Qualcosa sta succedendo al Sole: verso un Maunder’s Minimum?

Leif Svalgaard é uno scienziato  solare molto noto e ha dato sta  una presentazione a Oslo il Lunedi 22 ottobre intitolata Attività solare, Passato Presente e Futuro . L’intera presentazione è piuttosto dettagliata e, a volte complessa, ma é molto interessante lo slide 34, dove Leif menziona la possibilità di un Grande minimo di Maunder nel futuro del sole. La diapositiva 34 è qui sotto, con il suo comentario sotto il grafico.

E qualcosa sta accadendo con il sole. Il flusso F10.7  fin dall’inizio dei dati [nel 1947] ha avuto sempre un rapporto stabile e coerente con il numero di macchie solari, in modo che si potrebbe usare uno come proxy dell’altro [ in Slide 22]. Utilizzando tale relazione possiamo calcolare il numero di macchie solari che possiamo aspettarci per un dato flusso F10.7 e confrontarlo con le osservazioni. Il rapporto tra l’osservato e il numero di macchie e il flusso sono stati sempre coerenti fino a circa il 1990. Da allora in poi, il SSN osservato scende progressivamente al di sotto dei valori previsti. Questo utilizzando sia il SIDC che il NOAA SWPC [] numeri [pannello in alto a sinistra].

L´Osservatorio di Mount Wilson  calcola per ogni giorno la frazione [chiamato Magnetic Plage Strength Index, MPSI] del disco solare coperto con campi magnetici al di fuori dei luoghi con sunspot[le cosiddette “plages ‘]. Tale frazione ha una forte variazione durante il ciclo solare, in media, il SSN è una funzione MPSI: SSN = 55 MPSI. Come per il  F10.7, si può calcolare il SSN previsto per un dato MPSI e formano un rapporto tra l’osservato e i numeri calcolati [pannello inferiore sinistro].

Tale frazione è diminuita in modo significativo durante lo stesso tempo in cui il SSN e F10.7 hanno deviato dal 1990. Inoltre il numero di Wolf che sempre ha avuto in media 10 sunspot per ogni area.  Questa è la ragione per i 10 che compaiono nel numero delle macchie solari SSN formula = 10 * Gruppi + Spot. Nel corso degli ultimi due cicli il numero di spot per ogni gruppo è sceso di circa un terzo,  con i gruppi o aree magnetiche che così stanno perdendo le macchie più piccole.

Livingston e Penn hanno osservato il campo magnetico nel punto più scuro in tutte le macchie solari  e hanno scoperto  che il campo magnetico medio è diminuito del 20% rispetto allo stesso tempo come gli altri effetti che abbiamo descritto. Il ‘bottom’ della distribuzione sembra essere tagliato a 1500 Gauss, sotto la quale le macchie solari non sembrano formarsi.

Tutti questi effetti sono senza precedenti nei dati osservativi e ci dice che il Sole sta cambiando in modi mai visti prima. O lo abbiamo visto prima? Durante il minimo di Maunder i raggi cosmici erano ancora modulati, la ‘foresta’ di spicule nella cromosfera non era ancora osservata,  ma alcune macchie anche durante il Maunder  erano visibili indicando che il campo magnetico continuava anche se a bassi livelli. Le stesse tendenze sembrano che si stanno verificando di nuovo adesso nel Sole.

La presentazione completa degli slides è disponibile QUI .

 

SAND-RIO

50 pensieri su “Qualcosa sta succedendo al Sole: verso un Maunder’s Minimum?

  1. enzor :

    glazzad :Cosa succede in pratica se ci sono i campi magnetici ma non si formano gli spot? Bisogna preoccuparsi con la frase exciting times are ahead?

    Dinamo solare quasi ferma! La frase da te citata “exciting times are ahead” a breve potrebbe diventare attuale…… :-)

    Enzo

    E’ un po’ che vi sento parlare di sto presunto collasso magnetico del Sole.
    Il Sole non collasserà magneticamente e non è neppure “collassato” durante il Minimo di Maunder. Durante quel periodo vi era una, seppur indebolita debole, attività magnetica significativa della nostra stella.

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  2. @Zambo

    Intanto credo che nessuno abbia parlato di collasso, ma casomai di stallo magnetico che sono due cose ben differenti.
    Poi quanta certezza e sicurezza nelle tue parole, parli di non collasso ne ora ne nel Maunder??
    Io al contrario tuo, non ne sono così sicuro, quindi mi limito semplicemente a fare delle probabili supposizioni, come si possono fare delle supposizioni per il minimo di Maunder visto che la documentazione esistente è veramente poca!!
    Ultima cosa, se poi questo sole secondo te non è imballato, credici pure, io certamente no!

    Enzo

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  3. @enzor
    Ciao Enzor,
    lo si vede dalla modulazione degli isotopi del Berillo 10 e C14 e dalle narrazioni storiche di un paio di eclissi totali dell’epoca (Eddy e non ricordo chi, 2007)
    Il problema e che vi ostinate a ragionare sulle macchie e non sul flusso.

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  4. Zambo :

    @enzor
    Ciao Enzor,
    lo si vede dalla modulazione degli isotopi del Berillo 10 e C14 e dalle narrazioni storiche di un paio di eclissi totali dell’epoca (Eddy e non ricordo chi, 2007)
    Il problema e che vi ostinate a ragionare sulle macchie e non sul flusso.

    Sono il primo ad essere sempre stato iper crtico nei confronti del conteggio del Sidc…

    ma ricordo per l’ennesima volta a tutti che per convenzione, da secoli, il parametro più “antico” per misurare l’attività solare è il SN belga, da cui si ricavano con la formula del SSN i minimi ed i massimi solari.

    A tal proposito con il dato di ottobre, il SSN per questo mese si ferma a 64.6, ben 2.2 punti inferiore a quello del mese precedente, quindi si straconferma il massimo solare a febbraio 2012 con il valore di 66.9!

    http://daltonsminima.altervista.org/?page_id=3523

    Simon

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  5. @Zambo

    Ciao Andrea, scusa ma quello che dici continua a non convincermi!
    Sappiamo tutti che il B10 e il C14 sono il migliore strumento per ricostruire i vecchi cicli solari, ma questo non vuol dire che siano anche in grado di dirci perfettamente come stavano le condizioni dei due emisferi del sole, tutt’al più ci possono dire con quale potenza andasse il sole, tramite la maggiore o minore entrata di raggi cosmici.
    Ti ricordo che il solar flux e il conteggio SN sono due parametri che vanno di pari passo, con qualche leggera differenza riscontrata nell’ultimo periodo del ciclo 24, dunque è ipotizzabile che a suo tempo i due parametri più o meno dicessero le stesse cose.
    Ora, si sa per certo che nel minimo di Maunder, ci fu lo stallo magnetico di un emisfero, come sta accadendo ora. Attenzione ho detto stallo e non collasso, il collasso con mancata inversione a quanto pare non ci fu neanche nel Maunder, ma ci fu lo stallo di uno dei due emisferi come in questo ciclo 24. 😉

    Enzo

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  6. @enzor

    Ciao Enzor,
    cosa intendi per “potenza” del Sole ?
    Chi modella l’accesso dei raggi cosmici è la magnetosfera terrestre, la quale a sua volta è modellata dal vento solare, figlio dell’arttività magnetica della stella. Se c’è modulazione, c’è attività magnetica. Poi vi sono le osservazioni dirette durante le eclissi.

    Ad ogni modo si, è un modello quello dello stallo magnetico degli emisferi. Ma durante il Maudner accadde qualcosa di davvero grosso al Sole, il quale cambiò per certo velocità di rotazione (eddy 1976) e vi sono indizi secondo cui il calo del TSI è possibile esser figlio di un espansione di 7 secondi d’arco della fotosfera (qui però non ricordo la referenza).

    Dunque mi sa che al momento di Maunder non si vede un bel niente.

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  7. @Zambo

    Ciao Andrea,
    per potenza del sole intendo il flusso complessivo emanato dal sole, infatti con la maggiore entrata dei raggi cosmici, si ha di conseguenza un minor afflusso del vento solare. Ma come dicevo prima, dai riscontri effettuati con il B10 e C14, certamente non si riusciva a percepire le differenze di attività dei due emisferi, se non con il conteggio delle macchie solari.

    Altra cosa importante, hai detto bene “Dunque mi sa che al momento di Maunder non si vede un bel niente” ed è proprio questo il punto! Il ciclo 24 e certamente il primo di una “serie” di cicli solari deboli, ecco perchè non ne sarei certo che non lo diventi realmente!!

    Comunque ti ringrazio per la bella discussione costruttiva intrapresa. 😉

    Enzo

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  8. Ringrazio anche io enzor e Zambo per la bella discussione intavolata.

    @Lor
    Anche io avevo notato questa “regolarità” nelle oscillazioni dell’attività solare.

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  9. @Skipper51

    Dal Behind sono in arrivo le 3 ex 1589 1597 e 1591. La 1589 e la 1597 sono due plages, quindi al loro interno non contengono macchie, (o almeno non dovrebbero contenerne).
    La 1591 appena ruotata nel lato Farside East potrebbe contenere al suo interno macchie, ma dovrebbe comparire nel lato a noi visibile tra circa 6/7gg.
    Ora secondo due calcoli che ho fatto nei prossimi 7/9gg. potremmo realmente andare in spotless, se il sole come da molti giorni continua a non produrre zone attive.

    Enzo

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  10. @enzor
    Si Enzo, mi sa che c’è davvero questa possibilità. Ma in ogni caso, anche se non si va spotless, avremo macchiette veramente insignificanti: non escluderei un Solar Flux in ulteriore abbassamento appena sopra 90 come valore nei prossimi giorni.

      (Quote)  (Reply)

  11. enzor :@Skipper51
    Dal Behind sono in arrivo le 3 ex 1589 1597 e 1591. La 1589 e la 1597 sono due plages, quindi al loro interno non contengono macchie, (o almeno non dovrebbero contenerne).La 1591 appena ruotata nel lato Farside East potrebbe contenere al suo interno macchie, ma dovrebbe comparire nel lato a noi visibile tra circa 6/7gg.Ora secondo due calcoli che ho fatto nei prossimi 7/9gg. potremmo realmente andare in spotless, se il sole come da molti giorni continua a non produrre zone attive.
    Enzo

    Da qualche mese il Solar Flux sta seguendo un moto oscillatorio, su e giù apparentemente senza soluzione di continuità, almeno per ora. Certo, le oscillazioni possono essere un po più ampie o un po meno, ma per ora non si vede alcuna variazione di rilievo in vista, almeno a giudicare lo Stereo Behind e lo Stereo Ahead.

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  12. Ecco come si presenta questa mattina il sole!! Davvero incredibile!!
    Occhio all’inverno! 😉

    [img=http://www1.picturepush.com/photo/a/11318109/480/11318109.jpg]

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