L´uomo e i cambiamenti climatici

Il paleontilogo Ulf Büntgen, dell´Istituto Svizzero federale di ricerche sulle foreste, neve e paesaggio, ha pubblicato sulla rivista Science uno studio sugli effetti dei cambiamenti climatici in Europa sugli ultimi 2500 anni.

Il lavoro coinvolge importanti fatti storici. Secondo lui, le variazioni nel clima hanno influenzato l’ascesa e la caduta dell’Impero romano e anche lo scoppio nel peste nera nel XIV secolo e che  uccise 25 milioni di persone.

Büntgen ha disegnato le sue conclusioni in base all’analisi degli anelli degli alberi — linee circolari che possono essere viste quando il legno è affettato.

Questi anelli sono in crescita più grandi e più distanti gli uni dagli altri in climi caldi e umidi. Clima secco e freddo formano anelli più vicini l´uno con l´altro.

Analizzando questi segni  si può accertare la temperatura e la quantità di acqua disponibile nella posizione in cui l’albero è cresciuto.

Büngten ha studiato le sezioni di 9 mila di anelli di tronchi d’albero in Europa centrale e ha trovato che le fluttuazioni di temperatura e precipitazioni influenzarono la produzione agricola, la diffusione della malattia e il livello dei conflitti sociali.

Constatazione è la prima prova, senza la necessità di complicate analisi, per chi opera in agricoltura.

Ma lo studio ha permesso agli scienziati di commentare questa base di dati e trarre conclusioni sensate e logiche con solido avallo scientifico.

E la realtà della natura visto con buon senso rovina l’ambientalismo…

Ad esempio, lo storico João Vicente Dias, dell´Università Federale del Paraná (UFPR), ha osservato che le comunità umane hanno la capacità di superare le difficoltà e gli ostacoli che impone l’ambiente.

“Esempi sono gli Inuit (eschimesi che vivono nella regione artica del Canada, Alaska e Groenlandia), che convivono con temperature minime all’estremità nord del continente americano e il beduino nel deserto del Sahara, adattato per l’aridità del clima di quel luogo”, ha sottolineato.

Per Dias, le societá non sono ostaggi dei cambiamenti nell´ habitat in cui vivono. “Un periodo di clima può avere alimentato la crescita dell’Impero romano, ma non credo che è stato condizionato a questa espansione, che principalmente dipendeva dalla possibilità del élite di Roma di creare nuove soluzioni economiche, sociali, culturali e politiche”, esemplifica.

Quando il Tamigi congeló. iniziò la festa!

Egli assicura che più importante che il clima, è la capacità di un gruppo di mantenersi  coeso  per prepararsi e resistere alle avversità.

Per Expedito Rebello, capo della divisione della ricerca applicata della variabilità del clima all´Instituto Nacional de Meteorologia (Inmet), la variabilitá climatica  non sarebbe un fattore chiave per provocare trasformazioni sociali.

“I fenomeni dello studio sono responsabili per le siccità, inondazioni, inverni più freddi, ma nulla che cambia drammaticamente la vita della popolazione,” dice.

Si evidenzia che le variazioni di temperatura e la quantità di pioggia sono comuni durante tutto l’anno. I fenomeni di El Niño e La Niña, ad esempio, si verificano ogni 12 o 18 mesi.

L’autore dello studio pubblicato su Science dice che la sua scoperta non permette di affermare che il clima determina gli eventi storici ma  solo che possono influenzarli.

Slitta: adattamento dell’uomo e … “realizzazione” di cani

“Noi non vogliamo che le persone pensino in ” determinismo climatico’, perché non ci sono prove concrete per farlo. Se le condizioni di igiene in quel periodo (Medioevo) fossero state  notevolmente migliori, è possibile che la malattia della peste non sarebbe diventata un’epidemia e migliaia di vite sarebbero state salvate “, esemplifica.

Il catastrofismo e l´ambientalismo da salotto chic sfruttano la negazione della capacità dell’uomo di adattarsi alle mutevoli condizioni del clima nel corso della storia.

E questi predicatori da strapazzo predicono disastri per l´umanitá seduti comodamente davanti ai loro  super-computer avvolti dal´fresco dell´aria condizionata in estate o col riscaldamento acceso a tutta forza in inverno , dimenticandosi della  storia dell´uomo,  della natura e dell’ingegno umano.

SAND-RIO

23 pensieri su “L´uomo e i cambiamenti climatici

  1. Bene, bentornato!

    A proposito del gelo che ghiacciò il Tamigi, ricordo che le cronache dell’epoca (non ricordo se riferite all’inverno del 1684 o del 1709) testimoniano come il ghiaccio avesse uno spessore di ben 28 centimetri (abbastanza da sostenere un autocarro carico, mi risulta) e che un bicchiere d’acqua gelasse entro 6 minuti, mentre un bicchiere di Whisky ( 🙂 ) richiedesse 2 ore.

      (Quote)  (Reply)

  2. Da quello che ho capito dall’articolo quindi gli Inglesi furono molto coesi anche se gli si ghiacciò il whisky?

    E’ impossibile.

    Ciao
    Fano

    P.S. Bentornato Sand-Rio

      (Quote)  (Reply)

  3. OT, scusate:

    ieri sera il solar flux aggiustato è sceso sotto la soglia di 100 (che rappresenta il confine tra attività sostenuta e il limbo che precedere un minimo, quest’ultimo collocabile sotto quota 80), per la prima volta dal 20 marzo:
    http://www.spaceweather.ca/sx-4-eng.php

    Il Sole si sta prendendo una pausa, dopo tre mesi di corsa ininterrotta. Quanto lunga? Vedremo……

    Intanto, la NASA ha elevato la previsione relativa al ciclo 24:
    http://solarscience.msfc.nasa.gov/predict.shtml

    ora si stima un massimo pari a 69, contro i 64 precedenti, a causa del sunspot number elevato di marzo ed aprile…..ma per considerare la previsione stabile, occorre attendere l’inizio dell’anno prossimo, come ha scritto David Hathaway (3 anni dopo il minimo, dice).

      (Quote)  (Reply)

  4. Tutto giusto, vorrei aggiungere; quelli del salotto sicuramente in corso di un cambiamento climatico sapranno “adattarsi “…..meglio……. rispetto a chi attualmente nel salotto nn c è…………

      (Quote)  (Reply)

  5. @10

    E’ una delle basi della psiche umana:
    l’uomo tende a costruirsi degli schemi mentali e cerca indizi che li confermino piuttosto che mettere tutto in dubbio e cambiarli.

    Questo spiega molti comportamenti di scienziati o studiosi di questi tempi.

      (Quote)  (Reply)

  6. Quindi è chiaro dalle prove storiche che abbiamo, che l’uomo si sia sempre saputo adattare ai cambiamenti climatici che vi sn stati, ergo ipotizzando per assurdo che gli stregoni ipcc avessero ragione, supereremmo anche un periodo più caldo, anzi per chi ancora nn lo sapesse, meglio il caldo che il freddo!

    Simon

      (Quote)  (Reply)

  7. giorgio :

    @FabioDue
    era dal 21 marzo che non scendeva sotto i 100.Esatto Fabio.

    Sin Giorgio, il sole è da un pò che ha riallenato la sua corsa, se di corsa si poteva poi parlare, ora vediamo nelle prossime settimane, ma se l’attività dovesse continuare ad essere in fase calante, allora veramentee giove ha un peso nella formazione delle macchie!

    Simon

      (Quote)  (Reply)

  8. @ice2020

    Una squadra è composta da 11 elementi più le riserve…
    Saturno..Urano e quello che sta fuori il nostro sistema solare dove lo mettiamo ?

    Ok…Giove a un ruolo cardine nel ciclo undecennale..e molto probabilmente quando i pianeti restanti si posizionano in congiunzione oppure in opposizione…stiracchiano (che brutto termine) la dinamo solare da imprimergli quelle sollecitazioni o battiti che sono all’origine del ciclo solare stesso.

    Quindi….. non trascurate il ruolo degli altri…
    A mio parere è un classico errore quello di scomporre e dividere le cose.
    Non mi voglio sbilanciare più di tanto anche perchè il 20 maggio è vicino e ci sarà la conferenza su Bendandi.
    In prima fila insieme ad enzo boschi…

    😆

      (Quote)  (Reply)

  9. Dimenticavo…non ho ancora visto un commento con la faccina (avatar) con quel ragazzo in riva la mare al tramonto ..se ricordo bene…
    Avete notizie ?
    Super 😆

      (Quote)  (Reply)

  10. Ciao a tutti.
    Purtroppo il mio tempo da dedicarVi é diventato molto poco, e anche nel mio sito brasiliano ormai riesco a pubblicare solo al massimo 2 articoli la settimna.

    Ma ho in serbo una bella sorpresa per voi: un riassunto generale per la correlazione tra SOLE E CAMBIAMENTI CLIMATICI.
    Se riesco lo colloco tra le bozze la prossima settimana.

      (Quote)  (Reply)

  11. Lo riposto perchè mi pare una presa di posizione importante:

    a proposito di clima, vorrei segnalare questo articolo:

    http://www.astronomia.com/2011/05/04/indagato-il-riscaldamento-globale/

    Indagato il Riscaldamento Globale

    Il celebre ex cancelliere della Germania, Helmut Schmidt, uomo ben noto per la sua serietà e saggezza, ha ufficialmente richiesto alla più importante società scientifica tedesca (Max Planck Gesellschaft) un’accurata indagine scientifica sull’operato e le conclusioni dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) giudicate di scarsa credibilità e integrità. Finalmente la Scienza vera avrà il suo spazio?

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.