Non c’è miglior sensore che quello all’interno di un corpo vivente – seconda parte –

 

Adesso passiamo per un’ attimo al regno dell’essere umano, dopo aver riportato nella prima parte alcuni recenti storie, che vedevano alcuni mammiferi (come i delfini o le balene) fra i più sensibili e quali protagonisti di bizzarri quanto misteriosi comportamenti.

http://daltonsminima.altervista.org/?p=13636

La domanda da porsi è, esistono persone dotate di una particolare sensibilità in grado di avvertire con qualche giorno/ora d’anticipo questi tremendi sconvolgimenti naturali ? La risposta sembrerebbe di si. Infatti, sempre in riferimento al terremoto verificatosi in Cile, il 19 marzo pesco dalla rete quest’interessante notizia al limite del paranormale che se letta da una persona priva delle giuste conoscenze di base in merito a queste fenomenologie può sembrare incredibile; ma messa in relazione, alle precedenti storie e alla straordinaria sensibilità che certi bambini possono avere….

http://www.meteoweb.it/cgi/intranet.pl?_tit=Non%20solo%20gli%20animali:%20anche%20i%20bambini%20prevengono%20le%20catastrofi&_cgifunction=form&_layout=sezioni&keyval=sezioni.sezioni_id%3d5497

Nella notte del 27, poco prima che la terra cominciasse a tramare, Esteban Idalsoaga, figlio del direttore del parco zoologico di Buin, nei pressi di Santiago, aveva finito di nutrire i suoi cani. Subito gli animali intorno cominciarono a dare segnali di grande nervosismo: le oche si rifugiavano sotto gli alberi e i cani emettevano suoni strani, i lupi ululavano disperati. Poi un lungo silenzio prima del sisma. Alla stessa ora, nell’Oceano Pacifico, a 670 km dalle coste, i 600 abitanti dell’isola di Robinson Crusoè dormivano profondamente. Una bambina di 12 anni, Martina, udì una scossa che la inquietò. Avvisò suo padre, carabiniere dell’isola, che però non si era accorto di nulla. Egli tuttavia, telefonò a Valparaiso, dove il nonno gli confermò l’avvenuto cataclisma. Martina non perse tempo e diede l’allarme suonando il gong. Tutti gli abitanti fuggirono in alto verso la collina. Era in arrivo lo tsunami, che avrebbe fatto 15 morti. La ragazzina riuscì a salvare centinaia di vite. Sesto senso? Intuito? Fatto sta che in diverse occasioni i giovanissimi sono riusciti a mettersi in salvo e ad avvisare le altre persone.

Terremoto M7.1 del 14 aprile 2010 Tibet, provincia occidentale del Qinghai.

Sesto senso, coincidenza fortuita ? Sentite questa :

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=140086

Più di 800 studenti di una scuola media sono scampati al terremoto del Qinghai grazie ad un presentimento del vicepreside. Quella che sembra una novella cinese è in realtà un fatto di cronaca che ha trasformato un insegnante in un eroe. Il sisma che ha colpito la provincia cinese al confine con il Tibet è stato preceduto da una lieve scossa che ha svegliato il professor Yuanli Duode.“Sono stato pervaso da una strana sensazione di inquietudine, un cattivo presentimento che non riuscivo a decifrare”, ha raccontato. Una sensazione che lo ha spinto a scendere dal letto per svegliare gli studenti e portarli fuori dagli edifici.

E dopo aver parlato di pesci, mammiferi passiamo adesso ad un piccolo animale che vive fra i due mondi, sia nell’acqua che sulla terra ferma.

Il Rospo !

Questa notizia interessa il nostro paese ed in particolare l’Aquila. Come non ricordare il drammatico terremoto del 6 aprile 2009.

http://www.meteoweb.it/cgi/intranet.pl?_tit=I%20rospi%20prevedono%20i%20terremoti&_cgifunction=form&_layout=news&keyval=news.news_id%3D18677

I rospi prevedono i terremoti

I rospi comuni (Bufo bufo) sono in grado di prevedere eventi sismici rilevanti e di adattare di conseguenza il loro comportamento: è il risultato di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori britannici e pubblicato dalla rivista scientifica Journal of Zoology. I ricercatori stavano studiando in situ un gruppo di anfibi a una settantina di chilometri dall’Aquila, nel periodo immediatamente precedente al sisma del 6 aprile del 2009: cinque giorni prima del terremoto il numero di rospi presenti nella zona dell’accoppiamento si è ridotto del 96%, un comportamento considerato “altamente non abituale”. Una volta iniziata la stagione della riproduzione, spiegano gli scienziati, i rospi rimangono infatti attivi in gran numero fino a che questa non è terminata: ma tre giorni prima del sisma il numero di accoppiamenti si è ridotto a zero. Gli anfibi hanno fatto ritorno solo al plenilunio successivo, ma in numero ridotto. I ricercatori ignorano quale tipo di segnale ambientale possa essere stato percepito così tanti giorni prima del sisma, ma sottolineano che la diminuzione delle attività dei rospi è coincisa con delle “perturbazioni pre-sismiche nella ionosfera”, possibilmente legate a delle fughe di radon dalla crosta terrestre o all’effetto di onde gravitazionali.

Restiamo in Italia ma spostiamoci sia nello spazio che nel tempo. Siamo a Pompei & Ercolano nel 79d.c. E una sconvolgente eruzione seguita da una vero e proprio diluvio di cenere ed un fiume di fango seppelliscono le due città.

http://www.vesuvioweb.com/new/IMG/pdf/TERREMOTO_ANIMALI.pdf

Ecco cosa riporta Aniello Langella nel suo scritto :

Le città, inoltre erano popolate da molti altri animali domestici quali gatti, cani. Sicuramente galline, conigli e capre affollavano i cortili non solo delle case rurali. Nelle ville rustiche poi si devono ancora considerare gli animali importanti utili all’alimentazione umana. La mucca, il maiale. Nella Villa Regina di Boscoreale fu rinvenuto un maiale che non riuscì a scappare in quanto rinchiuso nel suo recinto. Nella Villa di Poppea a Oplonti poco prima della catastrofe, vagava tra un corridoio ed un giardino interno una mucca, allucinata dai rumori assordanti, soffocata dalle polveri, attese la sua fine adagiandosi sul pavimento mosaicato di un cubicolo. Ma tutti gli altri animali dove erano scappati? Qualcuno, forse, nella speranza di portarli in salvo li aveva liberati per le strade e la campagna? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

continua……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….Gli animali fuggirono da Pompei e Ercolano già qualche ora prima della catastrofe. Non ne abbiamo sicuramente le prove ma è ragionevole pensarci. Dove erano andati a finire gli allevamenti di pecore e capre? Dove le mucche che erano la base della catena alimentare sia diretta nel senso di produzione di prodotti caseari che nel fornire carni fresche? Dove avevano trovato rifugio gli abitanti di quelle grandi porcilaie prossime alle ville rustiche? A Pompei il cave canem era solo un mosaico e gli altri cani avevano lasciato la città già il giorno prima forse. E così a guardia della città non era restato nessuno. Solo un cane, costretto dalla catena visse la sua angoscia fino all’ultimo soffocato dal fumo e dilaniato dalle nubi ardenti. Restò lì contorto nell’ultimo spasmodico saluto ad una città che stava cedendo alla sua notte più buia.

Adesso abbandoniamo la terra ma per spostarci sottoterra !

I lombrichi


http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_agosto_18/terremoti_allarme_dai_lombrichi_739102f8-6d4f-11dd-b80d-00144f02aabc.shtml

I lombrichi sono in grado di avvertire i terremoti con molti giorni di anticipo. Ne è certo il geologo colombiano Juan Manuel Gonzalez Castano che a Pereira, dove risiede, coordina il progetto denominato ‘Quando le rocce suonano, i lombrichi si muovonò. Lo studioso ha spiegato al quotidiano El Tiempo di Bogotà che il comportamento degli anellidi da lui osservati, della specie «Amynthas corticis», rivela «con molti giorni di anticipo» l’arrivo di terremoti di magnitudo superiore al grado 4 della scala aperta Richter.

Differenti studi scientifici avevano già provato come gli animali (gatti, cani, pesci, tartarughe, cavalli, mucche e topi) avvertano i sismi prima degli umani, ma la novità introdotta da Gonzalez è che i lombrichi, battono ampiamente la concorrenza, percependo il terremoto con «ben 25 giorni di anticipo».

Ricorderete il tremendo tsunami del dicembre del 2004 nell’oceano indiano.

Altra incredibile notizia :

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/12_Dicembre/29/animali.shtml

Le guardie forestali dello Sri Lanka sono stupite: il peggior tsunami della storia ha ucciso oltre 70 mila persone lungo le coste delle isole dell’oceano Indiano, ma non riescono a trovare alcun animale morto. Le onde giganti sono penetrate per oltre tre chilometri all’interno dello Yala National Park, la più grande riserva dello Sri Lanka, la casa di centinaia di elefanti, coccodrilli, orsi, bisonti e scimpanzé, con la maggior concentrazione di leopardi in Asia.
«È un fatto strano che delle centinaia di elefanti e di leopardi ospitati nel Parco non sia stato trovato nemmeno un esemplare morto», ha detto H.D. Ratnayake, vice direttore del Wildlife Department. «Nessun elefante è morto, nessuna lepre o coniglio», ha aggiunto.
«Penso che gli animali possano sentire i disastri. Hanno un sesto senso. Sanno quando le cose accadono».

Di storie a dir poco incredibile se ne trovano a decine sulla rete, potrei continuare a scrivere pagine e pagine di esperienze/racconti con protagonisti animali…bambini o persone particolarmente sensibili ma il “succo” della questione non cambierebbe !

Nella ricerca che ho condotto ho trovato anche un certo prof. Roberto Santacroce dell’università di Pisa che ha perfino elaborato una tabella nella quale vengono descritti i comportamenti anomali mostrati dagli animali prima di un terremoto.

Rileggendo la sintesi del testo di Ikeya Motoji intitolata “Earhquakes and animals” redatta da Massimo Silvestri troviamo che anche nel regno vegetale si registrano delle stranezze prima di un terremoto.

Ikeya riporta diverse testimonianze e riferimenti documentali di anomale fioriture di piante e alberi in periodi antecedenti il terremoto. Sono riferiti mutamenti nel colore dei fiori, anomale fioriture invernali e rifioriture di alberi di albicocche, di peschi e di peri. La mimosa, pianta estremamente sensibile, prima di un sisma la si è osservata chiudere gli stami e ripiegarli.

In conclusione, non vorrei essere polemico, ma quante volte noi esseri umani principali registi delle dinamiche materiali di questo pianeta ci affacciamo al regno animale con termini ….

“Ehhi…guarda quella bestia…” con atteggiamenti spregevoli ed egoistici.

Istinto primordiale animale oppure straordinaria sensibilità verso il creato ? C’è una sottile differenza nei termini e nel modo di osservare e valutare ciò che ci sta intorno cari miei.

C’è da meditarci sopra gente, comunque in conclusione ad ognuno di voi il vostro personale giudizio e valutazione….

Nel prossimo capitolo affronteremo invece il capitolo delle luci sismiche – EQL – .

Michele


10 pensieri su “Non c’è miglior sensore che quello all’interno di un corpo vivente – seconda parte –

  1. bell’articolo… da sempre se ne sente parlare, però non si capisce mai dove finisce l’osservazione e inizia la fantasia.
    mi piace la tua conclusione, come possiamo considerarci superiori ad altri esseri viventi quando non abbiamo nemmeno lontanamente idea del loro modo di percepire e vivere nel mondo. La mia idea è che le varie componenti del mondo naturale siano integrate perfettamente all’interno degli ecosistemi per questo sentono anche le più piccole differenze (ogni tipo di informazione nasce da una differenza) e hanno questo tipo di istinti. L’uomo cosa pretende di fare da solo? tante invenzioni e distrazioni… a cosa serviranno quando ciò che ci sarà richiesto sarà di reintegrarci nei sistemi naturali, fonti di sostentamento?

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  2. A parte la mitizzazione delle singole storie, si sa da tempo che molti animali hanno comportamenti strani prima dei terremoti. Il fatto e’ che la scossa e’ preceduta da segnali trascurabili ma che vengono avvertiti dagli animali.

    Ci sono fonti storiche che parlano di antiche civilta’ che usavano questi animali per avere qualche minuto di vantaggio per fuggire.

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  3. OT:
    Altro flare di classe M,in questa fase avvengono appena appare una macchia,in precedenza altre regioni non riuscivano ad oltrepassare l’event C,tra parentesi poi mi sembra una macchia in riassorbimento…perdonatemi se dico un eresia…a questo punto che accadrà con il ritorno della 1158 al suo primo giro di stella?
    Altra cosa da menzionare il solarwind sotto i 300kmh,un ciclo tutto particolare? Più esplosivo?La parola ai più esperti,un saluto

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  4. @Riccardo
    sono perfettamente daccordo con te.C’e’ molta confusione in questo momento.E poi la 1163-4 ditemi quello che volete ma voglio sfidare chiunque che lo scriva con il sangue se e’ cosi certo che non e’ di polarita dubbia.Ci stiamo avvicinando al perielio di Giove e la stella ne sta subendo gli effetti.

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  5. Eccola! Articolo interessante e che ho cercato appositamente cliccando su Google “persone sensibili ai terremoti”.. Non mi è capitato solo una volta di stranirmi per un istante e pensare “che strano, ci sarà un terremoto ?”… E dopo qualche ora sentire che il terremoto c’è stato sul serio ! Inizialmente mi veniva il panico, razionalizzando mi sono soffermata a pensare che anche noi siamo animali e come tali esistono persone più sensibili di altre ai mutamenti terrestri… Così ormai ci convivo … Grazie per l’articolo !!! 😉
    Simona

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  6. Mi ricordo perfettamente che almeno una settimana prima del terremoto di l’aquila dove all’epoca abitavo, una mattina aprendo la porta finestra del giardino, ho avuto la sorpresa di vedere decine di lombrichi di tutte le dimensioni in superficie, come se all’unisono volessero scappare da sottoterra. Erano arrivati fino alla soglia della porta.

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