Indici meteo-climatici del mese di Gennaio 2012

 

Con questo articolo ha inizio la rubrica mensile dedicata ai principali indici meteo-climatici. Sarà pubblicata intorno a metà di ogni mese per aggiornarvi sulla situazione degli indici e dei principali elementi che concorrono al tempo sull’Europa e sull’Italia, con un approccio lineare e si spera facilmente comprensibile ai più.

 

Introduzione

Di seguito si riportano i principali indici climatici e se ne discute brevemente il significato e le conseguenze sul tempo e sul clima dell’Europa e dell’Italia.

La legenda relativa ai seguenti (e molti altri) indici è disponibile al link http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3, peraltro già riportato nel forum Meteo.

Gli indici: i valori del mese

–           ENSO (El Niño Southern Oscillation: Niña): -1,046 (indice MEI)

–           PDO (Pacific Decadal Oscillation): -1,38

–           AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation): -0,031

–           QBO30 (quasi Biennal Oscillation alla quota di 30Hpa): -16,09

–           QBO50 (Quasi Biennal Oscillation alla quota di 50Hpa): 0,27

–           MJO (Madden-Julian Oscillation): come da figura seguente

 

Commento indici

–           La Nina (ENSO) si conferma ancora, anzi è in lieve rafforzamento rispetto ai valori dello scorso trimestre (di poco superiori a -1). Di seguito è riportato il grafico della zona principale dell’ENSO: http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/people/wwang/cfs_fcst/images3/nino34SSTMon.gif

–           La PDO, dopo un’escursione al di sotto di -2, è tornata a valori simili a quelli di ottobre. Di seguito è riportato il grafico storico della PDO: http://jisao.washington.edu/pdo/img/pdo_latest.jpeg

–           L’AMO permane in fase negativa, per il terzo mese consecutivo. Di seguito è riportato il grafico storico dell’AMO: http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2011/12/november_2011_amo.jpg

–           La QBO30 si assesta attorno ai valori (-16 circa) già raggiunti il mese precedente.

–           Scende ancora la QBO50, ormai giunta alla neutralità e prossima a divenire negativa, come peraltro era nelle attese già dalla fine del 2011.

–           La MJO è entrata in fase 1 il giorno 13, dopo essere passata attraverso le fasi 5 e 6 nell’ultima decade di gennaio, le fasi 7 ed 8 (quelle più favorevoli per gli eventi freddi in Europa) nei primi 12 giorni di febbraio, con una notevole ampiezza, come testimoniato dal grafico.

E’ ragionevole attendersi nei prossimi mesi un progressivo, graduale indebolimento della Nina, come indicato dalle previsioni NOAA, fino a neutralità al termine della primavera.

E’ anche ragionevole attendersi un ulteriore calo della QBO, perlomeno quella a 50mb, fino a raggiungere una netta negatività nel corso della primavera.

Intanto, il Vortice Polare Stratosferico ha da qualche giorno ripreso a ruotare anche alle quote inferiori (100Hpa) e secondo le previsioni potrebbe parzialmente ricompattarsi nella seconda metà del mese, a meno di ulteriori stratwarming (uno è già in corso alla quota di 10Hpa ed a quelle superiori) che lo destabilizzerebbero nuovamente.

Infine, il Sole prosegue con non poca fatica verso il suo massimo, previsto tra circa 1 anno (NASA), con un solar flux che a fatica si mantiene sopra il valore 100 ed altri parametri, a cominciare dal vento solare, che danno adito a qualche dubbio circa la reale forza del ciclo in corso.

Prospettive meteo-climatiche

La combinazione Nina debole/moderata, QBO50 tendente alla negatività, unita alla perdurante vulnerabilità del Vortice Polare Stratosferico ed alla condizione di relativa debolezza del ciclo solare, sono condizioni di fondo favorevoli alla reiterazione di retrogressioni fredde e/o discese artiche sull’Europa ed eventualmente anche sull’Italia, sebbene l’uscita della MJO dalle fasi 7 ed 8 possa costituire un freno al verificarsi di nuovi eventi gelidi.

 FabioDue e Simone

 

22 pensieri su “Indici meteo-climatici del mese di Gennaio 2012

  1. Quando ci libereremo di questo mostruoso Azzorriano? gfs e ecmwf lo vedono spadroneggiare ad oltranza su buona parte dell’Europa occidentale e centrale,e siamo solo a febbraio.Secondo voi è possibile che avvenga un riassetto barico nei prossimi trenta giorni? Cosa lo potrebbe provocare?

      (Quote)  (Reply)

  2. Naturalmente si tratta di una prima versione, di sicuro con qualche “smagliatura” (qualcuna è evidente a mio avviso, la carenza di figure, magari anche di commenti) che voi e gli amministratori ci farete giustamente notare.
    Miglioreremo la rubrica mese dopo mese.

    Gli scopi di questo rubrica, a mio avviso sono essenzialmente due:
    – informare i lettori di NIA di che cosa “bolle in pentola”;
    – raccogliere spunti di discussione dal forum Meteo o evidenze a medio/lungo termine che emergano dagli indici e in un certo senso “alzare la palla” a chi poi scriverà un articolo di approfondimento.

    Di sicuro questa rubrica non intende e non può sostituirsi agli articoli dei forumisti più preparati in materia di previsioni a lungo termine e di clima.

      (Quote)  (Reply)

  3. Inoltre, rinnovo l’invito già rivolto da Michele agli articolisti ed ai lettori appassionati con qualche idea che li stuzzica di proporla, sia che sfoci in un articolo, sia che conduca ad un “punto fermo”, cioè una piccola rubrica mensile che costituisca un appuntamento fisso.

    NIA ha sicuramente bisogno di qualche rubrica in più, almeno su alcuni temi di interesse generale. Ne cito alcuni come esempio:
    – Sole e dintorni (ci proverò io a breve, accetto volentieri collaborazioni)
    – ghiacci artici e antartici (grazie a Fabio Nintendo)
    – meteo e clima (questa rubrica è un tentativo),
    – vulcani e terremoti (chi si fa avanti qui?),
    – energia, ambiente e riscaldamento globale (e qui?).

    Produrre sempre e solo articoli completamente nuovi, con formati nuovi e temi prima non affrontati in parte o del tutto, è sempre più difficile e molto faticoso per chi li scrive. La rubrica in questo senso a mio avviso aiuta e fornisce al lettore anche qualche punto di riferimento.

      (Quote)  (Reply)

  4. @Pierpaolo
    Il riassetto che con maggiore sicurezza ci possa liberare dall’anticiclone delle Azzorre è quello relativo al decadimento della Nina.
    Per quanto ne sappiamo, è la Nina il principale responsabile della forza dell’anticiclone azzorriano. Lo fu anche ad agosto e settembre, con quell’estate tardiva. Lo è stato anche a novembre, deviando dall’Italia molte delle perturbazioni atlantiche e consentendo solo pochi eventi piovosi e per di più di natura localmente alluvionale.

    Solo quando si sarà sostanzialmente indebolita, assisteremo ad un consistente rimescolamento di carte. Fino ad allora, che ci piaccia o no, l’azzorriano avrà sempre un ruolo da protagonista, come abbiamo visto anche nel corso dell’ondata di freddo da poco conclusa.

    Chiedo anche a Riccardo di intervenire in merito, so che lui ha qualche idea ben precisa in proposito, che potrebbe portare ad un bell’articolo di approfondimento.

      (Quote)  (Reply)

  5. antares :Piccolo OT: la regione attiva in alto a destra del sole è a polarità invertita?Grazie e sempre avanti così.

    Sai che sembrerebbe proprio di sì? Attendo conferma da qualche esperto…

      (Quote)  (Reply)

  6. @FabioDue
    Grazie Fabio per la risposta. Sarebbe interessante se l’hp azzorriana riuscisse a elevarsi maggiormente a nord in concomitanza con un rallentamento del vortice canadese che però al momento non si vede,in questo modo l’hp spancerebbe meno verso ovest lasciando a noi la possibilità di veder entrare qualche saccatura a ovest delle alpi in grado di portare piogge consistenti ed organizzate su tutto il nord,visto che l’atlantico ha alzato bandiera bianca da un anno circa.

      (Quote)  (Reply)

  7. Ottimo lavoro Fabio & simone.

    Non mancate di comunicarmi precise tempistiche di pubblicazione in riferimento
    alle prossime uscite.

    P.S.
    Volevo comunicare a tutta l’utenza che Sabato e Domenica torneremo a parlare di Sole.
    Torna il nowcasting.
    Cercando di cercare… 🙂
    quelle possibili novità che la nostra dormiente stella ci sta proponendo..in questa fase.

      (Quote)  (Reply)

  8. Ragazzi grazie per i complimenti ma ci tengo a precisare che per la rubrica di questo mese la maggior parte del merito va a FabioDue.
    Aiutateci, come già scritto da Fabio, a migliorarla con i vostri suggerimenti.

    Simone

      (Quote)  (Reply)

  9. mi unisco ai complimenti per fabio e simone rubrica utilissima anzi indispensabile per un ottima sezione meteo come questa di nia.. forse si potrebbero aggiungere anche le proiezioni dell’andamento di ao e nao, oppure avete pensato di non metterli essendo indici più descrittivi che predittivi?

    cmq peccato per questa scaldata in arrivo forse più lunga del previsto… rovinerà in parte le medie di un mese storico che sicuramente soccomberà al confronto col 56 ( come medie mensili)..

      (Quote)  (Reply)

  10. FabioDue :Inoltre, rinnovo l’invito già rivolto da Michele agli articolisti ed ai lettori appassionati con qualche idea che li stuzzica di proporla, sia che sfoci in un articolo, sia che conduca ad un “punto fermo”, cioè una piccola rubrica mensile che costituisca un appuntamento fisso.
    NIA ha sicuramente bisogno di qualche rubrica in più, almeno su alcuni temi di interesse generale. Ne cito alcuni come esempio:- Sole e dintorni (ci proverò io a breve, accetto volentieri collaborazioni)- ghiacci artici e antartici (grazie a Fabio Nintendo)- meteo e clima (questa rubrica è un tentativo),- vulcani e terremoti (chi si fa avanti qui?),- energia, ambiente e riscaldamento globale (e qui?).
    Produrre sempre e solo articoli completamente nuovi, con formati nuovi e temi prima non affrontati in parte o del tutto, è sempre più difficile e molto faticoso per chi li scrive. La rubrica in questo senso a mio avviso aiuta e fornisce al lettore anche qualche punto di riferimento.

    Compatibilmente con il tempo libero a mia disposizione (poco!) per la rubrica sul sole, se vuoi, posso provare a darti una mano.

    Luke73 :

    antares :Piccolo OT: la regione attiva in alto a destra del sole è a polarità invertita?Grazie e sempre avanti così.

    Sai che sembrerebbe proprio di sì? Attendo conferma da qualche esperto…

    In effetti la regione in questione è a polarità invertita: se non ricordo male però, era partita con polarità apparentemente da ciclo 24 per poi “virare” a quella attuale….
    Bruno

      (Quote)  (Reply)

  11. FabioDue :

    Inoltre, rinnovo l’invito già rivolto da Michele agli articolisti ed ai lettori appassionati con qualche idea che li stuzzica di proporla, sia che sfoci in un articolo, sia che conduca ad un “punto fermo”, cioè una piccola rubrica mensile che costituisca un appuntamento fisso.

    NIA ha sicuramente bisogno di qualche rubrica in più, almeno su alcuni temi di interesse generale. Ne cito alcuni come esempio:
    – Sole e dintorni (ci proverò io a breve, accetto volentieri collaborazioni)
    – ghiacci artici e antartici (grazie a Fabio Nintendo)
    – meteo e clima (questa rubrica è un tentativo),
    – vulcani e terremoti (chi si fa avanti qui?),
    – energia, ambiente e riscaldamento globale (e qui?).

    Produrre sempre e solo articoli completamente nuovi, con formati nuovi e temi prima non affrontati in parte o del tutto, è sempre più difficile e molto faticoso per chi li scrive. La rubrica in questo senso a mio avviso aiuta e fornisce al lettore anche qualche punto di riferimento.

    questa è un progetto che si può fare con tanti collaboratori a disposizione.
    in così pochi è quasi impossibile.

    sicuramente avere ogni mese degli articoli riassuntivi della situazione recente è importante.

    riguardo all’articolo sul Febbraio, sono indietro anch’io con la parte sulle temperature e riuscirò ad iniziarla solo da sabato, per cui fai pure con calma la prima parte

      (Quote)  (Reply)

  12. Michele :Ottimo lavoro Fabio & simone.
    Non mancate di comunicarmi precise tempistiche di pubblicazione in riferimentoalle prossime uscite.
    P.S.Volevo comunicare a tutta l’utenza che Sabato e Domenica torneremo a parlare di Sole.Torna il nowcasting.Cercando di cercare… quelle possibili novità che la nostra dormiente stella ci sta proponendo..in questa fase.

    Le tempistiche sono più o meno quelle di metà mese, purtroppo dipende dalle date di pubblicazione degli indici, quindi possono variare di 1-2 giorni. Diciamo tra il 12 ed il 15 del mese, non dovremmo sbagliare.

      (Quote)  (Reply)

  13. Faccio i complimenti a Fabio e Simone per l’ottima rubrica messa in piedi.
    A cadenza mensile con gli indici principali sarà un aggiornamento importante per iniziare a delineare il tempo del periodo futuro. 🙂

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.