Ciclo 24: situazione a tre anni dal minimo.

Nel mio precedente articolo,  http://daltonsminima.altervista.org/?p=16334  avevo parlato della possibilità che l’attuale ciclo solare 24 potesse ancora incorrere nella mancata inversione dei poli magnetici, con specifico riferimento al fatto che alcuni indicatori (o supposti tali) dello stato di avanzamento del ciclo non avessero ancora raggiunto un livello che potesse teoricamente dar seguito alla suddetta inversione.

In particolare il mancato raggiungimento di un SN emisferico superiore a 20 nel sud emisfero lasciava presupporre che, effettivamente, l’enorme differenza tra i due emisferi potesse giocare un brutto tiro a questo ciclo, provocando una sorta di “ingolfamento” (mi si passi il termine poco scientifico) che avrebbe condotto il sole ad un minimo profondo in perfetto stile Maunder.
A tre mesi di distanza posso affermare che, secondo me, alcune cose sono cambiate, altre no.

E’ cambiato:

•    Il livello di attività solare in generale:  c’è stato un sensibile passo in avanti di questo ciclo 24 anche se occorre precisare che il livello generale continua a rimanere decisamente molto più basso dei cicli che si sono susseguiti nel corso dell’ultimo secolo;

Rif.: http://www.solen.info/solar/cyclcomp.html

•    Il livello di attività solare nell’emisfero sud:  si potrebbe tranquillamente dire “…le ultime parole famose…” 😉  non appena accennato al fatto che questo emisfero era in palese ritardo e che se non avesse superato la soglia dei 20 SN, il ciclo avrebbe avuto serissime possibilità di non effettuare l’inversione, ecco che di colpo l’attività di questo emisfero comincia a farsi sempre più sostenuta, tanto da far sfumare l’ipotesi appena formulata; ricordo però che i conteggi moderni non sono nemmeno lontani parenti di quelli effettuati fino a pochi anni fa e che quindi sarebbe opportuno rivedere il “valore limite” per avere un dato più attinente alla realtà;
•     Il livello di attività solare nell’emisfero nord:  un costante incremento di attività, anche se con la presenza di regioni attive a volte poco coalescenti, ha caratterizzato gli ultimi mesi; tale affermazione trova riscontro nella crescita del Solar Flux e dell’SN, sia quello ufficiale del SIDC che il nostro amatoriale (ma non per questo meno attendibile) NIA. Tra l’altro la latitudine delle spot si è abbassata notevolmente e a più riprese siamo scesi sotto i 10°N, a conferma delle ipotesi che vogliono questo ciclo in prossimità del massimo, se non altro per l’emisfero nord;
•     Comparsa di AR (con macchie) a polarità invertita nell’emisfero sud:  come  evidenziato qui http://www.solen.info/solar/old_reports/2011/december/20111218.html  , la regione 11379 e la 11389 risultano con polarità invertita, chiaro segnale di avanzamento del ciclo anche in questo emisfero (se mai ce ne fosse stato bisogno!);

Recent activity

The geomagnetic field was quiet on January 6. Solar wind speed ranged between 417 and 479 km/s, weakly under the influence of a high speed coronal hole stream.
Solar flux measured at 20h UTC on 2.8 GHz was 135.5 (decreasing 4.5 over the last solar rotation). The planetary A index was 4 (STAR Ap – based on the mean of three hour interval ap indices: 4.5). Three hour interval K indices: 11011222 (planetary), 11021322 (Boulder).
The background x-ray flux is at the class B6 level.
At midnight UTC the visible solar disk had 10 spotted regions (in 2K resolution SDO images).
Region 11388 [S24W60] was quiet and stable.
Region 11389 [S18W48] became a reversed polarity region again with negative polarity spots appearing ahead of the large penumbra. Note that SWPC includes region S1401 in this region. Flare: C1.4 at 06:08 UTC.
Region 11391 [N13E27] developed slowly and was mostly quiet. A weak magnetic delta structure could be forming to the north of the leader spot.
Region 11392 [N20W33] added several spots and could produce further C class flares. Flares: C2.2 at 11:25, C2.6 at 00:09 (on Jan.7) UTC.
Region 11393 [N17W15] developed significantly and could produce C flares.
New region 11394 [N18E43] emerged in the northeast quadrant on January 5 and got an SWPC number the next day.
Spotted regions not reported (or interpreted differently) by NOAA/SWPC:
[S1401] rotated into view at the southeast limb on December 28 and developed significantly in the central and trailing spot sections on Dec.29-31. The leading spot section decayed on January 1. Quick decay was observed on January 2-4. Location at midnight: S24W43.
[S1411] emerged in the southeast quadrant on January 6. Location at midnight: S17E63
[S1412] emerged in the southwest quadrant on January 6. Location at midnight: S18W61
[S1413] emerged in the northeast quadrant on January 6. Location at midnight: N33E20

Rif.: http://www.solen.info/solar/

•    A dicembre colpo di scena: l’SN dell’emisfero sud sorpassa quello dell’emisfero nord:  a fronte di una discreta crescita dell’emisfero sud, si è avuta una forte contrazione dell’attività dell’emisfero nord con SN che si è praticamente dimezzato; se questa brusca frenata non dovesse essere solo una casualità ma fosse l’inizio di un trend discendente dell’attività dell’emisfero in questione la situazione si farebbe ancor più interessante;

Non è cambiato:

•    Il livello di alcuni indicatori dell’attività solare in generale:  pur facendo segnare oscillazioni più o meno consistenti, A index e Solar wind si mantengono su valori assolutamente paragonabili  a quelli di un minimo pieno; la cosa è piuttosto “strana” se si pensa che, ad ormai 3 anni dal minimo, il sole “dovrebbe”, e sottolineo “dovrebbe”, essere ormai in prossimità del suo massimo, così come a più riprese previsto dai più famosi fisici solari;

Rif.: http://www.solen.info/solar/

•    Ancora nessuna avvisaglia della prevista inversione dei poli : anzi, piuttosto sembrerebbe esserci un allontanamento rispetto alle condizioni di qualche mese fa: http://wso.stanford.edu/Polar.html#latest

Rif:  http://wso.stanford.edu/gifs/Polar.gif
Da notare la differenza, evidente anche in termini visivi, tra questo ciclo e i due immediatamente precedenti in relazione alle tempistiche dell’inversione.
Tutto questo mi porta a sospettare quanto già detto in passato riguardo ad una possibile situazione di blocco del meccanismo che dovrebbe portare il nostro astro verso il massimo di questo ciclo 24; tra l’altro, a voler confermare questa suggestiva ipotesi non sono ancora comparsi i Giant Plasma Loop che secondo alcuni scienziati sarebbero una delle cause (o effetto? aggiungo io) dell’inversione dei poli magnetici del sole:   http://daltonsminima.altervista.org/?p=3688
In definitiva mi sento di aggiungere che alla fine non è cambiata ancora la mia impressione che questo ciclo possa andare incontro ad un blocco a livello magnetico, così come accadde (sembra) nel Maunder;  gli attuali conteggi dell’SN non potranno mai avallare la mia sensazione ma lo può fare un tipo di conteggio che si ponga l’obbiettivo di rimanere coerente con quelli effettuati 100 o 200 anni or sono.

Questo grafico vale più di mille parole!

Bruno – Apuano70

26 pensieri su “Ciclo 24: situazione a tre anni dal minimo.

  1. molto interessante, grazie!
    Una domanda: il SN calcolato con il metodo NIA c’è solo dal 2009? E’ stato azzardata un’ipotesi sulla riferibilità del NIA’s count con i conti del SIDC negli anni precedenti? Oppure qualcun’altro in giro per la rete ha fatto un calcolo simile?
    Perché è difficile confrontare i cicli 21, 22, 23, 24 sapendo che il SIDC ha l’abitudine (soprattutto recentemente) di contare anche i moscerini sul telescopio…

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  2. complimenti riassunto della situazione chiaro e puntuale.
    Quindi nonostante la crescita improvvisa dell’emisfero sud non è ancora scongiurato il rischio di una mancata inversione dei poli….

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  3. Bravissimo Michele, gran bell’articolo.
    Vi posto il mio dilemma sperando in una conferma ai miei sospetti.
    Le AR hanno una zona bianca ed una nera, corrispondenti alla polarità.
    Sin dall’inizio del ciclo le macchie coincidevano geograficamente con le zone a “polarità nera” delle AR.
    Negli ultimi tempi si sono viste macchie che coincidevano geograficamente con le zone a “polarità bianca” delle AR.
    Questo può essere secondo voi indice dell’avanzamento del ciclo?
    Il mio pensiero è questo, suffragato solo da impressioni, nulla di scientifico: in periodo di minimo, osservando il magnetogramma, nell’emisfero nord vi era prevalenza di punti neri e bianchi nel sud; considerato che l’evoluzione del ciclo è partita dall’emisfero nord, la logica che voglio vedere consiste che le spot risiedevano nelle zone nere delle AR, zone nere indice della polarità magnetica più matura per lo shift, cioè quella nord.
    Ora che si sono cominciate a vedere spot anche nelle zone bianche delle AR, cioè quelle afferenti al polo sud in ritardo rispetto al nord, vuole dire che stiamo procedendo verso il solar max che si avra quando le spot saranno in egual misura sia nelle zone nere che nelle zone bianche delle AR.
    SPERO DI ESSERMI SPIEGATO.
    Ciao a tutti

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  4. Guardando gli sn dell’ emisfero nord e sud dal 2009 si vede come l’emisfero sud era (ed è rimasto?) in ritardo rispetto a quello nord, raggiungendo il minimo qualche mese dopo. Seguendo questo schema il minimo non si sarebbe avuto nel dicembre 2010 ma bensì a luglio 2010 (ultimo mese in cui il sud, in ritardo nel raggiungere il minimo, è superiore al nord che poi ad agosto riparte per primo) e quindi il massimo del ciclo 24 lo abbiamo superato a novembre 2011.
    Quindi un ciclo “semplicemente” debolissimo che ormai ci siamo lasciati alle spalle e che farà da apripista a prossimi cicli ancora più deboli….queste le mie personali farneticazioni..ciao

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  5. Questi articoli sul Sole sono fantastici. Un grazie a Bruno.
    Una curiosità:
    la Nasa ha rivisto le proiezioni del ciclo 24, spostando il massimo in avanti a maggio 2013.
    Nonostante “tarocchino” alcuni dati, non li ritengo dei perfetti “idioti”, anche perchè pos sarebbero smentiti clamorosamente e da loro si licenzia piuttosto facilmente.
    Perciò mi chiedo, quali sono motivi che li hanno spinti a spostare in avanti di alcuni mesi il max. solare? Ci sono dati che noi non prendiamo in considerazione?
    Sono proiezioni puramente matematiche senza considerare fattori reali?

    Un consiglio: i vari articoli vengono tenuti in “home page” per circa 2 gg, perchè, alcuni (quali questo ad esempio) che sono di argomenti strettamente “NIA” non li tenete x più giorni? I commenti che spesso si diramano sono interessantissimi.

    Grazie,

    David

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  6. @marcello
    Vero….che gran bel punto della situazione a 360°!
    L’articolo è stato scritto dal nostro Bruno detto l’Apuano made in Viareggio.
    Ciauz
    🙂

    P.S. x Bruno
    In merito ai buchi coronali in questa fase….
    Ricordo che avevi da aggiungere qualche altra info/osservazione rispetto al mio post di Domenica.

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  7. @riccardo
    Il “santo graal” del clima.
    Noto al “profondità” di questa ricerca che copre il grande spazio-temporale di 20/30 anni.
    Raffreddamento nella piccola era glaciale e nello Younger dryas crakkati.
    🙂

    Qui la ricerca :
    http://iopscience.iop.org/1748-9326/7/1/014007/pdf/1748-9326_7_1_014007.pdf

    Inverno freddo? Colpa dell’estate troppo calda
    Il caldo al Polo fa aumentare l’umidità. Risultato: più neve a sud e Oscillazione artica negativa che porta il gelo.

    Sarà vero il contrario ?

    Inverno caldo? Colpa dell’estate troppo fredda
    Il freddo al Polo fa diminuire l’umidità. Risultato: meno neve a sud e Oscillazione artica positiva che porta il caldo.

    Tornerebbe…..
    😆

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  8. beh sicuramente è uno dei fattori: più ghiaccio si scioglie più calore va perso in calore latente e quindi più si abbassa la temperatura dell’aria e dell’acqua e viceversa.
    certo non è l’unico fattore e non so neanche quanto sia dominante

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  9. Ottimo articolo Bruno, molto bello e piacevole, che fa un po’ il punto della situazione di questo ciclo 24 che tutto si può dire, meno che sia un ciclo normale.

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  10. un’ultima cosa sui valori del NIA’s SN.
    ho visto che è ormai diventata una costante da più di un anno che la differenza tra i dati SIDC e NIA sia correlata fortemente al valore stesso che ottiene il NIA’s SN
    praticamente RI = 2*NIA’s SN

    tale correlazione inizia improvvisamente con il mese di Aprile 2010 o Maggio 2010, più o meno quel periodo li, e in tutti i mesi precedenti non c’è alcun tipo di legame simile tra i dati

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  11. @Fabio Nintendo
    Fabio io credo che l’ SN sia un sistema molto impreciso per misurare l’ attività solare, effettivamente bisognerebbe usare gli stessi telescopi e le stesse metodologie usate da Wolf per avere una standardizzazione. Inoltre piccoli molti gruppi di tante piccole macchie hanno più valore di pochi gruppi con poche grosse macchie, insomma é un sistema davvero empirico e rozzo per valutare l’attività solare. Il brutto di tutta la faccenda é che in passato si aveva a disposizione solo questo valore forse gli osservatori più prestigiosi hanno relazione e disegni in archivio, ma come ben sai non é facile poi trasformarli in un valore. Trasformando le osservazioni in un valore numerico una parte dell’ informazione viene persa e non esiste più una corrispondenza biunivoca tra valore ed osservazione.

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  12. Michele :
    @marcello
    Vero….che gran bel punto della situazione a 360°!
    L’articolo è stato scritto dal nostro Bruno detto l’Apuano made in Viareggio.
    Ciauz

    P.S. x Bruno
    In merito ai buchi coronali in questa fase….
    Ricordo che avevi da aggiungere qualche altra info/osservazione rispetto al mio post di Domenica.

    Esatto Michele, stavo giusto cercando conferme ad un mio ricordo relativo al comportamento dei Buchi coronali….. domattina vedo di postare qualcosa in merito…
    Grazie a tutti per i complimenti! 😀
    Bruno

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  13. @Kjai
    Quello del confronto “impossibile” con i cicli del passato è uno degli argomenti che hanno portato NIA a crearsi un sistema di conteggio personale, più in linea con questo obbiettivo; riguardo poi alla convenienza di estendere tale conteggio anche ai cicli immediatamente precedenti al presente credo che sia “solo” un problema di disponibilità di tempo…..

    @artax
    Questa è la mia personalissima impressione che, ovviamente, va presa con le molle dato il fatto che sono solo un appassionato senza una specifica preparazione….

    @marcello
    Sinceramente non ho fatto caso a quello che dici… può essere; bisognerebbe avere l’aiuto di un fisico solare che ci illumini al riguardo!
    Bruno

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  14. @CharlyNonFasurf
    Il minino viene calcolato considerando il sole per intero, non i singoli emisferi e lo stesso discorso vale per il massimo: non è ancora detto che novembre possa risultare il mese del massimo solare per questo ciclo 24 e questo dipende da come il sole si comporterà nei mesi a venire; riguardo al fatto che questo sia un ciclo debolissimo (anche a fronte dei conteggi “abbondanti” praticati dal SIDC) è ormai sotto gli occhi di tutti 😉

    @enzor
    Ciao Enzor, questo ciclo sicuramente ha poco a che spartire con quelli che la comunità scientifica ha avuto la possibilità di monitorare con tecnologie più avanzate… non è detto che però non sia “normale” se riferito magari ad un periodo di migliaia di anni e non di poche decine come la vita media umana…

    @Fabio Nintendo
    La cosa è interessante… da rivalutare nel corso del tempo se ci fossero variazioni di rilievo o se si è giunti ad una corrispondenza precisa….

    @Luci0
    Quoto Lucio!

    Bruno

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  15. Breve aggiornamento solare.

    SF a 143.
    Niente di sconvolgente, ma nei prossimi giorni è previsto in crescita.
    Arrivo fronte Terra AR 1401 & 1402. La prima ha generato un flare di Cat.M1.7 poche ore fa.
    Mentre nell’emisfero sud l’AR 1399, nel pomeriggio, ha generato una CME.

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  16. charvatova e la giostra sistema solare ai limiti del normale moto 🙂 … Michele .. Come ho letto in altri articoli le teorie senza fondamenta non sono valide ..inseguo un fuggitivo , lui gira l’angolo del palazzo , io lo inseguo , dietro l’angolo pero’ non vedo il ladro e vedo 2 porte una a 20 metri l’altra a 60 metri … Mi sembra logico entrar nella prima per inseguirlo .. Ma non avro mai e poi mai la certezza che lui sia andato li’ 🙂

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