronosticato: a meno di non assistere da ora in poi ad una espolosione dell’attività solare, ogni giorno che passa vedo conferme all’ipotesi di un ciclo 24 veramente “piantato”.
    A dire il vero, in tempi non sospetti, mi ero fatto l’idea che questo ciclo sarebbe potuto arrivare a stento intorno ad un valore tra 30 e 40 (personalissima opinione formulata senza alcuna base scientifica, solo “a naso”!)…. vedremo!

    Bruno

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  6. nitopi :
    Due sole osservazioni .
    Prima
    Se guardo i gradici di Hataway… dico che e’ ancora troppo ottimista….
    La curva, rispetto ai dati gia’ misurati (che tra l’altro sappiamo anche loro molto ottimistici), e’ troppo alta (guardate dove passava il ciclo precedente…) . Cosi’ come e’ , per me, si va a sfiorare i 50 (con la media).
    Seconda
    Se guardo il SF… No, direi che a questo punto si e’ piantato.
    Ne Dalton, ne Damon… Diciamo non D, ma M…….
    Ciaooo
    Luca

    beh il grafico di Hathaway per forza sarà rivisto a ribasso…. per tenerlo in considerazione così com’è dovremmo avere un SN medio mensile per gennaio almeno di 40, oppure per il mese di febbraio. però il ciclo deve dare un’accelerata perchè adesso la linea è nella fase di derivata massima…
    una cosa importante che si può osservare secondo me è come nel ciclo 24 i periodi di ascesa dell’attività siano sempre distribuiti su più mesi, mentre guardando le curve precedenti si nota che da un mese all’altro i valori cambiano parecchio.
    l’attività c’è, ma distribuita su una fascia di tempo maggiore. potremmo dire diluita.

    mi piacerebbe sapere da Michele cosa pensa accadrà nei prossimi mesi. mi riferisco alla relazione posizioni planetarie/susnpots. per il trimestre in corso sembra che abbia azzeccato

    Saluti a tutti

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  7. FabioDue :Occhio, il SF ad 80 è quello misurato.Quello aggiustato, cioè normalizzato secondo la distanza Sole-Terra è un poco più basso (77-78) in quanto in questo periodo la Terra è leggermente più vicina al Sole (ha appena superato il cosiddetto “perielio”, cioè la minima distanza dal Sole) rispetto alla distanza media.

    Allora, mi chiedo come venga misurato il sf, nn dovrebbero essere già considerate certe variabili?
    Guardo in giro sul web,booh!

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  8. ho trovato qualcosa…
    Solar Flux – Flusso Solare. Indica l’intensità delle emissioni radio della stella alla frequenza di 2800 MHz (pari ad una lunghezza d’onda di 10.7 cm, da cui anche il nome di 10.7 cm flux) registrate da un radiotelescopio ad Ottawa, Canada. L’emissione a tale frequenza à proporzionale al numero ed all’attività delle macchie solari presenti sul lato del Sole esposto verso la Terra. Conseguentemente tale valore fornisce indicazioni importanti ai fini propagativi, dato che tali fenomeni influiscono fortemente sulla ionizzazione dell’atmosfera terrestre e sull’attivazione dei fenomeni di riflessione o assorbimento degli strati F che permettono ai segnali radio di viaggiare su lunghe distanze. Essendo legato alle macchie solari, l’andamento del Solar Flux ha ciclicità undecennale ed oscilla tra un minimo teorico di 67 ed un massimo di 300 sfu (solar flux units). Come indicazione generale: valori elevati attivano frequenze elevate e valori bassi, in concomitanza con indici geomagnetici bassi, attivano le frequenze piu’ basse (ad es. le onde medie).
    Presupposto, sono cose note a tutti,ma variabili come distanza sole terra, nuvole ecc nn sono considerate?
    Questo telescopio canadese ne tiene conto? booh!
    Ignoro qualcosa?

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  9. Ottimo articolo Fabio…in questo gennaio sta continuando la fase di dormiveglia del sole…qui 2 sn le strade:

    o dà un’accelerata improvvisa e violenta cn solal flux costantemente sopra i 100 e cn aumento nn soo del numero delle regioni, ma soprattutto della loro “potenza magnetica”, o si continua così “pallidamente” fino al suo massimo…si, il suo massimo, ma quando?

    perchè questo srebbe il punto…se entro 6 mesi nn cambia qualcosa, questo secondo me è un ciclo abortito, mai nato, e la mia previsione di un massimo intorno gli inizi-metà 2011 potrebbe nn risultare più una semplice chimera…

    verdremo!

    Simon

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  10. Pingback: Anonimo
  11. valerysun :

    FabioDue :Occhio, il SF ad 80 è quello misurato.Quello aggiustato, cioè normalizzato secondo la distanza Sole-Terra è un poco più basso (77-78) in quanto in questo periodo la Terra è leggermente più vicina al Sole (ha appena superato il cosiddetto “perielio”, cioè la minima distanza dal Sole) rispetto alla distanza media.

    Allora, mi chiedo come venga misurato il sf, nn dovrebbero essere già considerate certe variabili?Guardo in giro sul web,booh!

    Immagino si proceda così (chiedo conferma ai forumisti più preparati del sottoscritto): viene misurata la radiazione alla lunghezza d’onda di 10,7cm (2800mhz di frequenza, se ricordo bene), ad esempio con un radiotelescopio simile quello celebre di Arecibo o al VLA.
    Poi si considera la distanza Sole-Terra nel momento della misura, prendendo come riferimento quella media (149,6 milioni di km), e si riporta la misura alla distanza media.
    Per cui, ad esempio, se il solar flux misurato oggi è, poniamo, pari ad 80 e la distanza Terra-Sole è 147 milioni di km, il solar flux aggiustato è pari a 80*(147/149,6) = 78,6.

    Dunque in inverno il solar flux aggiustato è un poco più basso di quello misurato, mentre d’estate invece è leggerment più alto.
    Lo scopo è quello di rendere il solar flux confrontabile sempre con se stesso, in tutti i periodi dell’anno, depurandolo dalla stagionalità dovuta al fatto che l’orbita terrestre è un ellisse e non un cerchio.

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  12. @ice2020

    Tutto dipende dall’andamento che il solar flux (non più il sunspot number, quale che sia, non mi fido più) seguirà nei prossimi mesi.
    Mi aspetto che si evidenzi un chiaro trend, in salita o in discesa, rispetto alla “piattezza” che sostanzialmente si sta verificando ormai da molti mesi. A quel punto potremo fare qualche ragionamento in più.

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  13. i Dati del NIA’s per ora arrivano a Luglio, in questo periodo mi è impossibile continuare l’aggiornamento

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  14. Ieri mattina ho ripreso la nuova regione appena sorta, la 1147. Mi è sembrata una zona più attiva delle ultime, con un’ampia area di facule. Il problema, però, è che di queste aree ce ne dovrebbero essere molte, anziché una ogni tanto…speriamo che evolva in maniera crescente e non imbocchi, invece, un nuovo lento declino…per chi osserva e riprende il sole in luce bianca come me, posso assicurarvi che è una sofferenza vera e propria! Scorri con la ripresa tutto il sole, e non vedi nulla, tranne queste rare macchie….mah! Effetti o non effetti sul clima, quello che mi rompe è che non ho un cavolo da riprendere!!!

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