Archivi giornalieri: 10 Giugno 2013

E-Cat: Test indipendenti confermano, COP = 5.6 ± 0.8

Colgo le ripetute segnalazioni lasciate dal nostro @ab2010 nella sezione “Scienza&Gw“, per comunicarvi che un recente test indipendente su l’E-Cat, condotto in Svezia, sembrerebbe confermare un output energetico maggiore dell’input.

Innanzitutto ricordiamo che cosa è “l’E-Cat ” e come funziona il dispositivo dell’ingegnere italiano Andrea De Rossi :

L’E-Cat è una macchina che produce calore attraverso un processo nucleare a bassa energia, detto “volgarmente” fusione fredda. Una tecnica che genera energia a temperature molto più basse da quelle di fusione nucleare, allo stesso tempo in maniera più semplice e sicura. L’idea della fusione fredda viene dal lavoro di Martin Fleischmann: le sue tecniche sono state oggetto di esperimenti in tutto il mondo, sempre discussi.

Il riassunto del documento scientifico pubblicato su Arxiv  :

http://arxiv.org/abs/1305.3913

http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1305/1305.3913.pdf

Indicazione di una anomala produzione di energia termica in un dispositivo reattore

Un’indagine sperimentale sulla possibile produzione anomala di calore in un particolare tipo di tubo reattore denominata E-Cat HT viene effettuata. Il tubo reattore viene caricato con una piccola quantità di polvere di nichel idrogeno caricato più alcuni additivi. La reazione viene principalmente per effetto del calore dalle bobine resistenza all’interno del tubo reattore. Misurazione del calore prodotto è stata eseguita con telecamere ad alta risoluzione imaging termico, registrando dati ogni secondo dal tubo reattore caldo. Le misurazioni di potenza elettrica sono state effettuate con una grande larghezza di banda analizzatore di potenza trifase. I dati sono stati raccolti in due prove sperimentali della durata di 96 e 116 ore, rispettivamente. Una produzione anomala di calore è stato indicato in entrambi gli esperimenti. L’esperimento 116 ore comprendeva anche una calibrazione del set-up sperimentale, senza la carica attivo presente nel E-Cat HT. In questo caso, il calore supplementare è stato generato al di là del calore atteso dall’ingresso elettrico. Computerizzata volumetrica e densità di energia gravimetrica sono risultati decisamente superiori a quelli di qualsiasi sorgente chimico noto. Anche per le ipotesi più conservative per quanto riguarda gli errori nelle misurazioni, il risultato è ancora un ordine di grandezza maggiore rispetto alle fonti energetiche convenzionali.

Strumento impostato per il test. Da sinistra a destra: i due portatili che si collegano alle telecamere IR, che inquadrano da l'alto (vale a dire la base) della E-Cat HT2 e uno dei suoi lati, rispettivamente, più la telecamera, e il PCE-830. L''E-Cat HT2 è appoggiato su dei montanti in metallo e le due telecamere a infrarossi su treppiedi.

In rete ho trovato anche le prime critiche al test condotto in svezia :

http://www.ecoblog.it/post/68761/e-cat-test-davvero-indipendente-i-dubbi-rimangono

(1) Dopo essersi laurato in filosofia nel 1973, un anno dopo Rossi annunciò di avere inventato un metodo per trasformare i rifiuti organici in petrolio fondando la Petroldragon. Fu poi accusato di truffa a e danno ambientale, cavandosela con sei mesi di carcere, nonostante la bonifica del sito della Petroldragon sia costato più di 40 milioni di €. Successivamente sostenne di produrre nergia elettrica dal calore di scarto, ma i suoi dispositivi non risultarono funzionanti.(fonte Wikipedia).

(2) Arxiv non è una rivista scientifica, ma un sito su cui i ricercatori possono autopubblicare i propri risultati senza peer review.

(3) Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, gli autori sostengono di avere stimato la potenza dalla relazione di Steffan- Boltzmann P= εσT^4, ipotizzando un’emissività pari a 1. Tale emissività viene anche usata per calibrare le letture di temperatura della fotocamera, per cui è proprio il caso di dire che il gatto si mangia la coda. Nella didascalia della figura 7 si dice che usando una emissività più bassa, il software della fotocamera fornisce temperature più alte, il che è naturale, visto che a parità di potenza radiante rilevata dalla fotocamera, T deve essere più alta se ε è più bassa. Gli autori incorrono però in un incredibile errore quando scrivono che queste temperature più alte darebbero una maggiore densità di energia (dimenticandosi che che le variazioni di ε e T si bilanciano).

 

Michele