ARRIVA LA STAGIONE DELLE PIOGGE ?

Un saluto a voi, popolo di NIA.
Con questo pezzo voglio analizzare con voi la situazione meteorologica futura, cercando di capire se esistono delle possibilità di uscita da questo “dramma meteo” che da tempo sta affliggendo diversi paesi europei, nonché molte delle nostre riserve idriche.

Procediamo con ordine nell’analizzare la situazione futura. Anzi tutto è da notare come nei prossimi giorni, il VPS sarà soggetto ad una maggiore azione forzante indotta dalle due maggiori onde planetarie. Quest’ultime infatti, come si vede dal seguente grafico ECMWF, riusciranno ad acquisire una maggiore forza:

Tale azione forzante indurrà nuovamente il VPS ad una configurazione leggermente ellittica, come si vede chiaramente dalla seguente immagine a 10 hpa:

Come da copione, detta configurazione favorirà alle basse quote stratosferiche una bipolazione del Vortice Polare, con tentativo di split:

Il suddetto tentativo di split è peraltro testimoniato dalla seguente carte ECMWF in cui si riporta l’andamento dei venti zonali stratosferici:

Notate come, dai 70 gradi nord in su, la colonna verrà quasi interamente interessata da un’inversione dei venti, segno evidente di un tentativo di split ad opera del forcing indotto contemporaneamente dalla wave 1 e dalla wave 2.
Come nella scorsa occasione, anche questo tentativo di split sembra dover andare in fumo. Pertanto, a livello meteo è da attendersi una breve spinta meridiana delle azzorre con fugace discesa artica che nella migliore delle ipotesi prenderà di “striscio” l’Adriatico.
Tuttavia voglio concentrare la vostra attenzione sull’evoluzione successiva. Difatti, subito di seguito, sembra dover partire un nuovo stratwarming, quasi certamente più incisivo. L’incipit di detto riscaldamento stratosferico è ben visibile alle alte quote, come testimonia la seguente carta GFS:

Stando alle previsioni odierne, tale stratwarming potrebbe risultare abbastanza forte nonché in grado di porre fine al VPS invernale della stagione appena conclusa.
Ribadisco che l’importanza di questo stratwarming, non risiede molto nella possibilità di un tardivo episodio invernale (il quale non è da escludersi), ma nell’evoluzione dell’intera prima metà della prossima stagione primaverile. Difatti, se il riscaldamento risultasse bello tosto, potrebbe arrivare la tanto agognata svolta stagionale, con l’arrivo delle prime vere pioggie che in alcune aree del paese sarebbero accolte come manna dal cielo.

Cercherò brevemente di spiegare in che cosa risiede l’importanza di un forte stratwarming alla fine della stagione invernale.
Iniziamo con il dire, che un potente stratwarming è in grado di condizionere la circolazione troposferica per un lungo periodo di tempo. Infatti, quando un forte stratwarming si propaga alle basse quote, determina un cedimento dell’intera struttura del Vortice Polare (crollo dell’indice AO), il quale risulta interamente soggiogato dai movimenti troposferici (vedi prima metà febbraio 2012) anche per un lungo periodo di tempo (talvolta più di un mese).
Con l’arrivo della primavera, la prima radiazione solare arriva nel cuore del polo nord. La radiazione solare, a causa anche la presenza di ozono stratosferico, comporta un inesorabile declino del Vortice Polare Stratosferico (VPS). In sostanza, la consueta e spesso forte circolazione zonale che contraddistingue il Vortice Polare in inverno, viene sostituita da una circolazione antizonale (esterly).
Tuttavia, per definizione, le onde planetarie non possono propagarsi verticalmente quando la circolazione è antizonale, anche in un sottile strato atmosferico. Pertanto, quando la circolazione sul polo si inverte, ha termine la stagione degli stratwarming.
Capirete bene quindi che, se nel cuore di gennaio fa cilecca un potenziale forte stratwarming, l’atmosfera ha altri colpi in canna da sparare fino al termine dell’inverno. Se questa situazione si verifica invece in questo periodo, non ci sono più occasioni per rimediare.
Tutto questo discorso serve per sottolineare un concetto molto importante: l’andamento meteo della prima fase della primavera, soprattutto in Europa, è strettamente correlato a ciò che accade al termine della precedente stagione invernale.
Nel caso in cui il trapasso avvenga senza un discreto riscaldamento finale, c’è il rischio di una stasi atmosferica sino a maggio inoltrato. Quando invece si chiude con il botto, allora è alta la probabilità di assistere ad una prima fase primaverile dinamica e talvolta fredda.
Per farvi capire al meglio questo concetto mi affido come al solito alle carte. Vi mostro di seguito due carte che ritraggono l’indice NAM, che ricordo essere come una sorta di indice AO riferito a tutte le quote:

NAM 2010:

NAM 2011:

Notate come nei due anni si sia avuto un andamento praticamente opposto: mentre nel 2010 la stagione invernale si chiuse con un ingente riscaldamento ai piani alti (cerchio nero), nel 2011 la stagione invernale concluse con una pesante anomalia negativa. Viceversa alle basse quote, nel 2010 il successivo mese di aprile il VP si presento estremamente disturbato (cerchio verde) con conseguente spiccato dinamismo troposferico, mentre nel 2011 la pesante anomalia negativa si trasferì, nel primo mese primaverile, ai piani bassi (ancora cerchio verde). Le conseguenze furono quelle di un mese di aprile estremamente caldo, statico e siccitoso.

Tornando a parlare della situazione attuale, come ben sanno gli appassionati meteo di NIA, sto monitorando attentamente questo possibile stratwarming di fine mese. Anche se a più riprese posticipato, c’è da dire che il prestigioso modello americano GFS lo ha inquadrato da parecchio tempo. Nell’ultimo aggiornamento la situazione proposta è la seguente:

Da questa carta si vede chiaramente come il riscaldamento prenda decisamente piede alla quota di 10 hpa, andando rapidamente a distruggere lo stanco VPS. Ribadisco che se tale carta trovasse conferma, per i giorni a venire si riscontrerebbe un deciso mutamento barico a livello Europeo, con le pioggie che farebbero finalmente una bella comparsa andando ad attutire il deficit idrico che colpisce da svariato tempo molti paesi. Tuttavia è da precisare che si tratta di una previsione a lunghissimo termine, pertanto sono ancora molte le incertezze e gli ostacoli da superare. Quindi, anche se siamo al cospetto di un discreto potenziale segnale di cambiamento, tale previsione potrà subire consistenti cambiamenti. Inoltre non è da escludere che detto mutamento, dettato dal repentino riscaldamento in stratosfera, porti, soprattutto in una prima fase, ad un periodo contraddistinto da un clima particolarmente freddo per il periodo ma più asciutto. Di certo, se la manovra scaldante in stratosfera dovesse andare in porto, si aprirebbe un periodo maggiormente dinamico, sia in un senso che nell’altro, andando a sbloccare una situazione da tempo “cristallizzata”. Per le previsioni dettagliate a scala europea ci sarà comunque tempo. Ora quello che è da monitorare, è il manifestarsi dello sblocco a scala emisferica sin qui descritto.
In conclusione, per spendere due parole sulle cause di detto fenomeno, come più volte ha ribadito l’utente Fabio Due, il passaggio della MJO in zona favorevole (zona 7) avrà sicuramente un ruolo fondamentale. Ancora una volta, dopo lo storico avvio di febbraio, la storia ci insegna come l’attività convettiva in sede Pacifica sia la vera protagonista delle sorti meteo a scala europea. A tal proposito, il graduale passaggio dell’ENSO verso valori neutrali/positivi (NINO moderato) potrà dare avvio ad una stagione meteo completamente diversa, che probabilmente culminerà nella prossima stagione invernale. Forse l’incubo sta per finire.

Riccardo

25 pensieri su “ARRIVA LA STAGIONE DELLE PIOGGE ?

  1. Come al solito ottimo articolo Riccardo!
    Ho una domanda da farti e cioè: è da un po’ di tempo che dici che andremo incontro ad una fase positiva dell’enso. Questo da che cosa lo deduci, dalle temperature delle varie profondità delle acque oceaniche, che venendo in superficie, a sua volta modificano e riscaldano le temperature o da qualche altro motivo specifico?
    Grazie mille

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  2. Grazie ad entrambi….
    @ enzor
    Ti faccio una premessa…..molti si ostinano a non capire che il ciclo ENSO è diretta conseguenza delle circolazione atmosferica nell’ambito della cella di hadley (che si estende dall’equatore fino ai tropici inclusi)….è vero poi che, una volta maturata una fase di Nino/Nina, è il ciclo ENSO stesso a condizionare detta circolazione…diciamo che si tratta sìdi una sorta di feedback reciproco, in quanto il ciclo ENSO è sia causa che conseguenza della circolazione atmosferica equatoriale e dunque di se stesso….il fenomeno è difficile da spiegare, ancora oggi ci sono dubbi riguardo alle cause di inversione….l’importante è che capisci che il ciclo ENSO dipende solo dalla ventilazione e dunque da parametri circolatori e non da vulcani, riscaldaeìmento acque profonde o altre stronzate simili…..
    ora, quando si è in regime di QBO positiva, si riscontra un rafforzamento della circolazione di hadley, con aumento della forza degli alisei….tale situazione portaTENDENZIALMENTE ad un rafforzamento delle condizioni di Nina…al contrario, un regime di QBO- porta ad un indebolimento degli aliesi, con tendenza ad indebolimento della Nina e POSSIBILE innesco del NINO…..da moltissimi studi è emerso che tale legame è ulteriormente rafforzato dalla bassa attività solare, sicchè negli anni in cui il sole è quieto lo stesso legame diviene più lineare….non è un caso che nel 2010 abbiamo avuto NINO strong in concomitanza di QBO- e dalla fine del 2010 fino ad oggi prevalenza di NINA con QBO+….per tutto il tempo l’attività solare si è mantenuta mediamente bassa….
    per questo ora mi aspetto un cambio di tendenza che progressivamente ci porterà verso un regime climatico molto diverso, con culmine forse il prossimo inverno….
    d’altronde il doppio passaggio della MJO in zona 7-8 nel giro di un mese e mezzo testimonia una rinata attività convettiva nel Pacifico (ed era ora)….TI RIBADISCO INFINE CHE LE SORTI METEO NELL’EMISFERO BOREALE, IIN NVERNALI IN PARTICOLARE, DIPENDONO TUTTE DALLA QUANTITà DI ATTIVITà CONVETTIVA NEL CUORE DEL PACIFICO…..se il Pacifico dorme, dorme anche il clima alle medie latitudini e si rischia di beccare mesi e mesi di sole ad oltranza (come tendenzialmente accade da 1 anno e mezzo a questa parte)……

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  3. Riguardo alla situazione attuale, GFS oggi ridimensiona leggermente lo stratwarming di fine mese…..saranno molti gli aggiustamenti di quì in avanti, ma speriamo che esso alla fine arrivi e risulti bello tosto…..come detto nell’articolo, le sorti dei prossimi mesi dipendono molto da questo fattore…….

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  4. Grazie mille Riccardo, questo scritto lo salvo perchè molto didattico. Ora capisco perchè sia prossimo l’entrata del nino. Il cambio dei venti stratosferici di direzione est-ovest ormai e avvenuta.
    Credo anche che le pioggie quelle serie arriveranno per giugno e non prima, questo dovuto alla nina passata neutra da poco.

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  5. @Riccardo
    Grazie Riccardo, era la stessa domanda che ti ho fatto poco fa via mail.

    Resto dubbioso circa l’esito del “ribaltone”, o almeno sulla sua intensità, solo perchè le acque sottosuperficiali, almeno fino a febbraio (non sono riuscito a trovare aggiornamenti più recenti) mostrano una certa resistenza della Nina, confermata anche dalla recente ripresa in superficie, dopo la debolezza di febbraio.
    Tale resistenza si mostra analoga a quella del 2011 nello stesso periodo e, per certi versi, persino superiore.
    Solo marzo e aprile, credo, ci diranno chiaramente come andrà a finire.

    P.S.: confermo, articolo bello e davvero godibile, complimenti!

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  6. FabioDue :@Riccardo Grazie Riccardo, era la stessa domanda che ti ho fatto poco fa via mail.
    Resto dubbioso circa l’esito del “ribaltone”, o almeno sulla sua intensità, solo perchè le acque sottosuperficiali, almeno fino a febbraio (non sono riuscito a trovare aggiornamenti più recenti) mostrano una certa resistenza della Nina, confermata anche dalla recente ripresa in superficie, dopo la debolezza di febbraio.Tale resistenza si mostra analoga a quella del 2011 nello stesso periodo e, per certi versi, persino superiore.Solo marzo e aprile, credo, ci diranno chiaramente come andrà a finire.
    P.S.: confermo, articolo bello e davvero godibile, complimenti!

    Per spiegarmi meglio, in allegato il comportamento delle acque sottosuperficiali equatoriali (dunque nel cuore dell’ENSO) da dicembre ad oggi:
    http://www.bom.gov.au/cgi-bin/wrap_fwo.pl?IDYOC007.gif

    Si nota come a marzo, specie rispetto a dicembre e gennaio, le anomalie negative si siano alquanto indebolite come intensità, anche se l’estensione è ancora più o meno la stessa. Proprio a marzo, però, si è indebolita e ritratta anche l’anomalia positiva nella porzione occidentale dell’Oceano Pacifico equatoriale, cioè la macchia rossiccia a sinistra.
    Significa qualcosa? Stiamo andando incontro ad un Nino moderato, oppure ad un Nino debole o addirittura ad un periodo di sostanziale neutralità?
    Boh….. 😮

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  7. @ Fabio Due
    Ti spiego una cosa Fabio….
    ‘l’indebolimento dell’anomalia positiva che vedi sul Pacifico occidentale è un ulteriore prova dell’indebolimento della Nina e del possibile passaggio a condizioni opposte di Nino….difatti, la quella che tu hai indicato è la famosa west pacific warm pool che si forma in concomitanza di un rafforzamento degli alisei (NINA)….difatti la forte azione di raschiamento indotta dagli alisei (che spirano da est ad ovest), determina uno spostamento delle masse liquide, ovviamente da est verso ovest, formando così un accumulo di acque calde sull’estremo Pacifico occidentale….al contempo il resto del Pacifico, “privato” dello strato caldo superficiale è interessato da fenomeni di upwelling che determinano la risalita di acqua fredda profonda…..ti basta pensare che si crea un dislivello tra le acque del Pacifico occidentale e quelle del Pacifico orientale anche di 60 cm…..
    ora, quando gli alisei cominciano a perdere intensità, ad esempio a causa del passaggio della QBO in territorio negativo, l’acque della west pacific warm pool comincia ad essere trattenuta con meno forza, e per ragioni di semplice equilibrio comincia a defluire verso il resto del Pacifico….ECCO DUNQUE CHE IN UNA PRIMA FASE DI CEDIMENTO DELLA NINA SI OSSERVA UN RIMESCOLAMENTO DELLE ACQUE, CON LE TEMPERATURE CHE VANNO AD UNIFORMARSI: AD OVEST SI RIDUCONO LE ANOMALIE POSITIVE E SULLA PARTE CENTRO-ORIENTALE SI AFFIEVOLISCONO QUELLE NEGATIVE…..
    spero di esserti stato utile…..

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  8. @Riccardo
    Grazie Riccardo, molto interessante.
    Vediamo quando la Nina verrà meno e si arriverà alla neutralità, se sarà ad aprile, a maggio o a giugno. E vediamo soprattutto che forza avrà l’evento ENSO successivo: Nino debole, moderato o invece prolungata neutralità?

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  9. Ringrazio nuovamente tutti per le belle parole spese….
    come sempre, cerco di dare un taglio decisamente didattico ai miei pezzi, che non vogliono assolutamente essere delle semplici previsioni meteo….diciamo che prendo spunto da situazioni attuali in grado di richiamare l’attenzione per poi spiegare dei concetti importanti nell’ambito delle dinamiche atmosferiche….la previsione quindi è semplicemente un pretesto per poi parlare di cose che meriterebbero articoli a parte…..d’altronde la semplice previsione in sè è un qualcosa che può rimanere fine a se stessa e perdere di significato anche dopo poche ore…se ad esempio GFS ritrattasse questo famoso stratwarming che propone da giorni è ovvio che la previsione andrebbe tutta a puttane e si rischierebbe una prosecuzione della stasi anticiclonica…..

    P.S.
    consentitemi un ringraziamento speciale al mio amico Andrea Zamboni al quale mando un caloroso abbraccio……

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  10. Ok. Per questo ho messo un punto esclamativo.
    Volevo solo sapere dove posso cercare per vedere se e’ vero che le immagini sono state veramente rimosse. Un aiutino?

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  11. davvero grazie a Riccardo per questo articolo chiarissimo e molto didattico, flop o meno del fine mese, si può dire che un puntino luminoso in fondo al tunnel lo si intravede.
    Ottime anche le info sulla “piscina pacifica” in risposta ad un post di FabioDue!

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  12. Riccardo, spero sarai contento di sapere che il tuo articolo è stato molto apprezzato dai lettori dell’ mtg forum!

    Simon

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