La Rubrica di NIA: Previsione Inverno 2012/13 sul ciclo ENSO

NB: questo articolo è stato scritto l’8 Dicembre ma è stato deciso, purtroppo, di pubblicarlo molti giorni dopo

 

Con questo articolo della Rubrica di NIA ci accingiamo a discutere su uno scenario possibile del prossimo inverno.

 

La particolarità però di questa previsione si basa sull’avversità che io ho nei confronti degli indici teleconnettivi, i quali non servono assolutamente a niente in tutto ciò che riguarda output previsivi, ma servono più che altro a spiegare il quadro di insieme attuale e soprattutto quello passato.

Se quindi analizzare questi indici lo ritengo interessante nel guardare eventi passati risulta del tutto inutile per prevedere eventi futuri, ricordatevi che sono i modelli previsionali che prevedono gli indici e non il contrario, è un concetto che spesso non viene chiarito.

Quindi io mi limiterò a prendere l’indice oceanico ENSO, che misura la variabilità dei fenomeni opposti chiamati El Nino e La Nina, questo perché tale variabilità ha un’influenza importantissima sulle dinamiche atmosferiche della terra nei mesi successivi a tale fenomeno, specialmente per quello che riguarda la stagione invernale.

Quindi ho preso la serie di reanalisi NOAA che parte dal 1948 e ho valutato e classificato le fasi ENSO di ogni pre-inverno, precisamente dei mesi di Ottobre e Novembre, quindi classificando gli inverni successivi in base al tipo di Nino o Nina presenti nei 2 mesi precedenti.

 

Il fenomeno dell’ENSO è stato classificato in 7 diverse modalità:

Nino West Based

Nino East Based

Nino Central Based

Neutral

Nina West Based

Nina East Based

Nina Central Based

 

Ogni modalità poi è stata divisa in Debole (che comprende anche la classificazione “Media”) o Forte

La fase di ciclo ENSO che abbiamo visto negli ultimi 2 mesi è classificabile neutra.

Questo comporta una incredibile difficoltà per tutti i previsori perché un’eventuale spostamento dalla fase neutra nel corso del mese di Dicembre potrebbe cambiare radicalmente le sorti invernali per i mesi di Gennaio ma soprattutto il periodo Febbraio-Marzo

Con questo è quindi chiaro che una previsione basata esclusivamente su questo fenomeno rischia di risultare quasi del tutto nulla se tale condizione dovesse mutare.

Questi sono gli anni che hanno visto un ENSO neutro

1952

1958

1959

1961

1978

1980

1981

1993

 

Non siamo in grado di fare considerazioni su diverse modalità con le quali la neutralità dell’indice si sia dimostrata e per semplicità di analisi mi sono limitato a considerare tutti gli anni complessivamente.

Anomalie di Geopotenziali per il Trimestre invernale

 

 

Eventuali commenti a questa carta sono decisamente superflui, è chiaro che la tendenza vede un centro-Europa dominato da condizioni di bassi geopotenziali con una disposizione però più favorevole alle zone oltr’alpe, con asse maggiore su Francia e UK

Anche se l’ampiezza di un’eventuale anomalia del genere non esclude nulla.

Anomalia delle Temperature al suolo

 

 

La tendenza è chiara, sarà il nord-Europa a subire le anomalie più importanti, con la Scandinavia in una condizione di Inverno molto freddo

In queste anomalie il mediterraneo viene visto con valori neutri, se non leggermente positivi sui balcani, credo che probabilmente alla fine potrebbe risultare una situazione simile, ma con anomalie tendenti al leggero sotto-media.

Anomalia delle Temperature in quota

 

 

Lo scenario delle anomalie in quota è molto simile a quello che io ritengo più probabile come scenario delle anomalie al suolo.

Possiamo quindi concludere l’articolo dicendo che l’asse più probabile nel corso dell’inverno sarà quello che vedrà anomalie bariche negative nel centro dell’Europa dove quindi il grosso del freddo sarà portato in zone al nord delle alpi, specialmente in area Scandinava.

Sul mediterraneo l’inverno avrà temperature nella norma, ma presenterà situazioni favorevoli agli ingressi perturbati, quindi piovoso ed anche nevoso, ma difficilmente potrà esserlo nelle zone del sud-italia dato che il freddo farà più fatica a raggiungerle.

 

FBO

 

26 pensieri su “La Rubrica di NIA: Previsione Inverno 2012/13 sul ciclo ENSO

  1. fbo, l’analisi per la prima parte dell’inverno è esatta. Molto freddo nell’europa centro- settentrionale, molta pioggia in Italia.
    Mi dispiace non aver letto l’articolo quando è stato dato alla redazione.
    Grazie.

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  2. dato che l’hai postato sul mtg forum, volevo dirti che già ti stanno piovendo addosso critiche perchè hai fatto una previsione usando solo usando l’enso e nn anche la qbo…

    Simon

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  3. solite manfrine.
    lo scopo della previsione serve appunto a valutare le possibili interazione tra il clima invernale europeo e l’enso.
    per cui tengo in considerazione apposta solo quello.

    (questo non significa che non ci siano fenomeni di confondimento)

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  4. cmq tornando all’articolo, se ci si basasse solo sull’enso, la situazione in italia nel prossimo inverno nn sarebbe quindi delle migliori…fortuna che però altri fattori incidono!

    uno su tutti la qbo-!

    premesso questo Fabio, nn ho ancora capito se a te quindi degli altri indici teleconnettivi proprio nn interessa nulla, nel senso che per te basta solo l’enso per fare un forecast previsionale…

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  5. no, figuriamoci se basta solo l’enso, ma siccome io non sopporto quellio che fanno previsioni basandosi sugli indici teleconnettivi ho deciso di valutare (come fatto l’anno scorso) quanto possa incidere il solo ENSO

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  6. La gente che critica Fabio non ha per nulla capito il senso del suo lavoro….un grande esperimento da portare avanti tutti gli anni….approposito, alla fine di ogni inverno vedi di annotarti i risultati e fra una decina d’anni ci risentiamo….. 😆 😆

    L’unica cosa che forse ha sbagliato è uscirsene con quella frase….anzi tutto perchè andrebbe certamente contestualizzata e meglio spiegata (ad esempio dicendo quali sarebbero questi indici che non servono), e poi perchè ci sono altri indici che incidono eccome (tra i quali il tasso di innevamento sul comparto euro-asiatico, oltre che i ben noti QBO, sole ecc….)….

    Infine do un mio contributo ricordando che la “letteratura” ci insegna che molto difficilmente da queste situazioni di Nino WP riesce a partire una Nina, per ragioni di natura termodinamica-energetica….nella maggior parte dei casi si permane sulla neutralità con le anomalie positive più concentrate sul Pacifico occidentale (ramo ascendente della cella di Walker in una via di mezzo tra Nino e Nina)…..non è un caso che vengono definiti come “fenomeni anomali”…..la dimostrazione perfetta di ciò sono proprio i forecast (tra cui il gettonato Cfs v2) che da mesi non ci stanno capendo una beata minchia, sbagliando continuamente previsione….e questa situazione attuale è tutt’altro che sfavorevole alla causa europea….

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  7. Riccardo :La gente che critica Fabio non ha per nulla capito il senso del suo lavoro….un grande esperimento da portare avanti tutti gli anni….approposito, alla fine di ogni inverno vedi di annotarti i risultati e fra una decina d’anni ci risentiamo…..
    L’unica cosa che forse ha sbagliato è uscirsene con quella frase….anzi tutto perchè andrebbe certamente contestualizzata e meglio spiegata (ad esempio dicendo quali sarebbero questi indici che non servono), e poi perchè ci sono altri indici che incidono eccome (tra i quali il tasso di innevamento sul comparto euro-asiatico, oltre che i ben noti QBO, sole ecc….)….
    Infine do un mio contributo ricordando che la “letteratura” ci insegna che molto difficilmente da queste situazioni di Nino WP riesce a partire una Nina, per ragioni di natura termodinamica-energetica….nella maggior parte dei casi si permane sulla neutralità con le anomalie positive più concentrate sul Pacifico occidentale (ramo ascendente della cella di Walker in una via di mezzo tra Nino e Nina)…..non è un caso che vengono definiti come “fenomeni anomali”…..la dimostrazione perfetta di ciò sono proprio i forecast (tra cui il gettonato Cfs v2) che da mesi non ci stanno capendo una beata minchia, sbagliando continuamente previsione….e questa situazione attuale è tutt’altro che sfavorevole alla causa europea….

    Riki, aspetto cn ansia che ti sblilanci su questo famigerato possibile split del VP con prima decade di gennaio da urlo… 🙂

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  8. Vado OT: oggi è il compleanno di Michele!

    tanti auguri vecio, e grazie per tutto quello che stai facendo per NIA!!!

    Simon 😉

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  9. @ Simon
    Non ci provare, sai bene che mi sono “sbilanciato” già da tempo….. a dirla tutta la prima volta che parlammo di possibile split tra fine dicembre ed inizio gennaio era a intorno a metà a novembre….
    comunque è davvero troppo presto….insieme ad alcuni big (tra cui Cloover ed even) abbiamo già formulato diverse ipotesi e stiamo monitorando attentamente la situazione…..tra l’altro la possibile azione combinata delle due onde che abbiamo ipotizzato per inizio gennaio (e che ora Gfs comincia ad annusare) non è affatto detto che porti allo split (MMW split)….è possibile che questa porti inizialmente ad una forte irruzione continentale senza che il VP venga eccessivamente danneggiato….lo split lo vedo realizzabile in una fase immediatamente successiva (metà gennaio grosso modo)….
    insomma, come detto da molto tempo, le prospettive per gennaio sono abbastanza interessanti……

    P.S.
    Tanti auguri Michele….sei grande…..

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  10. ice2020 :
    Vado OT: oggi è il compleanno di Michele!
    tanti auguri vecio, e grazie per tutto quello che stai facendo per NIA!!!
    Simon

    Auguuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. !!!!!!!!!!!!!!

    ( miiii mi si anchilosa il dito, non c’e’ mica l’auto repeat sull’ ipad.. )

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  11. fano :

    Auguri Michele!!!

    Ciao Michele,
    mi associo agli auguri !
    Ma quanti sono ? Vabè domanda inopportuna.

    @Fabio e @Riccardo

    Mi pare che parecchio tempo fa si fosse già parlato di sta cosa degli indici di teleconnessione. Dire che non valgono nulla è un po’ forzoso, poiché questi hanno carattere descrittivo e pertanto raccontano una storia passata. Storia che non determina di certo il futuro, ma da cui si può dedurre un insieme di caratteristiche.
    Per questo, poiché ognuno descrive un pezzetto di qualcosa (seppur con rilfessi – o per meglio dire pesi – differenti nello schema atmosferico perlomeno emisferico), trattarli singolarmente è di certo riduttivo e rende più sfumata la valenza delle eventuali deduzioni su specifiche influenze climatiche.

    Nonostante ciò l’esercizio espresso in questo articolo lo trovo davvero interessante dal punto di vista didattico, così come didatticamente interessanti sono le analisi sulle vicende stratosferiche di Riccardo & al.

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  12. @FBO
    Io penso che l’articolo di FBO vada letto in termini innanzi tutto “macro”: quando l’ENSO si comporta in un certo modo, allora c’è un’alta probabilità che l’inverno europeo sia di un certo tipo.

    Quanto alla questione “micro” che ci interessa più da vicino, cioè l’inverno italiano, credo intervengano altri elementi, ben più difficilmente prevedibili a lungo termine: ad esempio la tenuta della parte meridionale del blocco anticiclonico azzorriano, ma anche dove si formano e come si muovono le depressioni nel Mediterraneo che fungano da attrattore per l’aria fredda, e poi l’orografia.

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  13. Sempre molto interessanti questi tuoi articoli Fabio, tra l’altro non son particolarmente daccordo sul fatto che hai “cannato” la previsione dello scorso inverno perchè anche se è vero che non hai centrato febbraio (15 giorni in definitiva) è anche altrettanto vero che per la restante parte dell’inverno non ti sei allontanato di molto dal “bersaglio” 😉
    Mi accodo colpevolmente in ritardo agli auguri a Michele! Se non erro son 38 vero? (o 83 😀 )
    Bruno

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  14. auguri michele! … qualcuno ha notato l’ultimo piccolo solare? dimezzato rispetto agli altri anche se stanno comparendo due piccole macchie nell’emisfero nord, sembra che qualcosa stia cambiando dal solito sali scendi.

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