NB: questo articolo è stato scritto l’8 Dicembre ma è stato deciso, purtroppo, di pubblicarlo molti giorni dopo
Con questo articolo della Rubrica di NIA ci accingiamo a discutere su uno scenario possibile del prossimo inverno.
La particolarità però di questa previsione si basa sull’avversità che io ho nei confronti degli indici teleconnettivi, i quali non servono assolutamente a niente in tutto ciò che riguarda output previsivi, ma servono più che altro a spiegare il quadro di insieme attuale e soprattutto quello passato.
Se quindi analizzare questi indici lo ritengo interessante nel guardare eventi passati risulta del tutto inutile per prevedere eventi futuri, ricordatevi che sono i modelli previsionali che prevedono gli indici e non il contrario, è un concetto che spesso non viene chiarito.
Quindi io mi limiterò a prendere l’indice oceanico ENSO, che misura la variabilità dei fenomeni opposti chiamati El Nino e La Nina, questo perché tale variabilità ha un’influenza importantissima sulle dinamiche atmosferiche della terra nei mesi successivi a tale fenomeno, specialmente per quello che riguarda la stagione invernale.
Quindi ho preso la serie di reanalisi NOAA che parte dal 1948 e ho valutato e classificato le fasi ENSO di ogni pre-inverno, precisamente dei mesi di Ottobre e Novembre, quindi classificando gli inverni successivi in base al tipo di Nino o Nina presenti nei 2 mesi precedenti.
Il fenomeno dell’ENSO è stato classificato in 7 diverse modalità:
Nino West Based
Nino East Based
Nino Central Based
Neutral
Nina West Based
Nina East Based
Nina Central Based
Ogni modalità poi è stata divisa in Debole (che comprende anche la classificazione “Media”) o Forte
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La fase di ciclo ENSO che abbiamo visto negli ultimi 2 mesi è classificabile neutra.
Questo comporta una incredibile difficoltà per tutti i previsori perché un’eventuale spostamento dalla fase neutra nel corso del mese di Dicembre potrebbe cambiare radicalmente le sorti invernali per i mesi di Gennaio ma soprattutto il periodo Febbraio-Marzo
Con questo è quindi chiaro che una previsione basata esclusivamente su questo fenomeno rischia di risultare quasi del tutto nulla se tale condizione dovesse mutare.
Questi sono gli anni che hanno visto un ENSO neutro
1952
1958
1959
1961
1978
1980
1981
1993
Non siamo in grado di fare considerazioni su diverse modalità con le quali la neutralità dell’indice si sia dimostrata e per semplicità di analisi mi sono limitato a considerare tutti gli anni complessivamente.
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Anomalie di Geopotenziali per il Trimestre invernale
Eventuali commenti a questa carta sono decisamente superflui, è chiaro che la tendenza vede un centro-Europa dominato da condizioni di bassi geopotenziali con una disposizione però più favorevole alle zone oltr’alpe, con asse maggiore su Francia e UK
Anche se l’ampiezza di un’eventuale anomalia del genere non esclude nulla.
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Anomalia delle Temperature al suolo
La tendenza è chiara, sarà il nord-Europa a subire le anomalie più importanti, con la Scandinavia in una condizione di Inverno molto freddo
In queste anomalie il mediterraneo viene visto con valori neutri, se non leggermente positivi sui balcani, credo che probabilmente alla fine potrebbe risultare una situazione simile, ma con anomalie tendenti al leggero sotto-media.
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Anomalia delle Temperature in quota
Lo scenario delle anomalie in quota è molto simile a quello che io ritengo più probabile come scenario delle anomalie al suolo.
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Possiamo quindi concludere l’articolo dicendo che l’asse più probabile nel corso dell’inverno sarà quello che vedrà anomalie bariche negative nel centro dell’Europa dove quindi il grosso del freddo sarà portato in zone al nord delle alpi, specialmente in area Scandinava.
Sul mediterraneo l’inverno avrà temperature nella norma, ma presenterà situazioni favorevoli agli ingressi perturbati, quindi piovoso ed anche nevoso, ma difficilmente potrà esserlo nelle zone del sud-italia dato che il freddo farà più fatica a raggiungerle.
FBO
Guarda qui, non c’è mai stata una corrente fredda da nord a sud nel Pacifico costa orientale:
http://weather.unisys.com/surface/sst_anom.gif
http://www.ngdc.noaa.gov/geomag/data/mag_maps/pdf/F_map_mf_2010.pdf
Adolfo Giurfa(Quote) (Reply)
auguri mic!! 😉
alessandro(Quote) (Reply)
saranno stati anche solo 15 giorni, ma hanno fatto eccome la differenza 😀
a grandi linee la previsione basata solo sull’enso non si è allontanata di molto da quello chee è poi successo realmente, però alla fine è il trimestre completo che conta 😉
FBO(Quote) (Reply)
C’è un Niño, ma a latitudine 30 sud?. Sarebbe possibile che sia lì ora passa l’equatore magnetico?
http://weather.unisys.com/surface/sst_anom.gif
Adolfo Giurfa(Quote) (Reply)
io direi di fare un bel complimenti al ciclo enso che per ora ha indirizzato in maniera incredibile l’andamento dell’inverno europeo
FBO(Quote) (Reply)