La discesa, all’insolito minimo, del ciclo delle macchie solari SC23 e previsioni per l’attività del ciclo delle macchie solari SC24

La passata settimana, durante la ricerca di nuovi documenti scientifici, archiviati sul portale digitale  SAO/NASA, (Database “Astrophysics Data System” contenente  circa 9,7 milioni di carte Astronomia e Astrofisica, Fisica, e arXiv e-prints ) pesco, nel vero e proprio senso della parola, questa recente carta. Lavoro, uscito da poche settimane, che mi ha fatto molto riflettere e porre vari interrogativi, per alcune righe, riportate al termine del riassunto.

Il lavoro è stato redatto  da due ricercatori (vedi immagine), del dipartimento di fisica e astronomia dell’università del New Mexico.

H.S. Ahluwalia (alla destra) e J. Jackiewicz (alla sisnistra). Il primo, professore di fisica e diastronomia ed il secondo assistente
H.S. Ahluwalia (alla destra) e J. Jackiewicz (alla sisnistra). Il primo, professore di fisica e di astronomia ed il secondo assistente

 

Il riassunto della carta, con particolare attenzione alle parole riportate nell’ultima riga :

“La fase di decadimento del ciclo delle macchie solari 23 mostra due caratteristiche insolite. In primo luogo, è durato troppo a lungo. In secondo luogo, l’intensità del campo magnetico interplanetario nell’orbita terrestre ha raggiunto il valore più basso, dalle misurazioni nello spazio, iniziate nell’ottobre 1963. Queste anomalie fisiche, hanno significativamente alterato le previsioni per i parametri dell’attività delle macchie solari per il ciclo di 24, realizzati da diversi colleghi. Prendiamo atto che c’è stato un cambiamento significativo nel comportamento durante il ciclo solare 22. Discutiamo delle tendenze rilevate e il loro effetto sulla nostra tecnica empirica di previsione dell’attività solare, che portano alla nostra previsione dei parametri del ciclo di 24, ciclo che avrà un’attività ridotta alla metà, rispetto al ciclo 23, raggiungendo il suo picco nel maggio 2013. Noi speculiamo, ipotizziamo (traduz. We speculate ) sulle possibili implicazioni di questo risultato sui cambiamenti climatici futuri della terra e le conseguenze socio-economiche.

Ma come !?!? Ogni carta scientifica non dovrebbe riportare rigorosamente solo grafici, dati numerici, analisi statistiche e/o osservazioni e lasciare al di fuori ogni minima speculazione  o congettura di natura sociale ? La scienza non si dovrebbe tenere lontano da tali affermazioni ? Attraverso una impostazione strettamente asettica nei propri documenti ?

🙂 Sarebbe proprio da comprare questa carta, per leggere in particolare il capitolo “sociale”.

Da un punto di vista psicologico, che cosa ci vogliono trasmettere questi signori con queste parole ? Parole depositate proprio al termine della carta.

Tornando, viceversa, su contenuti prettamente scientifici, i grafici riportati nel lavoro non ci mostrano grandi novità, come ad esempio i dati riportati in questa traccia. Traccia che riporta i tempi di crescita, per il ciclo 24, linea in grassetto di colore nero, in confrontato a quelli di dieci cicli precedenti per 22 mesi dopo l’insorgenza; (a) per i cicli dalla crescita lenta e (b) per i cicli in rapido aumento.

 

Le va piano gente….

 

Fonte : http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0273117711002845

 

Michele

24 pensieri su “La discesa, all’insolito minimo, del ciclo delle macchie solari SC23 e previsioni per l’attività del ciclo delle macchie solari SC24

  1. Potrebbe essere davvero interessante, soprattutto per verificare su che fenomeni fisici basano le loro speculazioni sole-clima-economia.

    Ciao
    Fano

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  2. Credo che il destino sia ormai segnato…credo…ancora altri 2-3 inverni come gli ultimi, e tra un pò di anni toccherà anche allo zococlo duro, cioè le estati, lassù più a nord, è già iniziato…

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  3. ice2020 :
    Credo che il destino sia ormai segnato…credo…ancora altri 2-3 inverni come gli ultimi, e tra un pò di anni toccherà anche allo zococlo duro, cioè le estati, lassù più a nord, è già iniziato…

    [img]http://www.astroara.org/prova/pi_greco.png[/img]

    ;-))

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  4. Zambo :

    @ice2020
    Grazie Simon, troppo gentile.
    Quindi pensi sia pubblicabile ?

    al 100%!

    se nn sono pubblicabili questi articoli, dimmi te quali altri dovrei pubblicare… 😉

    chiedo solo al buon michele di metterlo lui nelle bozze…inoltre Zambo sarebbe buona cos che ti facessi editor, così dall aprosima volta li metti direttamente nel blog…

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  5. @ice2020
    Simon, mi fa piacere che ti sia piaciuto.
    Sul fatto fare l’editor… Occhio che io fatto testè un casino con l’iconcina… Non vorrei risultare pericoloso !

    Comunbque Simon, dicendolo tra di noi, spero (e sottolineo spero) che l’articolo che hai appena letto sia solo propedeutico a qualcosina di più ghiotto.
    Ma di questo avremo modo di riparlarne.

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  6. Andrea da questo momento sei un editor di Nia.
    Ti ho abilitato.

    Dopo aver effettuato il Log-in puoi entrare in casa Nia, cliccando su Profilo.
    Si apre la Bacheca e alla destra c’è un menù, con vari voci, una delle quali si chiama Articoli. In settimana piazzo nelle bozze il tuo prossimo lavoro.
    Prova ad entrare dentro. Sentiamoci per mail per eventuali chiarimenti,dettagli,interrogativi e altre….

    Per la faccina, devi registrati ed inserire l’immagine qui (circuito di wordpress), se ricordo bene : https://it.gravatar.com/
    Se Alessio legge, magari può fornirci qualche ulteriore dettaglio in merito.

    Grazie Andrea, veramente grazie.

    😉

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  7. @Zambo @Michele @ Tutti

    Per quanto riguarda il gravtar , la cosa funziona così, registrandosi al sito : https://it.gravatar.com/
    si inserisce un immagine che verrà legata ad un indirizzo mail, facendo questo su questa piattaforma, ci da la possibilità, di avere sempre lo stesso Avatar in ogni blog che partecipa all’ iniziativa e che trovate elencato nel sito stesso, quindi diciamo che le nostre credenziali diventano un po’ una carta d’identità per ogni blog che si basa su questi motori, ad esempio noi usiamo il motore WordPress.

    Volendo potrei aggiungere un gestore di avar privato per Nia, ma la cosa è pressochè inutile visto
    che il sistema centralizzato funziona molto bene.

    Ciao
    Alessio

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  8. @Alessio
    No !!! che cosa abbiamo fatto !
    Sto notando già dei cambiamenti !
    😆

    @Domenico
    Non sai quanto “mi” e spero “ci” possa aiutare questa cosa.
    Non conoscevo questa piattaforma made in Russia.
    Credo che sia legale, ma illegale tradurre completamente i lavori e pubblicarli per esteso sul blog. Ma cmq ripeto mi/ci darà una grossa mano per futuri articoli.
    Ho già 4/5 carte sulle relazioni astronomiche/solari che non potevo leggere.
    Adesso si !

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  9. Belle le conclusioni dell’articolo:
    “7. Conclusions
    We have analyzed the solar, interplanetary, and geomagnetic
    data for the 20th century, using our time-tested
    heuristic methodology, not based on any model. We infer
    that cycle 24 may be only half as active as cycle 23, reaching
    its peak in May 2013 ± 6 months. It may herald the
    onset of a Dalton-like minimum in the twenty-first century.”
    Trad:
    “Abbiamo analizzato dati solari, interplanetari e geomagnetici del 20° secolo, usando la nostra metodologia euristica time-tested (boh?), non basata su nessun modello. Deduciamo che il ciclo 24 può essere attivo solo la metà del ciclo 23, raggiungendo il suo picco nel maggio 2013 ± 6 mesi. ___Esso può annunciare l’inizio di un minimo Dalton-like nel 21° secolo.___”

    Iniziano a scriverlo anche loro… 🙂

    Peccato che nell’articolo non ci sono riferimenti “sociali”… Probabilmente quel “speculate” significa solo “ci stiamo facendo delle domande su”.

      (Quote)  (Reply)

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