Ghiacci Marini Artici – Situazione Gennaio 2012

Estensione:

 

 

Anomalia Concentrazione:

 

 

Area:

 

 

Trend Anomalia Estensione:

 

 

Curiosità:

Rispetto a 10 anni fa abbiamo 0.7milioni di kmq di estensione in meno e 0.4 in meno di area.

Rispetto a 20 anni fa abbiamo 1.0milioni di kmq di estensione in meno e 0.9 in meno di area.

Rispetto a 30 anni fa abbiamo 1.6milioni di kmq di estensione in meno e 0.3 in meno di area.

 

 

FABIO

21 pensieri su “Ghiacci Marini Artici – Situazione Gennaio 2012

  1. A parte il solito deficit sul lato europeo, stavolta molto accentuato (manco nel golfo di Botnia c’è ghiaccio, o quasi) noto un notevole surplus attorno allo stretto di Bering. Che cosa è successo?
    E poi nel complesso la situazione non è malaccio, anche se il trend in discesa è confermato, per ora.

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  2. Il trend è confermato, e dubito fortemente possa attribuirsi ai gas serra, se non in modo marginale (ricapitolando, i ghiacciai non si stanno più scogliendo, almeno in Himalaya, e la calotta polare sud è in gran forma, il trend Artico è in controtendenza)

    L’unica cosa che può preoccupare è la stampalata ipotesi di “the day after tomorrow”, ovvero che lo scoglimento della calotta nord, immettendo molta acqua dolce nel mare, rallenti o blocchi la CdG.

    No, non entreremo in una mega era glaciale in una settimana, e non ci saranno mega uragani in grado di portare la temperatura addirittura sotto i livelli polari… quel film è pieno di assurdità…

    Però un eventuale blocco della CdG può far sentire i suoi effetti negli inverni Europei. (Soprattutto sulla costa Atlantica)

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  3. Ancora c’è gente che crede a ste cavolate…..???

    andreabont :
    Il trend è confermato, e dubito fortemente possa attribuirsi ai gas serra, se non in modo marginale (ricapitolando, i ghiacciai non si stanno più scogliendo, almeno in Himalaya, e la calotta polare sud è in gran forma, il trend Artico è in controtendenza)
    L’unica cosa che può preoccupare è la stampalata ipotesi di “the day after tomorrow”, ovvero che lo scoglimento della calotta nord, immettendo molta acqua dolce nel mare, rallenti o blocchi la CdG.
    No, non entreremo in una mega era glaciale in una settimana, e non ci saranno mega uragani in grado di portare la temperatura addirittura sotto i livelli polari… quel film è pieno di assurdità…
    Però un eventuale blocco della CdG può far sentire i suoi effetti negli inverni Europei. (Soprattutto sulla costa Atlantica)

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  4. E si perchè è fondamentale quotare prima o dopo….risposta da bambino stizzito…..
    comunque dovresti avere un minimo di preparazione in termini di circolazione atmosferica-oceanica prima di sparare queste cose…..non parliamo di noccioline, ma del blocco di una delle più importanti forme di circolazione terrestri, quindi dovrestii imparare a pensarci bene sopra prima di trarre facili conclusioni su argomenti così importanti………..

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  5. @Riccardo

    1) La buona educazione è sempre fondamentale, anche se in questo paese diventa sempre più rara ogni giorno che passa.

    2) Me ne rendo conto che la modellizzazione della superficie terrestre è un problema di tale complessità che è ad oggi impossibile (e forse non lo sarà mai) creare previsioni precise.

    Ma a grandi linee qualche cosa si può vedere. Io non sto teorizzando la riduzione della CdG, io la sto vedendo in atto, è ben diverso. La preoccupazione, e qui si smette di fare scienza, e si iniza con la speculazione, è il blocco della CdG, cosa possibile di per sè, ma impossibile da prevedere (secondo le nostre conoscenze)

    3) E aggiungo una nota: Sono convinto che l’essere umano sia ben lontano da poter decidere le sorti di questo pianeta. Soprattutto il pianeta se ne frega altamente di quello che a noi piace o meno. Così come il sole non legge i bollettini, la terra non legge i forum.

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  6. Infatti stai facendo molto peggio che teorizzare, stai credendo di vedere qualcosa di strano ed anormale su delle carte che invece non dicono nulla di che… e quello che credi di vedere lo stai proclamando senza neanche usare un minimo di condizionale…..comunque lasciamo stare, tanto so che su questi argomenti ogni parola è vana……..ti chiedo scusa se ti sono sembrato maleducato….

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  7. Calma signori, calma.
    Non occorre litigare per la scienza.
    Le carte che hai postato, Riccardo, indicano in effetti una Corrente del Golfo messa mica tanto bene rispetto ad immagini di qualche anno fa, anzi.
    Tuttavia, qui su NIA se ne era già parlato, l’effetto di un indebolimento della Corrente del Golfo (che è già nei fatti) non è probabilmente così devastante come alcuni pensano. Lo riassumerei come segue:

    1) le correnti, al suolo e in quota, su Canada, Atlantico centro-settentrionale, Europa centro-occidentale, sono in prevalenza da ovest verso est, non a causa della CdG, e anche con una CdG più debole questo difficilmente cambierebbe;
    2) un effetto stimato, ricordo ne avevamo parlato, sarebbe quello di un minore apporto piovoso delle perturbazioni atlantiche, a causa del minore carico di umidità prelevato proprio dalla CdG, più calda dell’Atlantico circostante;
    3) probabile un irrigidimento degli inverni norvegesi, inglesi, irlandesi e francesi dell’ovest, a causa del minore apporto mitigatore della GdG.

    Non ho parlato volutamente di blocco della CdG in quanto si tratta di un tema delicato e tutto da verificare, come faceva notare Riccardo, che attiene alla circolazione oceanica e più in generale agli scambi termici tra tropici e alte latitudini. Insomma, è un po come se la circolazione atmosferica nell’Emisfero Nord divenisse puramente occidentale, senza più risalite calde verso nord e discese fredde verso sud. Andiamoci piano, dunque…..

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  8. @Riccardo

    L’importante è che il dialogo rientri nella discussione civile.

    Chiedo scusa per il tono magari brusco che ho usato, ma non è bello, dopo una lunga considerazione personale, vedere un a risposta di 1 riga che lo classifica come “cavolate”.

    Purtroppo ho trovato solo un articolo risalente al 2005, forse un pò vecchio, ma le previsioni di “inverni più rigidi e regolari” mi sembra che coincidano con quanto è avvenuto.

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/11_Novembre/30/corrente_golfo.shtml

    Ok, in realtà questi ultimi anni hanno visto svariati fenomeni che hanno portato ad incursioni d’aria fredda in Europa, ma è inutile negare come il tutto non stona in una visione più generale.

    PS: non sto affatto affermando che il freddo sia causato solo dalla CdG, ma l’ipotesi è che sia uno dei vari fattori.

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  9. In realtà, come alcuni studiosi ci stanno mostrando (Scafetta ad esempio), il Sole sembra essere il motore dei cambiamenti climatici, almeno nel lungo termine (decenni).
    Quello che poi le variazioni di attività solare producono sulla Terra è ancora allo studio: gli effetti sull’ENSO (Nino/Nina), sul Vortice Polare Stratosferico (tendenza ad una maggiore destabilizzazione quando il Sole è ai minimi), sulla stessa Corrente del Golfo, sono stati intuiti, ma non ancora spiegati per davvero.

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  10. FabioDue :
    In realtà, come alcuni studiosi ci stanno mostrando (Scafetta ad esempio), il Sole sembra essere il motore dei cambiamenti climatici, almeno nel lungo termine (decenni).
    Quello che poi le variazioni di attività solare producono sulla Terra è ancora allo studio: gli effetti sull’ENSO (Nino/Nina), sul Vortice Polare Stratosferico (tendenza ad una maggiore destabilizzazione quando il Sole è ai minimi), sulla stessa Corrente del Golfo, sono stati intuiti, ma non ancora spiegati per davvero.

    tra l’altro ci sarebbe anche il fattore raggi cosmici- aumento della copertura nuvolosa se non erro… le sperimentazioni del cern avevano già dato i primi risultati lo scorso anno poi non si è sentito più nulla

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  11. FabioDue :

    A parte il solito deficit sul lato europeo, stavolta molto accentuato (manco nel golfo di Botnia c’è ghiaccio, o quasi) noto un notevole surplus attorno allo stretto di Bering. Che cosa è successo?
    E poi nel complesso la situazione non è malaccio, anche se il trend in discesa è confermato, per ora.

    è successo che l’Alaska e la Kamchatka stanno vivendo un inverno colossale.
    freddo atomico da Novembre con nevicate che hanno battuto record su record

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  12. In questi giorni stiamo sperimentando che avere una calotta artica al di sotto della media non vuol dire riscaldamento globale anzi … forse è vero il contrario. L’avevo già ipotizzato avere un cappello di ghiaccio sull’ artico è utile al nostro pianeta per conservare il calore dell’ oceano, la coperta di ghiaccio meno estesa del normale significa deficit termico almeno d’ inverno. Insomma siamo lontani dall’ aver capito tutto sulle dinamiche del trasporto dell’ energia termica degli oceani. Sarebbe bene invece di monitorare solo le temperature che qualcuno si degnasse di monitorare le quantità di calore degli oceani lì sono immagazzinati enormi quantitativi di energia termica in grado di destabilizzare in modo significativo l’ andamento standard delle stagioni.

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  13. Fabio Nintendo :posto le reanalisi dello stretto di Bering, sono le anomalie di temperatura
    Inverno (01/12/11 —> 09/02/2012)
    http://img59.imageshack.us/img59/9659/compday9342231564295348.gif
    Novembre 2011
    http://img828.imageshack.us/img828/2510/compday9342231564295445.gif

    Eloquenti, non c’è che dire: a novembre gran freddo precoce sulla terraferma. Da dicembre, gran freddo proprio sul mare, dove poi si è formato il surplus di ghiaccio. E 5 gradi sottomedia in un arco di oltre 2 mesi sono davvero un’enormità, anche se siamo ad elevata latitudine.

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  14. Luci0 :
    In questi giorni stiamo sperimentando che avere una calotta artica al di sotto della media non vuol dire riscaldamento globale anzi … forse è vero il contrario. L’avevo già ipotizzato avere un cappello di ghiaccio sull’ artico è utile al nostro pianeta per conservare il calore dell’ oceano, la coperta di ghiaccio meno estesa del normale significa deficit termico almeno d’ inverno. Insomma siamo lontani dall’ aver capito tutto sulle dinamiche del trasporto dell’ energia termica degli oceani. Sarebbe bene invece di monitorare solo le temperature che qualcuno si degnasse di monitorare le quantità di calore degli oceani lì sono immagazzinati enormi quantitativi di energia termica in grado di destabilizzare in modo significativo l’ andamento standard delle stagioni.

    Quoto in pieno.
    Aggiungo che secondo me la CdG deve per forza aver a che fare con gli ultimi tre inverni rigidi in europa, perchè qui il clima è mitigato proprio da lei, che attenua la continentalità. Non posso pensare che in un mondo tutto ciclico la Corrente del Golfo sia l’unica cosa stabile. E’ come considerare la famosa costante solare dell’IPCC… 🙂

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  15. Aggiungerei che il comparto europeo del circolo polare artico ha meno ghiaccio degli altri anni anni, ma è stato un anno molto nevoso.

    -ghiaccio marino, +neve.

    ( Se può contare qualcosa )

    Ciao
    Fano

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