Indici meteo-climatici del mese di Settembre 2012 e prospettive meteo-climatiche

Introduzione

Di seguito si riportano i principali indici climatici e se ne discute brevemente il significato e le conseguenze sul tempo e sul clima dell’Europa e dell’Italia.

La legenda relativa ai seguenti (e molti altri) indici è disponibile al link http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3,  peraltro già riportato nel forum Meteo.

Gli indici: i valori del mese

ENSO (El Niño Southern Oscillation, ad oggi Niño): +0,271

PDO (Pacific Decadal Oscillation): -2,21

AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation):   0,487

QBO30 (quasi Biennal Oscillation alla quota di 30Hpa): -26,61

QBO50 (Quasi Biennal Oscillation alla quota di 50Hpa): -11,42

MJO (Madden-Julian Oscillation): non riportata per il semestre caldo, in quanto di dubbia interpretazione. A tale proposito, si rimanda a specifici articoli di approfondimento.

 

Commento indici Settembre

– il Nino (ENSO) a settembre (ma ancor più ad ottobre) è ormai azzerato (neutrale) nella sua porzione orientale (zone 1+2 e 3) e comunque estremamente debole anche nella porzione centro-occidentale (zone 3.4 e 4).

– La PDO permane nettamente negativa, come da comportamento ciclico (è divenuta negativa qualche anno addietro e resterà tale per diversi anni); attualmente è in fase di rafforzamento e sta confermando il suo ruolo “moderatore” nei confronti dell’evento di Nino in corso. Al link seguente è riportato il grafico storico della PDO: http://jisao.washington.edu/pdo/img/pdo_latest.jpeg

– L’AMO si conferma e si rafforza in territorio positivo, ad ulteriore conferma della conclusione dell’escursione in territorio negativo. Al link seguente è riportato il grafico storico dell’AMO http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2011/12/november_2011_amo.jpg Tale indice risulta di dubbia interpretazione in termini climatici, se non nel lungo termine (decenni) a fronte di un suo cambio di segno.

– La QBO30 appare aver superato, almeno per il momento, il minimo di agosto, e si è lievemente ripresa, pur restando vicina ai propri minimi storici.

– La QBO50 è calata ulteriormente sotto quota -10 e fa segnare il nuovo minimo di questa fase, anche se non ha ancora raggiunto i minimi storici; potrebbe aver raggiunto il minimo di questa fase, oppure potrebbe scendere ulteriormente.

In base alle osservazioni ENSO NOAA è presente una condizione di neutralità (né Nina né Nino) nel comparto est, come detto, e dal mese di agosto anche in quello centro/ovest il Nino è sceso a livello così deboli da potersi considerare ormai pressoché neutrale. Le previsioni NOAA vedono al momento per i prossimi mesi una sostanziale situazione di neutralità, con forse una Nina debole nel comparto est. Dunque l’evento di Nino pare sia concluso.

Per quanto riguarda le anomalie sottosuperficiali di temperatura, il grafico al seguente link http://www.bom.gov.au/cgi-bin/wrap_fwo.pl?IDYOC007.gif,

 

 

da giugno ad oggi si è verificato un netto indebolimento delle anomalie positive in tutto il comparto oceanico. Tuttavia, tra settembre ed ottobre, nel comparto est sembrano affermarsi anomalie negative, mentre nel comparto centro-ovest resiste qualche debole anomalia positiva. Sembra proprio l’annuncio dell’avvio di una nuova Nina ma, almeno per ora, solo nel settore oceanico orientale.

Per quanto riguarda, invece, le anomalie di temperatura superficiale nell’Oceano Atlantico, prevalgono tuttora anomalie positive appena al largo delle coste occidentali europee e nordafricane. Permane una consistente, sia pure circoscritta anomalia negativa in aperto oceano, appena a sudovset delle Isole Azzorre, in pratica dove normalmente risiederebbe l’omonimo anticiclone. Tra parentesi, anche per questa ragione (sebbene sia una causa ultima e non prima) l’Alta delle Azzorre in questo periodo è decisamente fuori posto e sta favorendo un primo deciso (anche se non precoce, tutto sommato) affondo freddo artico.

http://www.osdpd.noaa.gov/data/sst/anomaly/2012/anomnight.10.22.2012.gif

 

 

 

Considerazioni sull’autunno-inverno 2012/2013: Nino, QBO e ciclo solare

Da ora, progressivamente, le considerazioni di natura storico/statistica lasceranno spazio a qualche elemento più concreto in merito alla stagione in corso ed alla prossima stagione invernale europea (limitarsi all’Italia, così piccola, non è davvero possibile). Naturalmente, tutte le considerazioni sono affette da un certo grado di approssimazione, che dipende in parte dalla distanza temporale (nel caso della stagione invernale), dalla oggettiva difficoltà per chiunque ad essere molto preciso con grande anticipo e……..dai limiti dell’autore della presente rubrica.

La stagione autunnale ormai in pieno corso, almeno secondo il calendario, promette imminenti (anzi, in corso) sviluppi freddi. Tuttavia, ciò non deve trarre in inganno: il recente cedimento del Nino, specie in zona est, favorirà certo un maggiore dinamismo della stagione, ma più probabilmente nel lungo termine (presumibilmente nel giro di 1-2 mesi), quando si esauriranno i suoi effetti residui. Fino ad allora, lo scenario che ad oggi appare più probabile sull’Europa meridionale è quello di una circolazione ancora in buona misura anticiclonica. Questa potrà essere interrotta da qualche perturbazione atlantica e qualche sporadico affondo artico (più presenti nella porzione centro-settentrionale del continente), che potranno essere anche intensi, seppur temporanei. Dunque l’avvio tardo-estivo del trimestre autunnale a sud pare sì in buona misura archiviato, ma è probabile non sarà completamente stravolto.

Per quanto concerne le prospettive invernali, si è già detto molto nei precedenti numeri della rubrica sulla debolezza del ciclo solare e sull’abbinamento ad una QBO a 50mb che a settembre ha raggiunto il valore di ben -11 e non è escluso possa scendere ancora ed è probabile resti negativa ancora per diversi mesi. Si è anche detto più volte del carattere freddo, ed eventualmente anche nevoso, delle stagioni invernali caratterizzate da debole attività solare, QBO a 50mb negativa ed assenza di altri parametri che potessero interferire sull’azione di tale accoppiata (es. una forte Nina, oppure un Nino orientale insistente). Ebbene, ad oggi si confermano prospettive interessanti per la prossima stagione invernale, Sole permettendo (ovvero se non ci regalerà un’inaspettata e forte ripresa proprio nell’arco dei prossimi mesi). Sarà più Artico o più Siberia? E’ presto per dirlo; molto dipenderà dagli eventuali riscaldamenti stratosferici (stratwarming), di solito più frequenti nella seconda metà dell’inverno. Certo, nelle ultime settimane, la persistenza di un’alta pressione sull’Europa orientale e sulla Russia ha impedito alle perturbazioni atlantiche di dirigersi verso est, favorendo un raffreddamento del comparto siberiano. Ora è in atto un certo “rimescolamento di carte” dovuto proprio alla discesa artica in Europa. Comunque, per la formazione dell’anticiclone siberiano è ancora presto, bisogna attendere perlomeno il mese di novembre inoltrato.

In sintesi, dunque, Sole debole e QBO a 50mb negativa storicamente favoriscono inverni freddi, per le ragioni ben spiegate da Riccardo in un recente articolo.

Solo una netta ripresa dell’attività solare (possibile, ma difficile da prevedere), oppure un evento di Nina in rapida progressione e di notevole intensità (improbabile per ora, che tra l’altro inibirebbe gli stratwarming e ricompatterebbe il Vortice Polare), potrebbero ridisegnare il carattere della prossima stagione invernale europea. Per l’Europa mediterranea, in particolare, deve essere considerata anche la possibile debolezza a sud dell’Anticiclone delle Azzorre, che potrebbe favorire ingressi perturbati atlantici da noi, mentre il resto dell’Europa batterebbe i denti.

Prospettive meteo-climatiche – autunno

Attualmente, è in atto un primo importante cambio circolatorio: l’anticiclone delle Azzorre è confinato sul vicino Atlantico e si è anche proteso verso nord; come conseguenza di ciò, correnti fredde di natura artica hanno preso possesso dell’Europa centro-occidentale, fino a parte del Mediterraneo. Se tale cambio sia temporaneo, e poi tutto tornerà come prima (almeno qui da noi), o invece lascerà tracce indelebili anche sul tempo del mediterraneo, lo vedremo.

Le indicazioni di massima dei principali modelli per le prossime 2-3 settimane disegnano un quadro prima improntato ad una notevole dinamicità, con qualche consistente passaggio perturbato anche sull’Italia, prima di matrice artica, poi di matrice atlantica. Nel lungo termine, invece, si intravvede una nuova possibile stabilità anticiclonica, anche se figlia di un equilibrio dinamico e, per questo, precario. Tale tendenza è testimoniata dalle previsioni dell’indice AO (se negativo, alte pressioni a nord dell’Europa; altrimenti a sud), che è visto in netta risalita nel lungo termine verso valori positivi. Anche il NAO (se negativo, alte pressioni sul Nord Atlantico, altrimenti a sud) è previsto in netta risalita. Insomma, per vedere discese artiche in serie, come accade a dicembre, pare sia ancora presto e ciò, a fine ottobre, appare abbastanza normale.

In sintesi, il brusco passaggio artico attuale costituisce uno spartiacque, perlomeno ideale, tra una fase (tardo estiva) ed un’altra (più avanzata) della stagione autunnale europea. Ma, dopo, l’autunno potrà mostrare (e probabilmente lo farà) un volto più freddo e perturbato sull’Europa centro-settentrionale e più mite e stabile sull’Europa meridionale, almeno fino a quando non si esauriranno gli effetti del Nino calante.

FabioDue

25 pensieri su “Indici meteo-climatici del mese di Settembre 2012 e prospettive meteo-climatiche

  1. FabioDue, posso fare una domanda? I modelli utilizzati per queste previsioni, ogni quanto tempo vengono, per cosi’ dire, aggiornati? Cioe’… tengono gia’ conto del DA Pattern illustrato da Riccardo e di tutto il resto gia’ ampiamente discusso?

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  2. Riguardo il DA, la risposta è no, si tratta di acquisizioni troppo recenti. Attendiamo conferme prima. Riguardo invece AO e NAO, ieri le previsioni vedevano una netta risalita di entrambi. Le ho prese per buone in quanto mi apparivano coerenti con il resto del ragionamento, dunque verosimili. Vedremo se poi saranno anche vere 🙂

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  3. @ Fabio Due
    Ottimo resoconto e buonissima analisi Fabio…..

    Tra l’altro la situazione in ottica inverno 2012-2013 si fa sempre più interessante….la prossima settimana ho intenzione di scrivere un pezzo finalizzato ad una prima analisi teleconnettiva proprio in vista del prossimo inverno….

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  4. Scusate, ma non sarebbe più appropriato identificare nelle anomalie del pacifico equatoriale un Niño Modoki, anzichè un principio di nuova Niña..?

    Magari avrò detto una inesattezza, però mi parrebbe tanto vedere visto l’alternarsi di anomalie deboli positive e negative una sorta di struttura simil Modoki.. cosa ne pensate?

    Se poi ho detto cose errate, non fateci caso, è per via della mia mediocre conoscienza..

    Un saluto.

    ..e grazie ovviamente per gli aggiornamenti.

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  5. Scusatemi ancora, ma se gentilmente qualcuno di voi, sicuramente più esperto di me, potrebbe cortesemente rispondere alla mia questione sollevata poc’anzi?

    Sempre nel limite del possibile ovviamente.. e vi ringrazio comunque.

    Con molta cordialità.

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  6. Nero 74 :
    Scusatemi ancora, ma se gentilmente qualcuno di voi, sicuramente più esperto di me, potrebbe cortesemente rispondere alla mia questione sollevata poc’anzi?
    Sempre nel limite del possibile ovviamente.. e vi ringrazio comunque.
    Con molta cordialità.

    Si una mezza specie di Nino Modoki ma debole ed abbastanza decentrato….e soprattutto secondo i forecast questa situazione sembra poter durar poco (purtroppo), in quanto già a gennaio è prevista una ripresa dell’attività convettiva sull’arcipelago indonesiano (segno inequivocabile dell’avvio di una debole Nina)…..

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  7. Riccardo :

    Nero 74 :
    Scusatemi ancora, ma se gentilmente qualcuno di voi, sicuramente più esperto di me, potrebbe cortesemente rispondere alla mia questione sollevata poc’anzi?
    Sempre nel limite del possibile ovviamente.. e vi ringrazio comunque.
    Con molta cordialità.

    Si una mezza specie di Nino Modoki ma debole ed abbastanza decentrato….e soprattutto secondo i forecast questa situazione sembra poter durar poco (purtroppo), in quanto già a gennaio è prevista una ripresa dell’attività convettiva sull’arcipelago indonesiano (segno inequivocabile dell’avvio di una debole Nina)…..

    Grazie Riccardo per la gentilissima risposta.. allora non mi ero poi tanto confuso.. comunque anche a me dispiace del fatto che la situazione di un Niño Modoki possa durar poco, sarebbe proprio un’occasione sprecata per poter vedere ulteriore carne al fuoco per un inverno ottimo.. pazienza e speriamo in tutti gli altri indici allora.

    Grazie ancora e complimenti ancora per il lavoro che state facendo.

    P.s.: ..spero proprio di poter leggere lunedì mattina allora la terza parte dell’articolo sulla verità dei ghiacci artici.. dite che si potrà fare?

    Saluti e buonanotte..

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  8. Nero 74 :

    Scusate, ma non sarebbe più appropriato identificare nelle anomalie del pacifico equatoriale un Niño Modoki, anzichè un principio di nuova Niña..?

    Magari avrò detto una inesattezza, però mi parrebbe tanto vedere visto l’alternarsi di anomalie deboli positive e negative una sorta di struttura simil Modoki.. cosa ne pensate?

    Se poi ho detto cose errate, non fateci caso, è per via della mia mediocre conoscienza..

    Un saluto.

    ..e grazie ovviamente per gli aggiornamenti.

    gli effetti di una determinata dinamica del ciclo ENSO sono tangibili, almeno in europa, solo 1-2 mesi dopo, tra i 40 e i 50 giorni dopo.
    quindi per l’inverno i mesi da guardare saranno Novembre per la prima parte e Dicembre per la seconda.
    è ancora presto

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  9. Bernardo Mattiucci :

    Riccardo :
    P.S.
    una precisazione riguardo alla domanda posta dal nostro bernardo, la risposta è no perchè il DA pattern non centra , come qualsiasi altro pattern, esso non è un dato di imput dei modelli bensì il contrario…..

    gli indici teleconnettivi (o Teleconnections Pattern, che fa più figo) sono sintesi circolative a scopo descrittivo.
    sono calcolati attraverso varie differenze di geopotenziale in determinate zone.
    i modelli climatici globali dato che come output generano una serie di valori di geopotenziale e griglia per tutto il globo permettono anche di poter calcolare queste sintesi che non hanno alcun potere predittivo.
    anzi, sono esse stesse un risultato predittivo.

    quindi il Dipolo Artico (o Arctic Dipole, che fa figo) è unicamente descrittivo di ciò che avviene in atmosfera.

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  10. FBO :

    Nero 74 :
    Scusate, ma non sarebbe più appropriato identificare nelle anomalie del pacifico equatoriale un Niño Modoki, anzichè un principio di nuova Niña..?
    Magari avrò detto una inesattezza, però mi parrebbe tanto vedere visto l’alternarsi di anomalie deboli positive e negative una sorta di struttura simil Modoki.. cosa ne pensate?
    Se poi ho detto cose errate, non fateci caso, è per via della mia mediocre conoscienza..
    Un saluto.
    ..e grazie ovviamente per gli aggiornamenti.

    gli effetti di una determinata dinamica del ciclo ENSO sono tangibili, almeno in europa, solo 1-2 mesi dopo, tra i 40 e i 50 giorni dopo.
    quindi per l’inverno i mesi da guardare saranno Novembre per la prima parte e Dicembre per la seconda.
    è ancora presto

    E un grazie pure a te.. c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare.

    Sempre complimenti per la vostra preparazione e disponibilità.

    Un caro saluto.

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  11. considera che in un periodo di fase neutra o cmq debole di oscillazione c’è tantissima incertezza sui possibili effetti dell’enso
    soprattutto qual’ora nei prossimi 2 mesi dovesse mutare fase velocemente.

    l’esempio più prossimo si può fare con l’inverno 2010/11 che vide nei mesi di Ottobre-Novembre una nina di tipo central-east che risulta favorevole al nord/ovest europeo divenire abbastanza velocemente una nina prima central-west poi definitivamente west che è l’esatto contrario.

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  12. Riccardo :
    @ Fabio Due
    Ottimo resoconto e buonissima analisi Fabio…..
    Tra l’altro la situazione in ottica inverno 2012-2013 si fa sempre più interessante….la prossima settimana ho intenzione di scrivere un pezzo finalizzato ad una prima analisi teleconnettiva proprio in vista del prossimo inverno….

    Troppo buono……in realtà mi sembra di aver inserito qualche ripetizione. Insomma, in qualche punto ho la sensazione di aver ecceduto con il bla bla. Però almeno è diverso da quello dei mesi precedenti, anche perchè lo scenario meteo sta davvero cambiando.

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  13. Riccardo :
    @ Fabio Due
    Un’altra cosa Fabio….capisci ora perchè ti dicevo di aspettare una ventina di giorni….??

    Sì, è vero, in effetti ora si comincia a capire qualcosa di più. Anche per questo mi sono sbilanciato un po di più.
    Ora che ho introdotto i probabili temi dei prossimi mesi, tocca a te approfondire e spiegare 🙂 attendo, anzi attendiamo una tua analisi per discuterne 🙂

      (Quote)  (Reply)

  14. Riccardo :

    Nero 74 :
    Scusatemi ancora, ma se gentilmente qualcuno di voi, sicuramente più esperto di me, potrebbe cortesemente rispondere alla mia questione sollevata poc’anzi?
    Sempre nel limite del possibile ovviamente.. e vi ringrazio comunque.
    Con molta cordialità.

    Si una mezza specie di Nino Modoki ma debole ed abbastanza decentrato….e soprattutto secondo i forecast questa situazione sembra poter durar poco (purtroppo), in quanto già a gennaio è prevista una ripresa dell’attività convettiva sull’arcipelago indonesiano (segno inequivocabile dell’avvio di una debole Nina)…..

    Insomma, un Nino debole, durato sei mesi o poco più, dopo una Nina lunga e davvero intensa……se non è questo un segnale che qualcosa a livello climatico sta cambiando, insieme al segno negativo della PDO, non so quali altri segnali dobbiamo aspettare…….

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  15. @ Michele
    Dopo aver cancellato il mio commento (che tolta la parola troller era del tutto didattico, anche se poi la stessa cosa è stata espressa in maniera molto più esaustiva da Nintendo), potresti gentilmente rispondermi alla domanda che ti ho fatto…(almeno mi organizzo)??

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