Indici meteo-climatici di Marzo-Aprile 2013 e prospettive meteo-climatiche primaverili

Introduzione

Di seguito si riportano i principali indici climatici e se ne discute brevemente il significato e le conseguenze sul tempo e sul clima dell’Europa e dell’Italia.

La legenda relativa ai seguenti (e molti altri) indici è disponibile al link http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3, peraltro già riportato nel forum Meteo.

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Gli indici: i valori del mese precedente

Tra parentesi sono riportati i valori del mese precedente

ENSO (El Niño Southern Oscillation, ad oggi neutralità, MEI index): (-0,163) -0,171

PDO (Pacific Decadal Oscillation): (-0,43) –0,63

AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation): (+0,147) +0,188

QBO30 (quasi Biennal Oscillation alla quota di 30Hpa): (-1,24) +2,85

QBO50 (Quasi Biennal Oscillation alla quota di 50Hpa): (-8,66) -8,32

MJO (Madden-Julian Oscillation): attualmente è in fase 5, in procinto di passare in fase 6, ma con intensità davvero ridotta, tanto da essere probabilmente poco significativo.

– L’ITCZ, nuovamente significativo per il nostro emisfero dall’inizio di Aprile, mostra un sopramedia nel settore centrale e un sottomedia nell’estremo settore orientale; per il resto risulta in media.

Commento indici

– l’ENSO ad aprile ha mostrato comportamenti differenziati da zona a zona dell’Oceano Pacifico:

  • in zona 1+2 (a ridosso delle coste sudamericane), attualmente appare in sviluppo un evento di Nina, finora non atteso nella sua intensità attuale
  • in zona 3, 3,4 3 4, invece, si osserva una lieve positività, in sostanza un debolissimo Nino, più evidente in zona 3.4 (peraltro la più estesa).

Le previsioni NOAA per i prossimi mesi mostrano una certa fatica a seguire le ultime rilevazioni dell’evento e continuano a mostrare una sostanziale tendenza al prolungamento della fase di neutralità. Tuttavia, l’esperienza suggerisce di attendere almeno la prossima rilevazione mensile prima di trarre conclusioni in tal senso, in quanto non si esclude una “ritaratura” delle previsioni stesse in seguito agli sviluppivcitati sopra.

– La PDO permane negativa, come da comportamento ciclico (è divenuta negativa qualche anno addietro e resterà tale per diversi
anni) ed oscilla, talvolta aumentando, talvolta diminuendo (come adesso, dopo qualche mese di incremento); sta più che mai confermando il suo ruolo “moderatore”; lo si è osservato nel caso dell’evento di Nino conclusosi “prematuramente” all’inizio dello scorso autunno. Al link seguente è riportato il grafico storico della PDO: http://jisao.washington.edu/pdo/img/pdo_latest.jpeg

– L’AMO si conferma in territorio positivo. Al link seguente è riportato il grafico storico dell’AMO http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2011/12/november_2011_amo.jpg Tale indice risulta di dubbia interpretazione in termini climatici, se non nel lungo termine (decenni) dopo un cambio di segno.

– La QBO30 è tornata in territorio positivo, per la prima volta da Luglio 2011. Le statistiche dal 1979 ad oggi indicano una permanenza in territorio positivo compresa tra gli 11 ed i 16 mesi, dunque un ritorno in territorio negativo compreso tra Febbraio e Luglio 2014.

– La QBO50, dopo il valore minimo di dicembre, sta lentamente risalendo verso la neutralità. Le statistiche, disponibili dal 1979
ad oggi, indicano che l’indice può permanere in fase negativa fino ad un massimo di 18 mesi. Attualmente la negatività dura da 14 mesi (Febbraio 2012), dunque al più il passaggio in fase positiva avverrà entro la prossima estate.

Come segnalato in precedenza, in base alle osservazioni ENSO NOAA, la prolungata neutralità sta volgendo in Nina nel settore oceanico orientale, mentre altrove permangono condizioni comprese tra neutralità e Nino molto debole. Le anomalie sottosuperficiali di temperatura possono fornire una prima valida indicazione di quanto probabilmente accadrà nel prossimo futuro.
La figura successiva si può reperire al seguente link http://www.bom.gov.au/cgi-bin/wrap_fwo.pl?IDYOC007.gif,

Rispetto ai mesi precedenti (Gennaio, Febbraio e Marzo), le persistenti anomalie negative nel comparto oceanico centro-orientale si sono estese verso ovest. In quello occidentale, le anomalie positive, tuttora presenti, si sono parzialmente ritratte verso ovest. In
sostanza, la rilevazione non chiarisce se nei prossimi mesi si avvierà un evento di uguale segno (Nino o Nina) in tutto il comparto oceanico. Anzi, essa testimonia di un perdurante equilibrio tra anomalie di segno opposto, che non sembra ancora risolversi a favore dell’una o dell’altra.

Si nota, inoltre, che le anomalie negative, così come quelle positive, presentano tuttora una ridotta tendenza all’emersione. Tale fenomeno trova riscontro nell’immagine successiva, quella relativa alle anomalie di temperatura superficiale nell’Oceano Atlantico.

Si osserva, infatti, da est ad ovest, una continua alternanza tra deboli anomalie negative e positive, tranne che nell’estremo settore orientale, a ridosso delle coste sudamericane, dove le anomalie negative sono più marcate.

http://www.ospo.noaa.gov/Products/ocean/sst/anomaly/index.html

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La primavera 2013

I prossimi giorni

I giorni attorno al ponte del 25 aprile, vedranno condizioni di tempo variabile: inizialmente instabile al Nord e variabile altrove, specie al Centro; poi interverrà un temporaneo miglioramento, cui seguirà un nuovo possibile peggioramento dopo la fine della settimana del 25. Le temperature, dopo una prima discesa, risaliranno anche di molto (una sorta di prefrontale piuttosto caldo e duraturo) e poi probabilmente scenderanno di nuovo. Insomma, un classico andamento di tipo primaverile. L’immagine seguente è relativa a metà giornata di giovedì 25, alla quota di 850 Hpa:

Nell’immagine, si nota bene l’alta pressione sull’Europa Centro-orientale e sull’Italia, propaggine di quella delle Azzorre e il primo accenno di temporanea rimonta calda sull’Italia, che vedrà ad occidente un successivo affondo ben più freddo nei giorni immediatamente seguenti.

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Possibile evoluzione successiva (maggio)

I possibili scenari di inizio maggio cominciano a delinearsi, sia pure con qualche margine di incertezza: i saliscendi di AO e NAO suggeriscono un’alternanza di fasi meteo tra loro differenti, se non opposte, pur nel contesto di una stagione in media pienamente primaverile. Dunque caldo africano, poi fresco atlantico, poi alta pressione sull’Europa, quindi possibile discesa artica ad occidente e caldo prefrontale più ad est e poi chissà cos’altro, magari di nuovo anticiclone africano.

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Ciò è confermato, almeno per ora, dall’esame della precedente mappa delle anomalie superficiali oceaniche: si nota che al momento non sono presenti anomalie fredde presso le coste africane occidentali, anche se non è escluso possano comparire nel prossimo futuro, in seguito a qualche affondo nord atlantico e/o per fenomeni sottosuperficiali non ancora ben noti. In sostanza, per ora non si vede la formazione di una “lacuna barica” al largo delle coste portoghesi, che in passato ha favorito tante volte intense e durature spinte calde africane verso il Mediterraneo e l’Italia. Tuttavia, la partenza sopramedia dell’ITCZ in qualche misura ha favorito la rimonta calda verso il Mediterraneo.

In sostanza, al momento possiamo ragionevolmente confidare in un decorso stagionale abbastanza normale, senza troppi eccessi, pur nella fisiologica alternanza tra fasi più calde e fasi più fresche. Ma non illudiamoci si tratti di una situazione già consolidata ed immutabile fino al termine della stagione.

 

FabioDue

29 pensieri su “Indici meteo-climatici di Marzo-Aprile 2013 e prospettive meteo-climatiche primaverili

  1. Ciao Fabio, ripreso dall’abbuffata ?

    Cmq al momento nn ne sono sicuro, ma ho come l’impressione che invece il solito schema falla atlantica attira rimonte africane nel mediterraneo sarà il leit motiv anche della prossima stagione calda, maggio compreso…avremo modo di riparlarne!

    simon

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  2. appena sento dire in televisione o su meteo.it che questo mese d’aprile è stato il più caldo degli ultimi n anni lo cerco e lo sputo!! haahahah

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  3. torna la neve in gran bretagna i primi di maggio.. una -6 che si spingerà forse sino alla normandia… ieri sera guardavo le carte ed era invece verso il belgio nord germania e danimarca..ECMWF .. mentre GFS ridimensiona verso freddo ma non neve per i primi di maggio.. questo riguarda il mare del nord… dovrebbe essere caldo in italia invece… ma nulla di sahariano… non ha ricevuto alcun apporto di potenziali questo inverno.. il giochino anni 1990 e 2000 si è rotto… anzi sembra un ponte tra Hp europeo e Hp sahariano a scaldarci .. temporaneamente.. classica configurazione natalizia da anni 90.. lol

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  4. ice2020 :Ciao Fabio, ripreso dall’abbuffata ?
    Cmq al momento nn ne sono sicuro, ma ho come l’impressione che invece il solito schema falla atlantica attira rimonte africane nel mediterraneo sarà il leit motiv anche della prossima stagione calda, maggio compreso…avremo modo di riparlarne!
    simon

    Ciao Simon, sì, a fatica ed a forza di insalatine ce l’ho fatta 🙂

    Non so davvero dirti se maggio ci porterà di nuovo il caldo africano e per quanto tempo.
    Al momento vedo che i principali indici meteo-climatici non lasciano intravvedere sviluppi del genere.
    Però nella rubrica sottolineo che l’andamento attuale non esclude affatto sviluppi futuri che ora non sono visibili e forse nemmeno prevedibili: l’ITCZ ha subito mostrato un sopramedia (e l’ha confermato in entrambe le prime due decadi del mese) nel settore centrale che ha favorito sicuramente la prima incursione africana della stagione e potrebbe ancora giocare un ruolo in questo senso. Peraltro, lo stesso ITCZ è rimasto sottomedia in gran parte dell’Africa.

    Dunque calma e gesso, un passo alla volta.

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  5. @ice2020
    falla atlantica ovvero islandese fuso con il canadese..
    http://www.ssd.noaa.gov/PS/TROP/Basin_Atlantic.html

    le rimonte africane da quel poco che ho capito sono tutte deviate sulla sicilia grecia ed est europa… mentre l’Hp europeo continua a propagarsi sulla mitteleuropa. Hp delle azzorre lambisce la corsica e sardegna.. e tende a fare roccaforte sulla penisola iberica stabilizzando i geopotenziali. ITCZ conta fino ad un certo punto.. questo Hp europeo si scalda piano piano, poi ti dicono che è sahariano mentre di sahariano arriva solo l’aria che viene attirata dalla differenza geopotenziale.

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  6. Intanto situazione bloccata per giorni e giorni cn goccia iberica stazionaria!

    gran piogge al NW, secco e gran caldo sul resto d’Italia, adriatiche in primis!

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  7. @ice2020

    Ciao Simon questi sono gli “spaghi” previsti per Milano:

    Tieni presente che nella mia stazione meteo di Cernusco sul Naviglio ho già 115 mm per il mese di Aprile e 470 mm come accumulo annuo.

    Credo che entro fine mese supererò i 500 mm annui.
    Per la mia zona la media delle precipitazioni è circa 1000 mm. annui

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  8. Luke73 :
    Insomma, una primavera piuttosto “normale”, FabioDue… grazie sempre dei tuoi precisi aggiornamenti.

    clima normalissimo era molto tempo che non si vedevano le stagioni… per ora unica anomalia dicembre-gennaio 2012/13, in parte.
    importante è stabilire il ruolo del ITCZ. ho notato la scorsa stagione che Hp sahariano viene scosso facilmente da questo flusso tropicale.. porta piogge intense sull’africa atlantica occidentale. http://www.sat24.com/en/wa e caldo intenso sull’europa mediterranea.

    visto che l’Hp delle azzorre sta deviando sul nord africa il flusso perturbato atlantico. infatti possiamo vedere come un canale di bassa pressione attorno Hp delle azzorre. che scorre cosi facilmente grazie anche all’apertura di una falla atlantica.. questo discosta verso est Hp sahariano che è costretto sempre più verso il medioriente.. (forse tra anni o secoli nessuno lo può sapere) ma.. mano a mano che verrà spinto verso sud-est verso il corno d’africa e verso l’oceano indiano.. ciclo24 permettendo.. inizierà una nuova fase fredda, forse glaciazione per l’emisfero boreale.. questa fase fredda è già partita da tempo nell’emisfero australe, in antartide.

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  9. FabioDue :

    piero :othttp://principia-scientific.org/supportnews/latest-news/163-new-discovery-nasa-study-proves-carbon-dioxide-cools-atmosphere.html#.UVYwRz4bXF4.facebook

    Insomma il contrario di quello che sapevamo? Boh, ormai se ne sentono di tutti i colori…..

    Beh, in realtà la CO2 nell’alta atmosfera, dove non c’è più convezione ma solo radiazione, quella sicuramente raffredda, in quanto più ce n’è più c’è emissione verso lo spazio.
    La CO2 sotto la tropopausa invece, quella è più dibattuta 😉

    Kjai

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  10. @Kjai

    si però, più ce n’è e più la radiazione, se riflessa verso lo spazio, non arriva al suolo..mancando l’approvvigionamento di calore, come farebbe la temp ad aumentare??

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  11. Per il momento sembra proprio una primavera “vera”: fasi a prevalente carattere piovoso si alternano a quelle di bel tempo, quelle di clima fresco (in taluni casi ancora freddino!) a quelle di caldo (senza per il momento dover scomodare l’Africa)…
    Vedremo nel corso dell’avvicinamento all’estate come proseguirà…
    Bruno

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  12. Luke73 :Insomma, una primavera piuttosto “normale”, FabioDue… grazie sempre dei tuoi precisi aggiornamenti.

    Speriamo, ho precisato, che continui così per tutto il mese di maggio, sia pure tra alti e bassi, come peraltro si conviene ad una primavera “classica”.

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  13. apuano70 :Per il momento sembra proprio una primavera “vera”: fasi a prevalente carattere piovoso si alternano a quelle di bel tempo, quelle di clima fresco (in taluni casi ancora freddino!) a quelle di caldo (senza per il momento dover scomodare l’Africa)…Vedremo nel corso dell’avvicinamento all’estate come proseguirà…Bruno

    Beh, l’Africa un po è già stata scomodata e lo sarà ancora, sia pure per pochi giorni. Ma ci può stare. L’importante è che non si formi la famigerata lacuna barica ad ovest di Spagna e Portogallo. Altrimenti sì che sarebbero dolori…..

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