Indici meteo-climatici del mese di Febbraio 2012

Introduzione

Di seguito si riportano i principali indici climatici e se ne discute brevemente il significato e le conseguenze sul tempo e sul clima dell’Europa e dell’Italia.

La legenda relativa ai seguenti (e molti altri) indici è disponibile al link http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3, peraltro già riportato nel forum Meteo.

 

Gli indici: i valori del mese

–                 ENSO (El Niño Southern Oscillation: Niña): -0,702 (indice MEI)

–                 PDO (Pacific Decadal Oscillation): -1,3

–                 AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation): 0,037

–                 QBO30 (quasi Biennal Oscillation alla quota di 30Hpa): -15,26

–                 QBO50 (Quasi Biennal Oscillation alla quota di 50Hpa): -0,56

–                 MJO (Madden-Julian Oscillation): come da figura seguente

 

Commento indici Febbraio

–                La Nina (ENSO) si conferma ancora, anzi è in lieve rafforzamento rispetto ai valori del bimestre precedente (di poco superiori a -1). Di seguito è riportato il grafico della zona principale dell’ENSO: http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/people/wwang/cfs_fcst/images3/nino34SSTMon.gif

–                La PDO, dopo un’escursione al di sotto di -2, è tornata a valori simili a quelli di ottobre. Di seguito è riportato il grafico storico della PDO: http://jisao.washington.edu/pdo/img/pdo_latest.jpeg

–                L’AMO è tornata positiva, a probabile conferma della conclusione dell’escursione in territorio negativo. Di seguito è riportato il grafico storico dell’AMO: http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2011/12/november_2011_amo.jpg

–                La QBO30 è in lieve risalita per il secondo mese consecutivo, dopo il minimo di due mesi fa.

–                La QBO50 diviene finalmente negativa, anche se di poco, come peraltro era nelle attese già dalla fine del 2011.

–                La MJO è entrata in fase 1 il giorno 13, dopo essere passata attraverso le fasi 5 e 6 nell’ultima decade di gennaio, le fasi 7 ed 8 (quelle più favorevoli per gli eventi freddi in Europa) nei primi 12 giorni di febbraio, con una notevole ampiezza, come testimoniato dal grafico.

In base alle previsioni ENSO NOAA  http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/CFSv2/images3/nino34Mon.gif è ormai imminente l’inizio di un periodo di neutralità e poi, forse, l’avvio di un evento di Nino debole, al più moderato.

E’ anche ragionevole attendersi un ulteriore calo della QBO, perlomeno quella a 50mb, fino a raggiungere una netta negatività nel corso della primavera. La QBO a 30mb, invece, potrebbe già essere in fase di risalita.

Intanto, il Vortice Polare Stratosferico ha assunto una configurazione simile a quella della prima metà di febbraio, tranne il lobo sull’Europa orientale. Nei giorni successivi è però previsto un suo progressivo ricompattamento a tutte le quote comprese tra 10 e 100Hpa. Secondo le attuali previsioni, il cedimento finale primaverile del Vortice potrebbe avvenire entro la terza decade di marzo, in seguito al consueto “final warming” stagionale.

Infine, il Sole accenna ad una ripresa, dopo un mese di febbraio decisamente sottotono, pur mantenendosi ancora distante dai valori raggiunti lo scorso mese di novembre.

 

Prospettive meteo-climatiche – marzo

La combinazione Nina debole/moderata, QBO negativa a tutte le quote, unita al probabile prossimo cedimento stagionale del Vortice Polare Stratosferico ed alla condizione di perdurante relativa debolezza del ciclo solare, sono condizioni di fondo favorevoli a discese fredde tardive in Europa e sull’Italia, non inconsuete nella prima parte della primavera, sebbene il passaggio della MJO almeno in fase 6 (più favorevole dell’attuale fase 4 ad eventi freddi) avverrà solo attorno alla terza decade di marzo. Pertanto, ci si debbono attendere condizioni di tempo complessivamente buono, salvo brevi episodi, su buona parte dell’Europa centro-occidentale e sull’Italia, fin verso la fine della seconda decade di marzo. Dalla terza decade, invece, si aprirà una “finestra” potenzialmente favorevole alle suddette irruzioni fredde tardive; se il Vortice Polare Stratosferico dovesse venire destabilizzato nello stesso periodo, come alcune proiezioni a lungo termine indicano, le quotazioni per eventi del genere salirebbero nettamente.

Infine, si nota il rafforzamento, negli ultimi due mesi, di un’anomalia negativa oceanica tra Spagna e coste marocchine, tale da favorire la formazione di una depressione semipermanente (falla barica). Questa potrebbe attirare le perturbazioni atlantiche, quando l’alta pressione delle Azzorre si sarà ritirata nella sua sede naturale, al termine della Nina. Pertanto, non è escluso che tra aprile e maggio, nel contesto di una ritrovata dinamicità stagionale, possano verificarsi invasioni dell’anticlone africano, con le prime ondate di caldo stagionale.

FabioDue

15 pensieri su “Indici meteo-climatici del mese di Febbraio 2012

  1. complimenti fabio!

    il pattern di tempo stabile ormai dura da un anno, ed in tanti pensano sia la conseguenza della nina…

    se nn fosse accaduto febbraio 2012, mamma mia che schifo assoluto in questo ultimo anno fatto di sole ed hp!

    fino a fine mese secondo me nn se ne esce, poi vedremo!

    Simon

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  2. C’è ancora uno spiraglio, nel corso della terza decade, per possibili irruzioni fredde, complice la MJO avviata verso le fasi 6 e 7 (come all’inizio di febbraio) e la QBO negativa. Tutto funzionerebbe se Vortice Polare Stratosferico cedesse, o almeno si instabilizzasse nettamente. In effetti le previsioni a medio termine (7 giorni) vedono perlomeno un lobo che si dirige verso l’Europa, ma un po troppo ad est, temo.
    Per il resto, concordo, poco spazio alle piogge.
    Mi piacerebbe sentire l’opinione di Riccardo……

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  3. @alessandro 1
    Infatti non ho scritto che fosse in ripresa, ma che aveva “accennato ad una ripresa”. In ogni caso tieni conto che l’articolo è stato scritto 4-5 giorni fa. Inoltre, non si può pretendere che una rubrica corra dietro alla cronaca quotidiana 🙂

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  4. Anzi tutto rinnovo i complimenti a Fabio per questa sua intuizione di mettere in piedi una rubrica come questa: semplice, utile ed efficace….
    riguardo alla situazione meteo futura, ritengo che la previsione più probabile sia quella di Simon: difficilmente in questo mese di marzo riusciremo a liberarci del mostro anticiclonico…..
    tuttavia, come hai sottolineato tu nell’articolo e come ci siamo detti tempo fà nella sezione meteo, nella terza decade qualcosa sembra potersi muovere: quello stratwarming di cui parlavamo, sembra ad oggi abbastanza probabile….
    a tal proposito GFS ed ECMWF sono assolutamente concordi nel prevedere la riattivazione dei flussi in strato e tale processo dovrebbe portare verso la fine di marzo ad un considerevole riscaldamento alle alte quote….
    la forza di questo warming, come ho più volte sottolineato, è di un importanza clamorosa per le sorti di aprile, e vista la situazione critica in alcune zone d’italia (livelli dei fiumi incredibilmente basso), la faccenda acquista connotati ancor più importanti……
    per scorgere i primi effetti si dovrebbe attendere un pò di più (primi di aprile), visto il tempo necessario per la propagazione del warming ai piani bassi…..ma ci tengo ancora a ribadire che in gioco non c’è un singolo episodio, ma l’intera evoluzione meteo della prima parte della primavera….se tutto dovesse andare nel migliore dei modi, sarebbe l’avvio della “stagione delle pioggie”, e noi tutti sappiamo quanto c’è bisogno di pioggia in alcune parti del paese….
    per concludere, è ancora molto presto per trarre conclusioni, ma le speranze di vedere un un cambio di rotta netto ci sono….le cause principali sarebbero quelle da te indicate, oltre ovviamente un calo fisiologico dell’intensità del VPS……..

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  5. @Riccardo
    Grazie Riccardo, speriamo davvero che almeno all’inizio di aprile l’alta pressione ceda nettamente, altrimenti al Centro-Nord saranno guai per la penuria di acqua.

    Quanto alla rubrica, tengo a ribadire ancora una volta che si tratta di una sintesi di temi meteo-climatici, che intende stimolare una discussione ed eventualmente “alzare la palla” ad articoli di approfondimento, ma non intende e non può, per sua natura, assolutamente sostituirsi nè alla discussione nè tantomeno agli articoli.

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  6. Bell’articolo Fabio,ottima analisi teleconnettiva e validi pure gli spunti riflessivi.PIu’ che all’apertura di una finistra atlanica sono convisto che sara’ un’inizio primavera alternato tra la persistente presenza di HP alternata a qualche occasionale bordata artica.Quindi sostanzialmente molto calda e sopramedia con qualche breve ricaduta fredda.Secondo me il vario cambio del pattern si avra’ in estate con l’inizio finalmente (non certo per i turisti)dell’entrata di pertrbazioni organizzate.

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  7. anch’io rinnovo i complimenti a fabio per questa rubrica!
    la vera e propria fase negativa dell’amo quando dovrebbe iniziare?

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  8. scusa se faccio una piccola osservazione in merito alle SST,poiche’ la falla iberico-maricchina invece di aprire una vera e propria finestra a ovest,favorisce al contrario rimonte sub.tropicali,in stile agosto 2011,anche se fortunatamente siamo in marzo.Fino a quando non cambiera’ l’assetto barico tipico da evento NINA,non vedo per nulla una grossa ingerenza atlantica e temo che sara’ cosi’ per tutto il periodo primaverile.Ciao Giorgio

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  9. @giorgio
    Occhio che nel 2007 la falla entrò in funzione proprio di questo periodò e ci tartassò fino all’autunno… comunque spero che il super Azzorre per ora la tenga tappata anche se gli ultimi movimenti delle SSTA non mi piacciono in ottica estate.

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