Venere, allineamenti, transiti. Passato e presente di un incrocio planetario fra i più pericolosi per la geologia terrestre ? 2°parte

Le ripercussioni geologiche.

La prima parte di questo lavoro è reperibile al seguente link : http://daltonsminima.altervista.org/?p=20339

In settimana, in cerca di un possibile risposta, in riferimento all’interrogativo esposto nel titolo di questo post, ho deciso quindi di vagliare, analizzare i principali archivi, database sismici reperibili online, che sono :

http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/world/historical.php
http://storing.ingv.it/es_web/Data/Es_map.html
http://www.ncedc.org/anss/catalog-search.html

I recenti terremoti che si sono verificati in emilia il 20 maggio 2012, il 29 maggio 2012 e il03 Giugno di magnitudo rispettivamente M6.1,M5.8 e M5.1, con grande sciame sismico annesso,

si vanno proprio a collocare in una ipotetica finestra temporale di +/- 15 giorni ( ritornero in merito a detta questione al termine dell’articolo),  di ingresso in questa configurazione planetaria. http://daltonsminima.altervista.org/?p=21093

Una coincidenza ?

Allineamento Sole-Terra-Venere, come non ricordare la crisi simica su monti reatini dell’Ottobre 2010.


Oppure, il tragico sisma verificatosi a l’Aquila il 06 Aprile 2009 di magnitudo M6.3, si veda l’immagine riportata a fianco.

Ho quindi effettuato una breve e veloce ricerca sul territorio italiano ed ho scoperto che in altre tre tragiche situazioni, nel lontano passato Italiano,

Venere era nelle vicinanze e non perfettamante in allineamento.

 http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoti_in_Italia

Magnitudo 7.0 Lamezia Terme del 27 Marzo 1638 ;

Magnitudo 6.5 Verona del 01 Marzo 1117

 Una di queste situazioni si è riscontrata nel tragico terremoto della Marsica (Avezzano), M6.9 del 13 Gennaio 1915.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_della_Marsica

 

Entrando nel dettaglio di queste tre situazioni, troviamo che in due occasioni Venere è in fase d’entrata, mentre in una queste situazioni si trova nella fase di uscita (vedi l’immagine sopra riportata). Naturalmente questa preliminare e veloce analisi è sicuramente una semplice congettura, che però fa riflettere in riferimento a questa immagine, che recentemente ho pescato sul blog inglese nel quale scrivo e partecipo attivamente.

Un utente ha postato questa elaborazione, che potrebbe in un certo senso spiegare, perchè l’allineamento con Venere è più influente, geologicamente parlando, nelle settimane/mesi di rilascio che nei giorni di perfetto allineamento.

L’interazione della magnetosfera terrestre e quella Venusiana i maggiori indagati.

http://tallbloke.wordpress.com/2012/04/20/tim-cullen-the-secret-astronomers-other-ball/

L’utente parla di un effetto che si manifesterebbe nella fase di rilascio dal contatto della magnetosfera di Venere con quella Terrestre. Parla di 6 mesi e non di pochi giorni o settimane. Ricordo che l’ultimo transito di Venere si è verificato nel 2004, per la precisione il 08-06-2004. Nel Dicembre del 2004 , abbiamo avuto il sisma di M9 in Indonesia. Ricordo che la precedente coppia di transiti si è verificata nel 1874 e nel 1882. Per la precisione il secondo transito che si è verifico il 06-12-1882 . Passano meno di nove mesi, è il 27-08-1883 e il Krakatoa erutta.

Coincidenze, congetture ? Scavando ulteriormente nel tempo, non ho riscontrato ulteriori situazioni da mettere in correlazione con eventi geologici significativi, in relazione al transito. Coppia di transiti analizzati 1761-1769 & 1631- 1639.

Successivamente utilizzando quello stupendo software che è “Solex”, sono andato a cercare, ( periodo preso ad esame 1900-2011), i passati incroci o allineamenti planetari Sole-Venere-Terra ( congiunzione inferiore). Congiunzioni che si verificano ogni 584 giorni.

Identificate le date, in contemporanea, ho cercato nelle pagine web dei sopra riportati archivi sismici (finestre temporali di +/- 14 giorni – entrata e/o uscita dall’allineamento),  se si erano verificati degli eventi sismici significativi. Per la precisione, eventi con una magnitudo superiore alla 7.

Di seguito i risultati :

Non mi voglio però dimenticare di riportare inoltre, questa importante questione, in riferimento a questa ricerca, ossia “I terremoti sono realmente in aumento ?”

http://earthquake.usgs.gov/learn/topics/increase_in_earthquakes.php

 Continuiamo ad essere richiesto da molte persone in tutto il mondo se i terremoti sono in aumento. Anche se può sembrare che stiamo avendo più terremoti, terremoti di magnitudo 7.0 o maggiore sono rimasti abbastanza costanti.
Una spiegazione parziale può risiedere nel fatto che negli ultimi venti anni, abbiamo sicuramente avuto un aumento del numero di terremoti che siamo stati in grado di individuare ogni anno. Questo è dovuto alla enorme aumento del numero di stazioni del sismografo del mondo e molti miglioramenti nelle comunicazioni globali. Nel 1931, c’erano circa 350 stazioni che operano nel mondo, oggi, ci sono più di 8.000 stazioni e dei dati è ora disponibile in rapidamente da queste stazioni per posta elettronica, internet e TV satellitare. Questo aumento del numero di stazioni e la ricezione più tempestiva di dati ci ha permesso e in altri centri sismologici di localizzare i terremoti più rapidamente e di individuare molti piccoli terremoti che sono stati rilevati negli anni precedenti. Il NEIC localizza ora circa 20.000 terremoti ogni anno, o circa 50 al giorno. Inoltre, a causa dei miglioramenti nelle comunicazioni e il crescente interesse per l’ambiente e le catastrofi naturali, il pubblico impara e comunica molto di più sui terremoti.In base al lungo termine delle registrazioni (dal 1900 circa), ci aspettiamo circa 17 terremoti maggiori (7,0-7,9) e un grande terremoto (8,0 o superiore) in un dato anno.

Ho deciso quindi di sottoporre ad esame i soli eventi sismici con una magnitudo superiore alla 7. E di analizzare il solo periodo compreso fra il 1991 e il 2010.

 Riepilogo dati :

–  Numero tot. di congiunz. inferiori Sole-Venere-Terra nel periodo che va dal 1991 al 2010 = 13

–   Numero totale di eventi sismici con una magnitudo superiore alle 7 nei +/-14 giorni interni     all’allineamento Sole-Venere-Terra, 13 congiunz. inferiori dal 1991 al 2010 = 10

–   Finestra temporale presa a campione = 13 * 28 giorni = 364 giorni fra il 1991 e il 2010 Incroci di Venere.

–  Numero totale di eventi sismici (M>7) nell’intero periodo che dal  01-01-1991 al 31-12-2010 = 280

 FILE CREATED:  Mon May 28 20:37:37 2012
 Global Search   Earthquakes=       280
 Catalog Used: PDE
 Date Range:   1991/01/01   to    2010/12/31
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 Data Selection: Historical & Preliminary Data

http://neic.usgs.gov/cgi-bin/epic/epic.cgi?SEARCHMETHOD=1&FILEFORMAT=4&SEARCHRANGE=HH&SYEAR=1991&SMONTH=1&SDAY=1&EYEAR=2010&EMONTH=12&EDAY=31&LMAG=7&UMAG=10&NDEP1=0&NDEP2=500&IO1=&IO2=&CLAT=0.0&CLON=0.0&CRAD=0.0&SUBMIT=Submit+Search

 –   Finestra temporale presa a campione = 365giorni *20anni     = 7300 giorni + 4 (bisestili) = 7304 giorni

Calcolo probabilità :

La probabilità che si verifichi un evento di magnitudo superiore alle 7 nei +/-14 giorni, entrata e uscita allineamento con Venere è pari a :

(10/364)*100 = 2,74% nei 364 giorni, entrata e uscita di Venere, tra il 1991 e il 2010.

La probabilità che un evento di magnitudo superiore alle 7 si verifichi al di fuori dei 364 giorni ( incroci con Venere) e nel periodo che va dal 01-01-1991 al 31-12-2010 è pari a :

(280-10 / 7304-364)*100 = 3,89% Nei 7304 giorni tra il 1991 e il 2010 con Venere al di fuori dell’entrata o uscita dalla Terra.

Non c’è quindi alcuna particolare incremento dell’attività sismica, in termini numerici di eventi sismici con magnitudo superiore alla 7, nel periodo sopra riportato. L’identificazione di un probabile periodo sismico critico globale, deve essere quindi valutata, come ho spesso riportato su questo blog, non osservando il singolo pianeta o allineamento planetario, ma l’intera giostra astronomica, sia nella componenti elettromagnetica (attività solare con Ch,CME, particelle), sia nella componente gravitazionale, ( geogramma di bendandi e fasi lunari).

Qui si conclude il capitolo Venere.

Michele

31 pensieri su “Venere, allineamenti, transiti. Passato e presente di un incrocio planetario fra i più pericolosi per la geologia terrestre ? 2°parte

  1. Come qualcuno ha giustamente scritto, queste teorie sono un ricordo di vecchie credenze medievali quando l’uomo aveva paura delle eclissi e gli attribuiva catastrofi e cattivi auspici.

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  2. Mimmo :
    Come qualcuno ha giustamente scritto, queste teorie sono un ricordo di vecchie credenze medievali quando l’uomo aveva paura delle eclissi e gli attribuiva catastrofi e cattivi auspici.

    le leggende a volte hanno una base di verità

      (Quote)  (Reply)

  3. Mimmo :

    Come qualcuno ha giustamente scritto, queste teorie sono un ricordo di vecchie credenze medievali quando l’uomo aveva paura delle eclissi e gli attribuiva catastrofi e cattivi auspici.

    Forse non ci siamo capiti. L’uomo ha paura di tutto prima, oggi e domani.
    La Terra e tutti i pianeti del sistema solare si scambiano vicendevolmente energia, sotto i vari aspetti gravitazionali ed elettromagnetici.
    Con questo articolo ho voluto solamente chiarire la questione degli alllineamenti. E’ assolutamente sbagliato vagliare, analizzare il singolo giorno o la piccola finestra temporale relativa alla congiunzione. Come ho scritto qualche giorno fa a breve realizzerò una apposita pagina web qui su Nia. Pagina nella quale veranno raccolte tutte quelle ricerche scientifiche realizzate da ricercatori, professori e scienziati sparsi per tutto il mondo, ieri e oggi che dimostrano a chiare lettere questo scambio di energie. Pagina che verrà pubblicata anche su altri lidi. In futuro maggiori dettagli.
    Pagina rigida e strettamente scientifica una vera e propria reference o bibliografia come lo si trova a termine dei lavori scientifici.C’è molta confusione in questo campo è necessario fare ordine.
    Una mente aperta direbbe, non avere le leggi fisiche oggi che spiegano queste dinamiche non vuol dire che non esistono.
    Perchè nessuno scrivere che esiste la relazione ma non sappiamo spiegarcela con le attuali leggi ?
    Perchè non si può scrivere o dichiarare questa cosa ?

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  4. Tornando a parlare dell’attuale situazione EM interna al nostro sistema solare, adesso stiamo per connetterci con il grande buco coronale equatoriale Ch 520.
    Da i miei studi in questi anni, la vecchia utenza e i miei lavori ne sono testimoni, la fase critica in relazione alle ripercussioni geologiche su scala globale si verifica nel momento di connessione ( avvenuto molto probabilmente nelle passate ore, con la ripresa dell’attività sismica in emilia e le due M6 a Panama) e disconnessione dalla Ch.
    Questa occasione può essere un’ennesima conferma a dette dinamiche o nuova interessante situazione di studio per la presenza/interazione di Venere e la sua lunga coda in area.

    http://www.solen.info/solar/index.html
    The geomagnetic field is expected to be quiet to minor storm on June 4-6 due to effects from CH520.

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  5. Sono molto d’accordo con Michele sulla opportunità di considerare i risultati a lungo termine riguardo tutte queste presunte coincidenze geologico-astronomiche.
    Con ciò pero’ vorrei ricordare che proprio gli argomenti trattati da questo blog sembrano avere ogni giorno piu’ peso anche e purtroppo sulla vita quotidiana di migliaia di persone ( vedi terremoto in Emilia).
    E’ innegabile che gli argomenti qui trattati stiano diventando sempre piu’ interesse e dominio pubblico anche se moltissime persone ne sanno ancora poco o nulla.
    Molti da me interrogati riferiscono di ipotizzare o sapere di qualche problema o disturbo che riguarderebbe la terra o il sistema solare o il sole ( più raramente) o addirittura la luna ( ho anche sentito citare questa come causa da un nordafricano).
    Insomma trovare uno che ti dica che e’ tutto pienamente normale direi che ormai e’ piuttosto difficile….

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  6. @Malleus
    Confermo anch’io che c’è sempre più gente che incomincia a capire che qualche cosa non va a livello planetario parlando con colleghi ed amici.
    Ho trovato anche parecchie persone che ci leggono senza però partecipare e che stanno piano piano ricredendosi su certi luoghi comuni.

    Complimenti Michele per l’ottimo articolo!!!

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  7. @ Malleus e Simone
    Forse io frequento solo gente semplice, perché sento persone preoccupate per pensione, tasse, lavoro, inquinamento e così via, ma di preoccupazioni per le orbite planetarie, le lune coricate, i tramonti fuori orario, e così via non ne sento parlare proprio MAI.

    E’ proprio vero che paese che vai, usanza che trovi…

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  8. @Padawan
    Prova a parlare del terremoto in Emilia e vedrai che la gente non ti risponde parlando di Monti della pensione o della crisi.
    E’ chiaro che gli argomenti principali e che sono sulla bocca di tutti, compresa la mia, sono questi, ma se parliamo di terremoti l’argomento sono i terremoti con qualsiasi persona semplice con cui parli.
    Senza nessun rancore 🙂

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  9. Un appello rivolto a l’intera utenza, cerchiamo di affrontare, sviluppare, orientare il più possibile la discussione in un contesto scientifico.
    grazie

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  10. Ciao a tutti è da un po che non scrivo più anche se continuo a leggervi. Volevo fare un commento alla questione terremoto emilia e a quanto scritto da Michele. COme avevo già scritto tempo fa, apprezzo lo sforzo di Michele di trovare un nesso tra le interazioni planetarie e gli eventi geologici in sensu latu che avvengono sulla Terra ma gli voglio ricordare una volta di più di non tralasciare le evidenze nella sua ricerca di quanto ancora non conosciamo, cercando l’ago pere terra non andiamo a sbattere contru un palo che avevamo davanti e no abbiamo visto. QUello che sta carcando Michele in un certo senso è una miccia, un detonatore, peccato che senza esplosivo la miccia sicuramente non può esplodere. E in questo caso l’esplosivo è il fronte appenninico. Puoi cercare tutte le correlazioni che vuoi ma se speri che avvenga un terremoto in una zona non sismica dovrai aspettare a lungo esattamente il tempo che quella zona diventa geologicamente sismica, cioè almeno alcuni milioni di anni. SI perchè alla lunga le placche si muovo, si rompono e si saldano per cui nella lunga storia del nostro pianeta zone non sismiche lo sono diventate e viceversa. QUindi anche qui dipende dalla scala dei tempi che prendiamo in considerazione. Quello che mi preme sottolineare invece è proprio come gli appennini siano una catena montuosa giovane e vitale, piena di energia e in pieno sviluppo, quindi è più che normale che sia sede di terremoti, questo perchè l’appennino cresce e si muove. Ora penso che per molti lettori possa essere interessante capire e scoprire com’ è fatta la catena appenninica sopra e sotto la pianura, come si muove, cosa farà nei prossimi milioni di anni altrettanto come è interessante vedere le correlazioni con lo scatenamente del sisma e i moti planetari.
    una cosa importante è anche iol fatto che di neotetonica si parla da qualche decina di anni, che le scoperte di evidenze sismiche in queste regioni sono relativamente recenti ( fine anni 90) e queste cose sono importantissime proprio perchè hanno offerto un’ottica diversa alla comprensione del nostro pianeta e allo studio della geologia e dei terremoti. QUesto ha fatto comprendere, pourtroppo ancora a pochi studiosi e a non tutti i geologi, che il nostro pianeta è in divenire e mutazione, semplicemente con modi e tempi non campatibili con la comparsa dell’uomo sulla terra e ancor meno con il tempo di vita del singolo individuo. Nessuno sa se questo sciame sismico sia una cosa eccezionale, lo è per i nostri tempi storici (che equivalgono ad un lampo) ma magari è una cosa normale nella vita del pianeta. Nei miei studi di dottorato ad esempio avevo trovato evidenze di strutture sismiche in sedimenti compresi tra 150’000 – 30’000 anni fa circa presenti nella zona alpina tra Italia e Ticino. Se andate a veder quella zona è ritenuta poco-nulla sismica, eppure le evidenze mostravano esattamente il contrario. Allora chi ha ragione? IO le carte sismiche? Per me ha ragione il pianeta è possibile che fosse una zona sismica in esaurimento e possibile che i tempi di ritorno siano piu lunghi di quelli umani, è possibile sia una zona quiescente al momento ma che si riattiverà domani o fra 100000 anni. Ecco alla fine mi sembra che tutto questo sia degno di nate e approfondimenti quanto le correlazioniplanetarie, altrimenti come dice lo stesso Michele ricadiamo nel medioevo. HO apprezzato molto il fatto che Michele abbia detto che non c’è un incremento sostanziale deiterremoti negli ultimi anni ( basta vedere i dati) ma semplicemente c’è un incremento delle stazione e dell’attenzione dell’uomo verso questi fenomeni il che produce un aumento della percezione. RIcordiamoci che i dati sui terremoti sono dati storici, esattamente come il clima valgono poco niente a livello di statistica terrestre. Io non mi stupirei, anzi lo ritengo molto probabile, se nel passato geologico della terra vi fissero stati periodi con molti più terremoti di magnitudo elevata di quelli attuali e la crosta terrestre fosse stata molto piu ballerina di adesso e non mi stupirei se un periodo di maggiori terremoti potesse riproporsi nei prossimi millenni, con l’aiuto o meno delle forze extraplanetarie

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  11. giovanni geologo :

    Puoi cercare tutte le correlazioni che vuoi ma se speri che avvenga un terremoto in una zona non sismica dovrai aspettare a lungo esattamente il tempo che quella zona diventa geologicamente sismica, cioè almeno alcuni milioni di anni.
    ….
    …….
    QUello che sta carcando Michele in un certo senso è una miccia, un detonatore, peccato che senza esplosivo la miccia sicuramente non può esplodere.
    …….

    Non sono d’accordo. La geologia terrestre può subire delle improvvise accelerazioni, come lo si sono verificate nel Maunder ed in maniera esponenziale nello Younger Dryas.
    Con gli eventi geofisici che diventano più significativi ed aumentano in numero.
    Più profondo è il minimo solare più il tutto si amplifica ed accelera.
    Tutto si muove di pari passo alle dinamiche del campo magnetico interplanetario.

    Togli millioni di anni e metti meno di mille anni. se non 300…500…
    Esempio grande minimo solare provocano da Nettuno in interferenza con Giove-Urano e Saturno tra il 11315BP – 11615BP
    La geologia e le ricerche in detto campo stanno trascurando gl aspetti geomagnetici delnostro pianeti ed i relativi collegamenti con il campo elettromagnetico interplanetario che non gli aspetti gravitativi.
    Tides spring come li ha chiamati ultimamente Nicola Scafetta.

    http://www.landscheidt.info/
    http://www.landscheidt.info/images/c14nujs1.jpg

    Vedi anche questo lavoro :
    http://daltonsminima.altervista.org/?p=12200

      (Quote)  (Reply)

  12. @ Giovanni Geologo
    Bel commento, rilasciato da una persona preparata in materia….
    credo però che sia scontato che Michele e Co siano alla ricerca del detonatore e che l’esplosivo sia ben altro….non penso che ci sia qualcuno che creda che gli allineamenti planetari, dinamiche solari ecc… possano causare di sana pianta un terremoto….
    ad esempio la variabilità solare può alterare la frequenza e dunque i periodi di ritorno degli eventi sismici, ma in una zona in cui il periodo di ritorno tende ad infinito (zona non sismica) questo rimarrà tale (almeno in termini di ere geologiche)…..non penso che ci sia qualcuno quì che neghi la teoria alla base degli eventi sismici/vulcanici (teoria della tettonica a zolle)…..

      (Quote)  (Reply)

  13. Caro Michele correggo la mia frase
    Puoi cercare tutte le correlazioni che vuoi ma se speri che avvenga un terremoto in una zona non sismica dovrai aspettare a lungo esattamente il tempo che quella zona diventa geologicamente sismica, cioè almeno alcuni milioni di anni………in realtà potrebbero bastare alcune migliaia di anni.
    Per quello che dici sullo Younger Dryas il problema è che possiedi dati indiretti e riguardanti momenti temporali “indefiniti”, possiedi un range di tempo ma non un momento esatto. Quindi difficile paragonari quei dati con quelli attuali. Inoltre non penso tu possieda i datiriguardanti tutto il pianeta dello Younger Dryas visto che i dati indiretti li hai dove hai dei sedimenti o delle strutture geologiche che li registrano, quindi provengono da punti ben specifici del pianeta che hanno registrato qualcosa in quel momento geologico. Idem vale per i dati del sole o di altri pianeti, li puoi calcolare o ottenre indirettamente da altre fonti, rocce, sedimenti.
    Infine vorrei capire se hai dei dati che dimostrano che zone non sismiche lo siano improvvisamente diventate durante le Younger Dryas e poi siano ritornate asisimiche altrimenti non vale. Infine per ritornare al discorso miccia/esplosivo mi divi spiegare perchè al variare delle condizioni planetarie un terremoto si verifica in punto piuttosto che in un altro, secondo quello che tu dici ho l’impressione che tutta la tettonica dele placche, la sismicità e il vulcanismo lungo le dorsali e le zone di sutura non esistano. Io ti posso dire che si verifica in quel punto perchè so che quella è una zona attualmente sismica e attiva, e non si verifica in un’altra perchè non lo è, poi posso accettare che il momento esatto in cui si verifica, cioè il momento in cui scarica l’energia accumulata ( l’esplosivo) puo corrispondere a un determinato allineamento planetario o a una variazione dell’attività solare ( le micce). In ogni caso se manca l’energia non puo succedere nulla.

      (Quote)  (Reply)

  14. La conclusione dell’articolo è molto interessante, in quanto mette in luce che NON E’ TUTTO COSI’ SEMPLICE E INTUITIVO.
    Due conti alla mano su un dataset mostrano che L’ALLINEAMENTO TERRA_VENERE_SOLE non incide sulla sismicità globale.
    Ho evidenziato in maiuscolo perchè in effetti, come dice Nanni Moretti, le parole sono importanti!!!

    Penso vivamente che non solo gli agenti planetari siano complessi, e che quindi la teoria dell’allineamento planetario sia insufficiente a spiegare la faccenda, ma anche le variabili interne al nostro pianeta abbiano la loro importanza e complessità.

    Per variabili interne penso appunto alla conformazione della nostra crosta terrestre, che essendo in continua trasformazione presenta sempre delle sorprese.
    Inoltre potrebbe benissimo essere che certe zone con un certo tipo di faglia siano più sensibili a determinate forze che arrivano dallo spazio in una certa maniera con una certa configurazione planetaria e solare.

    Ricordo che il moto lunare agisce da trigger per le faglie dirette o inverse, ma non per le trascorrenti. Probabilmente il vento solare, le doccie protoniche, gli svarioni del campo magnetico interplanetario avranno le loro connessioni con altri fenomeni terrestri e la scia di Venere non farà eccezione.

    Una cosa che mi piacerebbe capire è perchè negli utlimi dieci anni in Italia gli sciami sismici avvengano prevalentemente in primavera/estate.

    Ciao
    Fano

      (Quote)  (Reply)

  15. Io mi limito a segnalare quanto scritto dall’usgs e ricordare, come in altre occasioni, che la correlazione indicata con la Luna fu studiata in prima istanza da Rikitake.

    http://www.usgs.gov/faq/index.php?action=artikel&cat=116&id=1747&artlang=en&highlight=moon&search=true

    Poi vedete voi se continuare a scrutare i cerchi nel grano (che orami è tecnica assodata e verificata) oppure nel cercar di snidare quei complottisti dell’usgs…

      (Quote)  (Reply)

  16. Giovanni scrivi :
    Puoi cercare tutte le correlazioni che vuoi ma se speri che avvenga un terremoto in una zona non sismica dovrai aspettare a lungo esattamente il tempo che quella zona diventa geologicamente sismica, cioè almeno alcuni milioni di anni………

    Io non spero che avvenga un terremoto in una zona non sismica …chiariamo.
    Cosa intendi per “indefiniti” ?
    La banche dati da cui ho prelevato informazioni sono state prese da
    global volcanism, saranno sedimenti, radiuocarbonio o altro ma una certa attinenza scientifca dovranno pure averla.
    http://www.volcano.si.edu/world/largeeruptions.cfm
    Il mio discorso non era poi legato al riattivarsi delle zone non sismiche. Ma a l’intera giostra geologica che si muove di pari passo alle dinamiche interne al sistema solare.
    Tutto il mio lavoro mira in questa direzione.
    La tettonica a placche non da rivedere da ampliare in relazione a queste nuove relazioni.

      (Quote)  (Reply)

  17. Michele :
    Giovanni scrivi :
    Puoi cercare tutte le correlazioni che vuoi ma se speri che avvenga un terremoto in una zona non sismica dovrai aspettare a lungo esattamente il tempo che quella zona diventa geologicamente sismica, cioè almeno alcuni milioni di anni………
    Io non spero che avvenga un terremoto in una zona non sismica …chiariamo.
    Cosa intendi per “indefiniti” ?
    La banche dati da cui ho prelevato informazioni sono state prese da
    global volcanism, saranno sedimenti, radiuocarbonio o altro ma una certa attinenza scientifca dovranno pure averla.
    http://www.volcano.si.edu/world/largeeruptions.cfm
    Il mio discorso non era poi legato al riattivarsi delle zone non sismiche. Ma a l’intera giostra geologica che si muove di pari passo alle dinamiche interne al sistema solare.
    Tutto il mio lavoro mira in questa direzione.
    La tettonica a placche non da rivedere da ampliare in relazione a queste nuove relazioni.

    Ma in fatti credo che stiate dicendo la stessa cose che in parte è quanto riassunto nel mio commento di prima…..

      (Quote)  (Reply)

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