Indici meteo-climatici del mese di Maggio 2012

Introduzione

Di seguito si riportano i principali indici climatici e se ne discute brevemente il significato e le conseguenze sul tempo e sul clima dell’Europa e dell’Italia.

La legenda relativa ai seguenti (e molti altri) indici è disponibile al link http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3, peraltro già riportato nel forum Meteo.

Gli indici: i valori del mese

ENSO (El Niño Southern Oscillation: Niña): +0,706 (indice MEI)

PDO (Pacific Decadal Oscillation): -1,26

AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation): 0,200

QBO30 (quasi Biennal Oscillation alla quota di 30Hpa): -22,06

QBO50 (Quasi Biennal Oscillation alla quota di 50Hpa): -1,04

MJO (Madden-Julian Oscillation): non più riportata per il semestre caldo, in quanto di dubbia interpretazione. A tale proposito, si rimanda a specifici articoli di approfondimento, di cui uno già pubblicato.

Commento indici Maggio

– La Nina (ENSO) a maggio, dopo una breve neutralità, ha decisamente cambiato segno anche in zona 3.4, mentre in zona 1+2 si assiste già ad un evento di intensità almeno moderata: http://www.osdpd.noaa.gov/data/sst/anomaly/2012/anomnight.6.25.2012.gif

– La PDO é tornata nettamente negativa, dopo una temporanea risalita. Di seguito è riportato il grafico storico della PDO: http://jisao.washington.edu/pdo/img/pdo_latest.jpeg

– L’AMO si conferma e si rafforza in territorio positivo, ad ulteriore conferma della conclusione dell’escursione in territorio negativo. Di seguito è riportato il grafico storico dell’AMO: http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2011/12/november_2011_amo.jpg

– La QBO30 è in ulteriore netto calo e fa segnare il nuovo minimo di questa fase negativa, avvicinandosi ai minimi storici (-25 /-26).

– La QBO50 è anch’essa calata nettamente e fa segnare il nuovo minimo di questa fase.

In base alle osservazioni ENSO NOAA è ormai presente un Nino moderato nel comparto est, come detto, mentre in quello ovest si sta affermando un Nino debole. Sussiste una certa discrepanza tra i due modelli di previsione NOAA: quello più recente (CFSv2) prospetta un evento di Nino di tutto rispetto, con anomalie persino superiori ad 1,5 gradi, in zona 3.4, nel corso del prossimo autunno; invece il modello “storico” prevede un Nino debole, con anomalie nettamente inferiori ad 1 grado. Il NOAA aveva previsto di dismettere quest’ultimo modello entro la primavera, ma per ora ha deciso di prolungarne l’utilizzo almeno fino ad ottobre. La ragione, presumibilmente risiede nella netta discrepanza con il CFSv2. Per quanto riguarda le anomaliesottosuperficiali di temperatura, il grafico al seguente link http://www.bom.gov.au/cgi-bin/wrap_fwo.pl?IDYOC007.gif , da marzo a giugno le anomalie negative si sono indebolite fino quasi a scomparire, mentre le anomalie  positive permangono, sebbene indebolite ad ovest ma rafforzate ad est. Infine,  riguardo la progressione di questo evento di Nino, occorrerà verificare il  ruolo della PDO, come detto tornata nettamente negativa, che solitamente tende  ad esaltare le fasi dello stesso segno (Nina) ma a moderare quelle di segno opposto (Nino, in questo caso).

Per quanto riguarda, invece, le anomalie di temperatura superficiale nell’Oceano Atlantico, attualmente al largo delle coste spagnole e marocchine vi sono prevalenti anomalie positive. Tuttavia, la presenza di un’anomalia negativa in pieno oceano, in posizione non molto distante da quella occupata nel 2003 (sebbene ora estesa per tutta la larghezza dell’oceano), minaccia di ripetere i “fasti” di quell’estate memorabile, sia pure in tono minore e per un periodo di tempo più limitato (allora si cominciò già all’inizio di maggio). In ogni caso, come testimoniano le vicende degli ultimi due mesi, la situazione si sta tuttora evolvendo verso un nuovo assetto delle anomalie di temperatura. Nessuna meraviglia peraltro, poco dopo il cambio di segno dell’ENSO appena verificatosi, è fisiologico un generale molteplice avvicendamento tra anomalie di segno diverso.

Ad integrazione del comportamento delle anomalie oceaniche di temperatura, si segnala il decorso prima (Maggio) del tutto normale dell’ITCZ http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/fews/ITCZ/itcz.jpg, che ha visto una netta risalita sopra la media storica. Ciò, unito al comportamento delle anomalie oceaniche in Atlantico, per il momento non lascia molto spazio alle illusioni: nei prossimi giorni e nelle prossime settimane saranno favorite ripetute risalite di aria calda africana.

Infine, il Sole ha tentato una ripartenza ad aprile e nella prima metà di maggio, reiterata all’inizio di giugno, ma ora completamente abortita, fino ad una pressochè totale assenza di macchie (spotless), fatto davvero clamoroso in prossimità del culmine (almeno presunto) del ciclo, ben tre anni e mezzo dopo il suo minimo. Dunque ora più che mai la numerosità, l’attività delle macchie e gli altri parametri di attività solare continuano a non essere davvero consoni ad una fase di massimo o post-massimo.

Prospettive meteo-climatiche – estate

Il passaggio da Nina a Nino ha contribuito inizialmente (prima parte di giugno) a reiterare l’influenza delle perturbazioni atlantiche sull’Europa Occidentale e sull’Italia. Da una decina di giorni, però, lo scenario è cambiato: masse d’aria africana, decisamente calde, si sono fatte strada sul Mediterraneo, verso la Spagna ed anche verso l’Italia, specie al Centro-Sud. Si è trattato della prima vera avvezione africana, che ha segnato un ingresso in grande stile dell’estate tipica degli ultimi 10-15 anni, quando l’anticiclone africano ha spesso sostituito quello delle Azzorre.

Le indicazioni di massima dei principali modelli per le prossime settimane disegnano un quadro non certo rassicurante: ancora molto caldo, in una prima fase (7-10 giorni), anche a causa di un affondo depressionario atlantico verso sud, ad ovest della Spagna, che richiamerà correnti calde verso il Mediterraneo. Poi, forse, l’Anticiclone delle Azzorre prenderà l’iniziativa per ricacciare la depressione verso nord e l’avvezione calda verso sud, portando (forse) almeno qualche scampolo di estate mediterranea “classica”. Ma a questo punto, stando ai modelli, ci troveremmo tra la metà e la fine della prima decade di luglio. Infine, occorre notare una perdurante discrepanza tra GFS ed ECMWF riguardo l’intensità dell’ondata di caldo: il modello americano vede isoterme importanti ma non certo eccezionali; più severa la previsione del modello europeo, che disegna un avvio di luglio davvero rovente per tutta la nostra Penisola.

E dopo? Che cosa dovremmo attenderci? Un’annata del genere non sembra avere precedenti storici perfettamente “calzanti”, almeno negli ultimi 30 anni, in termini di indici teleconnettivi (ENSO, PDO, QBO, ecc.). Tuttavia, un precedente simile (estate 1982) lascia intravvedere la possibilità di un’estate piuttosto calda nella sua prima metà (fino a buona parte del mese di luglio), seguita da un lento e progressivo declino della stagione. Sarà così anche questa volta?

FabioDue

33 pensieri su “Indici meteo-climatici del mese di Maggio 2012

  1. Fabio che dire… chapeau!!!!

    Complimenti per la rubrica!!!
    Quindi mi sembra di capire che fino a metà Luglio non se ne esce bisogna solo capire l’intensità dell’ondata calda, poi per il futuro chissà …
    Intanto questi sono gli spaghi di Milano appena aggiornati:

    http://www.meteociel.fr/cartes_obs/gens_display.php?lat=45,28&lon=9,11&ext=1

    Incomincia oggi un risalita con culmine previsto per Domenica prossima con isoterme a 850 hPa (1500 Metri circa) intorno a +20 con successivo ridimensionamento sui +15 ma siamo troppo in la. Questo dicono ad oggi gli spaghi per la zona di Milano.

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  2. non mi occupo di meteorologia, però noto alcune cose, l’aria alla sera, parlo da Roma, è quasi sempre fresca, il classico ponenetino, dopo una mezz’ora si vede un offuscamento del cielo, come fossero nuvole basse, e il cambiamento repentino della tempertura percepita, anche con leggero maestrale, possono essere le famose scie chimiche di cui tanto s parla?
    se guardate il sito sat24.com sul golfo di biscaglia si vedono le strisce che si accumulano sulla costa e impediscono l’arrivo delle perturbazioni atlantiche.

    saluti e complimenti, capisco poco alle volte ma siete interesanti….

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  3. ottimo pezzo Fabio, come sempre, l’ho anche postato sul forum mtg…

    che dire, stiamo vivendo da ormai 2 settimane un estate pazzesca, e le prospettive nn sn delle migliori per almeno tutto il mese di luglio!

    Simon

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  4. Hello,
    @ice2020

    Pazzesco ? In Italia ! Qui in Belgio siamo sotto media. Da quasi un mese, piove, grandina e anche temporali. Al meteo.be (ufficiale) dicono come sempre che tutto e normale. Salve che avere non so quanti temporali in un mese di giugno con anche danni non e del tutto normale.

    Da oggi abbiamo un po di caldo. Questa notte piovera un poco, domani sara molto caldo con temporali e poi nei giorni che seguono, non andremmo probabilmente oltre i 22 °

    Vivamente le vacanze nel sud !

    PS: scusi per i sbagli in italiano.

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  5. Giacomo se nomini le scie qui non ti risponde nessuno, semplicemente non esistono. Eppure non si può fare una previsione che non ne tenga conto per gli effetti devastanti che hanno. Possibile che nessuno abbia dato un’occhiata a sat24 ieri e oggi??

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  6. @Stefano e Giacomo

    ehmm, se quelle scie sul golfo di Biscaglia le ha lasciate un aereo doveva avere un serbatoio piuttosto grandicello.
    Diciamo grande abbastanza da contenere almeno un lago di discrete dimensioni.
    Siamo seri và.

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  7. Scrutare nel futuro è davvero difficile. Questa estate lo è più che mai, anche a causa della mancanza di precedenti “calzanti”.
    Per ora non credo sia possibile dire di più. Aspetto il prossimo articolo di Riccardo sul tema e, naturalmente, i prossimi aggiornamenti meteo.

    Quel paragone (parziale) con il 1982 è parte di un dibattito con Riccardo, il quale già qualche mese fa aveva ipotizzato un decorso dell’estate come quello che ho prospettato in rubrica. Allora avevo fatto una ricerca statistica e, negli ultimi 30 anni (dal 1979, per la precisione) l’estate con gli indici teleconnettivi più simili a quella attuale mi apparve essere quella del 1982.

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  8. @ Simon
    Gli spaghi che hai riportato fanno riferimento ad un singolo run GFS molto pessimista….difatti gli spaghi relativi a tutti gli altri run prospettavano un ritorno in perfetta media a partire dal 6-7 luglio…..
    oggi ho fatto un giro su qualche forum e ho potuto constatare che questo 2003 va molto di moda…..

    apparte questo, l’incertezza dei modelli risiede tutta nell’esatta collocazione della MJO….ad esempio GFS vede un inconsueto ritorno in zona 1 dopo un fugace passaggio in zona 2 (oceano inidano)…..in effetti questa persistenza della convenzione sull’Africa occidentale/Pacifico orienteale risiede nel raggiungimento del massimo livello di Nino est (zona 1+2)…..era normale che dovessimo scontare tutto, ma sicuramente non era facilmente prevedibile uno stazionamento della MJO così prolungato in quelle aree….. a quest’ultimo proposito basta osservare che i forecast “statistici” differiscono non poco da quelli “dinamici”

    Dynamical MJO forecasts:

    Statistical MJO forecasts:

    In soldoni questo vuol dire che statisticamente si sarebbe aspettati uno spostamento dei centri di convenzione dall’Africa verso l’oceano indiano/pacifico occidentale con conseguente abbassamento dell’ITCZ occidentale e rinfrescata sull’Europa….in realtà, in maniera abbsatanza inconsueta, la MJO sembra essere bloccata sul comparto africano con conseguente persistenza del periodo molto caldo sull’Europa…..ma ripeto questa situazione può essere imputata al Nino-est che sta vivendo i giorni di massimo splendore….

    infine, sempre in riferimento a questi discorsi, faccio notare la netta divergenza del modello europeo (Reading) che,a differenza di GFS vede un netto passaggio in zona 2….non è un caso che i run ECMWF continuino a proporre ipotesi decisamente più fresche per il comparto italico…..

    concludo ribadendo che, anche se in ritardo, la MJO dovrà per forza oltrepassare il comparto africano, con conseguente calo termico sull’Europa (senza eventi eclatanti le temperature dovrebbero riportarsi vicino alle medie)…..quando poi l’attività convettiva si concentrerà sul Pacifico occidentale, sarà anche possibile qualcosa di grosso (15-20 luglio)…..pertanto per ora confermo quanto detto sino ad ora: calo termico a cavallo della fine della prima decade (forse prima) con possibile guasto tra 15-20….in definitiva, come ho già diverse volte detto, apparte i primissimo giorni, luglio potrebbe risultare un mese vicino alla media climatica…..

    tuttavia voglio ricordare che QUANDO SI HA CHE FARE CON UN NINO EST IN ESTATE NON SI PUò ASSOLUTAMENTE SCHERZARE…QUESTA E’ LA SITUAZIONE TELECONNETIVA PIù SFAVOREVOLE IN ASSOLUTO…..

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  9. ice2020 :Situazione davvero devastante Fabio, qui si rischia il 2003 altrochè il 1982!

    Andiamoci piano con certi paragoni.
    Nel 2003 si era appena concluso un evento di Nino di rilievo. Questa estate, invece, sta accadendo esattamente il contrario.
    E poi fa veramente caldo da 10 giorni. Nel 2003 si cominciò all’inizio di maggio e fino alla fine di agosto la stagione fu rovente.
    Ciò non esclude che possa fare ancora caldo, come segnala Riccardo. Tuttavia, a differenza del 2003, si tratterà al più di ondate, perlomeno con qualche pausa, forse anche lunga.

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  10. kervi :Arriva El Nino fuori stagione, puo’ stravolgere il climaPrevisto tra luglio e settembre, mentre il suo periodo è quello natalizio
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/06/26/Arriva-Nino-fuori-stagione-puo-stravolgere-clima_7099838.html

    E’ vero, ma non è ancora chiaro in quale misura lo sia, specie a settembre: i due modelli NOAA non concordano. Non sappiamo ancora se resterà debole o crescerà nettamente.

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  11. Ovviamente, come già detto, i miei discorsi saranno validi se non si dovesse verificare “l’assurda” ipotesi di GFS, che vede uno strano ritorno indietro della MJO sul comparto africano (assurdità non troppo assurda in presenza di NINO EST in pieno sviluppo):

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  12. Lasciatemelo dire ma questa mattina, essendomi svegliato prima dell’alba, ho avuto occasione di rivedere attentamente la luminosità solare che oggi in particolare mi pare molto scadente.
    Negli ultimi giorni la luminosità, mi sembra diminuita ancora soprattutto al mattino.
    Ma, ripeto, oggi siamo proprio sottoterra.
    Spero che un così innocente post non venga censurato anche perché noto con rammarico e soddisfazione che quanto riportato da voi riguardo la scarsissima recente assenza di macchie sembra coincidere esattamente con quanto percepito.
    L’unica cosa che posso dirvi con certezza e’ che se il sole cominciasse a spegnersi come si deve potreste pure lasciare perdere i vostri conti perché ciò sarebbe evidente anche ad un mentecatto.

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  13. Ciao a tutti..sono nuovo…volevo solo farvi i complimenti per questo sito davvero interessante che seguo praticamente tutti i giorni, e che, molto probabilmente, dovrebbe essere messo molto piu in risalto sulla rete 😉
    Purtroppo ci capisco poco o nulla..seguo ogni giorno l’attività solare..e la meteo..e concordo con molte delle vostre idee 😉

    saluti a tutti e continuate cosi

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  14. @Malleus
    Io non metto in dubbio quello che vedi, però come fai ad essere sicuro che il sole più blando non sia dovuto a velature del cielo? Questa è una cosa che succede spesso in tutta la pianura padana quando c’è afa.

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  15. Rivedere attentamente? ma cosa hai un cellula fotoelettrica al posto della retina, oppure un fotometro fotoelettrico? Il tuo nn è un innocente post, ma la solita sparata di uno che forse al mattino avrà ancora gli occhi mezzi chiusi.
    Controlla i valori di luminosità di tutti i misuratori che ci sono in Italia e convinciti che le spari troppo, ma troppo grosse, caro martello.

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