Sulle relazioni fra attività solare e sismicità terrestre -1-

1°parte


M.N. Gousheval , K.Y. Georgieva, B.B. Kirov, D. Atanasov
“Istituto per la ricerca spaziale” , Accademia Bulgara delle Scienze
6, Moskovska, 1000 Sofia, Bulgaria
Laboratorio di Influenze solari – terrestri, accademia Bulgara delle Scienze
G. Bonchev , B1.3, 1113 Sofia, Bulgaria
‘”Università di Sofia, Facoltà di Matematica e Informatica”

Abstract

Molta attenzione è stata recentemente dedicata al ruolo dei fattori extraterrestri in relazione con la sismicità terrestre e alla possibilità di valutare il rischio sismico. Sette secoli di registrazioni di terremoti antichi nel mediterraneo mostrano, su una scala di variazioni secolari, che il numero totale dei forti eventi sismici segue, la variazione su scala secolare dell’attività solare. La ricerca rileva, all’interno del ciclo undecennale, due massimi, dove si registrano il più alto numero di eventi sismici globali. Il primo coincide con il massimo solare, l’altro con la fase discendente dell’attività solare.

Nello studio, giorno dopo giorno, del numero dei terremoti a livello mondiale, si rileva che l’arrivo sulla Terra di alti flussi di vento solare è legato ad una significativa e maggiore probabilità di terremoti. Il possibile meccanismo include depositi d’energia del vento solare nella ionosfera polare. In seguito questi depositi energetici, genererebbero, sempre nella stessa ionosfera, vere e proprie onde gravitazionali che andrebbero a disturbare, alterare la pressione fra le placche tettoniche. Le principali fonti di flussi solari ad alta energia sono :

  • L’ esplosioni di massa coronale (che hanno un massimo nei massimi solari).
  • I Buchi coronali con un massimo nella fase discendente dell’attività solare.

Entrambi (buchi coronali e CME) sono monitorati dai satelliti, questo rende possibile prevedere i periodi di maggiore rischio sismico.

In primis, mi scuso con i lettori per la scarsa qualità delle immagini. Ma non sono riuscito a recuperare una copia originale di questa ricerca, da cui prelevare delle buone immagini, riguardanti gli studi grafici.

Effetti a lungo termine

In questa prima analisi grafica i quattro ricercatori hanno preso in considerazione il catalogo degli antichi sismi ” Catalogue of ancient earthquakes in the Mediterranean area up to the 10th century ” di Guidoboni Emanuela, Comastri Alberto e Traina Giusto che parte dal 760BC al 995AD e l’attività solare stimata in quel periodo da Schove “The sunspot cycle 649BC to 2000AD“. Attività ricostruita grazie alle registrazioni delle aurore e delle macchie solari osservate ad occhio nudo. Naturalmente i minimi ed i massimi che escono fuori devono essere considerati approssimativi in relazione al ciclo undecennale. Il periodo preso in considerazione ( vedi asse “x” ) parte dal 296 AD fino al 995AD ciclo di Gleissberg. Ogni ciclo undecennale è stato comparato con lo stimato massimo del ciclo solare e il numero di terremoti per ogni ciclo. La variazione dell’attività solare segue statisticamente per un 47% la variazione del numero si terremoti, con un p<0,01. La figura sotto riportata dimostra che nei secoli l’attività solare segue l’attività sismica terrestre.

Il numero di eventi sismici registrati nel mediterraneo, in ben undici cicli solari è evidenziato dalla linea continua.

Viceversa, la linea tratteggiata rappresenta l’andamento dei massimi dei cicli solari che va da l’anno 296 al 1000.


Alta velocità del vento solare

Nel massimo di un ciclo solare c’è un massimo di “ flare solari ” e nelle fase discendente del ciclo c’è un massimo dei “buchi coronali”. Entrambe le fenomenologie sono regioni solari aperte di flusso magnetico e fonti di vento solare ad alta velocità. In questa nuova analisi, i dati, ricoprono l’intero periodo che va dal Gennaio 1973 al Maggio 2000

http://nssdc.gsfc.nasa.gov/omniweb

I ricercatori definiscono in questo caso, i giorni di arrivo sulla Terra di vento solare ad alta velocità, come i giorni nei quali, abbiamo un brusco aumento della velocità del vento solare. Incremento non meno di di 500Km/s., con un’ incremento di 100Km/s. per giorno. Giorni accompagnati da un calo della densità del vento solare ed aumento della temperatura. Nella figura sopra riportata, si trovano due casi di salti del vento solare, registrati fra il 14 e il 18 Dicembre del 1974.

Con la lettera “T” si indica la temperature del plasma, con la lettera “N” la densità degli ioni per cm3 e con la lettera “V” la velocità in Km/s. del vento solare.

Nell’intervallo che va dal Gennaio 1973 al Maggio 2000 sono stati registrati ben 307 casi d’alta velocità del vento solare.

L’attività sismica, per lo stesso periodo, è stata valutata prendendo in considerazione gli eventi con magnitudo superiore alla M>5. Dati forniti dall’Istituto nazionale d’informazione sui Terremoti.

http://quake.geo.berkeley.edu/cnss

Nella figura riportata di seguito, è stato tracciato l’andamento del numero medio giornaliero dei terremoti, nei giorni d’arrivo dei fronti ad alta velocità del vento solare (giorno “0”) ed un giorno prima oppure dopo l’arrivo del flusso del vento solare ( vedi+1,+2 oppure -1,-2 etc..).

Lo ripeto per l’ennesima volta, la mia decisione di riportare dettagliatamente questa ricerca, prende spunto da determinati organi ufficiali e/o personaggi di un certo spessore ( così si dice o dicono..mahhh..) che se ne stanno belli seduti comodi comodi sopra le loro poltrone e che chiedo da più tempo, d’analizzare, dette correlazioni, sotto un punto di vista strettamente STATISTICO – PROBABILISTICO, in maniera tale da avvalorare ufficialmente questi scambi energetici cielo – terra.

Terminata questa breve, ma doverosa e necessaria pausa , continuiamo nell’esposizione di quest’ultima analisi.

Ecco quindi che i ricercatori sottolineano a chiare lettere, che è necessario eseguire una significativa analisi statistica, delle differenze, fra il verificarsi dei terremoti in quei giorni diversi, rispetto ai giorni di arrivo dei flussi del vento solare ad alta velocità. Analisi eseguita con dei mezzi quali, la statistica per Windows, StatSoA Inc.

Le principali applicazioni analitica trattate hanno lo scopo :

  • Individuare una struttura di relazioni fra le variabili per classificare le variabili stesse.
  • Ridurre il numero di variabili

E’ stata utilizzata l’analisi fattoriale come dato di riduzione o metodo di rivelazione della struttura .Il fattore d’analisi ci permette di trovare la dimensionalità del set d’analisi. Queste operazioni servono a determinare, individuare le reali variabili in questa dimensione.

Semplicemente, se due variabili si trovano raggruppate in un unico fattore, significa che queste si trovano in un’unica dimensione o che esse sono descritte in un’unica variabile. Queste variabili si suppone che siano indipendenti dalle variabili che rappresentano altri fattori. Quindi possiamo concludere che le variabili in diversi fattori sono significativamente diverse.

Il set di dati utilizzato, sono il numero di terremoti con M>=5,5 nel periodo che va dal 1973-2000. Questo insieme di dati è stato diviso in quattro variabili :

1°) Variabile “SW” = Giorni di arrivo del vento solare ad alta velocità.

2°) Variabile “SW+1” = Giorni seguenti all’arrivo del vento solare ad alta velocità

Il ricercatore Sytinskii (1997) nel 1997 ha trovato che nel periodo che va dal 1976 al 1982 i terremoti tendono a presentarsi un giorno prima del giorno della massima velocità del vento solare. Definiamo quindi una terza variabile.

3°) Variabile “SW-1” = Giorno precedente l’arrivo del vento solare ad alta velocità

In fine creiamo una quarta variabile.

4°) variabile “Random” = I giorni restanti

Dall’immagine sotto riportata determiniamo che “SW” e “SW+1” ( I giorni d’arrivo del flusso del vento solare ad alta velocità come il giorno seguente) sono in fattore. Vedi cerchio di colore rosso. Viceversa “SW-1” e “Random” si trovano in un’altro fattore. Vedi cerchio di colore verde .La chiara differenziazione tra le distribuzione delle variabili in fattori è dimostrata.

Conclusione

Questo significa che i giorni d’arrivo del vento solare ad alta velocità e il giorno subito dopo, sono “giorni speciali” in relazione ai terremoti e sono significativamente diversi rispetto a tutti gli altri giorni.

Trigger solare – geologico dimostrato !

Ecco dimostrata statisticamente e in termini probabilistici la cronaca di ogni vicenda geologica che giorno dopo giorno vi descrivo nella sezione Vulcani&Terremoti. Nella traduzione della seconda parte, allargheremo l’analisi alle relazioni che legano l’attività sismica, la circolazione atmosferica alle variazioni del vento solare.

Michele


31 pensieri su “Sulle relazioni fra attività solare e sismicità terrestre -1-

  1. Michele occhio alla traduzione di “gravity waves”…
    Nella bibliografia per le gravity waves cita l’articolo
    http://articles.adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-iarticle_query?bibcode=2003ESASP.535..371P&db_key=AST&page_ind=0&plate_select=NO&data_type=GIF&type=SCREEN_GIF&classic=YES

    dove si capisce che si tratta di onde di gravità atmosferiche :
    http://en.wikipedia.org/wiki/Gravity_wave

    e nell’articolo le metteva in correlazione con la genesi dei cicloni….

    (non si tratta quindi di quelle che in italiano chiamiamo “onde gravitazionali” e che ancora nessuno e’ riuscito ad osservare pur utilizzando rilevatori sensibilissimi) ,

    Rimango vagamente scettico, soprattutto sull’uso di dati così lontani nel tempo .

    Ci sono state conferme più recenti?

    Ciao
    Luca

      (Quote)  (Reply)

  2. nitopi :

    Michele occhio alla traduzione di “gravity waves”…
    Nella bibliografia per le gravity waves cita l’articolo
    http://articles.adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-iarticle_query?bibcode=2003ESASP.535..371P&db_key=AST&page_ind=0&plate_select=NO&data_type=GIF&type=SCREEN_GIF&classic=YES

    dove si capisce che si tratta di onde di gravità atmosferiche :
    http://en.wikipedia.org/wiki/Gravity_wave

    e nell’articolo le metteva in correlazione con la genesi dei cicloni….

    (non si tratta quindi di quelle che in italiano chiamiamo “onde gravitazionali” e che ancora nessuno e’ riuscito ad osservare pur utilizzando rilevatori sensibilissimi) ,

    Rimango vagamente scettico, soprattutto sull’uso di dati così lontani nel tempo .

    Ci sono state conferme più recenti?

    Ciao
    Luca

    Si infatti, nella seconda parte specifico in riferimento al termine “Onde gravitazionali”, a rischio troll…
    Per le conferme Luca ….e ricerche più recenti, guarda inizio a non starci più dentro …dalla moltitudine di ricerche che ho trovato e che analizzano la questione da un punto di vista statistico.

    Ieri sera ho beccato questa :

    http://articles.adsabs.harvard.edu//full/2003ESASP.535..393S/0000393.000.html

    Title: Possible correlation between solar and volcanic activity in a long-term scale
    Authors: Střeštik, J.
    Journal: In: Solar variability as an input to the Earth’s environment. International Solar Cycle Studies (ISCS) Symposium, 23 – 28 June 2003, Tatranská Lomnica, Slovak Republic. Ed.: A. Wilson. ESA SP-535, Noordwijk: ESA Publications Division, ISBN 92-9092-845-X, 2003, p. 393 – 396

    Al più presto tradotta su NIA !

    Ciao
    Michele

    P.s. Dimenticavo poi ci sono le statistiche in diretta (online) che vi passo giorno dopo giorno…..

    😎

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  3. Quello e’ interessante e la correlazione decisamente evidente 😉 … e in buona parte su dati “verificabili”

    (e ammettono di non sapere quale sia il meccanismo che regoli la correlazione, il che me li fa subito diventare simpatici 8) )

    Ciao
    Luca

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  4. Michele ti faccio una standing ovation, davvero un ottima ricerca, da leggere tutta d’uan fianto, stai portanto avanti un lavoro eccezionale, ed un domnai sn sicuro che, grazie anche a NIA, ne coglierai i giusti meiti!

    Sei un grande!

    Simon 🙂

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  5. ottimo Michele proprio le correlazioni statistiche coerenti che volevo;)
    ora non rimane che fare delle previsioni in anticipo e vedere riscontri statistici attendibili.
    è stata verificata la correlazione statistica a posteriori ora dovremmo avere una previsione statistica valida

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  6. alessandro :

    oggi, è iniziata ancora più calma..il pianeta sembra fermo…

    Siamo sempre belli carichi ale, siamo sempre lontani dal rilascio.
    Anche se la grande spinta dei giorni passati è terminata, il Sole continua a spingere anche se moderatamente. Vento solare sui 500 Km/s.
    E adesso prima un flare di Cat.C adesso ne è in corso (fronte Terra) uno di Cat.M.
    Anche se di debole intensità, questo vero e proprio “guazzabuglio” elettromagnetico mantiene l’eliosfera intorno al nostro pianeta carica di quel giusto ad evitare il rilascio.

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  7. non mi è chiaro per niente

    si dimostra una correlazione fra l’arrivo del flusso solare ad alta velocità e terremoti maggiori di M5.5, in particolare del giorno d’arrivo e del giorno seguente

    mi pare che da 3 giorni ormai la velocità sia sui 600 ma tu Michele stai aspettando che scenda a 400 per il “rilascio”, quindi non ho capito, dimostri una cosa da una parte ma la verifichi in maniera opposta, mi farebbe piacere capire

    Aggiungo che tutte le tue ricerche Michele sono molto interessanti, lo dico sinceramente, ma davvero si fa fatica a seguire, e non tanto perchè il tema sia complesso, ma proprio perchè estremamente confuso

      (Quote)  (Reply)

  8. da quando monitoro giornalmente l’attività sismica terrestre e sono due tre anni
    non mai osservato una giornata nella quale (come l’odierna)
    Dalle ore 2:30 Utc alle attuali 15:13 Utc non si passa la M4 !

    juanlu :
    ma tu Michele stai aspettando che scenda a 400 per il “rilascio”, quindi non ho capito, dimostri una cosa da una parte ma la verifichi in maniera opposta, mi farebbe piacere capire

    Quando scende sotto i 400…350 Km/s. e in contemporenea l’assetto Em è stabile senza oscillazione, allora un qualsiasi trigger planetario (allineamento lunare…o planetario) oppure “tocco” o “ingresso” di un disturbo di una CME o buco coronale fa da innesco o rilascio energetico….

    Devi osservare il momento di cambio d’aria!
    E questo pò essere sia nella fase di carica–>scarica che nella fase di scarica—>carica.

    Spero di essermi spiegato

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  9. sì ma questa ricerca, nel merito, afferma una correlazione fra il giorno stesso in cui arriva il vento ad alta velocità, o al massimo il giorno successivo, quella che esponi invece nel commento è un’altra teoria, quindi?

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  10. juanlu :

    sì ma questa ricerca, nel merito, afferma una correlazione fra il giorno stesso in cui arriva il vento ad alta velocità, o al massimo il giorno successivo, quella che esponi invece nel commento è un’altra teoria, quindi?

    No…No….no hai capito….
    Infatti il momento in cui arriva il fronte del vento solare o CME se l’eliosfera è scarica dopo una precedente fase scaldante è un Trigger.
    E’ un tira e molla
    Figliolo io più di così non sò come spiegartelo !
    🙂

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  11. Non può esserci una correlazione stringente, come ritengo molto difficile dare anche una correlazione geografica…
    Anche guardando i grafici presentati dal secondo articolo, si può parlare di “aumento o diminuzione dell’attività”, ma su scala di anni… (quelli presentati qui danno una correlazione molto più banda e , per me, un pò tirata…) . Anche l’intensità non e’ troppo correlata (non e’ proporzionale…) …

    Ciao
    Luca

      (Quote)  (Reply)

  12. nitopi :

    Non può esserci una correlazione stringente, come ritengo molto difficile dare anche una correlazione geografica…
    Anche guardando i grafici presentati dal secondo articolo, si può parlare di “aumento o diminuzione dell’attività”, ma su scala di anni… (quelli presentati qui danno una correlazione molto più banda e , per me, un pò tirata…) . Anche l’intensità non e’ troppo correlata (non e’ proporzionale…) …

    Ciao
    Luca

    Condivido Luca gli scambi sono continui ma le problematiche maggiori che hanno letteralmente demolito i ricercatori in questi due secoli di ricerca scientifica sono :
    – Le numerose variabili
    – L’interpretazione “temporale” di queste dinamiche

      (Quote)  (Reply)

  13. @juanlu
    Il flusso solare non è altro che energia elettrica. Accendere un apparecchio, il “flusso” deriva dal conducente (nel caso del Sole-Terra è un “Birkeland corrente”), impostare la macchina, regolarne la velocità. Vedi?

      (Quote)  (Reply)

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