Ottobre termina sopra settembre!

Ecco qui il solito raffronto col mese precedente:

Settembre 2011

Sidc’ SN: 78.0

Nia’s SN: 34.8

Solar flux: 136.68

Ottobre 2011: 

Sidc’ SN: 88.00

Nia’s SN: 39.4

Solar Flux: 136.52

La revisione mensile del Sidc ha alzato in maniera spropositata i propri dati, a me veniva un +82.9, e ci siam trovati con un bel +88.0!

Non neghiamo comunque che in termini almeno di SN, ottobre ha avuto un valore più alto di quello di settembre, come lo si evince anche dal Nia’s SN, ma francamente già pareva esagerato il dato delle mie prime revisioni giornaliere fatte con gli stessi dati Sidc che uscivano giorno per giorno, che essersi trovati un valore di 88.0, mi ha lasciato ancor più basito! E’ avvilente trovarsi qui ogni mese a ricordare, anzi a denunciare, come il centro belga non colga occasione per pompare i propri SN mensili, Rudolf Wolf chissà quante volte ormai si sarà rigirato nella tomba…ma ahimè andiamo avanti cosi’, con questo falso e tacito consenso del mondo scientifico, con la serie storica dei dati che ogni mese se ne va sempre più a farsi benedire, così come ogni equo e ragionevole confronto col passato!

Nia continuerà a registrare i dati del Sidc, e poi li confronterà con quelli del proprio conteggio e con quelli del flusso solare, che anche se di pochissimo chiude sotto a settembre (136.68 vs 136.48).

Inoltre, come già fatto notare da alcuni utenti NIA, il valore mensile del Sidc stona anche con le stesse Regioni solari, che sono apparse meno attive rispetto quelle di settembre, e ciò lo si deduce guardando lo stesso diagramma degli raggi solari che ha prodotto molti  meno X-Ray di classe M e nessuno di classe X, e conseguentemente anche le stesse CME sono apparse di minore magnitudo e minor numero, senza poi contare infine il vento solare, che per molti giorni è sempre stato sotto la soglia dei 400 km/s, facendo riaumentare i raggi cosmici che poi, secondo la teoria ormai assodata di Svensmark, contribuiscono ala formazione delle nubi di media altezza che causano una diminuzione delle temperature globali ed un aumento delle precipitazioni!

Al di là delle solite diatribe, che comunque non smetterò mai di denunciare, da 2 mesi il sole ha ingranato la marcia verso il massimo solare:

per ogni regione che ruota nella parte invisibile del disco solare, altre son pronte a sopraggiungere in quella visibile:

A fine anno avremo più dati in mano per stimare il periodo esatto di questo massimo del ciclo 24, la sensazione è che si continuerà all’incirca con questi valori, con mesi che termineranno con un  qualcosa in più od un qualcosa in meno, anche se un ulteriore accelerata potrebbe esserci proprio entro i primi mesi del 2012.

La media Smooted (SSN) con ottobre è ferma a 41.4, ci si sta quindi sempre di più avvicinando alla soglia del minimo di Dalton, ma questa lo ricordo è ricavata con i dati moderni del Sidc, mentre se usassimo i dati del Nia’s SN, saremo circa a metà!

Fate vobis…, ognuno è ormai in grado di credere ai dati che meglio vuole, noi stiamo solo cercando con molta umiltà di rendere la migliore giustizia possibile a questo  bistrattato minimo di Eddy!

Stay tuned, Simon

14 pensieri su “Ottobre termina sopra settembre!

  1. Come ormai ogni mese notiamo, i dati di conteggio degli SN del SIDC sono sempre maggiorati, per i motivi che tutti conosciamo. Sappiamo pure, che la conta delle macchie avviene con mezzi molto più sofisticati del passato. Inoltre sappiamo anche che essa avviene in modo soggettivo e cioè osservate e segnalate da più individui.
    Ma io vedo un dato importante, che, anche se ottobre a chiuso con un SN superiore di settembre, noto con piacere che il SF è di poco inferiore.
    Questo vuol dire che è vero che le macchie sono state di più a ottobre, ma che hanno avuto una minore coalescenza, senza poi contare che non abbiamo avuto eventi degni di nota negli X ray e che il SW ha sonnecchiato per tutto il mese.
    E io mi fido più del SF che del SN. 😉
    E scusate se è poco!!
    Da non sottovalutare anche il fatto che abbiamo avuto ancora dei giorni spotless nell’emisfero sud, questo non fa altro che rallentare l’inversione dei poli come andiamo ripetendo da ormai parecchi mesi.
    Ora mi interesserebbe sapere quanto a totalizzato in SN il SIDC e il NIA’s count, per capire se abbiamo superato il conteggio di 20.
    Se non fosse così, vi ricordate cosa diceva il grande Ale vero?

      (Quote)  (Reply)

  2. Dunque i dati degli emisferi per il SIDC di ottobre sono questi:

    Date Ri Rn Rs
    MONTHLY MEAN : 88.0 62.6 25.4

    Per il SIDC abbiamo totalizzato 25.4
    Simon per il NIA’s count?

    Inoltre qualcuno sa dove posso trovare quelli precedenti ad ottobre per il SIDC?

      (Quote)  (Reply)

  3. allora, per quanto riguarda i conteggi del NIA’s SN, Lunedì prossimo ho un esame e poi finalmente avrò una maledetta pausa.
    per cui da martedì mi metterò al lavoro su questo.
    intanto vediamo per i prossimi giorni di fare i resoconti mensili e poi pensavo di fare un articolo sul Novembre 1980

      (Quote)  (Reply)

  4. Più che guardare ai dati del sunspot number, guarderei con attenzione al solar flux, che perlomeno è una misura diretta dell’attività solare e non un’elaborazione più o meno sofisticata del numero e dell’estensione delle macchie.
    Ormai il NIA’s count serve soprattutto a misurare la distanza tra i conteggi del SIDC e quelli che probabilmente erano effettuati nell’Ottocento.

    Il solar flux di ottobre è pari a quello di settembre, anzi persino lievemente inferiore. Dunque, se è verò che il solar flux è una misura rappresentativa attendibile dell’attività solare, l’attività di settembre e quella di ottobre in sostanza si equivalgono, pur con qualche differenza in termini di estensione complessiva delle macchie.

      (Quote)  (Reply)

  5. enzor :

    Come ormai ogni mese notiamo, i dati di conteggio degli SN del SIDC sono sempre maggiorati, per i motivi che tutti conosciamo. Sappiamo pure, che la conta delle macchie avviene con mezzi molto più sofisticati del passato. Inoltre sappiamo anche che essa avviene in modo soggettivo e cioè osservate e segnalate da più individui.
    Ma io vedo un dato importante, che, anche se ottobre a chiuso con un SN superiore di settembre, noto con piacere che il SF è di poco inferiore.
    Questo vuol dire che è vero che le macchie sono state di più a ottobre, ma che hanno avuto una minore coalescenza, senza poi contare che non abbiamo avuto eventi degni di nota negli X ray e che il SW ha sonnecchiato per tutto il mese.
    E io mi fido più del SF che del SN. ;-)
    E scusate se è poco!!
    Da non sottovalutare anche il fatto che abbiamo avuto ancora dei giorni spotless nell’emisfero sud, questo non fa altro che rallentare l’inversione dei poli come andiamo ripetendo da ormai parecchi mesi.
    Ora mi interesserebbe sapere quanto a totalizzato in SN il SIDC e il NIA’s count, per capire se abbiamo superato il conteggio di 20.
    Se non fosse così, vi ricordate cosa diceva il grande Ale vero?

    Purtroppo nel computo del nia’s SN faccio sempre il conteggio totale dei 2 emisferi, nn ho mai pensato di separarli….cmq se per il sidc nell’emisfero sud abbiamo superato la soglia del 20, per il nia’s assolutamente no, ci si arriva per logica, visto che il conteggio totale dei 2 emisferi è la metà di quello del sidc!

    Simon

      (Quote)  (Reply)

  6. ice2020 :

    enzor :
    Come ormai ogni mese notiamo, i dati di conteggio degli SN del SIDC sono sempre maggiorati, per i motivi che tutti conosciamo. Sappiamo pure, che la conta delle macchie avviene con mezzi molto più sofisticati del passato. Inoltre sappiamo anche che essa avviene in modo soggettivo e cioè osservate e segnalate da più individui.Ma io vedo un dato importante, che, anche se ottobre a chiuso con un SN superiore di settembre, noto con piacere che il SF è di poco inferiore.Questo vuol dire che è vero che le macchie sono state di più a ottobre, ma che hanno avuto una minore coalescenza, senza poi contare che non abbiamo avuto eventi degni di nota negli X ray e che il SW ha sonnecchiato per tutto il mese.E io mi fido più del SF che del SN. E scusate se è poco!!Da non sottovalutare anche il fatto che abbiamo avuto ancora dei giorni spotless nell’emisfero sud, questo non fa altro che rallentare l’inversione dei poli come andiamo ripetendo da ormai parecchi mesi.Ora mi interesserebbe sapere quanto a totalizzato in SN il SIDC e il NIA’s count, per capire se abbiamo superato il conteggio di 20.Se non fosse così, vi ricordate cosa diceva il grande Ale vero?

    Purtroppo nel computo del nia’s SN faccio sempre il conteggio totale dei 2 emisferi, nn ho mai pensato di separarli….cmq se per il sidc nell’emisfero sud abbiamo superato la soglia del 20, per il nia’s assolutamente no, ci si arriva per logica, visto che il conteggio totale dei 2 emisferi è la metà di quello del sidc!
    Simon

    Che alla fine è la cosa che più importa. :mrgreen:

      (Quote)  (Reply)

  7. nitopi :Date un’occhiata anche al valore della “copertura” % delle macchie….
    http://solarscience.msfc.nasa.gov/images/bfly.gif
    Vale più di qualunque indica
    CiaoLuca

    Infatti, segnala che probabilmente il ciclo attuale, in termini di copertura delle macchie, è più indietro di tutti gli altri cicli presenti nel grafico, a quasi tre anni dal minimo “ufficiale”.

    Interessante anche l’andamento del diagramma a farfalla, che evidenza la debolezza dell’attività, in particolare dell’emisfero sud. Siamo a quasi tre anni dal minimo “ufficiale” e compaiono già macchie a pochi gradi di latitudine, specie nell’emisfero Nord.
    Guardano il grafico a farfalla del ciclo 23 e in generale dei cicli precedenti, l’impressione è che, a tre anni di distanza dal minimo, questo ciclo presenti macchie a latitudine inferiore rispetto al passato, ovvero possa essere più “avanti” dei precedenti.
    Ma è solo un’impressione tutta da confermare.

      (Quote)  (Reply)

  8. Salve. Vorrei portare alla vostra attenzione un fenomeno scoperto nel 2008 che potrebbe avere conseguenze imprevedibili sugli equilibri delle dinamiche terrestri, e che spiega le preoccupazioni nasa per le tempeste solari del massimo del 24esimo ciclo. La preoccupazione non è certo legata all’aspettativa di un ciclo forte, ma alla scoperta di questo fenomeno del 2008
    http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2008/16dec_giantbreach/
    Quel che sta avvenendo alla magnetosfera rende imprevedibile la risposta della terra al massimo in arrivo, nonchè le presenti e future dinamiche climatiche.
    Immaginate le conseguenze che si potrebbero avere con un’enorme falla della magnetosfera? CME comuni potrebbero avere effetti molto più incisivi della norma, grandi sovraccarichi di plasma, dispersione del calore terrestre, possibile inizio di un’era glaciale, nuovi assetti del campo magnetico, e chissà quante ipotesi possono essere fatte, pure sugli effetti sul vulcanismo, sulla sismicità, cambi delle correnti degli oceani. In ogni caso entro un anno inizieremo a vedere se e quali impatti avrà il massimo solare su una magnetosfera “bucata”.
    Fra tifosi di massimi e minimi solari forse sarebbe il caso di tifare per la nostra magnetosfera 😀
    Saluti.

      (Quote)  (Reply)

  9. Forse il peggio e’ alle spalle:le AR sono meno coalescenti,i flares sono meno potenti K INDEX DEBOLE, SOLAR WIND DEBOLE.Solo il SF resta su livelli medi.

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.