Archivi giornalieri: 24 Maggio 2012

RUBRICA ESTATE 2012: PARTE I

Un saluto a voi, popolo di NIA.
Come avevo anticipato a suo tempo, con questo pezzo si aprirà una rubrica che vi terrà compagnia nel corso dell’estate 2012 ormai ai nastri di partenza. Lo scopo è quello di seguire ed analizzare insieme a voi l’andamento meteo-climatico della prossima stagione estiva cercando, se possibile, di interpretare il trend futuro sulla base del monitoraggio e della lettura dei più importanti indici climatici.
Partiamo con un breve resoconto del mese di maggio che si appresta a volgere al termine. Come pronosticato nel mio ultimo pezzo, il mese si è rivelato estremamente dinamico, con più occasioni di discese artiche decisamente fresche. Nel dettaglio, dopo una prima fase di stampo atlantico (prima decade), si è verificata una decisa rimonta africana tanto intensa quanto breve. Difatti a partire già da domenica 13, una discesa artica faceva crollare le temperature, provocando inoltre violenti temporali su gran parte del centro-nord (versanti orientali particolarmente esposti). Il prosieguo della settimana è risultato poi particolarmente fresco (a tratti freddo) su buona parte del paese, complice anche una nuova discesa fredda di matrice artica. Il dinamismo climatico è destinato a continuare anche nei prossimi giorni, a causa di una robusta perturbazione atlantica che riuscirà facilmente a penetrare nel mediterraneo, apportando precipitazioni e clima fresco su tutto il paese (con il centro-nord ovviamente in pole). Infine, i modelli sono concordi nel vedere un finale di maggio che, sebbene una fisiologica ripresa barica/termica, vedrà ancora dell’instabilità (soprattutto nelle zone interne e nelle ore centrali), con un clima tutto sommato fresco (o meglio non caldo) in linea con le medie per il periodo.
In definitiva, sebbene l’andamento schizofrenico sia dal punto di vista termico che precipitativo, da un punto di vista medio, maggio 2012 risulterà non troppo distante dalla media climatica per il periodo. Va annotato inoltre che ancora non si vede in alcun modo un classico anticiclone estivo, in grado di mantenere il tempo stabile e caldo per più di una settima. Infine, salvo quella breve parentesi (72 ore), l’Africa non è sembrata particolarmente feroce, a dispetto di quanto visto in qualche occasione nel primo decennio 2000.
Passiamo ora all’analisi dell’andamento di alcuni indici climatici chiave nel contesto della circolazione atmosferica estiva.
Partiamo nell’osservare come, nel cuore dell’oceano Pacifico, fatichi ad instaurarsi il fenomeno del NINO. Anzi, dalla configurazione corrente delle SSTA, si denota una situazione che poco ha a che vedere con la circolazione apportata dal NINO: la cella di Hadley centrata sull’Amazzonia sembra riuscire a preservarsi abbastanza bene, con conseguente mantenimento di un sostenuto regime degli alisei nell’ambito dell’atlantico tropicale. Di conseguenza, in maniera abbastanza sorprendente (almeno per il sottoscritto), si sono preservate (se non accentuate) le anomalie negative nel cuore dell’atlantico tropicale: in altre parole gli indici TNA e TSA sono ancora in pieno regime negativo.

Dalla presente immagine, che ritrae la dislocazione delle anomalie termiche oceaniche (SSTA) potrete sicuramente constatare come, sia in zona NTA (cerchio rosso) sia nella sottostante fascia STA (cerchio giallo), permangano ancora le anomalie a carattere negativo. Come più volte spiegato, detta configurazione è sintomo di un monsone africano (WAM) non particolarmente vivace, con conseguente mantenimento dell’ITCZ centro occidentale in media/sottomedia. Pertanto, anche nel prossimo periodo, in linea di massima, la linea di confluenza degli alisei sull’Africa centro occidentale non dovrebbe risultare particolarmente elevata, scongiurando un’eccessiva ingerenza dell’anticiclone africano sull’Europa.
Particolarmente interessante è inoltre quell’estesa anomalia negativa, che già feci notare a suo tempo, lungo le coste dell’intera Europa centro settentrionale (cerchio nero). Altrettanto interessante è l’affermazione di un’anomalia positiva a largo delle coste del Portogallo/Africa settentrionale, la quale contribuirà sicuramente a ridurre il rischio di formazione di falle bariche molto pericolose. Infine voglio far notare come le anomalie negative si stiano progressivamente estendendo su buona parte dell’Atlantico. Quest’ultimo fattore è sicuramente importante se si pensa che la temperatura delle acque atlantiche extratropicali sia un fattore molto importante nel determinare l’andamento della stagione estiva, al pari di altri fattori quali le circolazioni di Hadley e di Walker nelle regioni tropicali (e dunque anomalie oceaniche tropicali). Nello specifico, un Atlantico extratropicale mediamente più freddo del normale, contrasta la risalita degli anticicloni subtropicali sull’Europa centro-occidentale favorendo un estate generalmente fresca.
Per concludere, ai nastri di partenza della stagione estiva 2012, il quadro teleconnettivo si presenta abbastanza favorevole in quanto avverso alla formazione di forti e duraturi anticicloni di stampo africano sull’Europa centro-occidentale. Pertanto, dopo una stagione primaverile spiccatamente dinamica a tratti fresca e perturbata, si prospetta un avvio di estate in linea generale non particolarmente caldo.
Tuttavia ci tengo ancora una volta a ricordare che, soprattutto in presenza di un cambio di segno del ciclo ENSO, la circolazione atmosferica e dunque le anomalie oceaniche possono variare anche con grande rapidità. D’altronde, soprattutto in estate, con particolare riferimento agli ultimi anni (ultimo ventennio), l’incertezza e l’imprevedibilità sono i padroni assoluti dell’evoluzione meteo.

Riccardo