Premessa : In questi giorni di caldo opprimente … il cervello può sragionare e probabilmente é cosi 🙂
Proprio l’ altro giorno il mitico Sandr-rio commentando un post ha fornito questo link dove viene evidenziato come nelle montagne dell’ Alaska la neve non si é sciolta del tutto. Questo insieme al caldo mi ha fatto venire in mente una possibile relazione che possa legare la neve dell’ Alaska, raffreddamento regionale, lo stretto di Bering e le glaciazioni ed il riscaldamento globale.
Recentemente avevo notato che le anomalie termiche del mare di Bering fossero negative …
Ma cosa c’ entra tutto questo con le glaciazioni … adesso vi spiego.
Dai dati di Vostok http://www.climate4you.com/images/VostokTemp0-420000%20BP.gif
si nota chiaramente che l’anomalia termica durante le glaciazioni é di circa -10°C. Questo é spiegabile nei soli termini di una mutata concentrazione dei cosiddetti gas serra? Se fosse così durante le glaciazioni é variato il contenuto dei gas serra la domanda che faccio é questa cos’ é che l’ha fatto cambiare. Gli studi di Milankovitch non sono sufficienti a spiegare una tale anomalia in termini radiativi. Ipotizzando un effetto serra non molto dissimile dall’ attuale o identico .. la temperatura media radiativa deve necessariamente passare da -18°C a -28°C o un valore leggermente superiore ma comunque minore di -18°C . Perché questo accada o varia l’ energia solare o varia l’ albedo non si scappa. Ma alla luce di studi fatti non sembra che che l’energia solare possa esser sufficiente ad innescare il fenomeno delle glaciazioni. Può accadere che restando ferma o riducendosi lievemente la temperatura media radiativa, possa cambiare qualcosa di non previsto, che muti l’ albedo?
Il vulcanismo potrebbe essere l’ imputato, ma perché questo avviene con una sequenza ricorrente … La mia idea é che la conformazione geografica e batimetrica degli oceani influisca pesantemente sul clima. Esistono mari a Nord che sono poco profondi che in caso di raffreddamento (solare o astronomico Milankovitch) possono rispondere più rapidamente degli oceani e andare in anomalia negativa, provocando un raffreddamento localizzato regionale. Questo fatto non modifica sostanzialmente le temperature globali ma può favorire la formazione di aree gelate in grado sempre localmente di generare fenomeni atti ad aumentare ulteriormente il raffreddamento . Io avrei individuato un punto cardine … il mare e lo stretto di Bering .
La mia idea é che l’ innesco della glaciazione parta proprio dal blocco dello stretto di Bering, in pratica i ghiacciai riescono a bloccare gli scambi di acqua oceanica con l’ Artico.
Questo fatto é già stato ipotizzato darebbe luogo ad un territorio ponte tra Asia e Nord America … noto anche come Beringia.
Si verifica quindi una “Groenlandizzazione” delle zone meno aride con la crescita dei ghiacciai e successiva riduzione del livello dei mari, che riducono ulteriormente il flusso delle correnti verso l’oceano Artico.
Bloccata ogni possibilità di scambio termico tramite le correnti marine, del Nord Pacifico, la distruzione del “sea-ice” durante l’ estate in questa zona rallenterebbe in modo significativo.
L’ Oceano Artico a questo punto potrebbe esser riscaldato solo attraverso la corrente del golfo,e questo ultimo potrebbe continuare fino a che il livello dei mari non scende troppo, studiando la batimetria nelle zone intorno alla Gran Bretagna e Islanda si nota come la “luce” verso l’Artico si possa chiudere in caso di riduzione significativa del livello degli oceani.
Ad un certo punto si interrompe il flusso verso il bacino Artico, che rimane un mare quasi del tutto isolato. Durante le grandi glaciazione i mari si ritirano di 300-400 metri isolando definitivamente l’Oceano Artico che potrebbe congelare quasi del tutto .
Spero che questa spiegazione fantaclimatica vi piaccia …
In questo modo il climalterante principale della terra sarebbe lo stretto di Bering … Saluti
Luci0 gabsan … Gabriele Santanché
P.S. Non credeteci é solo il caldo !! Attenzione sono solo ipotesi strampalate e senza nessuno studio dietro solo qualche ora di lavoro in rete ma potrebbe essere anche un idea giusta.
link: Software Topographie http://merkel.zoneo.net/Topo/Applet/index.php?lang=en
http://it.wikipedia.org/wiki/Beringia
Ringraziamenti a :
Sand-rio e per il link … al Prof. Sébastien Merkel per il software, Wikipedia
e naturalmente allo staff e al popolo di NIA che mi sopporta !! 🙂