Archivio mensile:Febbraio 2012

Indici meteo-climatici del mese di Gennaio 2012

 

Con questo articolo ha inizio la rubrica mensile dedicata ai principali indici meteo-climatici. Sarà pubblicata intorno a metà di ogni mese per aggiornarvi sulla situazione degli indici e dei principali elementi che concorrono al tempo sull’Europa e sull’Italia, con un approccio lineare e si spera facilmente comprensibile ai più.

 

Introduzione

Di seguito si riportano i principali indici climatici e se ne discute brevemente il significato e le conseguenze sul tempo e sul clima dell’Europa e dell’Italia.

La legenda relativa ai seguenti (e molti altri) indici è disponibile al link http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3, peraltro già riportato nel forum Meteo.

Gli indici: i valori del mese

–           ENSO (El Niño Southern Oscillation: Niña): -1,046 (indice MEI)

–           PDO (Pacific Decadal Oscillation): -1,38

–           AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation): -0,031

–           QBO30 (quasi Biennal Oscillation alla quota di 30Hpa): -16,09

–           QBO50 (Quasi Biennal Oscillation alla quota di 50Hpa): 0,27

–           MJO (Madden-Julian Oscillation): come da figura seguente

 

Commento indici

–           La Nina (ENSO) si conferma ancora, anzi è in lieve rafforzamento rispetto ai valori dello scorso trimestre (di poco superiori a -1). Di seguito è riportato il grafico della zona principale dell’ENSO: http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/people/wwang/cfs_fcst/images3/nino34SSTMon.gif

–           La PDO, dopo un’escursione al di sotto di -2, è tornata a valori simili a quelli di ottobre. Di seguito è riportato il grafico storico della PDO: http://jisao.washington.edu/pdo/img/pdo_latest.jpeg

–           L’AMO permane in fase negativa, per il terzo mese consecutivo. Di seguito è riportato il grafico storico dell’AMO: http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2011/12/november_2011_amo.jpg

–           La QBO30 si assesta attorno ai valori (-16 circa) già raggiunti il mese precedente.

–           Scende ancora la QBO50, ormai giunta alla neutralità e prossima a divenire negativa, come peraltro era nelle attese già dalla fine del 2011.

–           La MJO è entrata in fase 1 il giorno 13, dopo essere passata attraverso le fasi 5 e 6 nell’ultima decade di gennaio, le fasi 7 ed 8 (quelle più favorevoli per gli eventi freddi in Europa) nei primi 12 giorni di febbraio, con una notevole ampiezza, come testimoniato dal grafico.

E’ ragionevole attendersi nei prossimi mesi un progressivo, graduale indebolimento della Nina, come indicato dalle previsioni NOAA, fino a neutralità al termine della primavera.

E’ anche ragionevole attendersi un ulteriore calo della QBO, perlomeno quella a 50mb, fino a raggiungere una netta negatività nel corso della primavera.

Intanto, il Vortice Polare Stratosferico ha da qualche giorno ripreso a ruotare anche alle quote inferiori (100Hpa) e secondo le previsioni potrebbe parzialmente ricompattarsi nella seconda metà del mese, a meno di ulteriori stratwarming (uno è già in corso alla quota di 10Hpa ed a quelle superiori) che lo destabilizzerebbero nuovamente.

Infine, il Sole prosegue con non poca fatica verso il suo massimo, previsto tra circa 1 anno (NASA), con un solar flux che a fatica si mantiene sopra il valore 100 ed altri parametri, a cominciare dal vento solare, che danno adito a qualche dubbio circa la reale forza del ciclo in corso.

Prospettive meteo-climatiche

La combinazione Nina debole/moderata, QBO50 tendente alla negatività, unita alla perdurante vulnerabilità del Vortice Polare Stratosferico ed alla condizione di relativa debolezza del ciclo solare, sono condizioni di fondo favorevoli alla reiterazione di retrogressioni fredde e/o discese artiche sull’Europa ed eventualmente anche sull’Italia, sebbene l’uscita della MJO dalle fasi 7 ed 8 possa costituire un freno al verificarsi di nuovi eventi gelidi.

 FabioDue e Simone

 

Sole, Luna e Terremoti – 1° parte –

Vinayak G. KOLVANKAR

Ex scienziato, BARC, 400051 Mumbai, India
[email protected]

Abstract

Nel corso di uno studio condotto per trovare l’effetto delle maree sulla Terra nel verificarsi dei terremoti, per le piccole aree di regioni ad alta sismicità, si è notato che la posizione del Sole in termini di tempo universale (GMT) mostra un collegamento fra  i terremoti e la distanza dalla Luna insieme a l’angolo fra il Sole-Terra-Luna. Questo documento fornisce i dettagli di questo rapporto dopo aver studiato i dati dei terremoti in oltre quaranta regioni, aree ad alta sismicità del mondo. Si è riscontrato che quasi il 98% del terremoti per queste diverse regioni, esaminate nel periodo che va dal 1973-2008, mostrano una relazione diretta tra la posizione del Sole il terremoto e la distanza dalla luna insieme all’angolo Sole-Terra-Luna . Come il tempo cambia nelle 00-24 ore e la relazione fra la distanza dalla Luna e l’angolo Sole-Terra-Luna cambia di 360° e la trama di questi due variabili cambia per differenti terremoti. Questo rileva una semplice relazione a 45° tra di loro.
Parole chiave: Distanza Terra-Luna (EMD), Sole-Terra-Luna angolo (SEM), maree della Terra, Terremoti, Trigger terremoti.

 Introduzione

Molti ricercatori hanno studiato l’effetto del Sole e della Luna al verificarsi di terremoti. Molti di li loro hanno identificato i singoli effetti del Sole e della Luna. Alcuni ricercatori riportano di emissioni EM prima di un terremoto o di eruzioni vulcaniche che erano di un tipo semidiurno o diurno (Kolvankar et al., 1992). Il tipo semidiurno è stato comunemente osservato. Tuttavia, il tipo diurno di emissioni EM è stato notato in pochi casi. Entrambi questi tipi di emissioni EM sono stati osservati in una banda di frequenza molto ampio dalle VLF alle microonde. Emissioni elettromagnetiche di bassa frequenza sono stati segnalati come precursori delle eruzioni vulcaniche a Mt. Mihara nel mese di novembre 1986 (Yoshino e Tomizawa, 1989). Emissioni radio in banda HF sono stati osservati prima del grande terremoto cileno del 22 maggio 1960 (Warwick et al., 1982). Interferenze simili sono state riportate anche durante l’esperimento Apollo Lunar sismico nella banda delle microonde (Bulow et al., 2005). Effetti dei precursori del terremoto di Kobe sono stati segnalati nei segnali sub-ionosferici VLF(Hayakawa et al., 1996.). Interferenze nella banda UHF sono state segnalate prima e durante la sequenza del terremoto del 1991 nella regione Valsad, Gujarat, India (Kolvankar, 2001). La maggior parte di questi tipi di interferenza sono stati osservati durante il giorno ed erano equidistanti dal mezzogiorno locale, ed è stato  concluso che erano indotti dalla posizione del Sole (Kolvankar, 2008).
Partendo da molti lavori, che vedono le emissione EM osservate all’alba e al tramonto, gli sforzi sono stati incentrati nell’arco delle 24 ore per allineare i dati dei terremoti utilizzando l’ora locale. Questi dati hanno mostrato un maggior numero di terremoti dalle ore 00 (mezzanotte) alle 06 ore e ci hanno indicato un modello, inversamente proporzionale alla variazione della temperatura atmosferica quotidiana. Hanno dimostrato l’influenza della componente orizzontale del campo magnetico terrestre che è sensibile alla temperatura atmosferica. Questo fenomeno dipende ancora una volta dalla posizione locale del Sole (Kolvankar et al., 2010).
La Luna ha una attrazione gravitazionale maggiore sulla Terra del Sole e molti lavori hanno dimostrato gli effetti
della Luna al verificarsi di terremoti. Si è osservato che i terremoti-lunari avvengono in gran numero quando la Luna è in apogeo e perigeo (Lammelein et al, 1977;. Runcorn, 1977;. Bullow et al, 2005; Latham et al., 1971). E ‘stato dimostrato che i terremoti in alcune località in Cina si verificano, a volte, in un certa combinazione di posizioni planetarie (Li, 2006). Le periodicità lunari e i loro effetti sui terremoti sono stati studiate in dettaglio. Si è constatato che i terremoti salgono costantemente dall’apogeo al perigeo e anche verso la Luna piena. Movimento lunare dal nodo ascendente al nodo successivo ascendente fornisce anche un determinato andamento di terremoti. I grandi terremoti sono più numerosi quando il perigeo coincide con la Luna piena e nuova Luna che all’apogeo con una combinazione simile (Kolvankar et al., 2010).

L’effetto mareale sul corpo della Terra, a causa sia del Sole che la Luna è stato ampiamente studiato negli ultimi anni.
Tuttavia, utilizzando dati molto vecchi (1900-1950). Tamarazyan ha mostrato una distribuzione maggiore dei terremoti in relazione alle maree solari e lunari (Tamarazyan, 1968). Le correlazioni fra il tempo di insorgenza delle scosse e
gli angoli lunari e solari e l’ora locale in un periodo di tempo, prima che una scossa sia stata notata (Gao, 1996). Uno
studio sulla faglia di San Andrea ha trovato un legame tra la forza gravitazionale che crea le maree e piccoli
tremori sotto terra. L’attività dei micro-terremoti nel Plateau Tamba aumenta dopo una Luna nuova e una luna piena nel 1995 e nel 1996 (Iwata et al., 2002). Un gran numero di pubblicazioni ha stabilito una chiara correlazione fra il fuoco-superficiale dei piccoli terremoti con le maree terrestri (Métivier et al, 2008.; Cochran et al., 2004). Tanaka ha osservato l’attivazione mareale dei terremoti prima del tre grossi eventi che si sono verificati al largo di Sumatra nel 26 dicembre 2004 (Mw 9.0), 28 marzo 2005 (Mw 8.6), e 12 set 2007 (Mw 8.5). L’analisi statistica indica una correlazione elevata da uno a dieci anni precedenti il verificarsi di terremoti dalle grandi dimensioni. La correlazione scompare dopo gli eventi principali (Tanaka, 2010). Hayakawa ha studiato gli effetti di marea sui diversi fenomeni sismici, e ha scoperto che le emissioni litosferiche ULF mostrano una chiaro massimo-minimo-massimo modello sincronizzato con la fase lunare durante diversi mesi prima l’EQ (Hayakawa et al., 2009).
Le caratteristiche del modello terremoto-maree terrestri sono state studiate utilizzando più di 500 mila eventi da un catalogo dei terremoti (NEIC-USGS) per i terremoti globali, con un intervallo di magnitudine da 2 a 10. Lo studio è stato condotto per diversi modelli di terremoti attivati e per diverse fasce di periodi, magnitudo, profondità, latitudini e longitudini. Questo studio ha indicato che le maree della Terra innescano i terremoti a tutte le profondità e fino alla  magnitudo 5. Le sollecitazioni laterali applicate durante le maree della Terra vicino al fase di Luna piena si trovano ad essere più efficace rispetto alle sollecitazioni delle maree Terra durante la fase di Luna nuova.
Tuttavia, vicino alla fase di Luna nuova i terremoti di magnitudo fino alla 3,0 e nell’area dei 10km. sono attivati direttamente dal tiro combinato della Luna e del Sole (Kolvankar et al., 2010)

 Metodologia utilizzata per lo studio mareale sulla Terra

Per studiare gli effetti delle maree sulla Terra al verificarsi dei terremoti, i terremoti sono stati tracciati sul
asse verticale in confronto al ciclo Luna nuova – Luna piena – Luna nuova (NM-FM-NM) rappresentato sull’asse orizzontale. Per ogni evento dal catalogo dei terremoti, la posizione della luna (longitudine) è stata rappresenta e il corrispettivo valore angolare SEM (Sole-Terra-Luna) rispetto alla posizione lunare prima del terremoto è stato aggiunto.
Per studiare l’effetto delle maree sulla Terra e gli eventi dei terremoti, sono state utilizzate un totale di 96 colonne, che rappresentano 360° di rotazione della Terra così come per la rotazione lunare intorno alla Terra. Considerando l’auto rotazione della Terra e la rotazione lunare intorno alla Terra, l’angolo SEM da luna nuova a la luna piena è stato considerato come da 0° a 180° rispettivamente. Il conteggio dei terremoti, che rappresenta l’asse Y è incrementato per ogni terremoto in coincidenza con uno delle 96 colonne. Questo studio degli effetti delle maree sulla Terra è stato effettuato insieme e per diversi periodi, latitudini, longitudini, magnitudo, profondità ecc (Kolvankar et al., 2010).
Durante questo studio si è notato che la variazione della componente orizzontale della trama terremoto (NM-FM-
NM) che è anche rappresentata come (-180°) – (0°) – (180°), ha qualche attinenza con i tempi dei terremoti
selezionati in una piccola area di una regione ad alta sismicità. Questo lavoro studia ed esplora questo fenomeno in
dettaglio.

Studio dei dati relativi alle diverse regioni ad alta sismicità del mondo

La Fig. 1 è una mappa che ci fornisce la sismicità del mondo. Qui abbiamo svolto un esercizio sui terremoti riportando per diverse piccole regioni ad alta sismicità (zone verdi nella mappa) del mondo in grafici XY con l’asse X che rappresenta la somma della [Distanza tra la posizione del terremoto e la Luna (A)] e [il viaggio Luna (verso @ est intorno 12.12° gradi il giorno) (B)] e l’asse Y che rappresenta la posizione Sole / GMT tempi. Per comodità, d’ora in poi, la quantità (A) si chiama EMD, distanza Terremoto-Luna (longitudine terremoto – longitudine Luna) e quantità (B) viaggio della luna, che rappresenta anche l’angolo Sole-Terra-Luna e si chiama angolo di SEM. Entrambe queste quantità sono misurate in gradi. La Fig. 2 mostra l’angolo SEM per posizioni diverse quando la luna si sposta dalla Luna nuova (NM) alla prossima Luna nuova (NM) attraverso la completa fase di piena (FM).Questo lavoro studia ed esplora questo fenomeno in dettaglio.

Figura n°1


Studio dei dati relativi alle diverse regioni ad alta sismicità del mondo

 

Figura n°2

Si deve anche osservare che l’individuale quantità di EMD & SEM variano con il tempo. A causa della rotazione della Terra, la EMD per una posizione specifica di un terremoto che varia quasi per 360° in 24 ore, mentre la Luna si muove verso est (SEM) al tasso di circa 12° in 24 ore. Così, per un qualsiasi specifico terremoto locale ci sono numerose possibilità per l’evento sismico all’interno della rotazione della Terra nelle 24 ore.
Per illustrare la rappresentazione dei terremoti in questo grafico per (EMD + SEM) vs Tempo GMT (posizione del sole),  noi abbiamo selezionato alcune regioni ad alta sismicità del mondo con diverse serie di campi di longitudine. Anche se ci sono molte regioni ad alta sismicità della Terra, esse non coprono l’intera gamma di longitudine da (-180°) – (+180°). Un set di 24 appezzamenti di terremoto, rappresentazioni XY (EMD + SEM) vs Tempi GMT per le differenti regioni del mondo sono riportate dalla Figura 3 alla 6. Le trame sono state disegnate per diverse gamme di combinazioni di latitudine e longitudine. Per comodità, le trame sono disegnate per periodi diversi, a seconda della sismicità delle regioni. Informazioni sugli intervalli di latitudine e longitudine, insieme con il periodo (previsto per l’anno 2000 nella maggior parte dei casi) e il conteggio totale terremoto, è stato inserito nella parte superiore di ciascuna rappresentazione.

Fig. 3. Prima serie di sei grafici XY per i terremoti, (EMD + SEM) vs timings GMT (posizione del Sole) sono indicati per diverse e varie  latitudini-longitudini e periodi. Informazioni relative al numero di terremoti sono inserite nella parte superiore di ogni trama.Tutti questi terreni ,iniziano alle 00 ore GMT, ed  inizio sull’asse X (EMD + SEM) alla longitudine media, range della zona oggetto di studio.

Fig. 4. Seconda  serie di sei grafici XY per i terremoti, (EMD + SEM) vs timings GMT (posizione del Sole) sono indicati per diverse e varie  latitudini-longitudini e periodi. Informazioni relative al numero di terremoti sono inserite nella parte superiore di ogni trama.Tutti questi terreni ,iniziano alle 00 ore GMT, ed  inizio sull’asse X (EMD + SEM) alla longitudine media, range della zona oggetto di studio.

Fig. 5. Terza  serie di sei grafici XY per i terremoti, (EMD + SEM) vs timings GMT (posizione del Sole) sono indicati per diverse e varie  latitudini-longitudini e periodi. Informazioni relative al numero di terremoti sono inserite nella parte superiore di ogni trama.Tutti questi terreni ,iniziano alle 00 ore GMT, ed  inizio sull’asse X (EMD + SEM) alla longitudine media, range della zona oggetto di studio.

Fig. 6. Quinta  serie di sei grafici XY per i terremoti, (EMD + SEM) vs timings GMT (posizione del Sole) sono indicati per diverse e varie  latitudini-longitudini e periodi. Informazioni relative al numero di terremoti sono inserite nella parte superiore di ogni trama.Tutti questi terreni ,iniziano alle 00 ore GMT, ed  inizio sull’asse X (EMD + SEM) alla longitudine media, range della zona oggetto di studio.

La Tabella 1 fornisce le posizioni (latitudine, longitudine range [Lat-Long]) per le diverse regioni ad alta sismicità del mondo insieme con un numero di terremoto (CONTA EQ) per il periodo 1973-2008, per tutti i grafici disegnati dalla figura 3 alla 6.Questa tabella fornisce anche il numero medio di terremoti a partire da 00 ore GMT per la località e sull’asse orizzontale (in gradi) la rappresentazione dell’angolo fra EMD + SEM, per tutte queste trame, quando il tempo GMT varia dalle 00 alle 24 ore, la quantità di (EMD + SEM), varia con l’intera gamma da -180° a +180°.
Tuttavia il numero di partenza per 00 GMT varia per differenti gamme di longitudini. Ciò è dovuto alla posizione del
Sole, che è visto come un angolo diverso per diverse longitudini.


Tabella 1. Tabella per il conteggio dei terremoti per diverse regioni ad alta sismicità del mondo per il periodo che va dal 1973-2008, essa mostra la relazione tra la posizione del Sole (ora GMT) e l’inizio conteggio medio sull’asse X (delle trame nelle Figure dalla 3 alla 6) che rappresenta l’angolo di EMD + SEM.

 

Michele

 

 

Ghiacci Marini Antartici – Situazione Gennaio 2012

State pur certi che nessuno vi darà notizie sui Ghiacci Antartici finché saranno in buona salute

 

NB: durante la stagione estiva i ghiacci marini antartici si riducono drasticamente e nel grafico che indica l’anomalia percentuale di ghiaccio l’effetto è quello di oscillazioni molto vistose che sono però solo frutto di una normalissima trasformata matematica, come valori assoluti abbiamo oscillazioni simili a quelle delle altre stagioni

 

Estensione:

 

 

Anomalia Concentrazione:

 

 

Area:

 

 

Trend Anomalia Estensione:

 

 

Curiosità:

Rispetto a 10 anni fa abbiamo 1.1milioni di kmq di estensione in più e 0.7 in più di area.

Rispetto a 20 anni fa abbiamo 1.0milioni di kmq di estensione in più e 0.4 in più di area.

Rispetto a 30 anni fa abbiamo 0.3milioni di kmq di estensione in più e 0.4 in più di area.

 

 

FABIO

Astronomia.com : Come ti taglio i commenti ….. michele di Nia

Poco più di una settimana fa, navigando per la rete in cerca di valide piattaforme che trattassero di Astronomia e dinamiche interne al nostro sistema solare, scopro un interessante piattaforma italiana che tratta dette tematiche : http://www.astronomia.com/

Piattaforma dall’ottima home-page e dai preliminari contenuti interessanti leggendo i vari titoli degli articoli. Ottima però, dal solo punto di vista grafico, come lo scoprirete a breve. In breve ritengo di essere stato vittima di una “non corretta” amministrazione nei confronti di alcuni commenti che il suddetto si è visto “censurare“, “tagliare” senza alcuna motivazione.

La cronaca dei fatti. E’ il 4 Febbraio 2012 è la mia attenzione cade su questa news :

02.02.12 08:30 – Dove sta andando il Sole?

http://www.astronomia.com/2012/02/02/dove-sta-andando-il-sole/

Specifico che scopo di questo breve scritto non sarà quello di giudicare il contenuto, il livello scientifico di quanto scritto, riportato nell’articolo, in riferimento a  “Il rivelatore spaziale IBEX (Interstellar Boundary EXplorer)”, ma riportarvi la cronaca dei sistematici tagli ( mancata pubblicazione ) applicata ai miei commenti.

Questo è il mio primo commento riportato il 5 Febbraio 2012 :

 

Visto è considerato che nel sopra citato articolo redatto dal Sig.Vincenzo Zappalà si dibattevano le vicende, le dinamiche dell’eliosfera, ho ritenuto opportuno entrare nella discussione riportano le mie conoscenze su l’eliosfera e dinamiche interne ad essa, in relazione al moto del centro di massa del sistema solare. Specifico …. non mie personali idee e considerazioni, ma riportando una ricerca scientifica. Ricerca che potevano allargare, elevare il confronto e la discussione.Ho semplicemente incollato il collegamento a l’intervista a Ivanka Charvátova. Articolo che ho tradotto e pubblicato qui su Nia, allegando sinteticamente il pensiero che tale scienziata dell’istituto Geofisico dell’Accademia ceca ha sulle future vicende del Sole.

Intervista: Il cambiamento climatico è causato dal moto inerziale solare (SIM)

http://daltonsminima.altervista.org/?p=16614

La risposta dello staff non tarda ad arrivare, anzi non arriva proprio. Messaggio tagliato !!!

Non comprendendo motivazione di tale scelta, “educatamente” riporto un nuovo messaggio. Messaggio nel quale chiedo agli amministratori ( staff di astronomia.com) il perchè, le motivazioni di tale scelta. Secondo commento riportato il 06 Febbraio 2012 :

 

 

Controllo dopo due giorni e come per magia…e due ! Tagliato anche questo messaggio !

Tutt’ora mi sto domandando se nel mio primo messaggio non sia stato troppo impulsivo o fuori tema. Mi domando inolte …… gli amministratori avranno mai letto il lavoro scientifico ? Non mi sembra poi di aver riportato alcuna teoria scientifica strampalata, o lo ripeto, totalmente fuori tema.

Il terzo ed ultimo tentativo si è compiuto in data 07 Febbraio 2012 al seguente link : http://www.astronomia.com/contatti/

 

 

 

Ad oggi attendo ancora risposta.

Ed inotre non riesco proprio a comprendere perchè l’amministratore o gli amministratori  di astronomia.com validifichino viceversa commenti di questo spessore :

“Oh Sole, oh Sole mio…ma dove vai???
Quindi il Nostro Beneamato quando è nato era in un’altro ambiente e viaggiando con il Suo Seguito (noi piccoli uomini compresi), con la Sua Bolla “personale” , naviga in una nube con la prospettiva di lasciarla magari frà 5000 anni ed unirsi in “atrimonio”  con un’altra, con altre interazioni? Ho capito bene o forse no, caro Enzo? Comunque sempre fantastico!”

oppure…

“Oddio ragazzi, a noi la cosa forse è chiara, ossia lo è con i limiti che hanno i profani della scienza,  ma se ci sentono parlare i giac…obini e C. che si cercano intorno stelle “sorelle” del Sole, capendo i  soliti fischi per fiaschi, ci sparano nuovamente Nemesis e giù con il 21.12.2012, i Maya, il Lungo Computo  e mettiamoci pure (anche se sarebbe un pianeta) Nibiru che fa sempre la sua figura. Non ci voglio nemmeno pensare. Oh Sole…oh Sole mio salvaci tu e fai scoprire presto altri tuoi segreti.”

C’è proprio da dire …..che alto contenuto scientifico è riportato in questi commenti !
Ok…anche io sono un “admin” due risate in qualsiasi blog si possono passare, permettere, ma perchè invece la ricerca che io ho postato non può essere pubblicata ?

Ed in conclusione adesso ho compreso sulla mia pelle cosa volesse dire Ivanka Charvátova
quando intervistata si esprime in questi termini :

“Many discoveries had to wait, some very long. I do not waste my time fighting windmills.
God will sort it out when the right time comes.”

 

Michele

Attività solare futura: vicini ad un nuovo Maunder?

Molto probabilmente mi sto sbilanciando (e nemmeno poco!) riguardo alle considerazioni che andrò ad esporre  ma, secondo me, cominciano ad essere troppi gli indizi e le similitudini per continuare a fare finta di niente.
Di sicuro se dovessi prendere una “cantonata” mi sarà concessa “l’attenuante” del fatto di essere un Ignorante assoluto (con la “I” maiuscola 🙂  ) in fisica solare!

Ultimamente abbiamo avuto l’occasione di rivalutare alcune ipotesi riguardo all’evoluzione del ciclo solare 24, grazie ad alcuni vecchi articoli di ALE che già nella primavera del 2009 ne aveva intuito le potenziali anomalie; adesso, ad oltre tre anni di distanza dobbiamo constatare che ALE aveva perfettamente ragione sul fatto che questo ciclo 24 non sarà affatto il più intenso degli ultimi 400 anni, come originariamente previsto, vedi http://www.astronomia.com/2006/12/27/un-ciclo-solare-esplosivo/  , e che la reale intensità la potremo ricavare a giochi ormai fatti, data la forte atipicità dello stesso.

A questo punto apro una piccola parentesi: la previsione suddetta, secondo Hathaway, era perfettamente in accordo con lo studio di Mausumi Dikpati, basato sulla teoria del Great Conveyor Belt ; la stessa teoria risulta essere alla base di una delle prime previsioni di intensità del futuro ciclo 25, realizzata sempre dal Dr David Hathaway nel 2006: http://Science.NASA.gov/Science-News/Science-at-NASA/2006/10may_longrange/ Quello che voglio dire è che bisogna comunque andare con i piedi di piombo perché, per quanto si possa avere la presunzione di conoscere nel campo della fisica solare, ancora troppo rimane da scoprire riguardo i meccanismi magnetici solari.

Riporto un estratto da un’articolo di Archibald, pubblicato sul blog di Anthony Watts:

“Basato sul rallentamento “Grande Conveyor Belt” del sole, ha previsto che
“Il rallentamento che vediamo oggi significa che il ciclo solare 25, partendo intorno all’anno 2022, potrebbe essere uno dei più deboli degli ultimi secoli.”

Ma potrebbe anche essere necessario attendere di più per vederlo iniziare.  In questo documento: http://www.probeinternational.org/Livingston-penn-2010.pdf , Livingston e Penn hanno fornito la prima valutazione riguardo l’entità del ciclo solare 25, basato su un modello fisico. La stima in questione riporta un picco massimo dell’SSN pari a 7, il che renderebbe il 25 il più debole ciclo solare da oltre 300 anni a questa parte!

 Livingston e Penn hanno monitorato il declino nel campo magnetico delle macchie solari, prevedendo che le macchie solari scompariranno quando la forza del campo magnetico umbral scenderà al di sotto di 1.500 gauss, come riportato in questo loro grafico aggiornato al 2010:


Anche il Dr Svalgaard ha aggiornato la progressione del declino magnetico sulla sua pagina di ricerca:
http://www.leif.org/research/Livingston and Penn.png
Con i dati aggiornati a fine anno 2011,  il declino del campo magnetico Umbral interseca il limite di formazione delle macchie solari di 1.500 gauss nel 2030:

Un ciclo solare che ha il suo picco massimo con un SSN pari a 7 ci farebbe davvero ritornare indietro di almeno 300 anni in quanto si tratterebbe di un valore assoluto perfettamente paragonabile a quelli che si verificavano (almeno così risulta in base ai dati disponibili e alle ricostruzioni) durante il Minimo di Maunder.

In effetti, ci sono anche altri elementi  che mi fanno ritenere che possano esservi delle reali similitudini tra il Maunder ed il periodo che ci apprestiamo a vivere nei prossimi decenni.
Guardando il grafico dei raggi cosmici :

http://www.persicetometeo.com/public/popup/cosmic_rays.htm

e paragonandolo con quello relativo al contenuto del radioisotopo C14 rilevato dagli anelli degli alberi,


la corrispondenza con i 50 anni che vanno dal 1600 al 1650, anche se parzialmente mascherata dalla diversa scala di riferimento temporale, è, a mio modesto avviso, evidente.
Questo grafico era stato riportato anche in un precedente articolo: http://daltonsminima.altervista.org/?p=18418 da cui cito un brano interessante:

Altrock ha osservato che il massimo solare si verifica quando la “corsa ai poli” raggiunge i 76 °. Allora e solo allora i poli magnetici del Sole si invertono nel massimo solare e questa dinamica viene considerata  anche come l’inizio di un nuovo ciclo solare prolungato.
Osserviamo anche che il minimo solare negli ultimi quattro minimi si è verificato quando le emissioni si sono esaurite a 10 °. La latitudine di 10 ° è indicata come la linea rossa sul diagramma. Oltre a ciò,  gli ultimi due cicli solari mostrano che i mesi di minimo possono essere previsti tracciando una linea tra il massimo solare (il punto in cui la corsa ai poli interseca i 76 °) e il punto di esaurimento a 10 °. La maggior parte dell’attività è delimitata da questa linea.

Altrock ha notato che la “corsa ai poli” nel Ciclo Solare 24 è molto più debole e molto più lenta che nei precedenti cicli solari. La linea che ha disegnato interseca i 76 ° a metà del 2013,  in linea con le altre previsioni del massimo solare del ciclo 24. La forma delle regioni e la loro emissioni suggeriscono anche che il ciclo solare 24 sarà abbastanza esteso. La linea blu di delimitazione del ciclo solare 23, massimo 10 ° di latitudine si incrocia nel 2026, rendendo Ciclo Solare 24 di diciotto anni.
Sarebbe un ciclo solare eccezionalmente lungo. Il ciclo più recente che si avvicinava a questa lunghezza è stato di diciassette anni, dal massimo del ciclo solare 4 al massimo del ciclo solare 5. Prima di questo,  il minimo di Maunder aveva alcuni cicli solari molto lunghi, come interpretato dai dati del C 14”

Da evidenziare che anche il primo ciclo solare del minimo di Maunder sembra aver avuto la durata di 18 anni…

In definitiva, abbiamo un ciclo solare dato potenzialmente per esplosivo che però in realtà balbetta e sembra essere in una condizione di stallo a livello magnetico; tra l’altro si sta rafforzando l’ipotesi della mancata inversione dei poli in quanto, dopo una breve parentesi di un paio di mesi, l’emisfero sud è ritornato sotto i 20 SN:

:Issued: 2012 Feb 01 2007 UTC
Product documentation at http://www.sidc.be/products/ri_hemispheric
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# MONTHLY REPORT ON THE INTERNATIONAL SUNSPOT NUMBER                 #
# from the SIDC (RWC-Belgium)                                        #
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JANUARY 2012

PROVISIONAL INTERNATIONAL NORMALIZED HEMISPHERIC SUNSPOT NUMBERS

Date             Ri              Rn              Rs
__________________________________________________________________

1              44               0              44
2              57              14              43
3              74              31              43
4              78              42              36
5              67              45              22
6              70              54              16
7              70              50              20
8              64              49              15
9              49              42               7
10              43              43               0
11              39              39               0
12              32              32               0
13              44              35               9
14              73              48              25
15              92              62              30
16              95              71              24
17              87              58              29
18              78              53              25
19              65              50              15
20              63              63               0
21              69              69               0
22              67              67               0
23              70              70               0
24              53              53               0
25              47              47               0
26              30              30               0
27              40              24              16
28              28              20               8
29              35              18              17
30              38              29               9
31              46              35              11
__________________________________________________________________

MONTHLY MEAN :          58.3            43.3            15.0

COOPERATING STATIONS :   68              64              64

PILOT STATION : Specola Solare Ticinese, Locarno

Comunque il livello generale di attività permane molto basso, il trend degli ultimi mesi è stato caratterizzato da un costante declino, con sempre meno macchie e solar flux che, con l’esclusione di pochi “picchi” corrispondenti ai momenti di maggior attività, ultimamente a fatica si tiene sopra quota 120, con un crollo fino ai 100 negli ultimi giorni, ovvero siamo in una situazione che risulta essere poco difforme da quella di un minimo.

Che sia davvero l’inizio di un nuovo Maunder?

Bruno – Apuano 70