Sole tempestato di Macchie, Solar Flux a 133…E’ questo il Massimo?

E’ da un anno che il sottoscritto ed altri utenti NIA andiamo asserendo che il ciclo solare 24 potrebbe avere 2 “ondate” di massimo, una corrispondente all’emisfero nord più precoce (primi mesi 2011) e l’altra a quello sud più tardiva (2012?).

Ebbene, potremmo esserci!

Da metà febbraio le cose nel nostro astro sono cambiate…questa non sembra essere più una ripresa farlocca!

A testimoniarlo oltre il numero del SN (sempre opinabile), è l’aumento improvviso del flusso solare che pare non riuscire più a scendere sotto i 100.

Se le cose andassero così, ci troveremmo quindi al famoso punto di svolta più volte ventilato da NIA…un ciclo 24 molto debole con una fase di solar maximum più intensa entro aprile 2011 seguita da una più debole non oltre fine anno-inizi 2012, con probabile comparsa delle prime regioni da ciclo dispari (25) entro la fine del 2012!

Voi che ne pensate?

Stay tuned, Simon

47 pensieri su “Sole tempestato di Macchie, Solar Flux a 133…E’ questo il Massimo?

  1. I think the peak of the cycle 24 is depended on the Jupiter on its orbit reaches the aphelion.

    Is there any web site can supply the time table about Jupiter’s aphelion and perihelion?

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  2. andrew :

    Solar flux a 151 la salita non si arresta e sunspot fonte Noaa a 122

    Bene!

    a conferma che potremmo essere nel giusto!

    Continuo dire che tutti quelli che si sn scoraggiati ultimamente, avranno delle grandi sorprese nel corso dei prossimi mesi…

    Simon

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  3. apuano70 :Date uno sguardo alla pagina di Svalgaard che tiene sotto osservazione l’andamento del ciclo….http://www.leif.org/research/TSI-SORCE-2008-now.pngCredo che se lo dice lui allora ci sono davvero buone possibilità che questo sia davvero l’ingresso nel massimo del ciclo 24.Bruno

    Attenzione:
    se fosse davvero l’ingresso nel massimo, in base al comportamento dei cicli passati, è probabile non sia destinato ad esaurirsi molto in fretta.
    A titolo di esempio, il livello di attività “massimo” (ovvero con valori di solar flux prossimi a quelli sommitali o inferiori non oltre 50) per i cicli 19-23, in termini di solar flux, è durato in media 3 anni, in un caso 4.
    Basta guardare i grafici del solar flux per i cicli 19-23 per convincersene (la forma è del tutto simile a quella dei grafici relativi al sunspot number): guardate ad esempio questi http://www.spaceweather.gc.ca/sx-6-eng.php

    Certo, non possiamo escludere che questo ciclo sia diverso e la fase “sommitale” del solar flux possa durare anche parecchio di meno, però ad oggi nulla di evidente ce lo fa pensare.
    L’unica cosa che è emersa chiaramente negli ultimi 2 anni è che questo ciclo è nettamente in ritardo rispetto a quelli che lo hanno preceduto.
    Quindi, poichè non mi risulta che alcun ciclo, partito in netto ritardo, lo abbia poi recuperato (pronto a ricredermi ma tant’è), mi aspetto che prosegua in ritardo o addirittura accumuli ulteriore ritardo, come ha fatto fino ai primi di febbraio.
    In queste ultime settimane, il ciclo 24 non ha in realtà recuperato alcunchè rispetto ai cicli 19-23, e nemmeno rispetto alle previsioni NASA, ne sta solo tenendo il passo. Si vede dai grafici comparati del solar flux.

    Dunque, come ho già detto, calma e gesso.

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  4. Peraltro, rispetto alla data del minimo, i cicli 19-23 sono entrati nella fase “sommitale”, nel mezzo della quale si trova il massimo (o i massimi, a volte sono stati 2, come nel caso del ciclo 23) tra 2 e 3 anni dopo il minimo. Dunque, in questo senso, se ci trovassimo davvero all’ingresso della fase sommitale, il ciclo attuale sarebbe sostanzialmente in linea con quelli precedenti.
    Come dicevo nel post precedente, dei grafici cui fare riferimento, anche se l’asse x è un po compresso, sono questi: http://www.spaceweather.gc.ca/sx-6-eng.php

    La differenza vera, ad oggi, appare essere il “ritardo” con cui si è verificato il minimo, rispetto al recente passato, ovvero 2 anni abbondanti. E quei 2 anni “persi” il ciclo, apparentemente, li sta “scontando” con un’evidente debolezza rispetto a quelli immediatamente precedenti.

    Non voglio semplificare eccessivamente ciò che semplice non è, sto solo facendo considerazioni generali dedotte dall’osservazione dei grafici del solar flux, che posterò in un mio prossimo articolo e che comunque chiunque può realizzare con Excel (i dati sono facilmente reperibili qui:
    ftp://ftp.ngdc.noaa.gov/STP/SOLAR_DATA/SOLAR_RADIO/FLUX/Penticton_Adjusted/monthly/MONTHLY.ADJ

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