Archivi giornalieri: 5 Novembre 2012

Soon e Briggs : I fanatici del riscaldamento globale ne prendano atto

Le macchie solari hanno un impatto sul clima.

Per diversi secoli, astronomi imperiali cinesi hanno tenuto una registrazione dettagliata delle macchie solari, ed hanno notato che quando sono presenti più macchie solari il clima è più mite. Nel 1801, il celebre astronomo William Herschel (scopritore del pianeta Urano) ha osservato che, quando c’erano meno macchie, il prezzo del grano saliva. Egli suppose quindi che una minore luce ed un minore calore emesso dal sole porta a raccolti ridotti.

All’inizio del mese scorso, il professor Richard Muller dell’Università della California, del progetto “Berkeley Earth Surface Temperature” (BEST), ha annunciato che nei dati del progetto delle temperature globali terrestri ottenuti di recente, nessun componente dell’attività solare è legato alle temperature. Per il Sig. Muller l’anidride carbonica controlla la temperatura.

Quindi, potrebbe davvero essere vero che la radiazione solare non è più il principale fattore di influenza sul cambiamento climatico? E vero  che l’energia che il sole fornisce alla Terra, guida il nostro clima ? e che quando essa è variata, causa il cambiamento del clima nel corso dei secoli ?

Si consideri il diagramma seguente. Esso mostra alcune relazioni piuttosto sorprendenti tra la radiazione solare e temperature elevate durante il giorno presi direttamente dal progetto Berkeley BEST. La cosa sorprendente che emerge da questa serie di dati, è che la stretta relazione può essere mostrata per grandi aree, come gli Stati Uniti.

Questa nuova immagine della relazione sole-clima ci sta dicendo che il modo in cui il nostro sole raffredda e riscalda la Terra è in gran parte legato alla penetrazione della radiazione solare in arrivo nelle regioni con cielo sereno, senza nuvole. Gli scienziati Harry van Loon e Gerald Meehl, del National Center for Atmospheric Research, in un recente lavoro pongono un forte accento su questo punto fisico e sostengono che l’uso di alte temperature è il test più appropriato per l’ipotesi di connessione tra radiazione solare e temperatura superficiale.

Anche piccoli cambiamenti nella radiazione solare possono avere un forte effetto sulla temperatura e sul clima della Terra. Nel 2005, uno di noi ha dimostrato una correlazione sorprendentemente forte tra la radiazione solare e le temperature nell’Artico negli ultimi 130 anni. Da allora, abbiamo dimostrato correlazioni simili in tutte le regioni circostanti l’Artico, tra cui il territorio degli Stati Uniti e la Cina. La conferma di una relazione sole-temperatura utilizzando solo la serie dei dati delle temperature massime giornaliere degli Stati Uniti aggiunge certamente peso scientifico alla solidità di questa connessione.

Gli stretti rapporti tra gli alti e bassi improvvisi dell’attività solare e la temperatura che abbiamo individuato si verificano a livello locale sulle coste della Groenlandia, a livello regionale nel Pacifico artico e Atlantico settentrionale e per l’intero circolo artico, suggerendo che i cambiamenti nella radiazione solare guidano le variazioni di temperatura in molti settori.

Immagini come queste non possono essere realizzate per temperatura e concentrazione di CO2. Non c’è proprio alcuna corrispondenza stretta tra l’aumento costante della concentrazione atmosferica di CO2 e gli alti e bassi, spesso drammatici, delle temperature superficiali e intorno all’Artico, la Cina e gli Stati Uniti.

Ancora più di recente, in collaborazione con il Prof. David Legates dell’Università del Delaware, siamo stati in grado di fornire una spiegazione esauriente per le apparenti correlazioni sole-clima osservate, che prevedono lo scambio di calore e di umidità tra l’equatore e la regione artica. Inoltre, abbiamo recentemente scoperto una prova diretta che i cambiamenti dell’attività solare hanno influenzato quello che è stato chiamato il “nastro trasportatore” della circolazione delle correnti del grande Oceano Atlantico nel corso degli ultimi 240 anni. Per esempio, l’energia solare “guida” i cambiamenti di temperatura e il volume della produzione di acqua dolce nell’Artico provocando variazioni di temperatura della superficie del mare nell’atlantico tropicale da 5 a 20 anni dopo.

Questi risultati riesaminati, apparsi in diverse riviste scientifiche, rendono difficile sostenere che le variazioni dell’attività solare non siano implicate o giochino un ruolo insignificante nei cambiamenti climatici.

Il segno distintivo della buona scienza è la sperimentazione di ipotesi plausibili che sono supportate o respinte dalle prove. Le prove evidenti nei dati del progetto BEST e in altri dati che abbiamo analizzato è coerente con l’ipotesi che il sole provoca il cambiamento climatico, in particolare nella regione artica, in Cina e negli Stati Uniti. I dati del progetto BEST chiaramente invalidano anche l’ipotesi che la CO2 sia la più importante causa di variazione della temperatura osservate negli Stati Uniti.

Dato l’ampio interesse ed il lavoro, forse a volte eccessivo, per legare l’anidride carbonica al clima, è stato indagato relativamente poco per trovare le connessioni tra sole e clima. La comunità scientifica ha dimostrato la saggezza di Ralph Waldo Emerson, che ha detto:

Il sole splende riscalda e ci illumina e non abbiamo la curiosità di sapere il perché.”

Willie Soon ha studiato il rapporto tra la radiazione solare e il clima terrestre negli ultimi 22 anni. William M. Briggs è un meteorologo statistico ed ex editore associato della rivista Monthly Weather.

Fonte :

www.washingtontimes.com/news/2012/sep/6/global-warming-fanatics-take-note