Il titolo potrà sembrare avere un significato ma in realtà non è così complicato come può sembrare, il riferimento è il mese di Maggio dell’anno 1870, poco dopo essere usciti dalla PEG (circa 1850) questo mese è probabilmente il detentore di tantissimi record di caldo, record i quali però sono stati registrati solo in pochissime stazioni i cui archivi sono difficilmente reperibili.
Oltretutto in tale data non riusciamo neanche a vedere le possibili reanalisi fatte dal NOAA con i dati del tempo, infatti sfortuna vuole che queste partano dal 1871, esattamente un’anno dopo.
Dove però abbiamo i dati questa ondata di caldo batte quelle più famose e recenti del 2003 e del 2009 e quella più vecchia e meno famosa ( anche se ugualmente intensissima ) del 1945.
Ecco quindi cosa sono riuscito a trovare
Osservatorio Firenze: Massima il 22 Maggio di +37.0°C, tutt’ora record assoluto dell’osservatorio, infatti abbiamo come valori, +36.7°C toccati nel 2009 e +35.2°C nel 1945
Osservatorio di Bologna: il 22 Maggio +36.6°C, mentre nel 1945 si toccarono i +33.8°C, nel 2009 invece la stazione è arrivata a +34.5°C
Da notar che il record della stazione AM di Bologna Borgo Panigale (la serie incomincia nel 1951) appartiene al 2009 con +34.9°C, quindi valore cmq più basso di quello toccato nella stazione dell’osservatorio
Milano Brera: la massima toccata fu di +34.5°C, non ho il dato del 2009 ma mi confermano che non è stato superato, mentre nel 1945 la massima arrivò a +34.0°C (risulta esserci però un valore di +35.0°C toccato nel Maggio 1906 che ritengo però dubbio perché i giornali del tempo riportano +32.4°C coma valore)
Osservatorio di Torino: massima il 22 Maggio di +34.0°C, non ho i dati del 1945 anno nel quale le stazioni vicine toccarono massime intorno ai +34°C
Da notare come la stazione AM di Torino Caselle (serie che parte dal 1951) ha come record +32.1°C toccato nel 2001
Osservatorio di Padova: Massima il 22 Maggio di +33.0°C valore che eguaglia quello del 2003 sempre di +33.0°C
Osservatorio Trieste: massima il 22 maggio di +32.2°C, record di Maggio anche qui
Da notare che la stazione AM di Trieste ha come record (serie che parte dal 1951) +32.2°C registrato nel 2003
Tutta questa ricerca serve per spiegare un concetto che spesso viene dimenticato, noi abbiamo dati certi e diffusi di temperatura solo dopo la 2° guerra mondiale, mentre grazie alle reti regionali gestite dalle varie arpa possiamo arrivare fino agli anni 20 o 30 del 1900, anche se per vedere tante stazioni diffuse anche qui dobbiamo aspettare il dopoguerra.
Quindi tutto questo si ripercuote su una memoria a breve termine che facilmente può essere riscritta in tempi vicini con nuovi record e cose simili dimenticandoci però che prima del 1950 difficilmente abbiamo tanti dati, vediamo infatti che nel 1870 probabilmente c’è stata l’ondata di caldo più intensa avvenuta in Italia da almeno il 1700 ( periodo nel quale le serie storiche degli osservatori citati prima iniziano le proprie osservazioni ) e se avessimo avuto le stesse stazioni che adesso siamo in grado di monitorare avremmo dei record imbattuti da 141 anni, non solo record di freddo, perché venivamo dalla PEG, ma anche record di caldo.
FABIO
Fabio, il 1870 fu un caso isolato, oppure dopo il 1850 si ebbe una sequenza di mesi di maggio caldi?
Insomma, secondo te si trattò di un semplice episodio buono per le statistiche, oppure ha un significato preciso?
FabioDue(Quote) (Reply)
sono dati che non posso conoscere, dagli archivi di Triste, gli unici che ho trovato disponibili altri +30°C sono stati toccati negli anni seguenti.
quel periodo probabilmente deve essere stato come gli anni 40 per Aprile
Fabio Nintendo(Quote) (Reply)
io guardando i dati messi a disposizione di wetterzentrale non vedo nulla di particolarmente caldo nel maggio 1870…che ci sia stato qualche picco caldo può essere (non ho i dati giornalieri ma solo la media mensile) ma non fu nel complesso un mese particolarmente eccezionale…sia guardando i dati di milano che quelli di roma si trovano diversi mesi di maggio mediamente più caldi…qualche giornata calda può sempre capitare, basti guardare ai +32 che abbiamo registrato lo scorso aprile!!!
EverLookingAtTheSky(Quote) (Reply)
Faccio un piccolo appunto i +37°C di Firenze sono della stazione R. Museo che era al museo della Specola (ora dismessa da oltre 50 anni), mentre i +36.7°C del 2009 sono della stazione dell’Osservatorio Ximeniano, quindi difficilmente confrontabili per la differente ubicazione delle 2 stazioni.
Stefano Riccio(Quote) (Reply)
se sono entrambe urbane la differenza è minima
Fabio Nintendo(Quote) (Reply)
@Fabio Nintendo
Mica tanto minima, San Lorenzo dov’è lo Ximeniano è la zona più calda della città, oltrarno dove c’è la Specola invece è la zona più fredda della città.
Stefano Riccio(Quote) (Reply)
allora +37C registrati nella zona più fredda fanno capire che razza di caldo deve aver fatto nel 1870
Fabio Nintendo(Quote) (Reply)
a me dispiace leggere questi articoli, è scritto malissimo, non è leggibile. Ragazzi, ormai siete cresciuti, tutti universitari, non venitemi a dire che non bisogna stare attenti alla forma. Fabio la prossima volta, perdi due minuti in più , non stai scrivendo nel tuo diario.E’ un consiglio.
anonimo(Quote) (Reply)
Ci ridiamo!
A parte il fatto che è soggettivo quello che scrivi, perchè ad esempio a me l’articolo sembra scritto bene, cmq certe osservazioni nn credi sarebbe meglio frale in pvt piuttosto che pubblicamente ?
simon
ice2020(Quote) (Reply)
Interessante.
Quesito:
Inverno 2010 – ancora non era iniziato (metà dicembre) e un freddo da record ha colpito il centro Italia- poi per l’inverno un nulla di fatto
Primavera 2011 – già prima dell’inizio della primavera un caldo record per il periodo – poi una primavera lieve
Estate 2011 – siamo a fine maggio, un mese prima dell’inizio dell’Estate e si boccheggia… come sarà l’Estateè un pò presto da dire, ma queste coincidenze cominciano ad essere troppe.
David
Gallora(Quote) (Reply)
Aggiungerei anche al nord già da agosto si era in autunno anticipato lo scorso anno, un’agosto così piovoso come il 2010 erano anni che non si vedeva.
Stefano Riccio(Quote) (Reply)
@ Simon
Ho finalmente aggiunto l’articolo nelle bozze…………….
Riccardo(Quote) (Reply)
hai scritto un intero commento riferendoti solo al titolo (mi pare abbastanza ovvio che sia volutamente provocatorio) e hai criticato l’articolo come se il suo contenuto fosse collegato direttamente al titolo.
hai citato dati, mesi, stazioni e circostanze che nell’articolo non sono neanche velatamente asserite.
quindi la domanda è spontanea: hai letto solo il titolo?
e lo sai perchè te lo chiedo? perchè nella prima riga c’è scritto questo “Il titolo potrà sembrare avere un significato ma in realtà non è così complicato come può sembrare”
evitiamo di fare polemica solo per il gusto di farlo, grazie!
Fabio Nintendo(Quote) (Reply)
ok Riki, grazie mille
simon
ice2020(Quote) (Reply)
Incredibile vedere delle temperature così elevate nell’ottocento. Bisogna sapere che le temperature in quel periodo non è vero che erano più imprecise di oggi, anzi può essere vero il contrario, in quanto le “isole di calore” non erano come oggi, specie in Italia. Oggi per ridurre i costi si mettono dove è comodo e… dove servono! In città surriscaldate dai condizionatori e vicino agli aeroporti.
Una volta le città erano molto più piccole di oggi, la popolazione era rurale. Gli strumenti erano più che sufficientemente precisi e curati maniacalmente dal personale scientifico. Tanto è vero che c’è il sospetto che una consistente parte del riscaldamento globale misurato con gli strumenti di oggi a terra derivi proprio dalla dislocazione sbagliata degli strumenti di misura. Non così per quelli satellitari che infatti ridimensionano il GW.
sbergonz(Quote) (Reply)