19 aprile 2012

RIKEN
Agenzia del esplorazione aereospaziale del Giappone (JAXA)
National Aeronautics and Space Administration (NASA)
Science and Technology Facilities Council (STFC)
Agenzia spaziale europea (ESA)
I campi magnetici alle alte latitudine sono stati osservati con i telescopi solari a Terra. Tuttavia, il processo effettivo della inversione di campo polare è poco conosciuta a causa della difficoltà delle osservazioni sul lembo estremo combinato con l’effetto atmosferico. Il telescopio solare ottico a bordo del satellite Hinode ci consente, per la prima volta, di eseguire delle osservazioni ad altissima qualità della profonda regione polare del Sole (Figura A).


Le scoperte iniziali ci forniscono indicazioni che ci sono molte aree con un intenso campo magnetico nelle regioni polari. L’intensità del campo di queste zone è vicina a quella delle macchie solari, e la loro dimensione è grande come le macchie solari oppure come quelle regioni di piccole dimensioni chiamate poro.
Il team di ricerca internazionale guidato da Saku Tsuneta, un professore della NAOJ, sta effettuando delle rilevazioni mensili polari con Hinode dal settembre 2008. Il team ci sta segnalando la scoperta che il flusso magnetico medio della regione polare nord è in rapido e costante calo. Ossservazione è stata effettuata durante il periodo che va dal 2008 al 2012 (Figura B).


L’inversione (da meno a polarità positiva) si svolge in sequenza dalla bassa latitudine alla latitudine più alta. Il flusso medio magnetico della regione polare diventa poi pari a zero. Il completamento stimato del rovesciamento della regione polare nord si svolgerà in un mese o giù di lì, circa un anno prima rispetto all’orario nominale della prevista inversione.
In stridente contrasto con la situazione del polo nord, il flusso magnetico della regione polare sud è stato molto stabile, e mantiene la polarità positiva (Figura C).


Queste ultime osservazioni di Hinode suggeriscono che il campo magnetico globale del Sole sarà diverso dalla configurazione bipolare normale.
Osservazioni dei campi magnetici polari sono la chiave per comprendere la ciclicità della dinamo solare. I risultati faranno luce sull’origine del magnetismo solare, e contribuirà molto, al nostro attuale sottovalutare gli effetti del Sole sulle interazioni ambientali solari-terrestri.
Fonte : http://hinode.nao.ac.jp/news/120419PressRelease/index_e.shtml
Ringrazio il nostro utente Antonio per la segnalazione.
Michele