Saluti a tutti gli amici di NIA, è la prima volta che intervengo su questo forum, che peraltro frequento da molto tempo. Pertanto ritengo doveroso presentare me e l’Osservatorio Meteorologico in cui svolgo parte della mia attività lavorativa.
Mi chiamo Silvio Cecchini, ho 48 anni, sono un funzionario tecnico informatico dell’Università degli studi “Carlo Bo” di Urbino e svolgo oltre al ruolo di responsabile della sicurezza informatica dell’Ateneo, anche il ruolo di referente tecnico-informatico dell’Osservatorio Meteorologico “Alessandro Serpieri”.
L’Osservatorio ha una lunga storia, nasce nel 1850, non ha mai cessato l’attività neanche in tempo di guerra. Si e’ spostato di poche decine di metri in distanza e di pochi metri in altitudine nel corso di tutto questo tempo. Urbino non ha industrie, è cresciuta negli anni del maggiore sviluppo edilizio in modo satellitare in quanto i beni architettonici presenti nel centro storico non hanno mai permesso una edificazione massiva nelle vicinanze.
Pertanto l’effetto “isola di calore” non e’ significativo, anzi forse facevano più isola di
calore le stufe a legna e carbone che c’erano ancora 30 anni fa in centro storico.
Nei primi anni 90 è iniziata l’introduzione delle nuove tecnologie digitali, che ad oggi ci portano ad avere una rete di bacino di 6 stazioni professionali, oltre alle webcam meteorologiche.
Ma il tesoro più grande dell’Osservatorio è l’adeguamento alle nuove tecnologie senza abbandonare le vecchie metodiche di rilevamento e osservazione.
Abbiamo ancora efficienti ed in funzione quasi tutte le vecchie strumentazioni meccaniche, a parte gli anemometri ed in particolare il povero storico anemometro ad aeroplano che si e’ rotto l’anno scorso e che non riusciamo per il momento a riparare. Al Serpieri c’è ancora la figura dell’osservatore. Mi chiedo in quante realtà ci sia più. Ma, d’altronde, per condurre le doppie misurazioni e’ indispensabile. Chi resetta i termometri a massima e minima, due volte al giorno alle ore previste dal sinottico 365 giorni all’anno? Chi cambia tutte le mattine la striscia di carta che viene bruciata dai raggi del sole che attraversano la sfera dell’eliofanografo? Nel frattempo valuta nuvole, visibilità, neve al suolo ecc.
Stiamo comunque cominciando ad utilizzare le webcam prevalentemente su nuvole e visibilità, con l’obiettivo di procedere “in doppio” anche su queste rilevazioni.
Altra nota caratteristica, che da alcuni potrebbe essere interpretata come nepotismo, e’ il
fatto che il ruolo dell’osservatore è tramandato da 3 generazioni da padre a figlio. Per la credibilità dei dati questo si è dimostrato un valore aggiunto. Le metodiche non sono cambiate, in quanto tramandate da padre a figlio. Io sono un caso particolare, frequento il Serpieri dall’età di 8 anni per la passione innata e per la coincidenza che all’epoca il Direttore dell’Osservatorio era il marito della mia maestra alle scuole elementari.
Finite le presentazioni vengo all’oggetto del contributo.
Il tutto e’ nato a fine aprile 2011, quando mi sono accorto che il mio impianto fotovoltaico sul tetto aveva prodotto molto di più rispetto allo stesso periodo del 2010. Avendo accesso ai dati mi sono procurato l’archivio storico del radiometro del Serpieri, un C110R della Lastem (LSI), dal primo gennaio 2000. Ho cominciato a seguire l’andamento con sempre maggiore curiosità.
Il grafico seguente rappresenta la radiazione solare globale cumulata durante l’anno in MJ/Mq nei vari anni a partire dal 2000.
E’ palese che la radiazione solare che raggiunge il suolo è influenzata primariamente dalla copertura nuvolosa, pertanto dalle condizioni meteorologiche. Di conseguenza,
condizioni meteorologiche. Di conseguenza, avendo disponibili i dati digitalizzati dell’eliofanografo dal 1953, allo staff del Serpieri è venuto in mente un gioco assurdo e perverso, cioè quello del confronto dei dati dell’eliofanografo con i dati del radiometro, confrontare 2 misure totalmente diverse, una qualitativa (eliofanografo) e una quantitativa (radiometro).
Dopo lo stupore per la grande sovrapponibilità tendenziale tra le due serie di dati nella maggior parte dei periodi esaminati, è arrivata la curiosità per i periodi con maggiore disallineamento. Questi sono attualmente in corso di studio, le cause del disallineamento stanno già trovando motivazioni concrete e saranno oggetto di ulteriori analisi prendendo in considerazione anche altri fattori come la temperatura, le precipitazioni e le medie di provenienza dei venti.
E ciò se NIA ci ospiterà, sarà oggetto di successivi interventi.
Silvio Cecchini
Davvero un interessante articolo, motivo di riflessioni. Ma, col sole sempre più “stanco”, non dovrebbe diminuire la radiazione solare, dato che la maggior quantità di raggi cosmici che giungono sul nostro pianeta dovrebbe favorire la maggior formazione di nubi? (D. Archibald) Vedere un 2011 superiore addirittura al famoso 2003, quando abbiamo avuto 5 mesi di estate rovente, mi fa davvero riflettere.
Luke73(Quote) (Reply)
@Luke73
Questo non vuol dire che localmente ci possano essere differenze come numero di giornate serene limpidezza etc.
Luci0(Quote) (Reply)
O.T. : Ho inserito alcuni link interessanti per quello che é accaduto all’ Isola del Giglio.
http://daltonsminima.altervista.org/?p=18331#comment-79317
http://daltonsminima.altervista.org/?p=18331#comment-79318
Luci0(Quote) (Reply)
Grazie per aver scritto qui con noi, e grazie per l’aiuto che ci date migliorando il blog.
Fabio Nintendo(Quote) (Reply)
Ottimo articolo.
Aiutatemi a capire:
Il 2011 ha avuto meno copertura nuvolosa (riscontrabile anche dal fatto che nell’anno ci sono state meno precipitazioni)
Ma siamo anche in un periodo di bassa attività solare.
Comunque dall’agosto il sole ha intensificato la sua attività.
Perché allora c’è stata meno copertura nuvolosa?
Sarebbe interessante avere una statistica, meglio se grafica, degli anni in cui abbiamo avuto il massimo solare e vedere su Urbino come si è comportato il ns. astro.
Complimenti a Silvio per il delicato lavoro che svolge.
David
Gallora(Quote) (Reply)
la copertura nuvolosa globale è influenzata molto probabilmente dall’attività solare e questo 2011 globalmente parlando è stato tra i più freddi degli ultimi 12-13 anni, similmente al 2008.
in un contesto così microregionale come l’osservatorio di urbino è principalmente dovuto alla circolazione atmosferica che ha sfavorito le precipitazioni.
per completare l’articolo forse andrebbe messo anche l’accumulo pluviometrico e l’anomalia termica.
anche perchè se chiudi l’anno come il più soleggiato da quando rilevi il dato, ma poi l’anno non chiude come il più caldo un motivo c’è e potrebbe anche essere quello che il sole ha scaldato di meno
Fabio Nintendo(Quote) (Reply)
Tutto il 2011 è trascorso con il dominio dell’HP su quasi tutta l’Europa, Italia compresa; tale presupposto è gia di per se sufficiente a giustificare un significativo incremento delle ore di soleggiamento e, molto probabilmente, un generale calo nel livello delle precipitazioni, salvo poi verificare la presenza di isolati fenomeni di tipo violento che possono far lievitare tale dato.
Complimenti per il bell’articolo e per il grande lavoro svolto.
Bruno
apuano70(Quote) (Reply)
ot ma non troppo; la nasa ha spostato il massimo soalre nel maggio 2013, cmq si inizia a dire che sarà il ciclo più debole degli ultimi 80 anni…. è già qualcosa
http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/ciclo-solare-24-rallenta-la-sua-corsa-55817
artax(Quote) (Reply)
Benvenuto tra noi e grazie anticipatamente per quanto, grazie alla tua professionalita’, porterai a questo luogo di scoperta, indagine, divulgazione e confronto.
nuovaeraglaciale(Quote) (Reply)
mi accodo ai ringraziamenti ed ai complimenti fatti per l’articolo e gli intenti del signor Cecchini!
magnifico!
Iwoblu(Quote) (Reply)
Per molti potrà sembrare una meteorologia spicciola e retrò, fatta di piccole ampolle, di dati scritti a mano su carta e altre vecchie cose da bancherella dell’usato.
Io dico invece che queste sono le cose che non devono essere assolutamente perse.
Ogni angolo di quel laboratotio odora di passione ed amore per la meteo.
L’eliofanografo è un gioiello, arte e misura allo stesso tempo.
grazie silvio,
Nia sarà molto felice di ospitare ulteriori nuovi contributi da parte dell’Osservatorio Meteorologico “Alessandro Serpieri”.
😉
Michele(Quote) (Reply)
Quoto in pieno…
Luke73(Quote) (Reply)
Un benvenuto a Silvio Cecchini qui su NIA e complimenti per il lavoro svolto e la sua testimonianza.
enzor(Quote) (Reply)
I grandi scienziati intanto fanno scoperte “formidabili”:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2012/01/13/visualizza_new.html_44081526.html
sbergonz(Quote) (Reply)
Se il riscaldamento globale raffredda il clima, allora nella PEG è sicuro che la Groenlandi fioriva e maturavano le olive in Finlandia. Questo è quanto pubblicano le riviste scientifiche peer-review. Oramai non riesco nemmeno più a ridere. 😕
sbergonz(Quote) (Reply)
Strano che venga considerato con tanta approvazione uno studio che almeno 3 volte a partire dal 2008 mi era stato detto inutile.
Forse dal 2009 è nata una nuova tendenza, ma se vedessi anche 15 rilevazioni diverse credo che darebbero il 2011 nato tra i 9 anni meno soleggiati degli ultimi 6 secoli.
ciao, ruggero.
malleus(Quote) (Reply)
Tratto dal manuale “Come arrampicarsi sugli specchi” o meglio sul ghiaccio … 🙂
Luci0(Quote) (Reply)
Ciao Fabio, ciao NIA,
voglio intanto scusarmi per il silenzio ma ero fuori sede con una pessima connessione internet quando e’ uscito l’articolo. Ho appena finito di incrociare i dati di radiazione solare con eliofania e temperatura media. Il lavoro e’ lungo ed il tempo poco ma gia’ posso anticipare che secondo me sta uscendo qualcosa di interessante.
“….. anche perchè se chiudi l’anno come il più soleggiato da quando rilevi il dato, ma poi l’anno non chiude come il più caldo un motivo c’è e potrebbe anche essere quello che il sole ha scaldato di meno”
Esatto, ma voglio arrivare a dirlo con una certa convinzione e soprattutto con dei dati che confermino l’ipotesi.
Silvio
Silvio Cecchini(Quote) (Reply)
Terminato il lavoro in elaborazione su radiazione, eliofania e temperatura media dal 2000 ad oggi, necessario a “pesare” il dato dell’eliofania per la mancanza dei dati della radiazione solare antecedentemente al 2000, ho intenzione di mettere in correlazione eliofania e temperatura media dal 1957.
E’ piu’ di mezzo secolo……
Silvio
Silvio Cecchini(Quote) (Reply)
Grazie a tutti per gli apprezzamenti ricevuti, a presto
Silvio Cecchini(Quote) (Reply)