Con questo articolo della Rubrica di NIA ci accingiamo a discutere su uno scenario possibile del prossimo inverno, cosa che però è già stata affrontata sul blog da un altro articolo (che trovate qui: http://daltonsminima.altervista.org/?p=17667)
Ci troviamo in una situazione un po’ da ridere, perché nessuno dei 2 era a conoscenza del lavoro dell’altro, ma dato che i risultati ottenuti sono del tutto simili (eh si, vi ho già dato la mazziata ancora prima di incominciare l’articolo) ho deciso di pubblicarlo lo stesso, come fosse quasi una controprova dell’affidabilità della previsione pubblicata nei giorni scorsi.
La particolarità però di questa previsione si basa sull’avversità che io ho nei confronti degli indici teleconnettivi che non servono quasi a niente nelle previsioni, ma servono più che altro a spiegare il quadro di insieme attuale e quello passato.
Se quindi analizzare questi indici lo ritengo interessante nel guardare eventi passati risulta del tutto inutile per prevedere eventi futuri, ricordatevi che sono i modelli previsionali che prevedono gli indici e non il contrario, ricordatelo bene.
Quindi io mi limiterò a prendere l’indice oceanico ENSO, che misura la variabilità dei fenomeni opposti chiamati El Nino e La Nina, questo perché tale variabilità ha un’influenza importantissima sulle dinamiche atmosferiche della terra nei mesi successivi a tale fenomeno.
Quindi ho preso la serie di reanalisi NOAA che parte dal 1948 e ho valutato e classificato le fasi ENSO di ogni pre-inverno, precisamente dei mesi di Ottobre e Novembre, quindi classificando gli inverni successivi in base al tipo di Nino o Nina presenti nei 2 mesi precedenti.
Il fenomeno dell’ENSO è stato classificato in 6 diverse modalità:
Nino West Based
Nino East Based
Nino Central Based
Neutral
Nina West Based
Nino East Based
Nino Central Based
Ogni modalità poi è stata divisa in Debole (che comprende anche la classificazione “Media”) o Forte
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La fase di Nina che stiamo vivendo è stata classificata come Nina Central Based di tipo Debole
Questi sono gli anni che hanno visto una Nina Central:
1948
1970
1971
1984
1989
1995
1999
2010
Tra questi il 1970, il 1971 e il 2010 hanno visto una Nina di tipo Forte, quindi non saranno presi in considerazione per la previsione
Così come non verrà preso il 1984 che presenta come sapete caratteristiche che vanno oltre la normale variabilità per via del fortissimo StratWarming che colpì il polo nord distruggendone le dinamiche di circolazione che fino a prima avevano dominato la scena (infatti l’autunno 1984 non fu dissimile da quello odierno)
I 4 anni scartati saranno presi in considerazione alla fine per mostrare nell’eventualità che si dovesse andare in una situazione al di la della normale variabilità quale potrebbe essere lo scenario possibile.
Ed ecco che mostriamo le carte relative alle Anomalie di Geopotenziale del Trimestre Dic-Gen-Feb degli anni 1949, 1990, 1996, 2000
Mostrando anche le correnti dominanti
Nella cartina si nota subito come la situazione prevista per l’inverno è quella di una dominanza dell’anticiclone in Europa.
Tale dinamica favorisce quindi le inversioni anticicloniche in Europa e soprattutto nel Nord Italia, le correnti saranno quindi più favorevoli per il basso adriatico che potrebbe anche ricevere qualche episodio favorevole, la cui entità è però impossibile determinare, direi però che la neve a basse quote almeno una volta sarà vista.
Discorso diverso per il Tirreno e per le Alpi che vedranno condizioni molto sfavorevoli per la neve, e se le alpi in un modo o nell’altro qualcosa vedono per il Tirreno la situazione è quasi certa.
Sarà quindi un inverno particolarmente secco, soprattutto al nord e nelle zone tirreniche.
Andiamo ora a vedere le Temperature
Come si può vedere le temperature non sono previste poi così tanto sopra-media come si poteva penare, questo è dovuto all’effetto delle inversioni che terrà probabilmente basse le minime riducendone l’effetto sull’anomalia.
Non escluso poi che le anomalie possano essere quasi nulle al Nord, per via della presenza delle nebbie, che se risulteranno persistenti e di natura fredda (cioè successive ad una ventata di aria fredda dai Balcani) potrebbero annullare le anomalie delle massime.
Nella cartina ovviamente le parti cerchiate sono quelle che probabilmente subiranno le anomalie più pesanti (ricordo che nelle reanalisi le alpi non vengono lette bene per quanto riguarda la temperatura, ma su di esse è chiaro che le anomalie saranno positive)
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Ora passiamo ad una parte di articolo sulla quale molti spereranno ma sulla quale io non nutro possibilità, la metto solo per completezza del lavoro, visto che nell’analisi sono stati inclusi 4 anni.
Non metterò commenti alle carte, perché non ritengo possibile un’evoluzione del genere.
FABIO
e andiamo.. e servirà pure a qualcosa sto vortice polare così compatto no??
quindi se ha recuperato tutto sto ghiaccio, e verso fine gennaio arriva una tranvata al vortice dall’alto.. lo strawrming come si chiama lui.. tutto quel ben di dio accumulato ci arriverà addosso??
ps, ma se per la fine di dicembre la linea rossa passa sopra alla linea nera che succede? 🙂
alessandro(Quote) (Reply)
http://176.31.229.228/modeles/gfs/run/gfs-1-264.png?12
soc mel gfs 12!!!!!!!
ice 2020(Quote) (Reply)
Aumenterà ancora il prezzo del petrolio …. e la benziana 🙂
A parte gli scherzi … non succederebbe niente di particolare si rientra nella normalità nella media 1976 – 2006 … l’ importante é che la linea rimanga stabilmente intorno alla fascia di oscillazione.
Luci0(Quote) (Reply)
@ice 2020
questa e’ la carta piu’ probabile,non certo artico marittimo.Poi ovviamente nel meteo tutto e’ possibile.;)
giorgio(Quote) (Reply)
Guardate questo:
http://hal.archives-ouvertes.fr/docs/00/64/12/35/PDF/NorthAtlanticOscillations-I.pdf
adolfogiurfa(Quote) (Reply)
@ice2020
in efftti l’ultima risalita e’ stata un po’ sottono http://www.persicetometeo.com/public/popup/solar_activity.htm So gia’ cosa pensi ti conosco furbacchione 😉 Dato che siamo sotto le feste compro una bottiglia in piu’….non si sa mai…magari fara’ 3 dita di polvere,pero’ non si sa mai…Ciao
giorgio(Quote) (Reply)
😉
ice2020(Quote) (Reply)
In effetti GFS12 è confermato almeno in parte anche da Reading (ECMWF) e da entrambi gli ensemble. Insomma, ha di certo un’attendibilità maggiore di suggestioni isolate viste in passato.
Certo, siamo ancora tra gli 8 ed i 10 giorni, dunque nel fantameteo. Pertanto, occorre attendere perlomeno fino a metà settimana: se mercoledì sera le previsioni ci confermassero l’ingresso freddo, sarebbe assai probabile.
Beninteso, in assenza di elevazione forte e duratura dell’alta pressione delle Azzorre, c’è da attendersi un passaggio piuttosto rapido, ma sarebbe meglio di niente.
FabioDue(Quote) (Reply)
Fra gli altri fattori oltre alla PDO pensi all’AMO? Secondo me ha un’impatto ancora maggiore della PDO sulle oscillazioni climatiche, oltre alle temperature globali anche per i cambiamenti alla circolazione atmosferica e alle figure bariche che riesce ad avere soprattutto fra nord America ed Europa.
Stefano Riccio(Quote) (Reply)
@Stefano Riccio
Esatto, vediamo che cosa riesco a tirare fuori…..
FabioDue(Quote) (Reply)
Ragassi, ma siam passi?!?
GFS e ECMWF continuano a confermare la rodanata secca del 18-21.
fano(Quote) (Reply)
Ma dove trovi le carte a lungo termine ?
EDIT :
Eccole http://www.ilmeteo.net/mappe-meteo/
Luci0(Quote) (Reply)