Archivi giornalieri: 30 Maggio 2013

La Rubrica di NIA: Tornado F5 del 25 Luglio 1930 in Veneto, nubifragi violenti in Piemonte, allagamenti nel Biellese

Cronache e Immagini tratte dal quotidiano La Stampa

 

 

LA STAMPA 25 LUGLIO 1930

IL MALTEMPO IN ITALIA ED ALL’ESTERO – UNA TROMBA D’ARIA IN PROVINCIA DI TREVISO – 24 MORTI E UN CENTINAIO DI FERITI – ALCUNE CASE ABBATTUTE

TREVISO – 24 NOTTE

Verso le ore 11 di oggi si è scatenata una violentissima tromba d’aria che ha percorso una vasta zona della provincia di Treviso.
Secondo gli accertamenti, i morti sono 24 e i feriti un centinaio, parte dei quali trasportati negli ospedali di Treviso e Montebelluna e parte medicati sul posto. A Segusino verso la stessa ora, uno spaventoso uragano di vento vorticoso ha attraversato il Piave, ha abbattuto tutte le case trovate sul percorso, sradicando piante e pali, e lasciando il terreno cosparso di rottami. Sono stati divelti tutti i grossi platani per oltre 200 metri della strada provinciale, i fili telefonici e telegrafici, sono stati strappati, le masserizie delle case abbattute asportate dal vento o sepolte sotto le macerie come pure la maggior parte del bestiame.
A Oderzo, sono state abbattute 10 case coloniche; gravi danni alle piangioni e al bestiame, f ortemente danneggiata anche la centrale Idroelettrica, otto operai che erano su un armatura sono stati lanciati a una cinquantina di metri di distanza.
In località Godega, sono state abbattute 40 case, dei mobili di esse sono stati trovati a distanza di circa 200 metri, nel paese di Selva ben poco è rimasto in piedi; la tromba si è abbattuta su numerose case coloniche e ha divelto i pali della luce.
La chiesa è quasi completamente distrutta, sono rimasti in piedi solo l’altare maggiore, il coro e il campanuile; il resto, compreso il nuovo organo che doveva essere inaugurato in questi giorni è stato distrutto. A Giavera vi sono 7 case distrutte e cinque feriti non gravi. A Bavaria 30 case sono state distrutte. Anche Sovilla è gravemente danneggiata; tutte le case del centro sono in parte abbattute e in parte scoperchiate; la canonica è lesionata, il Ciclone è passato anche su quasi tutto il Friuli danneggiando le campagne specie a Sacile, i fiumi sono ingrossati. A Belluno dopo una giornata di pioggia il ciclone si è scatenato nella mattinata recando gravi danni alle campagne. Esso ha avuto origine nella bassa vallata del Piave e ha risalito il corso del fiume, abbbattendosi sulla zone dell’Ardo, del Castianese e del Comune di Ponte delle Alpi. Il forte vento uraganico ha sradicato alberi e ha scoperchiato parecchie case coloniche.

LA STAMPA 25 LUGLIO 1930 – CIMINIERA DI FILANDA ABBATTUTA A CREMONA UNA OPERAIA UCCISA E SETTE FERITE – CREMONA –

Stamane il cielo era andato oscurandosi sempre più finchè verso le 10,45 si scatenava un acquazzone violentissimo e contemporaneamente un vento così forte da scuotere le case mandando in frantumo molti vetri e facendo crollare qua e la calcinacci.

Fortunatamente la tromba d’aria è durata qualche minuto soltanto, ma ciò è bastato per causare una grave sciagura, una ciminiera della filanda di proprietà dei fratello Dall’Orto di Milano, postia in una via periferica è crollata per circa 9 metri abbattendosi su uno dei reparti di filatora, travolgendo il capannone della caldaia e sfondando un tratto del tetto della sala delle bacinelle, nella quale 163 operaie attendenvano al consueto lavoro. La scena di terrore che seguì è facilmente immaginabile. Le operaie si precipitarono in cortile urlando di spavento mentre alcune di essere rimanevano sotto le macerie. La ciminiera crollata, alta 15 metri, era stata ricostruita circa 2 anni fa dopo cioè che era stata abbattuta durante il ciclone del luglio del 1927. Le raffiche del vento sono state così violente da sciantare grossissimi rami dei vetusti alberi del viale Regina Margherita, tanto da ingombrare il viale stesso e determinare la sospensione del traffico per mezz’ora.

LA SCORRIBANDA DI UN FULMINE IN MUNICIPIO, PER STRADA, IN UNA STALLA

Oggi verso mezzogiorno, mentre imperversava un furioso temporale, un fulmine è penetrato nel Municipio di Baveno, investendo il capoguardia, che si è salvato gettandosi al suolo con mirabile sangue freddo. Dopo aver visitato tutti gli uffici comunali, provocando qua e là dei corti circuiti, il fulmine è uscito sulla strada. Sulla via ha investito certo Giovanni Albertani, gettandolo a dieci metri di distanza. Il poveretto se la cavò con grande spavento e con una gamba ammaccata, quindi il fulmine concludeva la sua pericolosa scorribanda penetrando in una stalla e uccidendo una mucca.

GRANDINE NEL TORTONESE E NELL’ACQUESE – TORTONA –

Verso le 22 di ieri si è scatenato sulla città un impetuosissimo vento, durato tutta la notte, e che recò gravi danni ai frutteti delle valli del Gure e del Curone. Questa mattina, poi, un furiosissimo temporale si è abbattuto sulla città ed ha durato tutta la giornata. Sono segnalate dall’alto Tortonese grandinate. La temperatura si è fatta autunnale.

ACQUI

Verso le 21 di ieri un terribile vento ha imperversato sulla città, schiantando alberi, strappando fili elettrici, crescendo di veemenza fino alle prime ore del mattino, finchè si risolse in pioggia. Dopo qualche ora, un violento temporale con grossi chicchi di tempesta, si è abbattuto sulla città e dintorni causando gravi danni.

COMIGNOLI ABBATTUTI AD ALESSANDRIA

Alessandria, l’inclemenza del tempo, è da alcune settimane, pressochè costante. La temperatura è diventata autunnale. Bufere di vento si sono avute stamane ed nel pomeriggio. Alcuni comignoli sono stati abbattuti in piazza Genova, per fortuna senza danni alle persone. Due temporali si sono scatenati nelle campagne vicine. L’acqua, mista a grossi chicchi di grandine, è caduta abbondante.
Per ora, fortunatamente non si hanno notizie di danni sensibili alle campagne.


18 GRADI A VALENZA

Violenti temporali con raffiche di pioggia e di vento si sono registrate nella giornata di oggi su tutto il Valenzano.
La temperatura è scesa di oltre dieci gradi, stazionando sui 18 gradi sopra lo zero.

OPERAI ASSEDIATI DELL’ALLAGAMENTO IN PARECCHI OPIFICI BIELLESI

La popolazione della regione toccata dal torrente Sessera nella vallata Coggiola, Pray o Planceri, ha vissuto stamane per oltre due ore, momenti di angoscia e di terrore dovuti all’infuriare impressionante del maltempo.
Poco dopo le ore 8 il cielo si è coperto di una densa nuvolaglia ed ha cominciato a cadere una pioggia torrenziale.
Le strade si sono subito cambiate in altrettanti torrenti; le cantine e i piani terreni sono stati allagati. Il torrente Sessera ha straripato ed allagato stabilimenti e case, seminando terrore e danni. In molti opifici di Pianceri, visto il pericolo, gli operai sono fuggiti in tempo, riparando, sotto la pioggia torrenziale, sulle alture circostanti. In qualche altro stabilimento la fuga degli operai è stata preclusa dall’improvviso allagamento, e molti lavoratori si sono salvati fuggendo dai saloni attraverso le finestre e i tetti.
Molte case private, già allagate, sono state rese pericolanti dalla furia dell’innondazione. Il salvataggio di alcune persone progioniere dell’allagamento è stato quanto mai movimentato. Nello stabilimento Togna in Pianceri le acque del Sessera hanno invaso i saloni di lavorazione. Un gruppo di operai si è trovato in un attimo circondato dall’acqua, e anche in pericolo di annegare.
La presenza di spirito dei dirigenti ha valso ad evitare gravi guai. Tutti gli operai furono salvati attraverso le finestre. Il titolare della ditta, che aveva voluto rimanere fra gli operai per assistere di presenza al salvataggio, ha corso un serio pericolo di annegare, ma venne a sua volta salvato dai dipendenti accorsi in suo aiuto. I danni sono notevoli, perchè la furia delle acqua, ha anche asportato delle materie prime. Pure a Pray e a Coggiola si lamentano parziali allagamenti, ma in minore proporzione che a Pianceri. Nel torrente Sessera, alcuni Renaioli travolti all’improvviso dalla piena hanno potuto salvarsi a stento, gettandosi a nuoto in acqua. Non si lamentano fortunatamente vittime umane. I danni sono però ingenti.

 

Ricerca e Trascrizione a cure di:  Davide Mua

Cronache Tratte dal quotidiano:  La Stampa